Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Carlo Mazzone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carlo Mazzone
Carlo Mazzone nel 1993 ai tempi delCagliari
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza190cm
Peso82kg
Calcio
RuoloAllenatore(exdifensore)
Termine carriera1º luglio 1969 - giocatore
30 giugno 2006 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1956  Roma
Squadre di club1
1956-1957  Latina25 (0)
1958-1959  Roma2 (0)
1959  SPAL0 (0)
1959-1960  Siena13 (0)
1960-1969  Del Duca Ascoli219 (11)
Carriera da allenatore
1968-1970  Del Duca AscoliGiovanili
1968  Del Duca AscoliInterim
1969-1975  Ascoli
1975-1978  Fiorentina
1978-1980  Catanzaro
1980-1984  Ascoli
1985-1986  Bologna
1987-1990  Lecce
1990  Pescara
1991-1993  Cagliari
1993-1996  Roma
1996-1997  Cagliari
1997  Napoli
1998-1999  Bologna
1999-2000  Perugia
2000-2003  Brescia
2003-2005  Bologna
2006  Livorno
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Carlo Mazzone (Roma,19 marzo1937Ascoli Piceno,19 agosto2023) è stato unallenatore di calcioitaliano.

Era conosciuto con il soprannome diSor Carletto oSor Magara per via del caratteristico e spiccato accentoromanesco.[1] Detiene il record di panchine inSerie A, con 792 partite (797, calcolando anche 5 spareggi), nonché il primato di presenze ufficiali (1278) in panchina con squadre italiane[senza fonte]; è inoltre, a pari merito conAlberto Malesani, il tecnico che si è seduto su più panchine diverse nella storia della massima serie italiana, allenando in tutto 11 club.[2]

Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est delloStadio Cino e Lillo Del Duca diAscoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nellaHall of Fame del calcio italiano.[3]

Carriera

[modifica |modifica wikitesto]

Giocatore

[modifica |modifica wikitesto]
Mazzone (a destra) ePaolo Beni prima del derby marchigiano traDel Duca Ascoli eSambenedettese del 3 marzo 1968.

Dopo aver giocato nelle giovanili dellaRoma, giocò una stagione nelLatina (dilettanti) collezionando 25 presenze. Esordì inSerie A il 31 maggio 1959 inFiorentina-Roma (1-1), e giocò l'ultima di campionato Roma-Talmone Torino (4-1). L'anno seguente passò, sempre inSerie A, allaSPAL. Nello stesso campionato si trasferì inSerie C, rinforzando le file delSiena. L'anno seguente andò allaDel Duca Ascoli, club in cui giocò per nove anni, dal 1960 al 1969, e dove collezionò 219 presenze, quasi tutte da capitano. La sua ultima stagione da calciatore, quella 1968-1969, fu anche la sua prima da allenatore, sempre dei bianconeri.

Allenatore

[modifica |modifica wikitesto]

Nella stagione 1968-1969 il presidente della Del Duca AscoliCostantino Rozzi, in attesa di trovare un nuovo allenatore, gli affidò temporaneamente per due volte la conduzione della prima squadra; il 24 novembre 1968 avviene l'esordio in panchina in sostituzione diEvaristo Malavasi, poi il 4 maggio 1969 al posto diGuido Capello e fino alla fine del campionato diSerie C. Nel campionato seguente Mazzone, nella penultima giornata di andata, sostituì fino al termine della stagione l'allenatoreAlberto Eliani; portò la squadra per la prima volta nella sua storia in testa al campionato, sfiorando la promozione.

Mazzone rimase all'Ascoli fino al 1975. In questo periodo, con due promozioni in tre anni, portò la squadra dallaSerie C alla massima serie. Nel campionato 1974-1975 ottenne la prima di molte salvezze in Serie A.

Mazzone (a destra) alla guida dell'Ascoli nei primianni 1980, accanto all'ivorianoZahoui.

Passato allaFiorentina, vi rimase per tre anni, vincendo nel 1975 laCoppa di Lega Italo-Inglese e classificandosi al terzo posto nel campionato 1976-1977.

Passato al neopromossoCatanzaro nel 1978, alla guida del club calabrese raggiunse due salvezze in massima serie.

Tornò nel 1980 all'Ascoli per altre cinque stagioni, guidando la squadra a un sesto posto nel campionato 1981-1982 e a quattro salvezze consecutive.

Dopo una breve parentesi alBologna nel 1985-1986 in Serie B, senza riuscire a centrare per pochi punti l'obiettivo della promozione, passò alLecce, in Serie B, subentrando a dieci giornate dal termine. Il campionato fu molto combattuto nelle fasi conclusive, conPescara ePisa promosse direttamente (con 44 punti) e tre squadre a un solo punto di distacco. Lecce,Cesena eCremonese si affrontarono dunque in tre gare di spareggio, più un'ulteriore finale fra Cesena e Lecce che vide prevalere i bianconeri. Mazzone centrò l'obiettivo della promozione in Serie A l'anno successivo, con il secondo posto a due punti dalla capolista Bologna. L'esperienza con il Lecce proseguì per altri due anni in Serie A, con due salvezze: la prima con un nono posto, la seconda per un solo punto.

Mazzone nell'estate 1993, alla presentazione come nuovo tecnico della Roma.

Dopo una breve parentesi alPescara, nel 1991 firmò per ilCagliari, dove rimase per due anni. Il sesto posto del 1992-1993 con i sardi (e conseguente loro qualificazione allaCoppa UEFA dopo 21 anni) gli valse la chiamata allaRoma. I tre anni sulla panchina romanista furono caratterizzati da un settimo posto e due quinti posti. Durante la sua permanenza aRoma, Mazzone lanciò in prima squadraFrancesco Totti, destinato a diventare giocatore simbolo della squadra giallorossa nonché una fra le più grandi «bandiere» della storia del calcio[4].

Tornò aCagliari nel 1996 subentrando dopo sei giornate aGregorio Pérez, ma non riuscì a salvare i sardi, battuti nello spareggio dalPiacenza, dalla retrocessione in Serie B.

Nel 1997 provò l'esperienza alNapoli, dove diede le dimissioni dopo quattro partite di campionato. Nel 1998 approdò nuovamente al Bologna, appena privatosi diRoberto Baggio, ma conGiuseppe Signori. Guidò i rossoblu alla vittoria dell'Intertoto e arrivò fino alle semifinali di Coppa UEFA e di Coppa Italia.

Nel 1999 passò quindi alPerugia, dove fu uno dei pochi allenatori a completare un intero campionato con la squadra del vulcanico presidenteLuciano Gaucci.

Mazzone alla seconda esperienza sulla panchina del Cagliari nella stagione 1996-1997; al suo fianco, lo storico viceLeonardo Menichini (a sinistra).

Nel 2000 Mazzone venne chiamato ad allenare ilBrescia del presidenteLuigi Corioni, dove poi, convinto proprio da Mazzone, arriveràRoberto Baggio, il quale al momento della firma con lerondinelle fece apporre sul contratto una clausola che gli avrebbe permesso di rescinderlo nel caso in cui Mazzone avesse lasciato la panchina bresciana[5][6][7]; nella stagione successiva si trasferirono nella squadra lombarda anche l'attaccanteLuca Toni ed ilcentrocampistaspagnoloPep Guardiola, quest'ultimo divenuto celebre, in seguito, anche come allenatore diBarcellona eManchester City, consegnandosi alla storia del calcio come uno dei migliori tecnici in termini di innovazione tattica e numero di trofei vinti. Di rilievo fu, nella stessa stagione dell'approdo di Baggio a Brescia, il cambio di ruolo impresso dal tecnico romano adAndrea Pirlo da mezza punta a regista di centrocampo, perché chiuso in avanti da Baggio. Pirlo venne impiegato come centrocampista anche daCarlo Ancelotti alMilan,[8] dove il trequartista eraRui Costa, a partire dal 2002, e sempre con tale ruolo si laureòcampione del mondo nel 2006.[9]

Il Brescia di quegli anni conquistò una serie record di quattro salvezze consecutive e sfiorò la qualificazione alla Coppa UEFA nel 2001, quando, per la regola dei gol fuori casa - (0-0 aParigi e 1-1 aBrescia - ebbe la peggio contro ilParis Saint-Germain nella finale dellaCoppa Intertoto. Il 30 settembre 2001 Mazzone fu protagonista di un evento tanto memorabile quanto controverso: in occasione di una partita contro gli storici rivali dell'Atalanta, all'inizio del secondo tempo il Brescia era in svantaggio per 3-1 e l'allenatore veniva continuamente preso in giro dai tifosi bergamaschi, fino a quando Baggio segnò la rete del 3-2 edAlessandro Rinaldi, con un autogol seguito ad una punizione calciata sempre da Baggio, siglò il 3-3, pareggio che il tecnico festeggiò correndo sotto la curva atalantina ed urlando in dialetto romanesco "li mortacci vostra", gesto per il quale fu espulso dall'arbitroPierluigi Collina[10] e squalificato per cinque giornate.

Mazzone alla guida del Brescia, in uno dei momenti più famosi della sua carriera: la corsa sotto la curva atalantina nelderby Lombardo del 30 settembre 2001, dopo il pareggio dei suoi allo scadere.

Torna per la terza volta al Bologna nel 2003-2004, dove ottiene una salvezza e una retrocessione dopo gli spareggi contro ilParma alla fine della stagione 2004-2005. L'anno seguente, esattamente il 7 febbraio 2006 è chiamato ad allenare ilLivorno, sesto inSerie A, per sostituireRoberto Donadoni. La sua prima partita da allenatore del Livorno è quella che vede opposta la sua squadra all'Ascoli, sua ex squadra, con la sfida terminata col punteggio di 0-0. Mazzone ha concluso il rapporto con la societàtoscana alla fine della stagione e a quasi 70 anni di età. Il successivo 18 marzo, in occasione di Livorno-Juventus, ha eguagliato il record di 787 presenze in panchina inSerie A diNereo Rocco e lo ha successivamente battuto, giungendo a fine stagione a792 presenze in serie A. Quella sulla panchina del Livorno è stata l'ultima sua esperienza come allenatore.

Dopo il ritiro

[modifica |modifica wikitesto]

Mazzone ha allenato ininterrottamente per circa 38 anni e ha stabilito il record di panchine nella storia del calcio italiano, con 1.278 panchine ufficiali.[11] Nel 2009, in occasione della finale diChampions League traBarcellona eManchester Utd, fu invitato alla partita daPep Guardiola, allenatore delBarcellona e suo ex giocatore nel Brescia: Mazzone accettò volentieri dichiarando apertamente di tifare per la squadra spagnola. Guardiola, al termine della partita, dedicò la vittoria aPaolo Maldini, ritiratosi da poco, e proprio al suomaestro Carlo Mazzone, dicendosi orgoglioso di averlo avuto come tecnico, nonché di ispirarsi al suo credo calcistico.[12]

Terminata la carriera da allenatore, nel 2008 appare in un piccolocameo interpretando sé stesso nel filmL'allenatore nel pallone 2, in cui dialoga a bordo di un treno con l'allenatore dellaLongobardaOronzo Canà, personaggio cinematografico interpretato daLino Banfi.

Il 2 novembre 2022 esce suPrime Video il docufilm su MazzoneCome un padre diAlessio Di Cosimo con interviste, tra gli altri, a diversi giocatori da lui allenati, comeRoberto Baggio,Marco Materazzi,Pep Guardiola,Francesco Totti,Andrea Pirlo,Giuseppe Giannini,Giuseppe Signori,Dario Hubner,Luigi Di Biagio,Claudio Ranieri e i gemelliAntonio edEmanuele Filippini.[13]

Morì nella sua abitazione in località Monteverde adAscoli Piceno, dove aveva da tempo la residenza, il 19 agosto 2023, all'età di 86 anni.[14] La camera ardente fu in forma strettamente privata, mentre il funerale venne celebrato due giorni dopo nellachiesa di San Francesco inpiazza del Popolo ad Ascoli Piceno. La salma fu poi sepolta nel locale cimitero.[15] In occasione delle esequie, la città di Ascoli Piceno dichiarò il lutto cittadino.[16] Nella prima giornata dellaSerie A 2023-2024, in suo onore, su tutti i campi della serie, venne osservato un minuto di silenzio.[17]

Controversie

[modifica |modifica wikitesto]
  • Nel 2005 la procura di Firenze, su richiesta di Gabriella Bernardini, vedova del calciatoreBruno Beatrice, aprì un'indagine sulla morte di quest'ultimo (iniziativa poi allargatasi ad altri casi), in cui si ipotizzava che potesse essere stata determinata da errate terapie a cui il calciatore fu sottoposto per accelerare la guarigione da unatendinopatia (in particolare una massicciaradioterapia durata circa tre mesi). L'ipotesi che queste terapie, e l'uso di alcunesostanze dopanti durante la carriera agonistica, fossero state la causa dellaleucemia, era rafforzata, secondo i legali della vedova Beatrice, dal decesso di alcuni ex compagni di squadra ai tempi dellaFiorentina.[18] L'indagine deiNas diFirenze, limitatamente alla morte di Beatrice, si concluse nel giugno del 2008, ipotizzando il reato diomicidio preterintenzionale per l'allenatore Carlo Mazzone.[19] Il 2 gennaio 2009 la procura di Firenze richiese però l'archiviazione del caso per intervenutaprescrizione.[20];
  • Il 12 gennaio 1984, durante l'intervallo della partita Avellino-Ascoli, afferma che mentre discuteva animatamente con il difensore dei localiSalvatore Di Somma, uno sconosciuto gli avrebbe spento una sigaretta sul volto. La denuncia che ne seguì, comunque, non portò a nessuna conclusione[21].

Statistiche

[modifica |modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club

[modifica |modifica wikitesto]
StagioneSquadraCampionato
CompPresReti
1956-1957Italia (bandiera)Latina1ª Div. Lazio250
1958-1959Italia (bandiera)RomaA20
1959Italia (bandiera)SPALA00
1959-1960Italia (bandiera)SienaC130
1960-1961Italia (bandiera)AscoliC221
1961-1962C271
1962-1963C283
1963-1964C330
1964-1965C232
1965-1966C300
1966-1967C301
1967-1968C223
1968-1969C40
Totale Ascoli21911
Totale carriera25911

Statistiche da allenatore

[modifica |modifica wikitesto]

Ingrassetto le competizioni vinte.

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale% VittoriePiazzamento
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP%
1968-1969Italia (bandiera)AscoliC13562---------------1356238,46[22]
1969-1970C211164---------------21116452,38Sub.
1970-1971C38171011---------------3817101144,74
1971-1972C3823123---------------382312360,53(prom.)
1972-1973B3820810CI4031----------4220111147,62
1973-1974B3816193CI4202----------421819542,86(prom.)
1974-1975A3061212CI4013----------346131517,6512º
1975-1976Italia (bandiera)FiorentinaA309912CI6150CdC4301CdL22004215141335,71
1976-1977A3012117CI4220-----CM62134016141040,00
1977-gen. 1978A11146CI4400CU2002-----1754829,41Eson.
Totale Fiorentina7122242514770630384139936323136,36
1978-1979Italia (bandiera)CatanzaroA306168CI8431----------381019926,32
1979-mar. 1980A2531210CI4211----------295131117,24Eson.
Totale Catanzaro559281812642--------6715322022,39
gen.-giu. 1981Italia (bandiera)AscoliA183105----------TC431022611527,27Sub. 11º
1981-1982A309147CI4121----------341016829,41
1982-1983A309912CI7412----------3713101435,1413º
1983-1984A3091110CI7421----------3713131135,1410º
lug.-ott. 1984A7025CI5212----------1223716,67Eson.
Totale Ascoli3311281198435131012----43103701441309638,92
1985-1986Italia (bandiera)BolognaB38151112CI5212----------4317121439,53
apr.-giu. 1987Italia (bandiera)LecceB10+3[23]7+11+12+1---------------1382361,54Sub.
1987-1988B3817156CI5122----------431817841,86(prom.)
1988-1989A3481511CI8341----------4211191226,19
1989-1990A3410816CI2110----------361191630,5614º
Totale Lecce116+342+139+135+115573--------13448473935,82
lug.-nov. 1990Italia (bandiera)PescaraB12264CI4301----------1656531,25Eson.
ott. 1991-1992Italia (bandiera)CagliariA286157---------------28615721,43Sub. 13º
1992-1993A3414911CI5221----------3916111241,03
1993-1994Italia (bandiera)RomaA3410159CI4211----------3812161031,58
1994-1995A3416117CI6402----------402011950,00
1995-1996A3416108CI1001CU8422-----4320121146,51
Totale Roma102423624115158422----12152393042,98
ott. 1996-1997Italia (bandiera)CagliariA28+1[24]8911+1CI2011----------318101325,81Sub. 15º(retr.)
Totale Cagliari90+1283329+17232--------9830363230,61
ott.-nov. 1997Italia (bandiera)NapoliA4004CI2101----------610516,67Sub.,dimis.
1998-1999Italia (bandiera)BolognaA34+2[25]11+211+012+0CI8332Int.+CU6+104+60+22+2-----6026161843,33
1999-2000Italia (bandiera)PerugiaA3412616CI4211Int.4211-----421681838,1010º
2000-2001Italia (bandiera)BresciaA34101410CI9513----------4315151334,88
2001-2002A3491312CI6402Int.6240-----4615171432,6113º
2002-2003A3491510CI2011----------369161125,00
Totale Brescia102284232179266240----12539483831,20
2003-2004Italia (bandiera)BolognaA3410915CI4103----------381191828,9512º
2004-2005A38+2[24]9+115+014+1CI4103----------4411151825,0018º(retr.)
Totale Bologna144+445+346+053+1195410161024----18363526834,43
feb.-giu. 2006Italia (bandiera)LivornoA15258---------------1525813,33Sub.
Totale carriera1084364385335142613942402191012723127845343539035,45

Record

[modifica |modifica wikitesto]

Palmarès

[modifica |modifica wikitesto]

Allenatore

[modifica |modifica wikitesto]

Club

[modifica |modifica wikitesto]
Competizioni nazionali
[modifica |modifica wikitesto]
Ascoli:1971-1972(Girone B)
Ascoli:1981
Competizioni internazionali
[modifica |modifica wikitesto]
Fiorentina:1975
Bologna:1998

Individuale

[modifica |modifica wikitesto]
2002
2020

Onorificenze

[modifica |modifica wikitesto]
Cittadinanza onoraria della città di Ascoli Piceno - nastrino per uniforme ordinaria
— Ascoli Piceno, 29 settembre 2022[27]

Intitolazioni e documentario

[modifica |modifica wikitesto]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ calciopro com,Sor Carletto, ma che scherzi fai? | CalcioPro, sucalciopro.com.URL consultato il 19 agosto 2023.
  2. ^Giampaolo record: secondo solo a Mazzone e Malesani., suBenvenuto in Milan World | AC Milan Forum, 11 novembre 2024.URL consultato l'11 novembre 2024.
  3. ^Hall of Fame; Pirlo, Boniek e Mazzone tra premiati, suansa.it.URL consultato il 6 febbraio 2020.
  4. ^Le 12 bandiere del calcio mondiale, suEurosport.URL consultato l'11/01/2025.
  5. ^Mazzone: "Brescia squadra sfrontata che non sente la sudditanza delle grandi", subresciaingol.com(archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^Un libro alla scoperta di Carlo Mazzone, suilquotidiano.it.URL consultato il 20 agosto 2023.
  7. ^Baggio, il ritorno, susport.it(archiviato dall'url originale il 24 settembre 2010).
  8. ^Andrea Pirlo - Biografia, suvivoazzurro.it(archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
  9. ^Da Tardelli a Desailly, cambiare serve - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it, 13 agosto 2008.URL consultato il 19 agosto 2023.
  10. ^La rabbia di Mazzone, suwww2.raisport.rai.it(archiviato dall'url originale il 27 giugno 2012).
  11. ^Si tratta del secondo maggior numero di panchine dopoGiovanni Trapattoni che però ha allenato spesso club o nazionali non italiane.
  12. ^ Boldrini Stefano,Guardiola «Dedicata al grande Maldini Venga da noi», suarchiviostorico.gazzetta.it.URL consultato il 19 agosto 2023.
  13. ^"Come un padre", su Prime video il documentario su Carlo Mazzone, suRomaToday.URL consultato il 2 novembre 2022.
  14. ^ Andrea Schianchi,È morto Carlo Mazzone, aveva 86 anni: lanciò Totti e fece grande Pirlo, sugazzetta.it, 19 agosto 2023.
  15. ^Ciao Mazzone: ad Ascoli l'ultimo saluto con bandiere, striscioni e cori, susportmediaset.mediaset.it, 21 agosto 2023.
  16. ^Mazzone: commozione tifosi ad Ascoli, oggi lutto cittadino, suansa.it, 21 agosto 2023.
  17. ^Il minuto di silenzio sui campi della Serie A per la morte di Carlo Mazzone, suvideo.corriere.it, 19 agosto 2023.
  18. ^Non finisce il giallo dei viola anni '70, suavvenire.it, 14 ottobre 2009(archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2009).
  19. ^Morti ex viola, Mazzone indagato per il decesso di Bruno Beatrice - Calcio - Sport - Repubblica.it, surepubblica.it.URL consultato il 19 agosto 2023.
  20. ^Il pm: archiviare il caso Beatrice per prescrizione - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it, 3 gennaio 2009.URL consultato il 19 agosto 2023.
  21. ^ Stefano D'Argenio,Avellino-Ascoli (1983/84): la sigaretta spenta in faccia a Mazzone », sustoriadellavellinocalcio.it, 14 maggio 2021.URL consultato l'11 ottobre 2025.
  22. ^Allenatore-giocatore.
  23. ^Spareggi per la promozione in Serie A 1987-1988.
  24. ^abSpareggi per la salvezza.
  25. ^Spareggi per l'ammissione allaCoppa UEFA 1999-2000.
  26. ^Serie A: record, curiosità e statistiche dei 20 allenatori, susport.sky.it, 16 agosto 2019.
  27. ^Calcio: cittadinanza onoraria Ascoli a Mazzone, suansa.it.URL consultato il 20 agosto 2023.
  28. ^Calcioweb. Ascoli, inaugurata la tribuna est intitolata a Mazzone, sucalcioweb.eu.URL consultato il 3 agosto 2025.
  29. ^Inaugurato il campo che porta il nome di Carlo Mazzone, sucomune.roma.it.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Hall of Fame del calcio italiano
Calciatore italianoRoberto Baggio ·Franco Baresi ·Giuseppe Bergomi ·Fabio Cannavaro ·Alessandro Del Piero ·Daniele De Rossi ·Paolo Maldini ·Alessandro Nesta ·Andrea Pirlo ·Francesco Totti ·Gianluca Vialli ·Gianfranco Zola
Calciatore stranieroGabriel Batistuta ·Zbigniew Boniek ·Paulo Roberto Falcão ·Ruud Gullit ·Diego Armando Maradona ·Michel Platini ·Ronaldo ·Karl-Heinz Rummenigge ·Andrij Ševčenko ·Marco van Basten ·Javier Zanetti ·Zinédine Zidane
AllenatoreMassimiliano Allegri ·Carlo Ancelotti ·Osvaldo Bagnoli ·Fabio Capello ·Antonio Conte ·Marcello Lippi ·Roberto Mancini ·Carlo Mazzone ·José Mourinho ·Claudio Ranieri ·Arrigo Sacchi ·Luciano Spalletti ·Giovanni Trapattoni
Veterano italianoAlessandro Altobelli ·Giancarlo Antognoni ·Roberto Boninsegna ·Antonio Cabrini ·Bruno Conti ·Sandro Mazzola ·Gabriele Oriali ·Gigi Riva ·Gianni Rivera ·Paolo Rossi ·Marco Tardelli ·Dino Zoff
Dirigente italianoSilvio Berlusconi ·Giampiero Boniperti ·Ariedo Braida ·Sergio Campana ·Corrado Ferlaino ·Adriano Galliani ·Giuseppe Marotta ·Antonio Matarrese ·Massimo Moratti ·Ernesto Pellegrini ·Antonio Percassi ·Giovanni Sartori
Arbitro italianoLuigi Agnolin ·Stefano Braschi ·Paolo Casarin ·Pierluigi Collina ·Sergio Gonella ·Cesare Gussoni ·Alberto Michelotti ·Nicola Rizzoli ·Gianluca Rocchi ·Roberto Rosetti
Calciatrice italianaMilena Bertolini ·Barbara Bonansea ·Melania Gabbiadini ·Sara Gama ·Valentina Giacinti ·Cristiana Girelli ·Carolina Morace ·Patrizia Panico ·Elisabetta Vignotto
Alla memoriaUmberto Agnelli ·Italo Allodi ·Amedeo Amadei ·Pietro Anastasi ·Ottorino Barassi ·Enzo Bearzot ·Fulvio Bernardini ·Vujadin Boškov ·Giacomo Bulgarelli ·Giulio Campanati ·Carlo Carcano ·Renato Dall'Ara ·Vincenzo D'Amico ·Agostino Di Bartolomei ·Ernő Erbstein ·Giacinto Facchetti ·Stefano Farina ·Giovanni Ferrari ·Fino Fini ·Romano Fogli ·Artemio Franchi ·Helenio Herrera ·Nils Liedholm ·Concetto Lo Bello ·Cesare Maldini ·Giovanni Mauro ·Valentino Mazzola ·Giuseppe Meazza ·Siniša Mihajlović ·Eraldo Monzeglio ·Ferruccio Novo ·Armando Picchi ·Silvio Piola ·Vittorio Pozzo ·Luigi Radice ·Nereo Rocco ·Angelo Schiavio ·Gaetano Scirea ·Manlio Scopigno ·Luigi Simoni ·Ferruccio Valcareggi ·Giuseppe Viani ·Azeglio Vicini ·Árpád Weisz
PremioDavide AstoriMattia Agnese ·Simon Kjær ·Romelu Lukaku · Luca Martelli · Santo Rullo · Igor Trocchia
Premio specialeGianni Brera ·Mario Sconcerti
FIGC ·Sito ufficiale
Controllo di autoritàVIAF(EN564170671811416650006 ·ISNI(EN0000 0000 8041 3059 ·SBNBVEV225299 ·LCCN(ENno2010097485
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carlo_Mazzone&oldid=148155499"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp