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Carl Zuckmayer

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Carl Zuckmayer

Carl Zuckmayer (Nackenheim,27 dicembre1896Visp,18 gennaio1977) è stato unoscrittore,drammaturgo esceneggiatoretedesco.

Biografia

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Nato a Nackenheim nell'Assia-Renana, all'età di quattro anni la sua famiglia si trasferì aMagonza. Con lo scoppio dellaprima guerra mondiale Zuckmayer, come molti altri studenti di scuola superiore, terminò gli studi ottenendo ilNotabitur con un esame facilitato e si arruolòvolontario (Kriegsfreiwilliger) nell'esercito. Durante la guerra venne impiegato sulfronte occidentale. Nel1917 apparvero le sue prime poesie nella pubblicazionepacifistaDie Action.

Dopo la guerra riprese gli studi presso l'Università di Francoforte, prima inscienze umane e più tardi inbiologia ebotanica. Nel1920 sposò l'amica d'infanzia Annemarie Ganz, ma divorziarono dopo un anno quando Zuckmayer ebbe una relazione con l'attriceAnnemarie Seidel.

I suoi primi lavori inletteratura eteatro furono dei totali fallimenti. Il suo primo drammaKreuzweg del1921 fece fiasco e fu smantellato dopo solo tre repliche e quando venne scelto come consigliere artistico per il teatro diKiel perse anche questo lavoro dopo la controversa prima deL'eunuco diTerenzio. Nel1924 divennedrammaturgo delDeutsches Theater diBerlino assieme aBertolt Brecht. Dopo un altro fiasco col suo secondo drammaPankraz erwacht oder Die Hinterwäldler, arrivò finalmente al grande successo di pubblico nel1925 con lacommediaDer fröhliche Weinberg con la quale vinse ilPremio Kleist.[1]

Sempre nel 1925 Zuckmayer sposò l'attriceaustriacaAlice Herdan comprando con lei una casa aHenndorf, vicino aSalisburgo. La sua opera successiva,Der Schinderhannes, ottenne ancora un certo successo. Nel1929 scrisse lasceneggiatura del filmL'angelo azzurro conMarlene Dietrich, basata sul romanzoProfessor Unrat diHeinrich Mann. Quello stesso anno ricevette il prestigiosoPremio Georg Büchner.

Nel1931 debuttò la sua opera teatraleDer Hauptmann von Köpenick e divenne un nuovo successo. Nel1933, però, alla salita al potere delnazismo inGermania, i suoi drammi vennero vietati. Zuckmayer trasferì con la sua famiglia la residenza in Austria, dove pubblicò ancora qualche opera. Dopo l'Anschluss, nel1939 venne esiliato dal governo nazista e fuggì attraverso laSvizzera negliStati Uniti d'America dove lavorò prima come sceneggiatore aHollywood e, dopo aver comprato una fattoria nelVermont, divenneagricoltore fino al1946.

Dopo laseconda guerra mondiale, diventò cittadino americano naturalizzato e lavorò per ilGoverno degli Stati Uniti. Tornò in Germania come addetto culturale e partecipò alle indagini post-belliche. Il suo drammaDes Teufels General (Il generale del diavolo), basato sulla biografia delGeneraloberstErnst Udet, debuttò aZurigo il 14 dicembre 1946. L'opera ottenne un grande successo nella Germania deldopoguerra: fu uno dei primi tentativi letterari di affrontare l'argomento del nazismo.

Zuckmayer continuò a scrivere:Barbara Blomberg debuttò aCostanza nel1949,Das kalte Licht adAmburgo nel1955. Dopo aver fatto la spola tra Stati Uniti e Svizzera per molti anni, gli Zuckmayer lasciarono l'America nel1958 e si stabilirono aSaas Fee nelCanton Vallese. Nel1966 egli divenne cittadino svizzero e pubblicò le proprie memorie dal titoloAls wär's ein Stück von mir (Come se fosse parte di me). La sua ultima opera,Der Rattenfänger debuttò a Zurigo nel1975. Zuckmayer morì nel1977 a Visp e fu sepolto il 22 gennaio a Saas Fee.

Premi e riconoscimenti

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Zuckmayer ricevette, oltre a quelli già citati, numerosi riconoscimenti come ilPremio Goethe della città di Francoforte nel1952, l'Ordine al Merito di Germania nel1955, l'austriacoStaatspreis für Literatur nel1960,Pour le Mérite per la scienza e le arti nel1967, e ancora l'austriacoVerdienstkreuz am Band nel1968.[1]

Cinematografia

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Teatro

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Adattamenti teatrali in lingua italiana si ebbero dapprima conMario Spagnol nel1956 sul periodicoSipario[2] e successivamente, nel1973, anche per ilTeatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia (replicato pure su altri palcoscenici[3]) ad opera diLino Carpinteri eMariano Faraguna, conRenato Rascel nel ruolo diGuglielmo Voigt, regia diSandro Bolchi, scena e costumi diLuciano Damiani.[4][5]

Onorificenze

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Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
— 1915
Croce di Ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
— 1916
Medaglia assiana per il coraggio - nastrino per uniforme ordinaria
— 1917
Croce al merito dell'Ordine del Leone di Zähringen - nastrino per uniforme ordinaria
— 1917
Premio Kleist - nastrino per uniforme ordinaria
«PerDer fröhliche Weinberg»
— Colonia,1925[1]
Premio Goethe - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite per le scienze e le arti - nastrino per uniforme ordinaria
— 1967[1]
Medaglia per le scienze e per le arti (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1968
Anello del Salisburghese - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^abcdefCarl Zuckmayer, sulehrer.uni-karlsruhe.de.URL consultato il 10 aprile 2020(archiviato dall'url originale il 2 agosto 2021).
  2. ^Cfr. inMario Spagnol,Il capitano di Köpenick. Fiaba tedesca in tre atti di Carl Zuckmayer, sul periodico “Sipario”, anno XI (1956), n.123/124, p. 40-69.
  3. ^Cfr. OPAC[1].
  4. ^Il capitano di Kopenick (1973) – Renato Rascel.
  5. ^Cfr. OPAC[2].

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Vincitori delPremio Goethe
Goethe
1927:Stefan George · 1928:Albert Schweitzer · 1929:Leopold Ziegler · 1930:Sigmund Freud · 1931:Ricarda Huch · 1932:Gerhart Hauptmann · 1933:Hermann Stehr · 1934:Hans Pfitzner · 1935:Hermann Stegemann · 1936:Georg Kolbe · 1937:Erwin Guido Kolbenheyer · 1938:Hans Carossa · 1939:Carl Bosch · 1940:Agnes Miegel · 1941:Wilhelm Schäfer · 1942:Richard Kuhn · 1943:Max Planck · 1944:Hermann Hesse ·1945-46: non assegnato a causa della guerra · 1947:Karl Jaspers · 1948:Fritz von Unruh · 1949:Thomas Mann · 1952:Carl Zuckmayer · 1955:Annette Kolb · 1958:Carl Friedrich von Weizsäcker · 1960:Ernst Beutler · 1961:Walter Gropius · 1964:Benno Reifenberg · 1967:Carlo Schmid · 1970:György Lukács · 1973:Arno Schmidt · 1976:Ingmar Bergman · 1979:Raymond Aron · 1982:Ernst Jünger · 1985:Golo Mann · 1988:Peter Stein · 1991:Wisława Szymborska · 1994:Ernst Gombrich · 1997:Hans Zender · 1999:Siegfried Lenz · 2002:Marcel Reich-Ranicki · 2005:Amos Oz · 2008:Pina Bausch · 2011:Adonis · 2014:Peter von Matt · 2017:Ariane Mnouchkine · 2020:Dževad Karahasan · 2023:Barbara Honigmann
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