La geografia della Carinzia è caratterizzata dalla sua posizione nelleAlpi orientali, con la loro flora e fauna specifiche. Lo stato si trova nella zona temperata dell'Europa centrale; in senso orografico, la principale cresta alpina a nord funge da barriera meteorologica.
Il territorio del Land ha una forma approssimativamente rettangolare, con un'estensione di 180 km in direzione est-ovest e 70 km in direzione nord-sud. La Carinzia confina con ilTirolo orientale a ovest, con ilSalisburghese a nord-ovest e con laStiria a nord-est. A sud confina con laSlovenia e con l'Italia (le regioniFriuli Venezia Giulia eVeneto).
Il paesaggio dell'Alta Carinzia (Oberkärnten), a ovest, è caratterizzato dagliAlti Tauri e dalleAlpi della Gurktal (Alpi centro-orientali), nonché dalleAlpi Carniche e della Gail (Prealpi sud-orientali); quello della Bassa Carinzia (Unterkärnten) da un grande bacino sedimentario intorno alla capitaleKlagenfurt. Questo bacino, circondato dalleAlpi della Lavanttal a nord e dalleCaravanche a sud, è la parte più densamente popolata del Paese e qui si trovano le due città più importanti della Carinzia: Klagenfurt eVillaco. Tra i due si trova ilWörthersee, che, come gli altri grandi laghi carinziani, è un centro di turismo estivo.
Il principale fiume della Carinzia è laDrava (in tedescoDrau, in slovenoDrava), un affluente del Wörthersee. La Drava, affluente di destra delDanubio, lungo 707 km, ha origine nel territorio dellaprovincia autonoma di Bolzano (Alto Adige) in Italia, inVal Pusteria, e dopo aver bagnato la Carinzia da Oberdrauburg a Dravograd (Unterdrauburg), scorre poi attraverso Slovenia eCroazia e confina con l'Ungheria per circa 100 km. I principali affluenti nella direzione del flusso sono i fiumiMöll,Lieser,Gail,Gurk eGlan e ilLavant. Le centrali idroelettriche nel bacino idrografico della Drava, come la diga di Kölnbrein, generano il 12% dell'elettricità austriaca.
Conosciuta soprattutto per i suoi magnifici laghi, intorno ai quali si affacciano 570.000 ettari di foreste, pari al 60% della sua superficie, di cui il 30% è bosco protetto.[2]
La Carinzia ha unclima continentale, con estati calde e moderatamente umide e inverni lunghi e aspri. Negli ultimi anni ci sono stati inverni eccezionalmente aridi. Fenomeno tipico in autunno e in inverno è l'inversione termica, che si verifica con cielo sereno e assenza di vento, talvolta accompagnato da una fitta nebbia che va a ricoprire le valli gelate e che intrappola l'inquinamento, mentre sulle cime delle colline e sulle montagne troviamo in genere un pallido sole.
Censimento in Carinzia nel 2001 Percentuale della popolazione di lingua slovena
5–10 %
10–20 %
20–30 %
>30 %
La popolazione è in maggioranza di madrelinguatedesca con un unico (e facilmente individuabile) dialetto. Esiste anche una minoranza di madrelinguaslovena, parlante vari dialetti sloveni del ceppo carinziano, pari a circa 15.000 - 40.000 persone, concentrate nel sud est della regione.
Per la vicinanza con l'Italia, in molte scuole vengono insegnate le basi dellalingua italiana[3], soprattutto nella Carinzia occidentale, presso il confine con la regioneFriuli-Venezia Giulia. Pur non essendo una lingua storica del territorio, l'italiano è tuttavia utilizzato da molte attività commerciali (soprattutto con traduzioni scritte accanto al tedesco) per favorire gli scambi[4].
Nel300 a.C. la popolazione delperiodo di Hallstatt, composta in parte daveneti, si mescolò con gli immigraticeltici, come iCarnii e iTaurisci, per cui la religione, i costumi e la struttura sociale persistettero. In questo periodo, le società tribali indipendenti si unirono per formare ilregno del Norico, la prima struttura statale sul territorio dell'attuale provincia della Carinzia. Il Norico fu pacificamente assorbito nellaprovincia romana del Norico sotto l'imperatoreAugusto. All'epoca, i centri della provincia si trovavano aMagdalensberg e aTeurnia. Successivamente sotto l'imperatoreClaudio prese importanza il centro diViruno.
All'inizio delleinvasioni barbariche, esisteva una classe dominanteostrogota con strutture amministrative e militari romane. Dopo che, intorno al 600, gliSlavi sostituirono questa classe superiore e formarono il loro stato diCarantania con il centro aMaria Saal, la lingua slava soppiantò le altre lingue fino all'VIII secolo, mentre le popolazioni norrene, romane e slave continuarono a esistere. Per respingere gliAvari, i duchi bavaresi e franchi guadagnarono gradualmente influenza in Carinzia. Dal743 al907, re e imperatorifranchi governarono la regione, fondando lamarca di Carinzia.
In seguito la Carinzia tornò a far parte delDucato di Baviera, con un gran numero di coloni bavaresi che la seguirono e diffusero la lingua tedesca. Ilducato di Carinzia fece storicamente parte delSacro Romano Impero sino alla sua dissoluzione nel1806, divenendo poi un territorio della corona sotto l'Impero asburgico.
Dopo la fine della primaprima guerra mondiale, la Carinzia dovette rinunciare alla Val Canale, assegnata al Regno d'Italia in base altrattato di Saint-Germain, firmato il 10 settembre del 1919. IlRegno di Jugoslavia aveva tentato in quella occasione di annettere la regione con la forza nel1919 (Kärntner Abwehrkampf), ma unplebiscito nelle zone meridionali del Land, svoltosi il 10 ottobre1920, sotto il controllo dellaSocietà delle Nazioni, sancì la volontà della Carinzia di appartenere all'Austria.
Ilprodotto interno lordo (PIL) dello Stato è stato di 20,9 miliardi di euro nel2018, pari al 5,4% della produzione economica austriaca. Nello stesso anno il PIL pro capite corretto per il potere d'acquisto è stato di 33.000 euro, pari al 110% della media dell'UE-27.[5]
La Carinzia è inoltre attraversata da un itinerario, alternativo al trafficatoBrennero, che attraverso ilFriuli-Venezia Giulia permette di raggiungereVienna e ilNord Europa.Negli ultimi anni sono stati anche allacciati stretti rapporti di amicizia e collaborazione (soprattutto in ambito turistico ed economico) con le regioni limitrofe (in particolare quelle appartenenti all'Alpe Adria e cioèFriuli-Venezia Giulia,Slovenia eStiria).
Nei pressi di Klagenfurt si trova il Museo di Arte Moderna della Carinzia (MMKK), che ospita mostre internazionali di giovani artisti e una collezione di 3.000 opere donata dall'industriale Herbert W. Liaunig alla comunità.[7] Edificato nel 2008 con 1.000 metri quadri di spazio espositivo[7], sette anni dopo il perimetro dell'edificio venne più che raddoppiato dal medesimo studio progettuale.[8]
L'evento letterario più importante in Carinzia sono le "Giornate della letteratura di lingua tedesca" a Klagenfurt, durante le quali viene assegnato il "Premio Ingeborg Bachmann", che si tiene ogni anno dal1977 e sostiene in particolare gli autori più giovani. Il Premio Ingeborg Bachmann è uno dei più importanti premi letterari del mondo di lingua tedesca.
All'inizio delXX secolo, ilcircolo Nötsch era attivo con i pittori comeSebastian Isepp eAnton Kolig eAnton Mahringer. Il pittoreHerbert Boeckl era solo vagamente associato al circolo. Una controversia artistico-politica fu la disputa sugli affreschi di Kolig nella casa di campagna di Klagenfurt del1931, che si concluse con la rimozione degli affreschi nel 1938. Per quanto riguarda l'architettura, va menzionato Gustav Gugitz, il costruttore del Museo di Stato, mentre l'architettura del Wörthersee, con le ville e gli hotel, è caratterizzata principalmente da architetti viennesi.
Altri artisti visivi sono Valentin Oman,Bruno Gironcoli, Meina Schellander e Karl Brandstätter. In Carinzia, l'architettoGünther Domenig ha progettato laSteinhaus am Ossiacher See, l'edificio per l'esposizione statale diHüttenberg e l'ampliamento del teatro cittadino di Klagenfurt.
^(DE) Amt der Kärntner Landesregierung,Mehrsprachige Bildungsangebote, suMehrsprachige Bildungsangebote, 7 novembre 2019.URL consultato il 14 gennaio 2023.
^Italienisch, sumittelschule-gegendtal.at.URL consultato il 14 gennaio 2023.