In questa pagina sono riportati, in ordine cronologico, icalciatori che hanno vinto la classifica dei marcatori dei duecampionati di calcio di massimo livello inItalia.
I primi campionati a essere disputati senza suddivisioni territoriali furono laDivisione Nazionale e la cadettaPrima Divisione nel 1926-27. Nel1929-30 fu istituita laSerie A a girone unico, e contemporaneamente a essa laSerie B; ad oggi le due serie citate sono le uniche a carattere nazionale.
Nel 2011 l'Associazione Italiana Calciatori (AIC) ha istituito il "Premio AIC al Capocannoniere", per premiare i vincitori della classifica marcatori di Serie A, Serie B eSerie C.[1][2] Ai capocannonieri viene consegnato un trofeo con il logo AIC.[3] Il primo calciatore a ricevere il premio è statoAntonio Di Natale, vincitore della classifica dei marcatori della Serie A nella stagione2010-2011.[1] Nel 2021 l'Associazione Italiana Calciatori ha ribattezzato il riconoscimento conferito al capocannoniere della Serie A inPremio Paolo Rossi, in omaggio all'omonimo attaccante.[4] Il primo calciatore a ricevere la nuova versione del premio è statoCristiano Ronaldo, vincitore della classifica dei marcatori nella stagione2020-2021.
Nel 2022 laLega Nazionale Professionisti B ha istituito il premio "Pablito", dedicato anch'esso a Paolo Rossi e consegnato a fine campionato al capocannoniere della Serie B.[5] Il primo calciatore a ricevere tale riconoscimento è statoMassimo Coda, vincitore della classifica dei marcatori della Serie B nella stagione2021-2022.[6]
Per i campionati più remoti (antecedenti il 1945) le fonti dell'epoca non danno informazioni univoche, discordando tra loro su marcatori e minuti delle marcature e omettendo in diversi casi le formazioni.[7][8] Ancora negli anni 30 e 40 si riscontrano discordanze tra i diversi quotidiani, e anche negli almanacchi vi sono incongruenze.[9] Di conseguenza, per la maggior parte dei campionati precedenti il 1922 il capocannoniere risulta ignoto, mentre per gli anni successivi i dati (tratti dalla collanaLa biblioteca del calcio della Geo Edizioni) non sono certi, soprattutto per i campionati antecedenti al girone unico e per la Serie B.[10]
Per 12 campionati l'identità dei capocannonieri è ignota. I calciatorinaturalizzati italiani sono segnati con un asterisco (Héctor Puricelli vinse la classifica marcatori prima come nazionale uruguaiano e poi italiano). Le edizioni del campionato precedenti la nascita della Serie A a girone unico (1929-30) sono indicate incorsivo.
I dati che si riferiscono alle edizioni antecedenti il campionato 1923-1924 possono essere incompleti o imprecisi a causa della relativa scarsità di fonti.
Per 10 campionati le squadre di appartenenza dei capocannonieri sono ignote. I titoli di capocannoniere nella Serie A a girone unico sono indicati fra parentesi.
^L'Impero del 12 ottobre 1927, p. 5 (rubrica "Ritorni a vuoto"). Nel 1927 il quotidianoL'Impero ironizzò sulla questione, segnalando che della partita Lazio-Padova era noto con certezza solo il risultato (0-3) poiché i giornali discordavano sugli autori delle reti. I giornali in questione eranoLa Gazzetta dello Sport,La capitale sportiva,Il Popolo di Roma eSport, che fornivano tre versioni discordanti sui marcatori: Vecchina e doppietta di Geremia perLa Gazzetta dello Sport, Vecchina, Bonello e Guarnieri perLa capitale sportiva eSport, e tripletta di Geremia perIl popolo di Roma.
^Ad esempio la classifica dei cannonieri del campionato 1924-25, pubblicata girone per girone inLa sfida infinita di Carlo Fontanelli, non quadra con i tabellini pubblicati nello stesso libro; a pagina 64 viene affermato che Rosso della Pro Vercelli non segnò reti (e infatti non compare nella classifica dei marcatori del girone B a pagina 61) ma dai tabellini (pp. 33-60) risulta averne segnate ben 14.
^Ad esempio gli almanacchi Panini e RSSSF riportano Volk capocannoniere del campionato di Serie A 1930-1931 con 29 reti, mentre per altre ricostruzioni, pur confermandolo capocannoniere, avrebbe segnato 28 reti (vedasiqui). La discordanza ha origine da Roma-Modena 4-0 (prima di ritorno): secondo alcune fonti Volk segnò una tripletta mentre perIl Littoriale una doppietta.
^Sebbene i tabellini delle partite di campionato siano incompleti, risulta che il capocannoniere sia stato un calciatore della Juventus, essendo questa l'unica squadra a vantare un calciatore che ha segnato almeno due reti nel torneo. Si presume che il capocannoniere possa essereUmberto Malvano, con 4 reti.
^Sebbene i tabellini delle partite di campionato siano incompleti, risulta che il capocannoniere sia stato un calciatore della Juventus, essendo questa l'unica squadra, oltre al caso incerto della Torinese, a vantare un calciatore che ha segnato almeno due reti nel torneo. Si presume che il capocannoniere possa essereWalter Streule, con 2 reti.
^Somma delle reti riportate nei referti giornalistici. Fonti più recenti, come il sito ufficiale dell'Inter, riportano un numero maggiore di reti.
^In C. Fontanelli,Fratelli d'Italia – I campionati italiani della stagione 1922-23, Geo Edizioni, a Fulvio Bernardini sono attribuite 25 reti (p. 103); seguono Catto con 19 e Santamaria con 18 (si precisa che Fontanelli ha pubblicato la classifica dei cannonieri girone per girone ma non quella complessiva, anche se ha sommato le reti nelle statistiche dei giocatori squadra per squadra): nella classifica marcatori del girone laziale Bernardini vanta 7 reti (p. 88), in quella del girone semifinale B gli sono assegnate 14 reti (p. 113), più 4 reti nella finale di Lega Sud (p. 114), per un totale di 25 reti. Qui sono conteggiate 24 reti poichéLa Gazzetta di Puglia del 22 maggio 1923 riporta nella cronaca della partita Ideale-Lazio 0-3 del girone semifinale una doppietta di Bernardini, contrariamente alla tripletta indicata da Fontanelli. Permane una controversia sulla partita dell'11 marzo 1923 Lazio-Fortitudo 3-1: secondo alcune ricostruzioni, essa fu la ripetizione di Fortitudo-Lazio 0-3 del 28 gennaio 1923 (doppietta di Bernardini); Fontanelli invece considera valida la partita del 28 gennaio, sostenendo che quella dell'11 marzo fu la ripetizione della partita del 3 dicembre 1922 (Lazio-Fortitudo 1-0), particolare che sembra confermato da"La Gazzetta dello Sport" del 12 marzo 1923 per la quale la Lazio giocò la ripetizione in casa (vedasi asterisco che indica la squadra ospitante).
^Il dato tradizionale è 29 reti, riportato dagli almanacchi (compreso l'Almanacco illustrato del calcio della Panini) a partire dall'Agendina del calcio 1934-35, p. 23. Secondocalcioseriea.net Volk avrebbe invece segnato 28 reti; la discrepanza deriva dal fatto che per alcuni giornali dell'epoca (es.Il Littoriale), in Roma-Modena 4-0 Volk non avrebbe realizzato una tripletta (comunemente attribuitagli, ad esempio da RSSSF), bensì una doppietta. Le discordanze sui marcatori non erano infrequenti all'epoca.
^Il dato tradizionale è 31 reti, riportato ad esempio dallaRec.Sport.Soccer Statistics Foundation (RSSSF). PerL'Agendina del Calcio 1934-1935 e il sitocalcioseriea.net segnò 32 reti, con una marcatura in Juventus-Bologna 4-1, mentre RSSSF attribuisce la rete aVarglien II; le cronache delLittoriale, deLa Stampa e delCorriere della Sera attribuiscono la rete a Borel II (con deviazione diMonzeglio nel tentativo di salvare sulla linea) e menzionano una precedente rete di Varglien II annullata per fallo di mano.