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Il batterio dell'antrace
L'antrace, detta anche "carbonchio" (dalgrecoἄνθραξ, che significa "carbone", dal colore nero dellelesioni cutanee che si sviluppano nelle vittime di questa infezione), è un'infezione acuta causata dalbatterioBacillus anthracis.
Generalmente si manifesta come malattiaendemica in animalierbivori selvatici o domestici, qualibovini,pecore,cavalli,capre esuini, ma può anche svilupparsi nell'uomo, per esposizione adanimali infetti, tessuti di animali infetti, inalazione dispore del batterio o ingestione dicibo contaminato da queste. Non sono mai stati registrati casi di trasmissione da uomo a uomo per via aerea. Sono rarissimi i casi di contagio per contatto fra umani.
Dell'antrace esistono diverse forme differenti per diffusione e pericolosità classificate in base alla via d'ingresso:cutanea, la forma più frequente;polmonare, rara;gastrointestinale, rarissima.
I sintomi dell'antrace polmonare sono inizialmente molto simili a quelli di una comuneinfluenza (febbre,tosse,affaticamento), ma nell'arco di tre, quattro giorni degenerano verso un quadro clinico molto più grave, con difficoltà respiratorie, stato dishock eperdita di coscienza. Se non curata, l'infezione di antrace porta allamorte tra i sette e i dieci giorni, con unaletalità del 20%, che cresce notevolmente nelle varianti polmonare e intestinale.
L'antrace è stata una delle più importanti malattie infettive dell'antichità. Alcuni storici ritengono che due dellepiaghe dell'Esodo nellaBibbia fosseroepidemie d'antrace, così come alcuni sostengono che lapeste di Atene del 430a.C. e lapeste del 1630 fossero in realtà epidemie di carbonchio.
IlBacillus anthracis è unbatterio del genereBacillus, ed è stato il primo batterio di cui si sia dimostrata la responsabilità nello sviluppo di una malattia.Robert Koch fece questa scoperta nel1877. Come altriBacillus, ilB. anthracis ha forma di bastoncelli ed èGram positivo. Ogni cellula ha una dimensione di circa 1 per 6μm.
Il batterio produceendospore che rimangono nel terreno, dove possono sopravvivere per decine di anni. Quando un erbivoro le ingerisce cominciano a moltiplicarsi all'interno dell'animale e possono ucciderlo. Nella carcassa dell'animale morto, il batterio continua a riprodursi fino a quando non ha esaurito le sostanze nutritive. Giunto a questo stadio il batterio produce nuove endospore.
L'antrace si presenta in 89ceppi. Il più noto è il ceppoAmes, impiegato negliattacchi terroristici del 2001-2002 negliStati Uniti.[1][2][3] Il ceppoVollum (talvolta erroneamente chiamatoVellum), potenzialmente utile anch'esso per l'utilizzo come arma batteriologica, è stato isolato nel 1935 da una mucca nell'Oxfordshire inInghilterra, ed è stato inserito negli arsenali di armi biologiche inglesi e statunitensi. Rapporti dellaCIA riferiscono che l'Iraq avrebbe tentato negli anni ottanta di ottenere spore di questo ceppo di antrace. Altri ceppi sono, per esempio, loSterne (una forma benigna che deve il nome al ricercatore africano che la scoprì),ANR-1,δAmes,A-3,RP4 eRP42. I ceppi differiscono nella presenza e attività di diversi geni, che ne determinano lavirulenza e la produzione diantigeni etossine.
Una lista completa dei ceppi dell'antrace si può trovarequi(in inglese).
La forma cutanea può avvenire per contatto con pelle o pelliccia di animali infetti o altro materiale contenente spore. La forma cutanea si presenta nella fase iniziale come una piccola pustola pruriginosa di colore scuro nel sito d'infezione, che si forma circa una o due settimane dopo il contagio. Successivamente si forma una estesa ulcera necrotica non dolorosa. Senza un opportuno trattamento la malattia è mortale in circa il 20% dei casi. La terapiaantibiotica annulla sostanzialmente il rischio di esito fatale. L'antrace cutanea è la forma più comune negli allevatori di bovini.
La forma più grave si contrae per inalazione delle spore (si stima ne siano necessarie circa 10 000) e se non trattata nei suoi primissimi stadi è letale nella quasi totalità dei casi. Questa malattia era un tempo nota anche comemalattia del tosatore, poiché colpiva prevalentemente chi era a stretto contatto con parti dell'animale in cui potevano essere annidate le spore, come appunto i tosatori o gli artigiani che realizzavano bottoni dalle ossa dierbivori. Le spore, opportunamente trattate, possono essere impiegate comearma batteriologica.
I primi sintomi della malattia sono simili a quelli di un'influenza, comprendendo tosse, stanchezza e febbre. Quando compaiono i sintomi più gravi è ormai tardi per instaurare una terapia. Le spore vengono poi trasportate nei linfonodimediastinici o tracheobronchiali, dove il bacillo trova un ideale luogo di riproduzione. Nella foto si vede unaradiografia del torace di un affetto da antrace polmonare in cui appare una espansione nelmediastino dovuta alla presenza di un alto numero di batteri.
La forma gastroenterica, che si contrae ad esempio con l'ingestione di carne infetta, si presenta condiarrea grave edematemesi (vomito con sangue). Il trattamento tempestivo è necessario; senza trattamento la mortalità arriva al 65%.
La terapia è farmacologica, con la somministrazione di antibiotici. Quelli d'elezione sono laciprofloxacina (del gruppo dei fluorochinoloni, battericida) el'eritromicina (gruppo di antibiotici denominati macrolidi). Il protocollo di cura prevede la somministrazione per sessanta giorni. Esiste anche il vaccino contro l'antrace, ma il suo uso su larga scala non mette al riparo da versioni geneticamente modificate dell'agente dell'infezione e potrebbe indurre pericolosi fenomeni di resistenza del batterio.
Lespore di antrace sono potenzialmente un'efficacearma batteriologica se trattate in modo da poter essere inalate, vista l'alta mortalità degli affetti dalla forma respiratoria. Più volte, dopo l'11 settembre 2001, lettere con tracce di antrace furono recapitate a senatori del partito democratico statunitense e alle redazioni di alcuni giornali del nuovo continente, con esiti infausti: morirono 5 persone e se ne ammalarono 17. In un primo tempo di questi attacchi furono accusate organizzazioni terroristiche, ma poi nel 2008 l'FBI stabilì che l'unico colpevole di questi attacchi era stato il dott.Bruce Edwards Ivins, noto esperto governativo di bioterrorismo, suicidatosi il 29 luglio 2008[4]. Un attacco di ampia portata risulta tuttavia difficilmente realizzabile per via delle difficoltà che presenta la diffusione su vasta scala delle spore.
Esiste un vaccino per l'antrace, che viene però utilizzato solo su individui ad alto rischio, come imilitari. Esso non è quindi utilizzato su tutta la popolazione.
Nel maggio del1881Louis Pasteur eseguì un esperimento pubblico per mostrare i suoi lavori sullavaccinazione. Preparò due gruppi di 25 pecore, uno dei quali venne vaccinato con due somministrazioni distanziate di 15 giorni di un vaccino da lui preparato. Trenta giorni dopo la prima iniezione a entrambi i gruppi venne iniettata una coltura di batteri di antrace vivi. Il risultato fu sorprendente: tutte le pecore vaccinate riuscirono a sopravvivere, mentre le altre 25 morirono in pochi giorni.