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Camulodunum

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Camulodunum
Le antiche mura della città di Camulodunum.
Periodo di attivitàfortezzalegionaria dal45 al48
Località modernaColchester inInghilterra
Unità presentiLegio XX Valeria Victrix dal45 al48
alcuneunità ausiliarie come laAla Primae Thracum[1] o laCohors Primae Vangionum,[2] per i 15/20 anni successivi.
Dimensionicastrum20ha circa
Provincia romanaBritannia
Status localitàColonia e capitale della nuova provincia nel49.
Distrutta durante larivolta di Budicca del60/61.
Definitivamente abbandonata dal75 circa.
Battaglie nei pressisconosciute

Camulodunum era il nome dell'anticafortezza legionaria dellaprovincia romana della Britannia, che corrisponde all'odiernacittà britannica diColchester, e poi del centro romano diColonia Claudia Victricensis. Era posizionata nel territorio dell'antica tribùceltico-belgica deiTrinovanti.[3] Il suo nome deriva dal celtico "Camulodunon", che significa "la Rocca di Camulos" (doveCamulos rappresentava il corrispettivo celtico del dio romano della guerra,Marte).

Storia

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Prima della conquista romana

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Camulodunon era la capitale deiTrinovanti, i quali costruirono un imponente sistema di difesa con terrapieni ad ovest e sud della città. Questa città divenne capitale da un certoAddedomaro, che regnò attorno al25-10 a.C. (considerando che al tempo dellespedizioni cesariane in Britannia del55 e54 a.C., la vecchia capitale si trovava probabilmente aBraughing).

Per un breve periodo attorno al10 a.C. un certoTasciovano, re deiCatuvellauni, emise moneta dalla vicinaVerulamium e dalla stessa Camulodunon, lasciando supporre che la capitale dei Trinovanti sia stata conquistata dai Catuvellauni per un certo periodo. La successiva pressione romana lo costrinse però a ritirarsi, come sembra testimoniare la successiva monetazione dove non è più presente il termine latinoREX ("re"), ma il termine celticoRICON, tanto da supporre che il vecchio Addedomaro sia stato reinsediato al suo posto.

Suo figlioDubnovellauno gli succedette, ma fu subito privato del trono dal figlio di Tasciovano, un certoCunobelino, il quale ottenne anche il trono di Verulamium, iniziando un regno da parte dei Catuvellauni sull'area sud-est dell'isola. Egli riuscì a riottenere l'amicizia delpopolo romano, ottenendo di tornare a incidere sulle proprie monete il termine diREX piuttosto che i tradizionali simboliceltici.

I ritrovamenti archeologici mostrano un aumento delle importazioni di beni di lusso, probabilmente attraverso il porto di Caulodunun, durante il suo regno. E sembra sia stato proprio lui a spedire all'imperatoreAugusto un'ambasceria, anche in considerazione delle già ottime relazioni commerciali tra Roma e la Britannia, che esportava grano, oro, argento, ferro, pelli, schiavi e cani da caccia.[4]

La conquista della Britannia sotto Claudio

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Laprovincia romana della Britannia.
Lo stesso argomento in dettaglio:Conquista della Britannia.

Una volta sbarcate sull'isola learmate romane agli inizi del43, si trovarono a dover fronteggiare la resistenza britannica dei principiTogodumno eCarataco, figli del re catuvellaunoCunobelino. Un consistenteesercito britannico diedebattaglia alle legioni romane vicino aRochester, sulfiume Medway. Labattaglia infuriò per duegiorni e visto il ruolo decisivo da lui svolto,Osidio Geta fu insignito degliornamenta triumphalia. IBritanni furono incalzati oltre ilTamigi dai Romani che inflissero loro gravi perdite. Togodumno morì poco dopo.

In breve i Romani dilagarono e conquistarono ilsud-est dell'isola, ponendo la capitale ed il centro del culto imperiale a Camulodunum,[5] e dove posero anche una fortezza legionaria.[6] In onore del DivoClaudio, primo imperatore romano a mettere piede in Britannia, fu erettoun tempio a lui dedicato. Frattanto Carataco fuggì adOvest per continuare da lì la resistenza, mentre il futuro imperatore,Vespasiano, marciò ad Ovest, sottomettendo le tribù almeno fino al fiumeExeter, e probabilmente raggiungendoBodmin[7].

I risultati di questi primi anni di campagna militare consegnarono parte dellaBritannia meridionale nelle mani dell'imperatore romanoClaudio. Delle quattro legioni che ne componevano l'armata d'invasione, sappiamo che lalegio XX Valeria Victrix fu posta per un breve periodo di soli tre anni dal45 al48 proprio aCamulodunun, per poi essere trasferita aGlevum con l'avanzata delle forze di occupazione.[8]

Una volta abbandonato ilcastra militare, nello stesso luogo si sviluppò una nuova città, colonizzata conveterani romani della legio XX Valeria Victrix nel49, con il nome diColonia Victricensis.[9] Era cominciato il processo di urbanizzazione e romanizzazione dell'isola. La nuova capitale dellaprovincia di Britannia che si stava sviluppando attorno al vecchiocastra militare, copriva ora un'area di 40,5ha[10] e si suppone avesse 15 000 abitanti[11] e numerose industrie di ceramica.[12]

Da Budicca a Vespasiano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Britannia (provincia romana).

La prima capitale della nuova provincia, posta proprio aCamulodunum, in seguito alla rivolta diBudicca (del60/61),[13] fu spostata aLondinium,[14] anche perché la città fu data alle fiamme. Sembra, infine, dalle campagne di scavo del XIX secolo, che la città sia stata completamente abbandonata attorno al75 e che la parte orientale della stessa abbia ospitato un cimitero fino alIV secolo.[15]

Note

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  1. ^RIB 201.
  2. ^RIB 205.
  3. ^Frere, pp.3, 13, 29, 31.
  4. ^Strabone,Geografia, IV.5.
  5. ^Cassio Dione, LX, 21.4; Frere, pp.197, 313-314, 318.
  6. ^Frere, pp.57, 59, 62, 72 e 211.
  7. ^Svetonio,Vite dei Dodici Cesari,Vita di Vespasiano 4.
  8. ^RIB 200; RIB 203.
  9. ^Tacito,Annales, XII, 32; Frere, pp.63, 65, 69, 71-72.
  10. ^Frere, p.249.
  11. ^Frere, p.253.
  12. ^Frere, p.251.
  13. ^Tacito,Annales, XIV, 32 e segg..
  14. ^Graham Webster,Budicca: The British revolt against Rome AD 60, Londra 1978, pp. 89-90.
  15. ^Sito sulla città di Camulodunum

Bibliografia

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Fonti primarie

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Fonti secondarie

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  • AAVV., Atlante Storico De Agostini, Novara 1979.
  • D.B.Campbell,Roman legionary fortresses 27 BC - AD 378, Oxford 2006.
  • T. Cornell e J. Matthews,Atlante del Mondo romano, Novara 1984.
  • S.Frere,Britannia: a History of roman Britain, Londra 1998.ISBN 0-7126-5027-X
  • Graham Webster,Budicca: The British revolt against Rome AD 60, Londra 1978.
  • Y. Le Bohec,L'esercito romano da Augusto a Caracalla, Roma 1992.
  • E. Luttwak,La grande strategia dell'Impero romano, Milano 1991.
  • H. Parker,The roman legions, New York 1958.
  • G. Webster,The roman imperial army, Londra-Oklahoma 1998.ISBN 0-8061-3000-8

Voci correlate

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Località geografiche/altro

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Altri progetti

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Fortezze permanenti legionarie romane: da Augusto a Diocleziano
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