Caphtor (ebraico כפתור) è una località menzionata nelLibro di Amos, 9.7: "Non ho sollevato Israele nelle terre di Egitto? e ifilistei da Caphtor, e iSiriani daKir?".
Caphtor è nominato come il luogo d'origine deicaphtoriti, nella Genesi 10:13-14 come discendente daMizraim (Egitto) figlio di Ham.[1]
IlSeptuaginta traduce il nome come "Kappadokias" e laVulgata similmente lo rende come "Cappadocia". Lo studioso del XVII secoloSamuel Bochart[2] intese questo come un riferimento allaCappadocia in Anatolia, ma non era l'intendimento deitargumisti ebraici, i quali rendevano questo nome in aramaico con "Caphutkia" che significa la città diPelusio posta ai margini orientali deldelta del Nilo. Questa identificazione viene anche fatta daBenjamín de Tudela, l'avventuriero ebraico del XII secolo originario della Navarra, il quale scrisse che "Damiata" (il nome di Pelusio ai suoi tempi) fosse la biblica Caphtor.[3]
I commentatori moderni e traduttori in genere identificano Caphtor conCreta,[4] sebbene venga anche collegata aCipro, e alle vicine coste dell'Anatolia. In alcuni resoconti Cipro e Creta[senza fonte] insieme sono identificate come l "isola dei caphtorim".[5]
Il nome è stato confrontato allaKeftiuegiziana e all'accadicaKaptara (un termine trovato nelleTavolette di Mari, datate a 1780 a.C. ca.). Il nomekeftiu viene trovato scritto nei geroglifici, neltempio di Kôm Ombo, nell'Alto Egitto, e possibilmente nella tomba egiziana diRekhmire.
Icaphtoriti (ocaphtorim) erano un popolo per prima menzionato nella Genesi (10:13-14), laTavola delle Nazioni li elenca come discendenti dalMizraim perciò facendo di loro un popolo egiziano, o a qualche loro antenato.
Il Deuteronomio 2:23 registra che i caphtoriti vennero da Caphtor, distrussero gliavviti usurpando la loro terra. IlTalmud menziona che gli avviti furono il popolopalestinese originario ai tempi di Abramo, mentre i filistei dei tempi successivi discendevano dai vittoriosi caphtoriti. Questo si accorda con la Genesi 10:13 che elenca i filistei come un popolo distinto dai caphtoriti, mentre Geremia 47:4 e Amos 9:7 li situano in un periodo molto più tardo, parlando invece dei filistei che erano venuti da Caphtor.
Il nomeCaphtor è identico alla parola biblica ebraica che significa struttura simile a una protuberanza[6].
Il simile suonoegizianokeftiu viene attestato in numerose iscrizioni.[7] L'identità dellaCaphtor semitica con laKeftiu egiziana è di vecchia data. La tesi originaria, che Keftiu corrispondesse a Caphtor, e che Caphtor fosse stata identificata con Cipro o la Siria,[8] spostata per un'associazione con Creta sotto l'influenza diArthur Evans, fu efficacemente criticata nel 1931 da G. A. Wainwright, il quale localizzòKeftiu nellaCilicia, sulla costa mediterranea dell'Asia Minore,[9][10] tracciandone insieme l'evidenza da una vasta varietà di fonti: gli elenchi geografici e l'iscrizione dell'"Inno della Vittoria", diThutmose III[11] dove il luogo diKeftiu nelle liste è tra le regioni riconoscibili nell'angolo del Mediterraneo più nord-occidentale, nel testo della "formula di keftiu"śntkppwymntrkkr, del1200 a.C. ca.,[12] dove le divinità cilicie e siriacheSandan[13]Tarku eKubaba sono state rivelate,[14] in nomi personali associati nei testi conKeftiu e alla nave con l'Ushabti d'argento di Tutmose nell'"argento dell'opera di Keftiu" e nelle navi di ferro, ricevute in dono da Tinay, nella Siria settentrionale. Nel 1980, J. Strange delineò insieme la collezione più completa di documenti menzionantiCaphtor oKeftiu. La sua indagine mostrava in modo conclusivo cheKeftiu non potesse essere identificata con Creta, poiché i testi decisivi dissocianoKeftiu dalle "isole in mezzo al mare", come gli scribi egiziani definivano Creta. Strange fece un diligente argomento riguardo al fatto cheKeftiu corrisponda geograficamente a Cipro.