Percapitano di ventura si intende il comandante in capo disoldati di venturamercenari riuniti incompagnie di ventura. Nel medioevo era detto anchecondottiero, termine però successivamente applicato a tutti i capitani militari italiani che comandavano truppe su un campo di battaglia.
La figura divenne famosa durante l'età moderna, tra ilXV ed ilXVI secolo, soprattutto inItalia settentrionale, anche se già nel1159 inInghilterra gruppi di soldati mercenari guidati da capitani di ventura si misero al servizio diEnrico II Plantageneto e ben presto si diffusero anche inFrancia ed inGermania in quanto rivelatisi strumento indispensabile alle monarchie per combattere ivassalli ribelli.
Il fenomeno delle compagnie di ventura si sviluppò in particolare dopo lecrociate, quando i figli cadetti di nobili famiglie vennero avviati al mestiere ecclesiastico o delle armi. Coloro che intrapresero la vita militare, penalizzati dalla primogenitura, si organizzarono mettendo la propria abilità militare a disposizione dei vari signori che avevano necessità di difesa o di intraprendere campagne militari.
Neicomuni italiani, dove il notevole sviluppo delle attività artigianali, artistiche, letterarie ed industriali aveva, in qualche modo, allontanato la borghesia dallo spirito guerresco, si poteva porre rimedio, nel caso di un conflitto, assoldando i condottieri, ormai divenuti veri e propri impresari di guerra. I capitani di ventura comandarono dapprima plotoni diservi della gleba, poi di reduci dallecrociate o di disperati a causa di grandi crisi economiche. Il reclutamento avveniva solitamente all'estero e quindi non era desueta la pratica del tradimento durante l'atto bellico.[1]
Se da una parte è vero che talvolta i capitani di ventura ci tenevano soprattutto a risparmiare i loro uomini e i loro cavalli arrivando persino ai casi limite di combattimenti prolungati ma con scarsissimo spargimento di sangue, dall'altra si dimostrarono abili nel maneggio delle armi, introducendo per primi la tecnica dei combattimenti a cavallo con indosso pesanti armature. L'abitudine di far rivestire i propri uomini di ferro anziché di cuoio viene, per primo, attribuita al capitanoMostarda da Forlì.
Solamente con l'introduzione delle armi da fuoco e di agguerrite milizie nazionali, il periodo aureo dei capitani di ventura tese progressivamente ad esaurirsi.