Sono stati ritrovati resti romani delIII secolo. Il suo toponimo potrebbe derivare dal terminecavrinum, ovvero "caprino", indicando la locale pastorizia ovina; oppure daquadratum, essendo al centro geografico degli allora poteri tra lemarche di Ivrea,Torino e ladiocesi di Vercelli. Ultima ipotesi, dacarra - vinum, un'antica unità di misura torinese per immagazzinare delle grandi quantità vino, corrispondente a 493,069 litri. Il toponimo comparve ufficialmente dall'XI secolo, come feudoeporediese dei conti Masino-Valperga, che si definirono sia discendenti diretti diArduino, che fu a capo della tutta laMarca d'Ivrea, sia deiConti di Pombia, già padroni diBorgomasino. Inoltre, fu proprio a partire dall'XI secolo che ibenedettini portarono qui culto diSan Giacomo, divenuto poi il patrono del paese, di cui si attesta anche la chiesetta in localitàCarpaneto, poi affrescata dal pittoreGiacomino da Ivrea (del1465), dipendente dalla Cella diVestignè e dall'Abbazia di Fruttuaria diSan Benigno Canavese. Il prestigio del borgo al di sotto del Castello seguì le stesse sorti di quest'ultimo, almeno fino alla prima metà delXIV secolo, allorquando i Valperga non riuscirono più a contrastare l'espansione delmonferrinoFacino Cane, che saccheggiò barbaramente il paese e altri comuni limitrofi nell'estate del1397.
Successivamente, il borgo di Caravino continuò a seguire le stesse sorti dell'agglomerato urbano della più alta frazione Masino, creatasi intorno all'omonimocastello. Tutto ciò fino ad accorparsi addirittura con esso nel1929, altresì insieme al vicino paese diCossano Canavese, a creare un unico Comune di Masino. Il toponimo potrebbe essersi originato da un ipotetico predialeMaxini, ma potrebbe derivare anche dal dialettalemaisin (= palude, avvallamento, per via degli acquitrini dovuti al passaggio dellaDora Baltea), omeisin (=terra di mezzo, come è avvenuto per il toponimoparco del Meisino traTorino eSan Mauro Torinese). Ne è la prova l'antica origine del toponimo vicino paese diBorgomasino, a circa 8 km, e sede dell'altro castello, nella formazione di una vera e propria antica contea territoriale di Masino, che si estende fin oltre la collina Tagliaferro, quando le estreme prealpi delCanavese eporediese toccano la piattaPianura Padana.
SiaCossano Canavese che località Masino, comprendente l'omonimoCastello, furono nuovamente separati amministrativamente nel1949, quando quest'ultima divenne soltanto una frazione delcomune autonomo di Caravino[4].
Lo stemma e il gonfalone del comune di Caravino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 luglio 1986.[5]Lo stemma ètroncato d'argento e d'azzurro, alleonedell'uno all'altro, lampassato di rosso.Il gonfalone è un drappo rettangolare di rosso.
Monumento ai Caduti delle Guerre, eretto in piazza Marconi
Targa in bronzo (angolo via Cavour) dedicata al Capitano degliAlpini Federico Saudino (1879-1917), caravinese caduto sulMonte Vodice durante laprima guerra mondiale, al quale fu intitolata la via principale del paese
Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Caravino erano 40[7], la comunità più rappresentata era quella rumena con 22 cittadini residenti.