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Carasco

Coordinate:44°21′06.18″N 9°20′38.84″E44°21′06.18″N,9°20′38.84″E (Carasco)
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Carasco
comune
Carasco – Stemma
Carasco – Bandiera
Carasco – Veduta
Carasco – Veduta
Panorama di Carasco da San Martino del Monte (San Colombano Certenoli)
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoBoris Lorenzo Beronio (lista civica Progetto Carasco nel Cuore) dal 10-6-2024
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°21′06.18″N 9°20′38.84″E44°21′06.18″N,9°20′38.84″E (Carasco)
Altitudine26 m s.l.m.
Superficie8,46km²
Abitanti3 713[1] (30-11-2024)
Densità438,89 ab./km²
FrazioniGraveglia, Paggi, Rivarola, San Pietro di Sturla, Santa Maria di Sturla
Comuni confinantiChiavari,Cogorno,Leivi,Mezzanego,Ne,San Colombano Certenoli
Altre informazioni
Cod. postale16042
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT010010
Cod. catastaleB726
TargaGE
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 596GG[3]
Nome abitanticaraschini
Patronosan Marziano
Giorno festivo9 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Carasco
Carasco
Carasco – Mappa
Carasco – Mappa
Posizione del comune di Carasco nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Carasco (Carasco/kaˈrasku/[4] inligure) è uncomune italiano di 3 713 abitanti[1] dellacittà metropolitana di Genova inLiguria.

Geografia fisica

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Panorama di Carasco dalla provinciale diLeivi

Territorio

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Il territorio di Carasco è situato nella bassaval Fontanabuona, nell'immediato entroterra diChiavari, anche se il suo territorio comunale è posto alla confluenza di altre due valli: lavalle Sturla e laval Graveglia.

Carasco è attraversata da tre principali torrenti: ilLavagna, loSturla e ilGraveglia; dalla loro confluenza nasce l'Entella, la cui foce è situata tra le città costiere diLavagna e Chiavari.

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Carasco.

Storia

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Il ponte Vecchio sul torrenteSturla, presso l'abitato di Carasco.

Iltoponimo comunale deriva dalla crasi di "Car" (capo) e "Asco" (corso d'acqua), in riferimento alla posizione geografica del territorio su cui si è sviluppato.

Le prime notizie sul territorio di Carasco risalirebbero alMedioevo, quando l'originario paese fu un importante scalo commerciale delle merci dirette inLombardia e inPianura Padana.

Nella prima metà del IX secolo ilre d'Italia e futuroimperatore del Sacro Romano ImperoLotario I confermò ai monaci di Bobbio i diritti sul territorio e dellacorte di Comorga, menzionata nell'833 nelleAdbreviationes dell'abateWala tra i possedimenti del monastero, corte confermata anche nelleAdbreviationes dell'862 e dell'883 e nei diplomi reali ed imperiali diBerengario I dell'888 e dell'11 settembre 903,Guido II (893) eLamberto II (896)[5].

Carasco dal monte San Giacomo (Cogorno)

In seguito fu amministrato come corte colombaniana dalla pieve di San Giovanni di Secenia (Sesegnam) a Pievetta diSanto Stefano d'Aveto, dipendente dalmonastero di San Paolo di Mezzano Scotti (Bobbio).

Dall'XI secolo divenne feudo dellafamiglia Ravaschieri, ramo deiFieschi, conti di Lavagna. Nel XIII secolo passò allaRepubblica di Genova che, con la costruzione nel 1132 di uncastello nell'abitato di Rivarola, sottopose il borgo al capitaneato diChiavari. Le successive alluvioni dei torrentiSturla eLavagna cancelleranno in buona parte le testimonianze dei momenti storici più significativi del paese, nonché, tra l'altro, la distruzione dell'originaria chiesa parrocchiale di San Marziano nel XVII secolo.

Con la dominazione francese diNapoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno dellaRepubblica Ligure. Dal 28 aprile1798 la municipalità di Carasco rientrò nel III cantone, come capoluogo, della giurisdizione dell'Entella e dal 1803 centro principale del I cantone dell'Entella nella giurisdizione dell'Entella. Annesso alPrimo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito neldipartimento degli Appennini.

Nel 1815 fu inglobato nelRegno di Sardegna, secondo le decisioni delcongresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Carasco nellaprovincia di Chiavari sotto ladivisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II mandamento di Chiavari delcircondario di Chiavari dell'alloraprovincia di Genova, nelRegno d'Italia.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte dellaComunità montana Fontanabuona.

Simboli

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Stemma
«D'azzurro allasbarra d'argento, caricata della scrittaCarasco in lettere latine maiuscole romane di nero. Ornamenti esteriori di Comune.[6]»
Gonfalone
«Drappo di bianco…[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi condecreto del presidente della Repubblica del 25 febbraio 1983.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Lachiesa di San Marziano a Carasco
Lachiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Rivarola
Lachiesa parrocchiale di Santa Maria nella frazione di Santa Maria di Sturla

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale-prioria di San Marziano nel capoluogo. L'edificio venne edificato nel corso del XVIII secolo in sostituzione della primaria parrocchiale omonima, quest'ultima abbandonata nel Seicento in quanto soggetta ad alluvioni. Gli ultimi ampliamenti dell'edificio risalgono alla metà del XX secolo.
  • Chiesa vecchia di San Marziano presso i Piani di Carasco. Un primo edificio di culto fu edificato in epoca medievale nei pressi della confluenza a valle dei torrentiSturla eLavagna. Le alluvioni che si succederanno nel Seicento porteranno alla distruzione e poi all'abbandono dell'antico edificio in favore della nuova parrocchiale settecentesca. A partire dal primo decennio del XXI secolo sono stati avviati dalla Soprintendenza ricerche e scavi archeologici per riportare alla luce l'antico impianto medievale ed in particolar modo la zona absidale, i pavimenti e gli altari.
  • Abbazia di Nostra Signora della Misericordia nel capoluogo.
  • Chiesa parrocchiale-prioria di Sant'Eufemiano nella frazione di Graveglia[8]L'attuale chiesa è risalente al 1866.
  • Chiesa parrocchiale di San Nicolò nella frazione di Paggi. Presente già in un periodo anteriore al 1220, anno dell'elezione a parrocchia, l'attuale edificio fu riedificato nel 1666 ad unica navata.
  • Cappella di Sant'Alberto nella frazione di Paggi. Ad un miglio e mezzo dalla chiesa parrocchiale di Paggi si trova la cappella in onore di sant'Alberto da Genova, san Gottardo e san Bernardo; il primo si festeggia la seconda domenica di luglio, il secondo la prima domenica di maggio, ed il terzo il 20 agosto. Piccola e disadorna reca un solo altare in cotto, sopra del quale posa una lastra diardesia in cui vi sono dipinte le figure deiSanti Alberto, Bernardo e Gottardo. Le varie leggende mandate da generazione a generazione raccontano che la cappella di sant'Alberto sia più antica della chiesa di Paggi, nonostante non ci sia nessun documento scritto che lo provi. È stata restaurata nel 1998, sistemando il tetto e ridipingendola e aggiungendo un quadro in legno con raffigurata l'immagine dellaMadonna. Nel 2011 è stato restaurato il quadro raffigurante i tre santi e la piccola croce posta sull'altare. Davanti alla cappella sorge una grande croce di legno dedicata a Gesù Redentore sul monte Paggi, innalzata nel 1901 dal popolo di Paggi, come segnacolo della sua fede, come sacro palladio e sicuro pegno delle benedizioni divine sul paese e sopra i suoi abitanti. Ora la croce non è più di legno ma di ferro battuto.
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Rivarola.
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro nella frazione di San Pietro di Sturla.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria (detta di San Pellegrino) nella frazione di Santa Maria di Sturla. L'odierna chiesa fu costruita tra il 1690 e il 1700 con successive modifiche nel XIX secolo.

Architetture civili

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  • Ponte sul torrenteSturla. Antico ponte in pietra e mattoni a quattro arcate, è databile alla fine del XVI secolo. Gli storici suppongono che tale passaggio presso ilfiume Entella sia stato nei secoli passati un'importante via di comunicazione tra l'allora paese, il maggiore centro urbano diChiavari e le retrostanti valli. Gli eventi alluvionali del 1608 e del 1782 ne causarono la distruzione e le successive riedificazioni secondo i canoni e la mobilità dell'epoca.

Architetture militari

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  • Castello di Rivarola. Costruito nel 1132 come avamposto strategico dellaRepubblica di Genova nel territorio controllato dalla famigliaFieschi diLavagna.
  • Castello di Paggi. Fu eretto nel X secolo dalla famiglia fliscana per la posizione che offriva il paese. Giunti, infatti, all'altezza del castello si può godere di una vista panoramica. Demolito nel 1111 e ricostruito nel 1133 fu nuovamente distrutto per ordine genovese e mai più riedificato.

Società

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Laprioria di Sant'Eufemiano presso la frazione di Graveglia

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Carasco sono 318[10], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[11]:

  1. Albania, 94
  2. Marocco, 49
  3. Romania, 39
  4. Ecuador, 30

Geografia antropica

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Panorama di Graveglia da Rivarola
Panorama di Santa Maria di Sturla

Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Graveglia, Paggi, Rivarola, San Pietro di Sturla e Santa Maria di Sturla per un totale di 8,46 km2[12]; tra le località Terrarossa.

Confina a nord con il comune diMezzanego, a sud conCogorno e Chiavari, ad ovest conSan Colombano Certenoli eLeivi e ad est conNe.

Economia

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Anticamente la principale attività economica del comune si basava soprattutto sull'agricoltura, oggi sostituita dalla concentrazione di numerose piccole e medie attivitàindustriali -edile,tessile,chimica - poste lungo la principalestrada statale 225 della Val Fontanabuona. L'attività agricola si è conservata in parte nelle immediate frazioni collinari.

Artigianato

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L'artigianato locale è incentrato sullecave diardesia finalizzate ad un usoedilizio ed aelementi d'arredo, oppureartistico.[13]

Infrastrutture e trasporti

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Lachiesa di San Pietro presso la frazione di San Pietro di Sturla

Strade

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Il centro di Carasco è attraversato principalmente dallastrada statale 225 della Val Fontanabuona che gli permette il collegamento stradale conChiavari, a sud, e conSan Colombano Certenoli a nord. Il territorio comunale è altresì attraversato dalla strada provinciale 33 di San Salvatore, ad est del centro urbano, dove, dopo aver attraversato i centri frazionari di San Quirico e Graveglia, raggiunge la località di San Salvatore dei Fieschi nel comune diCogorno.

In prossimità del centro di Carasco è invece collocato l'innesto tra la statale 225 e lastrada statale 586 della Valle dell'Aveto per raggiungere il successivo comune diMezzanego, invalle Sturla, e quindi laval d'Aveto.

Mobilità urbana

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Dal comune diChiavari un servizio ditrasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Carasco e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione

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Il municipio
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
195119 giugno 1985Luigi BacigalupoDCSindaco
19 giugno 19852 giugno 1990Luigi BacigalupoDCSindaco
26 giugno 199024 aprile 1995Luigi BacigalupoDCSindaco
24 aprile 199514 giugno 1999Luigi Bacigalupolista civica dicentroSindaco
14 giugno 199929 luglio 2003Luigi Bacigalupolista civica di centroSindaco[14]
11 settembre 200314 giugno 2004Laura Remezzanolista civica di centroVicesindaco[15]
14 giugno 20048 giugno 2009Laura RemezzanoCentro per Carasco
(lista civica di centro)
Sindaco
8 giugno 200926 maggio 2014Laura RemezzanoCentro per Carasco
(lista civica di centro)
Sindaco
26 maggio 201426 maggio 2019Massimo CasarettoInsieme per Carasco
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 201910 giugno 2024Massimo CasarettoInsieme per Carasco
(lista civica)
Sindaco
10 giugno 2024in caricaBoris Lorenzo BeronioProgetto Carasco nel Cuore
(lista civica)
Sindaco

Sport

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Calcio

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Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni,Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^Cipolla, Buzzi, Vol I pp. 138,140,189,198,232,243sg.,246,252,275,278,324,328,333,359,370,373,412,413,427 Vol II p. 35,51,78,303 vol.III pp. 58,96,128,135,208(indice).
  6. ^abCarasco, suaraldicacivica.it.URL consultato il 6 novembre 2011.
  7. ^ Ufficio araldico, Fascicoli comunali,Carasco, DPR 1983-02-25, concessione di stemma e gonfalone, sudati.acs.beniculturali.it.URL consultato il 21 febbraio 2021.
  8. ^Il paese di Graveglia è citato in un diploma dell'imperatoreOttone II di Sassonia del 25 luglio972. Fonte: dal sito delladiocesi di ChiavariArchiviato il 21 febbraio 2011 inInternet Archive..
  9. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, sudemo.istat.it.URL consultato l'8 ottobre 2021.
  11. ^Dati superiori alle 20 unità
  12. ^Fonte dalloStatuto Comunale di Carasco
  13. ^Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 10.
  14. ^Deceduto durante la carica amministrativa
  15. ^Subentrato con Decreto del Presidente della Repubblica dell'11 settembre 2003 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre 2003

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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