Ilcampionato mondiale di Formula 1 1992 organizzato dallaFIA è stata, nella storia della categoria, la 43ª stagione ad assegnare ilcampionato piloti e la 35ª stagione ad assegnare ilcampionato costruttori. Il britannicoNigel Mansell divenne campione del mondo per la prima volta in carriera a bordo dellaWilliams motorizzataRenault, vincitrice della classifica riservata ai costruttori. La stagione vide l'ingresso ufficiale dellaSafety Car nella Formula 1 in pianta stabile per l'utilizzo durante le corse.
Nigel Mansell si aggiudicò il titolo mondiale, primo inglese a riuscire nell'impresa sedici anni dopoJames Hunt.
Nel 1992, la FIAT, nella persona dell'AD Paolo Cantarella, viste le crescenti difficoltà produttive e di mercato della casa di Torino, i costi elevati della gestione sportiva per la Formula 1 e la disomogeneità della Gestione Sportiva della Ferrari, cui conseguiva una mancanza di efficienza e competitività, decise di terminare l'attività collaborativa con la Scuderia Ferrari in Formula 1 e di fornire alla McLaren un V12.
Questa ipotesi venne avvalorata prima dalla dichiarazione di Agnelli al Salone dell'Auto di Torino nel maggio 1992, durante il quale, alla domanda se alla Ferrari fosse concesso di continuare a correre, rispose che tra vincere e lasciare c'era una via di mezzo. In occasione delGran Premio di Spagna, il presidente della Ferrari Montezemolo si recò nei box della McLaren intavolando una discussione con Ron Dennis riguardo ad un accordo, da perfezionare in seguito, per la fornitura di motori nel 1993, visto il ritiro alla fine del 1992 della Honda,[1] ma la trattativa non ebbe seguito.
La stessa McLaren, nella figura di Ron Dennis e nel tentativo di mantenere Senna in squadra, sondò il terreno per un eventuale acquisto della Ligier in modo da rilevare la fornitura dei motori Renault: la casa transalpina diede un assenso preliminare alla McLaren autorizzandole l'utilizzo della benzina Shell almeno per un anno, ma la ELF, partner tecnico della Renault, non diede parere favorevole; ciò, unito alle resistenze di Guy Ligier, fece sì che l'operazione non andasse in porto. Successivamente la McLaren, insieme alla Shell, prese in considerazione la possibilità di adottare e finanziare un motore che la Audi stava preparando per le vetture prototipo: la casa tedesca espresse comunque la sua intenzione di non entrare nel mondo della Formula 1.
La McLaren perfezionò la scalata automatica facendola diventare programmata con una serie di pulsanti sul cruscotto mentre la Williams introdusse le sospensioni attive; grazie a tale tecnologia le monoposto di Grove imporranno un dominio tecnico destinato a durare fino al1997, nonostante il bando alle sospensioni attive decretato dalla FIA al termine del 1993.
Durante la stagione furono ben tre le squadre costrette ad abbandonare la categoria: tra il Gran Premio d'Ungheria e quello d'Italia infatti, scomparvero nell'ordine la Brabham, l'Andrea Moda e la Fondmetal. La Brabham, capace nel decennio precedente di vincere gare e mondiali, pur avendo cambiato proprietà diverse volte, non riuscì a far fronte delle sempre più gravi condizioni economiche: nel 1989 la struttura venne acquisita dal miliardario giapponese Koji Nakauchi, facente capo al Middlebridge Group, ma i nuovi fondi non migliorarono la precaria condizione finanziaria della Brabham, che uniti ai mancati pagamenti degli sponsor di Giovanna Amati, portarono alla chiusura della scuderia e all'arresto di un finanziatore accusato di corruzione.
L'Andrea Moda, di proprietà dell'imprenditore calzaturiero Andrea Sassetti, aveva rilevato la struttura della Coloni oltre che alcuni telai, per poi richiederne di nuovi alla Simtek, che fornì quelli originariamente destinati ad un ritorno nelcircus della BMW. Una serie incredibile di spaventose mancanze (McCarthy venne fatto scendere in pista con le gomme da bagnato in una giornata assolata,la fornitura dei motori Judd non venne pagata e solo grazie ai prestiti dei propulsori già utilizzati dalla Brabham[senza fonte] si poté presentare al via, l'arresto di Sassetti per frode) culminò con l'esclusione dal campionato da parte della FIA per aver danneggiato la reputazione della Formula 1.
La Fondmetal acquistò nel 1990 le strutture dell'Osella senza, però, migliorarne i risultati. Nel corso delle due stagioni disputate, il 1991 e il 1992, la Fondmetal riuscì solamente a conquistare due 10° posti, con tante non qualificazioni e ritiri. A causa della pessima situazione economica, Gabriele Rumi, titolare della scuderia, decise di ritirarsi dal campionato.
IlGran Premio del Sudafrica tornò nel 1992 dopo un'assenza di 7 anni a causa della revoca del divieto da parte della FIA di organizzare eventi inSudafrica a causa della fine dell'apartheid. La gara è stata svolta nuovamente sul circuito delGran Premio di Kyalami ma c'era un nuovo layout rispetto all'ultima volta che hanno corso nel 1985.
IlGran Premio d'Austria, originariamente previsto per il 16 agosto, fu annullato a causa di problemi finanziari e sostituito dal Gran Premio d'Ungheria che originariamente avrebbe dovuto svolgersi il 23 agosto.
IlGran Premio d'Europa, originariamente previsto per il 4 ottobre sul circuito di Jerez, è stato cancellato.
Per la seconda volta consecutiva, in Italia, le prove libere, le qualifiche a tre cinquine, il warm-up, la gara e il post-gara venivano trasmesse daItalia 1 all'interno diGrand Prix eFormula 1 '92 con il commento diAndrea De Adamich eGuido Schittone, con la partecipazione diClaudia Peroni eGiorgio Piola e suRai 3 eRai 2 con il commento diMario Poltronieri eClay Regazzoni con la partecipazione di Gianfranco Palazzoli edEzio Zermiani come inviati dai box. Le dirette delle prove libere e del warm-up e le differite dei gran premi sono trasmesse anche suTELE+2, con la stessa squadra di commento di Italia 1.
La benzina senza piombo è diventata obbligatoria per tutte le vetture di Formula 1 a partire dalla stagione 1992 in quanto la benzina con piombo era ritenuta troppo pericolosa per la salute. In precedenza, la benzina senza piombo era facoltativa solo per i migliori team[2].
Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce
Squalificato
Ritirato
Non partito
Non qualificato
Solo prove/Terzo pilota
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.