Carlo Girometta | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 172cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 75kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio![]() | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore(exattaccante) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1949 - giocatore 1962 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
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Carlo Girometta (Castel San Giovanni,9 novembre1913 –Castel San Giovanni,10 giugno1989[2]) è stato unallenatore di calcio ecalciatoreitaliano, di ruoloattaccante.
Cresciuto nell'Olubra, squadra del paese natale[3], passa alPiacenza nel1933[4], dove si mette subito in luce con 8 reti in altrettante partite del campionato diPrima Divisione, a cui si aggiungono altre 3 reti nel girone finale, nel quale è titolare in sostituzione di Alfredo Simoni[4]. Nelle due stagioni seguenti viene impiegato stabilmente come centravanti, realizzando 14[5] e 26[6] reti sempre con la casacca degli emiliani.
Le sue prestazioni attirano l'attenzione diVittorio Pozzo, che lo include come riserva (insieme al compagno di squadraSandro Puppo) nella rosa dei convocati per le Olimpiadi di Berlino[7], vinte proprio dalla rappresentativa azzurra. In quella stessa estate Girometta passa alBrescia, inSerie B, ripetendo le buone prestazioni ottenute al Piacenza. Sale ancora di categoria con il passaggio all'Atalanta, con cui esordisce in Serie A il 28 novembre 1937 nella trasferta contro ilBari; nella massima serie però non incide (7 presenze senza reti) e gli orobici retrocedono. Negli anni successivi non riesce più a ritrovare la via del gol con le maglie diAlessandria,Salernitana[8] (dove è impiegato anche comecentromediano[9][10]) eSanremese, tra Serie B e Serie C.
Nel 1938, per adempiere agli obblighi di leva, è arruolato come allievo ufficiale di complemento degli Alpini presso la Scuola AUC di Bassano del Grappa. Al termine del corso viene nominato sottotenente degli alpini e presta il servizio di "prima nomina".
Richiamato alle armi durante laseconda guerra mondiale, combatte come tenente alpino sul fronte russo[2], inquadrato nel Battaglione Val Chiese6º Reggimento alpini, Divisione Tridentina.
Fatto prigioniero nel gennaio del 1943, fu internato nei campi di Krinovaja, Oranki e Suzdal, e costretto a frequentare la Scuola Antifascista di Krasnogorsk.
Nel campo di Krinovaja, assistette a scene di cannibalismo e contrasse il tifo petecchiale, sino a perdere 35 kg di peso.
Per il suo intransigente comportamento in prigionia, e per la critica al regime comunista e la sua fedeltà al giuramento di ufficiale del Regio Esercito, fu trattenuto in prigionia per punizione sino al 19 luglio 1946.
Fu l'unico ufficiale del suo battaglione a rientrare in Italia dopo la prigionia.
Al termine del conflitto chiude la carriera di calciatore tornando all'Olubra, la squadra con cui aveva esordito[2], militante nel campionato diSerie C.
Tra il 1959 e il 1962 allena la Castellana, altra squadra di Castel San Giovanni, dimettendosi nel novembre 1962[11].
Nazionale italiana ·Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936 | ||
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