Ileoni sono dei carnivori voraci: richiedono fino a 15 kg di carne al giorno.
Inzoologia uncarnivoro è unanimale con unadieta consistente in massima parte dicarne. In un senso più generale, un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell'uccidere altrianimali per nutrirsi dei lorotessuti (predazione) o nutrirsi dei tessuti di animali uccisi da altri predatori (saprofagia). La saprofagia non esclude la predazione e viceversa.
Secondo tale definizione, quindi, non tutti i carnivori appartengono all'ordine deiCarnivora, come si potrebbe pensare, ma vi sarebbero carnivori pressoché in ognitaxon vivente, anche fra gliinvertebrati (aracnidi,mantidi etc.) e, addirittura, fra lepiante (piante carnivore) e ifunghi (funghi carnivori). Fra l'altro, alcuni esponenti dell'ordine Carnivora non sono carnivori in senso stretto: sono un esempio gliorsi, icani e iprocioni.
Molte specie di ragni sono carnivore, o più precisamenteinsettivore
Per evitare un'eccessiva genericità, si preferisce indicare comecarnivoro in senso stretto solo un animale che si nutre dicarne, mentre, per indicare animali dalla dieta più specifica, sono stati coniati i concetti di animaleinsettivoro (ossia che si nutre prevalentemente diinsetti e di altriinvertebrati),piscivoro (per quanti si nutrono dipesci),avivoro (per quanti si nutrono prevalentemente diuccelli),ofiofago (per quanti si nutrono esclusivamente diserpenti),spongivoro (per quanti si nutrono esclusivamente dispugne),lepidofago emucofago (per quanti si nutrono discaglie omuco cutaneo di altri pesci),ematofago (per quanti si nutrono disangue) emolluscivoro (qualora l'animale si nutra dimolluschi).
Gli animali che hanno necessariamente bisogno di carne per poter sopravvivere sono detticarnivori obbligati oipercarnivori[1]. Essi possono in realtà nutrirsi anche di altre sostanze di origine animale (comemiele ouova), tuttavia, tali elementi rientrano solo sporadicamente nella loro dieta.
La loro dentatura e il loroapparato digerente sono specializzati per una dieta a base di carne, con unintestino piuttosto corto e forti mascelle con denti affilati per strappare e fare a pezzi la carne delle prede. Un esempio di ipercarnivoro sono ifelidi in generale, gliofidi e la maggior parte deidinosauriteropodi[2]. Anche gli ipercarnivori possono ingerire piante: questo tuttavia avviene non per esigenze di carattere nutritivo, quanto piuttosto perché le piante sono un ottimoemetico per questi animali.