Quando la madre era al settimo mese di gravidanza il padre biologico, Carlos, viene ucciso a colpi di arma da fuoco e, non potendolo mai conoscere, il neonato venne battezzato appunto con il nome del genitore scomparso.[3] Nato come "Carlos Martinez",[4] viene abbandonato dalla madre biologica, Fabiana Martínez, a soli tre mesi.
A dieci mesi è vittima di un grave incidente domestico: gli cade sul viso l'acqua bollente di unbollitore; viene portato in ospedale avvolto da una coperta di nylon che, scioltasi, aggrava ancora più le ustioni di primo e secondo grado. Rimane interapia intensiva per due mesi, portando da allora i segni dell'incidente su viso, collo e petto. Quando si riprese Carlos venne affidato agli zii materni, Adriana Martínez e Segundo Tévez. Insieme vivevano al primo piano della Torre 1 del quartiereEjército de los Andes, a pochi metri dal temutoNudo 14: proprio perché ilbarrio dov'è cresciuto veniva anche dettoFuerte Apache (dal film conPaul NewmanFort Apache, The Bronx), fin da bambino Carlos è soprannominato l'Apache.[5][6]
Ha iniziato a giocare a pallone al Club Santa Clara. A quindici anni venne ufficialmente adottato da Segundo Tévez, prendendone il cognome, per ottenere un nuovo cartellino e passare al Boca Juniors.[4]
Durante gli anni aManchester, Tévez viene informato che Juan Alberto, l'unico fratello biologico con il quale aveva mantenuto i contatti, e suo cognato Carlos Avalos erano stati arrestati per l'assalto a un furgone blindato; da quel momento deciderà di troncare ogni rapporto con il fratello. I legami con la famiglia adottiva, invece, si sono mantenuti molto buoni. Il 29 luglio 2014 proprio il padre adottivo Segundo viene brevemente sequestrato aEl Palomar, nel dipartimento diMorón, in Argentina, venendo liberato dopo poche ore.[7][8][9]
Nel marzo 2013 viene arrestato e rilasciato su cauzione per guida senza patente, in quel momento sospesa; il tribunale lo condanna a 1.400 euro di multa e 250 ore di servizi sociali.[11] Il 7 maggio 2015, neltunnel del Monte Bianco, la polizia stradale gli ritira la patente per eccesso di velocità.[12]
Attaccante potente e abile neldribbling, era in grado di agire indifferentemente come prima, seconda punta otrequartista. Grazie alla sua aggressività agonistica e all'ottima tenuta fisica risultava un elemento utile anche in fase di non possesso,pressando i portatori di palla avversari e spaziando lungo l'intero fronte offensivo. Giocatore dal grande fiuto del gol, era capace di calciare con molta forza, caratteristica che lo portava, in alcuni casi, a optare per soluzioni balistiche dalla lunga distanza,[13] nonché dotato di una buona tecnica di base che, talvolta, gli permetteva di cercare il gol anche dacalcio piazzato.[14]
Un giovane Tévez in azione per il Boca Juniors nel 2004
Nell'estate 1989, all'età di cinque anni, viene notato da un osservatore dell'All Boys venuto a Fuerte Apache alla ricerca di nuovi talenti. Dopo avere iniziato la carriera agonistica con iLos Albos all'età di tredici anni viene aggregato alle giovanili delBoca Juniors, esordendo in prima squadra il 21 ottobre 2001 contro ilTalleres (C).[15]
Nel dicembre 2004 viene acquistato dai brasiliani delCorinthians per circa 20 milioni di dollari.[17] Nonostante lo scetticismo iniziale dei tifosi delTimão,[18] Tévez indossa per alcune partite anche la fascia da capitano. L'Apache, grazie anche alla vittoria delCampeonato Brasileiro nel 2005, vince il suo terzo Balón de Oro davanti al difensore uruguaianoDiego Lugano.
Il 31 agosto 2006 Tévez sbarca in Europa firmando con ilWest Ham Utd, arrivando a Londra assieme al connazionaleJavier Mascherano.[19] Il trasferimento dei due calciatori è fonte di polemiche, e nell'aprile 2007 lafedercalcio inglese decide di multare il club londinese per cinque milioni e mezzo di sterline a causa di alcune clausole illecite contenute nel contratto, che davano alla società detentrice di parte del cartellino del calciatore la possibilità di intervenire direttamente nel rapporto tra egli e la società.[20]
L'allenatoreAlan Pardew lo schiera spesso come ala sinistra, e le sue prestazioni portano nell'ottobre 2006 ilcommissario tecnico della nazionale argentinaAlfio Basile a consigliare a lui e a Mascherano di lasciare gliHammers.[21] A metà del successivo dicembre il nuovo proprietario del West Ham decide di esonerare Pardew e affidare la guida tecnica della squadra aAlan Curbishley, il quale inizialmente fa partire Tévez dalla panchina, salvo poi utilizzarlo come seconda punta.
Alcuni piccoli infortuni gli impediscono di giocare con continuità, ma il 4 marzo 2007, nelderby contro ilTottenham, Tévez segna il suo primo gol con la maglia dei londinesi.[22][23] La squadra termina ilcampionato al 15º posto, raggiungendo la salvezza.
Il 10 agosto 2007 Tévez viene acquistato dalManchester Utd per 12,7 milioni dieuro. Con iRed Devils esordisce il 15 agosto contro ilPortsmouth, mentre il 23 settembre segna alChelsea (2-0 all'Old Trafford) il suo primo gol con la nuova maglia. Nella prima stagione a Manchester l'Apache vince laPremier League e laUEFA Champions League, grazie al successo aitiri di rigore nellafinale contro iBlues. Nel corso della massima competizione europea il calciatore argentino mette a segno quattro gol; a questi vanno aggiunte le 14 reti in 34 presenze nel suo primo anno di Premier League, nel corso del quale non sempre parte da titolare.
Nella stagione2008-2009 vince nuovamente il titolo nazionale con due giornate di anticipo, collezionando 29 partite e cinque reti. Il 5 dicembre 2008 realizza inoltre la sua primatripletta nel quinto turno dellaCoppa di Lega vinta per 5-3 contro ilBlackburn. Pochi giorni dopo conquista anche laCoppa del mondo per club, nella cui finale parte da titolare. Entra invece in campo nel secondo tempo nellafinale di UEFA Champions League persa per 2-0 a Roma contro gli spagnoli delBarcellona.
Il 20 giugno 2009 il Manchester Utd ufficializza l'addio di Tévez:[24] il 13 luglio seguente il giocatore approda quindi ai concittadini delManchester City, per una cifra vicina ai 29 milioni di euro.[25][26] Con la maglia deiCitizens sigla la sua prima retestagionale il 27 agosto contro ilCrystal Palace, nel secondo turno dellaCoppa di Lega.[27] La prima rete incampionato arriva il 28 settembre 2009 nella sfida vinta per 3-1 contro i suoi ex compagni del West Ham.
L'11 gennaio 2010 segna una tripletta contro il Blackburn e il 19 gennaio una doppietta contro un'altra sua ex formazione, il Manchester Utd, che regala al City il successo per 2-1 nelderby mancuniano valido per l'andata di Carling Cup; si tratta di due reti – la prima surigore, la seconda di testa sotto misura – festeggiate nello stesso modo: con le mani dietro alle orecchie e le dita a mo' di paperella per zittire quanti alla vigilia avevano parlato male di lui, tra cui l'ex compagno di squadra ecapitano deiRed DevilsGary Neville (il quale durante l'esultanza dell'argentino rivolge a lui il dito medio alzato).[28][29] Nonostante questa vittoria il Manchester City perde poi la gara di ritorno per 1-3 venendo eliminato dalla competizione. Dopo un periodo di assenza, il 27 febbraio torna a segnare una doppietta contro il Chelsea.[30] Termina la stagione realizzando 29 reti, di cui 23 in campionato.
Tévez in azione per il Manchester City nel 2009
Nellastagione seguente il tecnicoRoberto Mancini gli affida la fascia da capitano della squadra.[31] Il 23 agosto 2010 segna le sue prime due reti stagionali incampionato, nella vittoria 3-0 contro ilLiverpool.[32] L'11 aprile 2011, nella partita di ritorno contro iReds (questa volta persa per 0-3) si infortuna allacoscia ed è costretto a un periodo di riposo.[33] Il 14 maggio torna a disposizione per la finale diFA Cup, vinta dal City per 1-0 contro loStoke City.[34] In totale, nella sua seconda stagione con gliSky Blues mette a segno 23 centri di cui 20 in campionato, grazie ai quali si laureacapocannoniere assieme alRed DevilDimităr Berbatov.[35]
Il 27 settembre 2011, agli inizi dellastagione successiva, Mancini lo invita a entrare in campo nel secondo tempo della partita diUEFA Champions League in casa delBayern Monaco, sul risultato di 2-0 per i tedeschi, ma Tévez rifiuta di uscire dalla panchina; al fischio finale il tecnico dichiara che, sotto la sua guida, il calciatore argentino non scenderà più in campo.[36] Dopo circa sei mesi Tévez ricuce il rapporto con l'allenatore italiano e il 21 marzo 2012 torna a giocare nella partita dicampionato contro il Chelsea,[37][38] riuscendo poi a realizzare una tripletta contro ilNorwich City nella gara del 14 aprile vinta 6-1.[39] Un mese dopo, il 13 maggio, grazie alla vittoria per 3-2 sulQPR vince il suo terzo titolo da campione d'Inghilterra, il primo per il Manchester City da quarantatré anni a quella parte.[40]
Lastagione seguente inizia con la vittoria, il 12 agosto 2012, dellaCommunity Shield, grazie al 3-2 inflitto al Chelsea, cui contribuisce con una rete.[41] Il 17 novembre realizza poi una doppietta nella vittoria per 5-0 sull'Aston Villa,[42] mentre il successivo 9 marzo 2013 mette a referto una tripletta nella gara diFA Cup vinta, con lo stesso risultato, contro ilBarnsley.[43] Il City arriva poi sino in finale della competizione, dove viene battuto per 0-1 dalWigan.[44] La squadra termina il suo campionato al secondo posto; Tevez disputa 47 gare in totale, mettendo a segno 17 gol, di cui 11 in campionato.
Tévez nel 2013 con la Juventus, durante la trasferta di UEFA Champions League contro il Real Madrid
Il 26 giugno 2013 Tévez si trasferisce allaJuventus,[45] che lo acquista per nove milioni di euro (più sei di bonus).[46] Preceduto al suo arrivo in Italia dalla nomèa dibad boy affibbiatagli dalla stampa durante gli anni a Manchester, al contrario nel biennio trascorso aTorino l'attaccante emerge tra ileader della squadra bianconera,[47] disputando due delle migliori stagioni della sua carriera agonistica.[48]
Il 18 agosto seguente fa il suo esordio con la nuova maglia nella finale diSupercoppa italiana contro laLazio, segnando la rete del definitivo 4-0 e conquistando così il primo trofeo con iBianconeri.[49] Il 24 dello stesso mese, all'esordio inSerie A, segna il suo primo gol in questa competizione, realizzando il decisivo 1-0 sul campo dellaSampdoria.[50] Assurto ben presto a trascinatore della squadra, il successivo 15 dicembre segna la sua primatripletta con la casacca juventina, nella sfida contro ilSassuolo conclusasi 4-0.[51] Prosegue nel suo efficace ruolino sottorete anche nella seconda parte di stagione: in particolare il 23 febbraio 2014 è suo il gol che decide ilderby di Torino (1-0),[52] mentre il 2 marzo aSan Siro realizza il definitivo 2-0 nellaclassica contro ilMilan.[53] Il 24 aprile successivo, in occasione dell'andata della semifinale diEuropa League contro i lusitani delBenfica e persa 1-2 dai piemontesi, realizza il momentaneo gol del pareggio, tornando a segnare in campo europeo dopo più di cinque anni.[54][55]Tévez chiude il suo primo anno in bianconero con 19 reti in campionato e una a testa in Supercoppa italiana ed Europa League,[56] conquistando al termine della stagione il suo primo titolo italiano[57] e risultando l'uomo-simbolo del terzo titolo consecutivo della Juventus diAntonio Conte.[58][59]
Con l'arrivo diMassimiliano Allegri in panchina, nella stagione2014-2015 l'argentino, con 8 gol in 7 partite, è protagonista di un ottimo avvio sul fronte realizzativo, il migliore della carriera:[60] si segnalano le doppiette agli svedesi delMalmö FF, il 16 settembre,[61] con cui interrompe un digiuno personale inUEFA Champions League che durava da oltre un lustro;[62] all'Atalanta nel successo esterno 3-0 in campionato, il 27 dello stesso mese;[63] infine allaRoma, stavolta daldischetto, decisiva per vincere 3-2 ilbig match di Torino del 5 ottobre.[64]
Culmine di questo positivo momento è la goleada casalinga alParma del successivo 9 novembre (7-0), quando ilnumero dieci bianconero realizza il parziale 4-0 con un'azione personale iniziata dalla trequarti e proseguita saltando tre avversari, prima di spiazzare l'estremo difensore parmense e appoggiare la palla in rete:[65] un gol rimasto tra i più belli nellastoria del calcio italiano e che a fine anno ottiene la candidatura alPuskás Award.[66] Il 26 dello stesso mese, inoltre, torna a segnare in trasferta in UEFA Champions League a sei anni di distanza,[67] firmando la rete del definitivo 2-0 sul campo diMalmö.[68] L'attaccante chiude l'anno solare con un'altra doppietta alNapoli, nella finale diSupercoppa italiana giocata il 22 dicembre aDoha, che però stavolta non permette allaVecchia Signora di aggiudicarsi il trofeo, venendo sconfitta airigori dopo che i tempi regolamentari esupplementari si erano conclusi sul 2-2.[69]
Il 24 febbraio 2015, nella sfida di andata degli ottavi di UEFA Champions League contro i tedeschi delBorussia Dortmund, apre le marcature nel match conclusosi 2-1 in favore dei torinesi;[70] si ripete anche nella partita di ritorno, disputatasi aDortmund il 18 marzo, dove mette a segno una doppietta nel 3-0 finale.[71] Il 5 maggio, durante la semifinale di andata della medesima competizione, si guadagna e poi trasforma il rigore che vale il successo 2-1 sugli spagnoli delReal Madrid:[72] è il suo settimo gol stagionale in UEFA Champions League — record personale nella manifestazione oltreché nelle coppe continentali, sia europee sia sudamericane — nonché il cinquantesimo e ultimo dell'argentino in maglia bianconera. Lascia infatti la Juventus al termine dell'annata, dopo avere messo in bacheca ildouble composto dalloscudetto,[73] il secondo consecutivo per Tévez, cui contribuisce con 20 marcature, e dallaCoppa Italia,[74] giocando inoltre la sua terzafinale di UEFA Champions League, persa 1-3 contro il Barcellona.[75][76]
I ritorni al Boca Juniors, la parentesi allo Shanghai Shenhua
Dopo quasi un decennio trascorso in Europa, e sempre più desideroso di fare ritorno in Argentina per la parte conclusiva della sua carriera,[47] nell'estate 2015 la Juventus viene incontro alle richieste di Tévez cedendolo, per 6,5 milioni di euro (consistenti in opzioni su giovani del vivaio), alBoca Juniors.[77] L'Apache riveste così, dopo undici anni, la maglia della sua squadra del cuore, venendo presentato ufficialmente dagliXeneizes il 13 luglio seguente[78] e facendo il suo secondo esordio in gialloblù cinque giorni dopo, nella vittoria per 2-1 contro ilQuilmes inPrimera División.[79] Torna a segnare con la magliaazul y oro il 29 dello stesso mese, nei sedicesimi di finale diCopa Argentina contro ilBanfield, trasformando il calcio di punizione del 3-0.[80] Si ripete il 2 agosto, nella sconfitta del Boca per 3-4 contro l'Unión (SF), siglando la sua prima rete nel campionato argentino dopo l'avventura europea.[81] Con 5 reti in 10 presenze, contribuisce a riportare il Boca dopo tre anni alla vittoria della Primera División, aritmeticamente giunta il 2 novembre 2015 con l'1-0 alTigre;[82] tre giorni dopo arriva ildoblete grazie alla Copa Argentina, vinta dagliXeneizes battendo in finale 2-0 ilRosario Central.[83]
Nonostante le precedenti affermazioni di Tévez circa il volere chiudere la carriera con la maglia del Boca Juniors, il 29 dicembre 2016 accetta la ricca offerta delloShanghai Shenhua, approdando in Cina[84] dove con un ingaggio di 40 milioni di euro l'anno diventa, al momento del tesseramento, il calciatore più pagato al mondo.[85]
L'esperienza in Oriente si rivela tuttavia avara di soddisfazioni per l'attaccante,[86] tant'è che, dopo un solo anno a Shanghai, il 5 gennaio 2018 si svincola per fare ritorno per la terza volta in carriera al Boca Juniors,[87] con cui nella seconda parte di stagione partecipa alla vittoria dellaPrimera División e al cammino inCoppa Libertadores, tuttavia conclusosi con la scottante sconfitta in finale contro glistorici rivali delRiver Plate. Dopo un'annata interlocutoria sul piano personale, chiusa dal Boca al terzo posto in campionato e in semifinale diCoppa Libertadores, l'attaccante si riscatta nella stagione 2019-2020 contribuendo attivamente alla vittoria del suoquarto campionato argentino: l'8 marzo 2020, allaBombonera contro ilGimnasia (LP), realizza il gol del decisivo 1-0 che consegna il titolo ai gialloblù.
Il 4 giugno 2021 annuncia l'addio al Boca Juniors dopo 279 partite, 95 gol e 10 trofei in bacheca per stare vicino alla madre dopo la recente scomparsa del padre adottivo;[88] proprio tale evento lo spinge, nei mesi seguenti, a maturare il definitivo ritiro dal calcio giocato, ufficializzato esattamente un anno dopo.[89]
Con lanazionale olimpica argentina allenata daMarcelo Bielsa Tévez ha conquistato l'oro ai Giochi diAtene 2004. Nella rassegna greca si è anche affermato come capocannoniere del torneo con 8 reti, tra cui quella decisiva nella finale contro ilParaguay, in 6 partite.
Due anni dopo è stato convocato innazionale maggiore dal CTJosé Pekerman per ilcampionato del mondo 2006 in Germania. Non impiegato nella prima partita, conclusasi con la vittoria per 2-1 contro laCosta d'Avorio, è sceso in campo come sostituto nella seconda, vinta per 6-0 contro laSerbia, segnando un gol e fornendo un assist. L'Argentina, poi, viene eliminata ai quarti di finale della competizione dopo la sconfitta aitiri di rigore contro laGermania.
Con la nomina diDiego Armando Maradona a commissario tecnico dellaSelección viene convocato anche per ilcampionato del mondo 2010 in Sudafrica. In questa competizione Tévez realizza due gol, entrambi negli ottavi di finale contro ilMessico.
All'addio di Maradona sulla panchina della nazionale argentina si siedeSergio Daniel Batista, il quale nel maggio 2011 dichiara che non convocherà Tévez per laCopa América 2011. A seguito di un chiarimento fra i due, comunque, il 1º giugno seguente viene inserito nella lista dei convocati alla manifestazione,[90] dove ai quarti fallisce il suotiro di rigore contro l'Uruguay, errore che costa all'Argentina l'eliminazione.
Dopo la nomina del nuovo CT,Alejandro Sabella, Tévez non viene più convocato nellaSelección per il successivo triennio, perdendo la possibilità di partecipare alcampionato del mondo 2014 in Brasile.[91]
Ritrova la maglia nazionale il 12 novembre 2014, quando, convocato dal nuovo commissario tecnicoGerardo Martino, subentra al posto diSergio Agüero, nell'amichevole vinta per 2-1 ai danni dellaCroazia.[92][93] Il 28 maggio 2015 viene inserito dal CT Martino nella lista dei 23 convocati in vista della successivaCopa América in Cile.[94] In quest'edizione della competizione totalizza quattro presenze e, nell'ultima sua partita contro laColombia, decisa ai tiri di rigore, segna il decisivo penalty che porta in semifinale l'Albiceleste.
Il 21 giugno 2022 debutta come allenatore con l'ingaggio da parte delRosario Central, nellaPrimera División argentina;[95] si dimette il 3 novembre seguente, dopo avere terminato il campionato al 20º posto.[96]
Il 22 agosto 2023 torna in panchina, sempre nella massima divisione nazionale, accordandosi con l'Independiente.[97] Il 19 maggio 2024 annuncia le dimissioni dall'incarico, subito dopo aver concluso la partita contro laPlatense.[98]
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (inclusa anche l'Argentina olimpica) Tévez ha giocato globalmente 853 partite segnando 334 reti, con una media di 0,39 gol a partita.