Sono state formulate molte ipotesi sull'origine del nome del paese, ma la più probabile e la più logica è: Casa dei Pio → Casapio → Casape, in onore deiPio. Questa famiglia potente ebbe per più di 100 anni il possesso del castello. Oltre ciò i Pio furono benemeriti di Casape perché il cardinaleCarlo Pio vi fece costruire case e strade. IBrancaccio, feudatari che a loro succedettero trovarono così il nome del paese già stabilito.
Sul suo territorio si ergeva un tempo la villa diGneo Domizio Corbulone, generale romano vissuto nelI secolo d.C. e parente dell'imperatoreNerone. Successivamente, presso i ruderi della villa sorse un piccolo centro agricolo che prese il nome di Casa Corbuli. L'identità di Casape come insediamento vero e proprio si definisce realmente soltanto in epoca medievale.[4]
Casa Corbuli è ricordata nel992 ed ancora nel1051 a proposito della donazione della nobildonna Rosa a favore del convento di S. Andrea al Celio. Ancora nel secolo XIII appartiene al convento di S. Gregorio al Celio "Clivio Scauri".
Durante il 1300 Casa Corbuli è sotto il dominio deiColonna, e nel1320 rientra in possesso dei frati del Clivio Scauri.
Casa Corbuli appartiene al monastero sino al1527, anno in cui fu venduto al nobile Vincenzo Leonini che, a sua volta, lo vendette ai Santa Croce. Venne poi comprato nel 1600 da Lotario Conti, duca diPoli.
Venduto ancora nella seconda metà del XVII secolo aiBarberini che ben presto lo cedettero ai Pio di Savoia.
Da allora Casa Corbuli fu chiamata Casa Ape. In alcuni documenti del 1656 diretti al Principe Luigi Pio di Savoia, redatti pochi mesi dopo l'acquisto da parte dei Pio di Savoia, il villaggio viene infatti chiamato "Casa Ape", con chiaro riferimento alle api nello stemma araldico dei Barberini.[5]
Fu in quel tempo che una grave epidemia di peste devastòSan Gregorio da Sassola risparmiando, miracolosamente Casa dei Pio. La popolazione attribuì questo fatto ad un'immagine dellaMadonna alla quale si disse che improvvisamente sgorgassero delle lacrime. L'immagine sacra era posta in una piazzetta in fondo al paese (dov'è attualmente venerata).
Nel1708 tutta la zona fraTivoli eRoma venne danneggiata durante la guerra di successione traFrancia eSpagna. Nel marzo del1734 passarono saccheggiando la zona le truppe che combattevano nella guerra.
Nel1763 la gravissima carestia in tutto ilLazio, non risparmiò Casa dei Pio e i paesi limitrofi. Il dominio dei Pio durò circa un secolo fino a quando si estinse il ramo maschile. In seguito ne divennero signori i Brancaccio.
Con il1817 cessarono i diritti feudali e il paese elesse un podestà e si dotò di un sigillo.
Lo stemma venne approvato dalpodestà Alderigo Milizia (1893–1977)[4] e rappresenta in campo azzurro unolivo al naturale, sradicato e con i rami passati in doppia croce di Sant'Andrea; con il capo di rosso, a due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali.Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 101 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Da vari secoli si tramanda la "Pasquella", canto di buon augurio che nella sera fra il 5 e il 6 gennaio i giovani usano cantare, percorrendo le vie del paese. Solenni processioni religiose in costume attraversano le strade di Casape in occasione:
Il 3 maggio di ogni anno, da ormai diversi secoli, si svolge il tradizionale cammino religioso verso la chiesetta privata degli eredi di Borgia Fausto, dedicata a San Simeone[7], sita nella località omonima.
Risultano[a chi?] insistere sul territorio del comune8 attività industriali con 11 addetti pari al 3,53% della forza lavoro occupata, 10 attività di servizio con 19 addetti pari al 22,35% della forza lavoro occupata, altre 9 attività di servizio con 22 addetti pari al 25,88% della forza lavoro occupata e 4 attività amministrative con 41 addetti pari al 48,24% della forza lavoro occupata.[senza fonte]