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Vertigine
Nistagmo orizzontale, tipicosegno che accompagna la vertigine.
La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell'individuo. Tale distorsione influisce sul movimento della persona dandogli un'errata percezione dello stesso, caratterizzato da perdita diequilibrio; frequentemente essa è di tipo rotatorio.
Spesso le persone utilizzano il termine “vertigini” per descrivere una molteplice varietà di sensazioni provate, che vanno dal giramento di testa, allo stordimento, alladebolezza ed anche alla vera vertigine.
Periodi più lunghi: disturbi della sfera psicologica.
Nella maggior parte dei casi, la malattia che induce la vertigine è localizzata nell'orecchio, dato che quest'ultimo è un organo anche impiegato al mantenimento dell'equilibrio.
Illabirinto, infatti, è un organo sensoriale che, contemporaneamente da entrambi i lati, invia informazioni alcervello in risposta ad ogni movimento, e solo grazie a questi dati trasmessi l'essere umano è capace di capire in quale posizione si trovi. Quindi è sufficiente aver subito danni ad uno dei due labirinti per avere disturbi di equilibrio.
È molto diffusa ed è causata da una alterazione labirintica, indotta da traumi alla testa (colpo di frusta,trauma cranico, ecc.), da malattie vascolari (diabete, ecc.),ipertensione esenilità. È caratterizzata da crisi di breve durata, non molto intense e solitamente non è associata a disturbi uditivi.
È piuttosto rara, è facilmente diagnosticabile da un medico specialista e procura episodi gravi di vertigine. Si tratta di un'infiammazione delnervo o dei nuclei nervosi, talvolta di naturavirale.
Oltre all'otite e alle sue varianti, bisogna includere tutte quelle malattie dell'orecchio medio che possono danneggiare il labirinto. La colesteatomatosa erode e può danneggiare l'osso temporale che contiene il labirinto.
È caratterizzata da vertigini, diminuzione dell'udito e ronzio auricolare (acufeni). Le crisi di vertigini sono molto intense ed è possibile arrivare alla perdita totale dell'udito, mentre allo stadio iniziale il calo uditivo si ha solo in corrispondenza delle crisi.
A causa di questa malattia, ilnervo vestibolare subisce allungamenti o compressioni. Le crisi di vertigine non sono molto gravi anche se persistono nel tempo e sono associabili a ronzii e a una diminuzione dell'udito.
È una forma di vertigine di origine psicosomatica, di lunga durata, quasi totalmente soggettiva, che può accompagnare il paziente anche per periodi lunghissimi, nell'ordine di mesi o anni. È di pertinenza neuropsichiatrica in quanto difficilmente risponde alle cure tradizionali.