Carlo La Rotonda (Bovino,20 ottobre1897 –Napoli,11 febbraio1966) è stato unchimico eagronomoitaliano.
Trascorse i suoi anni giovanili aNocera Inferiore. Si meritòla Croce di Guerra e unamedaglia di bronzo al valor militare durante laGrande Guerra. Nel 1921 conseguì la laurea inChimica presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e nel 1923 il diploma inFarmacia. Nel 1922 divenne assistente pressoil R. Istituto Superiore Agrario di Portici. Nell'anno 1931 conseguì lalibera docenza in Chimica agraria. Durante gli anni 1931 e 1932, frequentò l'Institut für chemie der landwirtschaftlichen hochschule in Bonn e l'Agrikultur Chemisches Laboratorium dell'Eidgenössische Technische Hochschule Zürich[1]. Nel 1933, gli fu assegnato l'insegnamento di Chimica generale, inorganica, organica e analitica presso ilR. Istituto Superiore Agrario di Portici. Si recava presso l’Azienda agraria di Castel Volturno la mattina dell'11 febbraio, quando un malore pose fine a tutti i suoi progetti, interrompendo bruscamente la sua vita.Nel 1935, ricoprì, da vincitore di concorso, la cattedra di Chimica agraria presso l'Università degli Studi di Torino. Tre anni più tardi, la Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli gli offrì la direzione dell'Istituto di Industrie Agrarie. Nel 1949, divenne direttore dell'Istituto di Chimica Agraria della stessa facoltà che, sotto la sua direzione, fu molto potenziato e acquisì le più recenti attrezzature. Fu membro dell'Accademia di agricoltura di Torino e presidente della Società Italiana della Scienza del Suolo dal 1959 alla morte. Fu, inoltre, presidente dell'Istituto Nazionale delle Conserve, fu membro del Consiglio di amministrazione dellaIsveimer e del Consiglio direttivo della Sezione Campana della Società Chimica Italiana. La sua attività di ricerca riguardò numerosi settori della chimica applicata all'agricoltura. Inizialmente, si dedicò a problemi riguardanti la trasformazione industriale del latte. Poi condusse degli studi sull'influenza della concentrazione idrogenionica sulla germinabilità dei semi.Inoltre, indagò sulle relazioni intercorrenti tra le piante oleaginose e il clima. Si interessò alle questioni riguardanti l'industria conserviera, in particolare quella delpomodoro approfondendo gli studi sulla concimazione potassica e fosfatica delpomodoro. Condusse numerose ricerche sui terreni acidi e le loro deficienze alimentari, sull'impiego dellaleucite neiterreni salsi, sull'utilizzo delle scorie dialto forno e l'irrigazione dei terreni argillosi. A livello specificamente locale, si interessò allaconcimazione nell'ambiente meridionale e all'impiego dei concimi complessi inCampania e alle industrie agrarie nel Mezzogiorno. Inoltre, studiò l'uso dellaanidride solforosa inenologia e si occupò dei residui negli alimenti dei composti utilizzati per la disinfestazione dei prodotti agrari[2]. Promosse la realizzazione di un impianto per la cura deitabacchi aMontecorvino Rovella, alle dipendenze dell'Azienda agraria di Torre Lama. L’Azienda agraria diCastel Volturno, sotto la sua direzione, fu ampliata e avviata alla sperimentazione nei settori dell'irrigazione e dellafertilizzazione. Questa azienda era da lui considerata come l'Azienda pilota per le iniziative da intraprendere inTerra di Lavoro.
| Controllo di autorità | SBNGEAV005793 |
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