| Campionato mondiale di Formula 1 1976 | |
|---|---|
| Edizione n. 27 delCampionato mondiale di Formula 1 | |
| Dati generali | |
| Inizio | 25 gennaio |
| Termine | 24 ottobre |
| Prove | 16 |
| Titoli in palio | |
| Piloti | suMcLaren M23 |
| Costruttori | suFerrari 312 T eFerrari 312 T2 |
| Altre edizioni | |
| Precedente - Successiva | |
| Edizione in corso | |
Ilcampionato mondiale di Formula 1 1976 organizzato dallaFIA è stato, nella storia della categoria, il 27° ad assegnare ilcampionato piloti e il 19° ad assegnare ilcampionato costruttori. È iniziato il 25 gennaio e terminato il 24 ottobre, dopo 16 gare, due in più rispetto alla stagione precedente.
Il titolo dei piloti è andato per la prima volta all'ingleseJames Hunt, mentre quello costruttori, per la quarta volta, all'italianaScuderia Ferrari. L'accesa sfida sportiva per l'alloro mondiale tra Hunt e il campione in caricaNiki Lauda, culminata nel grave incidente occorso all'austriaco alNürburgring Nordschleife e nel suo inaspettato, immediato ritorno alle corse, ha fatto sì che tale stagione sia ricordata come una delle più entusiasmanti nella storia della Formula 1.[1]

Il calendario venne basato su 16 gare;[2] Successivamente saltò la prima gara, ilGran Premio d'Argentina inizialmente prevista per l'11 gennaio,[3] che venne sostituita dalla prima edizione delGran Premio del Giappone. Venne ipotizzata la tenuta di un secondo Gran Premio in Brasile, in sostituzione di quello argentino, da tenersi a Brasilia oppure a Goias nel mese di febbraio.[3] Rischiò di saltare anche ilGran Premio del Sudafrica, sempre per ragioni finanziarie.[4] A luglio venne deciso di far slittare di una settimana ilGran Premio del Canada, previsto per il 26 settembre, che venne così fissato al 3 ottobre.[5]
Il numero di 16 gare rappresentò, all'epoca, il record di gran premi iridati in una stagione.
L'Alfa Romeo rientrò in F1, fornendo i propulsori allaBrabham. La casa italiana tornava nella massima formula dopo 5 stagioni; la sua ultima apparizione era stata nelGP degli USA 1971, quando aveva motorizzato unaMarch. Fino a quel momento, come motorista, l'Alfa aveva disputato 29 gran premi validi per il mondiale, con 10 vittorie, 13 gpv e 10pole.

La franceseMatra, dopo il breve partnerariato con laShadow nel1975, fornì il motore alla neoentranteLigier. Grazie a questa situazione, nelGran Premio del Brasile, prima gara del campionato, ben 5 motori diversi si ritrovarono in griglia (cosa che non capitava dalGP degli USA 1972): oltre ad Alfa e Matra, vennero utilizzati anche motoriFerrari,BRM e ilFord Cosworth DFV, che continuava a essere il propulsore più largamente impiegato.
LaGoodyear continuò ad essere il fornitore degli pneumatici. Solo nelGP del Giappone la scuderia nipponicaHeroes Racing, che utilizzava unaTyrrell, portò all'esordio la casa localeBridgestone, mentre un'altra scuderia nipponica, laKojima, utilizzò copertureDunlop. La casa britannica tornava in F1 dopo un'assenza di 6 stagioni.
L'incidente aereo del 29 novembre1975 in cui perirono, tra gli altri,Graham Hill e il pilotaTony Brise,[15] portò all'abbandono dell'attività per la scuderiaEmbassy Hill. Il magnate canadese Walter Wolf acquistò il 60% dellaFrank Williams Racing Cars, oveFrank Williams continuò ad avere la gestione della scuderia. Poco prima Wolf aveva acquistato delle vetture dallaHesketh, il modello 308C, che vennero ribattezzateWolf-Williams FW05 dopo l'arrivo diHarvey Postlethwaite come capo progettista. Ilteam mantenne la sede a Reading. DalGran premio di Spagna Walter Wolf decise di ribattezzare ufficialmente la Frank Williams Racing Cars comeWalter Wolf Racing.

La Hesketh, dal suo canto, soffrì una grave crisi finanziaria per l'assenza di sponsor, che mise in dubbio la sua partecipazione al campionato.[16]
La scuderia privataRAM iscrisse dueBrabham BT44B-FordCosworth. La scuderia acquistò le due vetture a fine 1975, assieme coi motori e i pezzi di ricambio; il patron dellaBrabhamBernie Ecclestone spinse affinché sulle vetture venissero schierati due piloti scelti tra Kessel,Maurizio Flammini ePatrick Nève.[17]
Nellaprima gara della stagione fece il suo esordio una scuderia francese, con una certa esperienza nelle gare per vetture sport: laLigier, motorizzataMatra. Il team iscrisseJacques Laffite, campione europeo in carica diFormula 2, che nel 1975 aveva anche disputato la stagione in F1 con la Williams. Dopo la prima gara fu laBRM ad abbandonare il mondiale. InSudafrica la Hesketh tornò a competere grazie aHarald Ertl, che acquistò una delle vetture britanniche.[4] Dopo la terza gara stagionale, a Long Beach, laParnelli abbandonò definitivamente la F1.
NelGran Premio di Spagna fece il suo esordio la casa olandeseBoro, nata da una controversia giudiziaria tra la Ensign e un suo sponsor, l'HB Bewaking. In pagamento alla ditta sponsorizzatrice venne data una vettura Ensign del 1975, ribattezzata Boro 001. La Boro aveva acquistato inoltre il materiale della EmbassyHill, che si era disciolta dopo l'incidente aereo in cui era peritoGraham Hill, per poter partecipare al campionato 1976.
LaFerrari annunciò il 5 agosto la decisione di voler abbandonare immediatamente il mondiale di Formula 1, in protesta per le decisioni della Federazione di riammettere in classifica delgran premio di SpagnaJames Hunt e per il mancato sostegno delle autorità sportive italiane.[18]
Il 23 agosto la Ferrari ritornò sui suoi passi e decise di ripresentarsi al via. La casa italiana ottenne l'impegno a una riforma della CSI, la commissione internazionale che controllava la regolarità delle monoposto, che prevedesse l'entrata di rappresentanti dei costruttori nell'organismo[19]
DalGran Premio del Canada la Boro non fece più nessun'apparizione nel mondiale 1976. La gara delGiappone vide l'esordio dellaKojima e il ritorno dellaMaki, assente dalGran Premio d'Italia 1975.

LaScuderia Ferrari, laTyrrell, laShadow e laBrabham confermarono le coppie di piloti con cui avevano affrontato la stagione precedente. Anche laMarch confermò la coppia Brambilla-Stuck, e ripreseLella Lombardi, che nelGP degli USA 1975 era stata ingaggiata dalla Williams.
Emerson Fittipaldi lasciò laMcLaren, per correre con il team di sua proprietà, laCopersucar, in cui fece coppia, almeno nel primo gran premio, col connazionale, esordiente in F1,Ingo Hoffmann. Fittipaldi venne in breve sostituito, alla McLaren, dall'ingleseJames Hunt, pilota ritenuto molto talentuoso ma generalmente mal visto nelcircus per via del controverso carattere.[1] L'altro britannico,Ian Ashley, venne ingaggiato dallaBRM.
L'italoamericanoMario Andretti, per la prima gara della stagione, venne ingaggiato dallaLotus, per far coppia conRonnie Peterson e sostituire un altro svedeseGunnar Nilsson, ancora sotto opzione con la March.Jacky Ickx, che nel1975 aveva disputato la gran parte della stagione col team diColin Chapman, venne ingaggiato dallaWilliams, dove trovòRenzo Zorzi, pilota trentino che aveva disputato ilGran Premio d'Italia 1975 col team britannico.
NelGran Premio del Sudafrica laLotus perse i due piloti con i quali aveva affrontato ilGran Premio del Brasile:Mario Andretti tornò allaParnelli, mentreRonnie Peterson prese il posto diLella Lombardi allaMarch. Al loro posto venne ingaggiatoBob Evans (che nel1975 aveva disputato diverse gare con laBRM) per far coppia con lo svedese esordienteGunnar Nilsson.
Si rividero laHesketh (conHarald Ertl), l'Ensign conChris Amon, e laSurtees conBrett Lunger. Sostituzione di pilota allaWolf-Williams: il franceseMichel Leclère prese il volante diRenzo Zorzi. Non si registrò la tradizionale pattuglia di team locali, anche per la cessazione del localecampionato di Formula 1: vi fu il soloIan Scheckter con unaTyrrell, delTeam Lexington.
Nel corso del fine settimana venne annunciato lo scioglimento dellaGPDA, il sindacato dei piloti. Di fatto questi ultimi decisero di appoggiarsi alle richieste dei costruttori, creando all'interno di quella associazione una commissione per la sicurezza composta daNiki Lauda,Emerson Fittipaldi,Jody Scheckter,Jochen Mass eJean-Pierre Jarier.[20]

ALong Beach, terza gara della stagione, laCopersucar tornò a presentare una seconda vettura, ancora affidata aIngo Hoffmann; così fece anche laSurtees conAlan Jones. Altro ritorno quello dell'italianoArturo Merzario al volante di unaMarch privata, gestita dall'Ovoro Team March.
Dalla gara diJarama laParnelli abbandonò il mondiale, questa volta definitivamente: il suo pilota,Mario Andretti, trovò nuovamente un ingaggio allaLotus, per sostituireBob Evans. Andretti aveva corso già il primogran premio stagionale con la casa inglese. LaRAM, che utilizzava dellaBrabham motorizzateFordCosworth, portò all'esordio lo svizzeroLoris Kessel (che aveva già disputato le due gare non valide per il campionato tra marzo e aprile in Inghilterra) e lo spagnoloEmilio de Villota. Esordiente fu anche un altro pilota locale,Emilio Zapico, sullaWilliams del teamMapfre. La Boro scelse come pilota l'australianoLarry Perkins, che aveva tentato di qualificarsi, senza successo nelGran Premio di Germania 1974, a bordo di un'Amon.
NelGran Premio di Zolder il belgaPatrick Nève fece il suo esordio, nel mondiale, con unaBrabham-FordCosworth delRAM Racing, ove sostituìEmilio de Villota; l'ingleseGuy Edwards, che mancava dalGran Premio di Germania 1974, venne ingaggiato sulla secondaHesketh. Il pilota elveticoAntonio Bernardo, iscritto dallaEnsign, non prese parte nemmeno alle prove. LaCopersucar partecipò col soloEmerson Fittipaldi.

AMontecarlo non partecipò laRAM, mentre laCopersucar e laHesketh presentarono una sola vettura: nel primo caso per Fittipaldi, nel secondo per Ertl. Saltò la gara ancheMario Andretti, impegnato nella 500 Miglia di Indianapolis. LaLotus non lo sostituì con nessun altro pilota. Si rivide peròHenri Pescarolo, che ebbe a disposizione unaSurtees del teamNorev. Il francese, che nel1975 era stato iscritto al gran premio ma non vi partecipò per l'indisponibilità della vettura (sempre una Surtees), mancava dalla F1 dalGran Premio d'Italia 1974, corso al volante di unaBRM.
Nel gran premio seguente, inSvezia si rividero i piloti statunitensiMario Andretti (Lotus) eBrett Lunger (Surtees). Partecipò nuovamente anche laRAM che fece esordire il pilota daneseJac Nellemann, a far coppia conLoris Kessel. Su una delleWolf-Williams venne iscritto un altro danese,Tom Belsø, al posto diJacky Ickx, impegnato nella 24 Ore di Le Mans.[21] Belsø, la cui ultima presenza nel mondiale era stata ilGran Premio di Gran Bretagna 1974, non prese però parte alle prove.
AlPaul Ricard il belgaJacky Ickx, dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, tornò sullaWolfWilliams; l'altro belgaPatrick Nève sostituìChris Amon allaEnsign (infortunato nelGP di Svezia e non in perfetta forma),[22] dopo aver corso ilGP del Belgio con la Brabham gestita dallaRAM e proprio alla RAM il britannicoDamien Magee prese il posto diJac Nellemann. L'unica partecipazione per Magee nel mondiale di F1 risaliva alGran Premio di Svezia 1975, al volante di unaWilliams.
Venne iscritta una secondaHesketh dalPenthouse Rizla Racing perGuy Edwards. Edwards mancava nel mondiale dalGran Premio di Germania 1974, corso con unaLola della scuderia diHill. Anche laCopersucar schierò nuovamente una seconda vettura, sempre perIngo Hoffmann. Si rivide ancheHenri Pescarolo, con la suaSurtees delTeam Norev. Inizialmente venne annunciata anche dallaLigier l'iscrizione di una seconda vettura, affidata aJean-Pierre Jarier, proveniente dallaShadow. Successivamente Jarier non venne confermato e, quindi, partecipò al gran premio con la scuderia anglo-statunitense.[23] Non prese parte all'evento la Boro.

NelGP di Gran Bretagna furono due le donne iscritte al gran premio (per la prima e unica volta nella storia del mondiale): l'italianaLella Lombardi, che aveva corso ilGp del Brasile con unaMarch, venne ingaggiata dallaRAM. A far coppia con lei venne ingaggiatoBob Evans, che mancava dalGran Premio di Long Beach, in cui non si era qualificato al volante dellaLotus.
L'altra donna iscritta fu la britannicaDivina Galica, ex campionessa di sci, all'esordio nel mondiale, con unaSurtees del teamShellsport. L'inglese venne iscritta col numero 13, numero considerato poco fortunato e per questo tuttora non presente nella numerazione fissa d'inizio del mondiale. Gli unici due precedenti di utilizzo erano stati nelGran Premio di Germania 1953 dal tedescoMauritz von Strachwitz (che però non aveva preso parte alle prove) e del messicanoMoisés Solana nelGran Premio del Messico 1963.[24]
All'Ensign tornòChris Amon, ripresosi dall'incidente diAnderstorp[22] LaWolf-Williams e laCopersucar presentarono una sola vettura (la prima perJacky Ickx, la seconda perEmerson Fittipaldi). Completò il quadro degli iscrittiMike Wilds con unaShadow delTeam P.R. Reilly. Il britannico faceva il suo ritorno nel mondiale di F1 dai tempi delGran Premio del Brasile 1975, corso con laBRM.
InGermania l'italianoArturo Merzario, che fino a questo momento aveva avuto a disposizione unaMarch, prese il posto diJacky Ickx allaWolf-Williams. LaRAM, per far coppia con Lella Lombardi al posto diBob Evans, affidò una delle due sueBrabham al tedescoRolf Stommelen (che mancava dalGran Premio d'Italia 1975 corso con laHill). Fece il suo esordio nel mondiale il pilota lombardoAlessandro Pesenti-Rossi con unaTyrrell dellaScuderia GULF Rondini. Al termine della prima giornata di prove le dueBrabham-Ford Cosworth del teamRAM vennero sequestrate dalla polizia tedesca su richiesta del pilota svizzeroLoris Kessel, che era stato appiedato dalla scuderia dopo ilgran premio di Francia.[25]Rolf Stommelen fu così assunto dal team ufficialeBrabham per il prosieguo delweekend.
La mancanza della Ferrari, e di Lauda in particolare, mise addirittura in dubbio la tenuta delgran premio d'Austria.[26][27] In quella occasione l'austriacoHans Binder prese, sullaEnsign, il posto lasciato daChris Amon, che venne licenziato per essersi rifiutato di prendere parte alla seconda partenza delgran premio di Germania, dopo l'incidente di Lauda.[28] Binder era all'esordio nel mondiale di F1, dopo una breve gavetta in Formula 2. Altri due piloti austriaci vennero iscritti alla gara:Karl Oppitzhauser con unaMarch del teamSports cars of Austria eOtto Stuppacher, con la terzaTyrrell. I due avevano partecipato a una gara promossa dallo stesso Automobil Club Austriaco che organizzava ilGran Premio d'Austria, che consentiva ai primi due classificati di ottenere una somma di denaro al fine di partecipare al gran premio. Vennero però considerati troppo inesperti e non fatti partecipare alla gara.
LaRAM, dopo essersi vista sequestrare le sue due vetture nelgran premio di Germania per una causa promossa daLoris Kessel, tornò a schierare proprio lo svizzero, assieme aLella Lombardi. L'ex pilota della RAM, il tedescoRolf Stommelen, che era poi passato, nel corso delweekend del Nürburgring alla Brabham, non venne confermato invece dal team diBernie Ecclestone.
InOlanda la Ferrari partecipò al gran premio il soloClay Regazzoni, conNiki Lauda ancora convalescente.[29] InizialmenteCarlos Reutemann annunciò l'abbandono dellaBrabham, per essere sostituito daRolf Stommelen.[29] Successivamente l'argentino venne confermato dalla casa britannica ancora per questo gran premio, mentre il tedesco, già impegnato nelGran Premio di Germania proprio con laBrabham, trovò un ingaggio sullaHesketh. LaSurtees sostituìBrett Lunger conConny Andersson, all'esordio nel mondiale. Il belgaJacky Ickx, dopo aver corso nella prima parte della stagione con laWolf-Williams trovò il volante dell'Ensign, ove prese il posto diHans Binder. La gara olandese vide il ritorno della casa localeBoro, sempre con una vettura affidata aLarry Perkins, e l'esordio nel mondiale del pilota di casaBoy Hayje su unaPenske dellaF&S Properties. Non si vide invece laRAM, ancora bloccata da questioni giudiziarie.
Per ilGran Premio di Monza, al fine di sostituire Lauda, laScuderia Ferrari ingaggiòCarlos Reutemann, che fino a quel momento aveva corso per laBrabham-Alfa Romeo. Per l'argentino si ipotizzò che potesse prendere il posto diClay Regazzoni per la stagioneseguente, oltre che completare la stagione 1976 col Cavallino.[30] LaBrabham, per sostituire Reutemann, si affidò aRolf Stommelen, già impiegato nelGran Premio di Germania, e che inOlanda aveva corso con laHesketh. Su quest'ultima vettura tornòGuy Edwards. AncheBrett Lunger riprese il suo posto allaSurtees al posto diConny Andersson.
Lauda annunciò il suo desiderio di tornare a correre al gran premio d'Italia, dopo solo 42 giorni dal terrificante incidente delNürburgring. Il martedì prima della gara l'austriaco testò la vettura sulCircuito di Fiorano.[31] Le condizioni dell'austriaco erano ancora alquanto precarie. Fu necessario infatti modificargli il casco per cercare di limitare le perdite di sangue che si verificano con sfregamento sulle ferite del volto non ancora rimarginate; l'autorizzazione della commissione medica arrivò il venerdì mattina, prima delle prove.[32] La Ferrari si trovò così a iscrivere tre vetture per il gran premio: cosa che non capitava dalGran Premio degli Stati Uniti d'America 1972, con Andretti, Ickx e Regazzoni.
Non si vide laPenske dellaF&S Properties, mentre si iscrisse alla gara ancheOtto Stuppacher che nelGran Premio d'Austria era stato escluso per la scarsa esperienza automobilistica. La RAM decise di non partecipare ancora alla gara per le solite diatribe giudiziarie conLoris Kessel. Lo svizzero prese però parte alle prove con unaWilliams privata. InCanada la Ferrari rinunciò a iscrivere una terza vettura per il gran premio: così solo Lauda e Regazzoni vi presero parte, mentreCarlos Reutemann non venne più impiegato fino al termine della stagione.Larry Perkins, fino a quel momento al volante dellaBoro, passò allaBrabham, per prendere il posto diRolf Stommelen.
Il neozelandeseChris Amon, dopo essere stato licenziato dall'Ensign all'indomani delGran Premio di Germania per essersi rifiutato di prendere il via alla seconda partenza, dopo l'incidente diNiki Lauda, venne ingaggiato dallaWolf-Williams. Per lui si trattava del quattordicesimo, e ultimo, costruttore diverso per il quale corse nel mondiale. Amon detiene così il record, ancora imbattuto, di pilota che è stato ingaggiato dal più alto numero di costruttori diversi per una gara del mondiale.[33] Non si vide più inveceAlessandro Pesenti-Rossi, così come continuò a mancare laRAM.
AlGlen laWolf-Williams sostituì l'infortunatoChris Amon con l'australiano, al suo esordio nel mondiale,Warwick Brown, proveniente dallaFormula 5000. L'altro pilota infortunatosi aMosport,Guy Edwards, venne sostituito da un altro esordiente, il brasilianoAlex-Dias Ribeiro, giunto quarto nelCampionato europeo di F2 con unaMarch-BMW.
NelGran Premio del Giappone vi fu una interessante nota locale data da un piccolo gruppo di piloti partecipanti al locale campionato di F2000, tutti all'esordio nel mondiale:Masami Kuwashima (inizialmente iscritto dalla RAM) prese il posto diWarwick Brown allaWolf-Williams,Noritake Takahara (che aveva già partecipato alBRDC International Trophy 1974 con laMarch) quello diBrett Lunger allaSurtees,Kazuyoshi Hoshino trovò un ingaggio sullaTyrrell dellaHeroes Racing, mentreMasahiro Hasemi portò all'esordio laKojima. Non parteciparono alla trasferta l'Ensign, con Ickx infortunato,Otto Stuppacher eHenri Pescarolo, mentre l'Hesketh iscrisse il solo Ertl. La rientranteMaki invece proposeTony Trimmer.Masami Kuwashima, dopo gli scarsi risultati nelle prove del venerdì e il mancato palesarsi degli sponsor che avrebbero dovuto sostenerlo, venne sostituito allaWolfWilliams dall'austriacoHans Binder. Binder aveva fatto il suo esordio nel mondiale con l'Ensign nelGran Premio d'Austria.
I seguenti piloti e costruttori presero parte al campionato del mondo diFormula 1 nella stagione 1976.
La stagione vide l'esordio delGran Premio del Giappone, che venne disputato sulCircuito del Fuji. Per la prima volta La F1 tenne una corsa inAsia. La corsa non venne però definita ufficialmenteGran Premio del Giappone maCampionato mondiale di F1 in Giappone, stante che il primo nome venne utilizzato per indicare una gara valida per ilCampionato giapponese di F2000, corsa il 7 novembre.
Rientrò nel calendario ilGran Premio del Canada, che si tenne per l'ultima volta sulCircuito di Mosport. IlGran Premio di Spagna, dopo la tragica edizione del1975 abbandonò definitivamente ilCircuito del Montjuïc aBarcellona, per tornare aJarama, vicino aMadrid. Il circuito aveva già ospitato 5 volte un gran premio di F1.
Per la prima volta dal1960 una sola nazione, nuovamente gliStati Uniti d'America, ospitò due gare valide per il mondiale nello stesso anno. AlGlen, che continuò a ospitare il gran premio nazionale, definito anche qualeGran Premio degli Stati Uniti-Est, si aggiunse uncircuito cittadino disegnato sulle strade della località californiana diLong Beach, che ospitò ilGran Premio degli Stati Uniti-Ovest, definito ancheGran Premio di Long Beach.[37] Il tracciato, lungo 3,251 km, venne leggermente modificato rispetto alla gara di F5000 tenutasi l'anno precedente, con l'aggiunta di marciapiedi che variarono il raggio delle curve, rallentando la marcia delle vetture. L'intera pista era fiancheggiata daguard-rail in blocchi cemento, per una lunghezza di oltre 5 miglia.[38] L'evento venne premiato colRace Promoters' Trophy, per la miglior organizzazione di un gran premio della stagione.
Vi furono delle modifiche sulCircuito di Monte Carlo, dopo quanto già avvenuto nel 1972. Il circuito venne modificato allaSainte Devote e all'ultima curva. Nel primo caso venne rallentata la velocità delle vetture con una curva più marcata verso sinistra, come richiesto dalla commissione di sicurezza dei piloti già nell'anno precedente. LaRascasse invece venne ingrandita e ritardata in modo da rendere più sicura l'entrata aibox. Le tribune eliminate da tali modifiche vennero sostituite da una nuova struttura presso la curva delTabaccaio, e da altre in altri punti del tracciato.[39]
Nella solita alternanza tra circuiti, ilCircuito di Brands Hatch prese il posto di quello diSilverstone quale sede delGran Premio di Gran Bretagna. Il circuito così ospitava per la settima volta una gara valida per il mondiale di Formula 1.
Il circuito venne modificato: venne infatti leggermente accorciato (da 4.265 m a 4.207 m) per fare posto ai nuovibox. Esso si presentava con diverse tipologie di asfalto.[40] Vennero inoltre rimodellate laPaddock Hill, ilBottom Straight (rinominatoJohn Cooper Straight) e la curvaSouth Bank (rinominataSurtees).
Anche la pista dell'Österreichring fu lievemente modificata dopo l'incidente mortale subito allaVöst-Hügel dal pilotaMark Donohue[41] nel corso delwarm up dell'edizione del1975: la suddetta curva venne riprofilata,[42][43] allargando la sede stradale di tre metri (la lunghezza "scese" a 5910 metri[44]), aggiungendoguard-rail all'esterno[45] e arretrando ilguard-rail interno di qualche metro,[46] ma fu una soluzione provvisoria, in attesa di lavori definitivi che sarebbero stati realizzati nei mesi successivi.
IlGran Premio d'Italia venne mantenuto sulCircuito di Monza pur tra le proteste per la scarsa sicurezza, che si erano levate già nel corso della stagione precedente. I piloti stessi ne chiesero lo spostamento alMugello.[20] La pista venne leggermente modificata rispetto all'edizioneprecedente: venne ridisegnata la primachicane (variante Goodyear). Vi era un doppio destra-sinistra che rallentava maggiormente le vetture. Alcuni piloti, tra cuiJacques Laffite eClay Regazzoni, criticarono la modifica, temendo che la nuova conformazione della pista favorisse gli imbottigliamenti delle vetture al via.[47]
Il titolo onorifico diGran Premio d'Europa spettò, per la seconda volta, dopo l'edizione del1962, alGP d'Olanda.
DalGran Premio di Spagna, quarta gara stagionale, entrarono in vigore le modifiche regolamentari che riguardavano la sicurezza dei piloti.
Venne eliminata la presa d'aria a periscopio, con altezza massima delle prese d'aria del motore a 80 cm dal suolo, lo sbalzo massimo posteriore venne ridotto a 80 cm, lo sbalzo anteriore venne limitato a 120 cm, la larghezza delle ruote venne limitata a 53 cm, quella della vettura a 215 cm, venne inserito un archetto nel cruscotto per proteggere le mani del pilota e vennero poste delle limitazioni nell'allocazione dei serbatoi dell'olio.[48] Ciò comportò che tutte le vetture che avevano già corso in stagione dovettero essere aggiornate per rispondere a tali criteri. I nuovi limiti costrinsero a far lavorare di più gli alettoni posteriori, ora più vicini alla vettura; sulla forma delle prese d'aria del motore vi furono varie soluzioni diverse.

Alla partenza i due ferraristi scattarono bene installandosi ai primi due posti, bruciandoJames Hunt dellaMcLaren, che scattava dallapole. Perse diverse posizioniEmerson Fittipaldi, che al termine del primo giro si trovò ottavo, preceduto daVittorio Brambilla,Jean-Pierre Jarier,Jochen Mass eJohn Watson.
Al nono giro Lauda prese la testa della gara grazie a dei problemi tecnici sulla vettura di Regazzoni. La gomma anteriore destra si afflosciò a causa di una foratura, tanto che lo svizzero fu costretto a una sosta ai box, che lo fece crollare nelle ultime posizioni della classifica. Dietro a Lauda vi era Hunt, seguito daJean-Pierre Jarier,Tom Pryce e daPatrick Depailler che nel corso del nono giro aveva passato Brambilla.
Le posizioni di comando rimasero immutate per diversi giri, fino a quando, al giro 27, un problema al motore rallentò Hunt, che venne così passato da Jarier. Il francese fu capace nei giri seguenti di avvicinarsi all'austriaco della Ferrari, mentre Hunt venne via via passato da Pryce e Depailler, fino al ritiro al giro 32, dovuto a una rottura dell'impianto dell'olio.
Vinse cosìNiki Lauda, per la ottava volta in carriera, davanti a Depailler, Pryce, Stuck, Scheckter eJochen Mass che fu autore di una gara in piena rimonta.
Niki Lauda prese la testa subito alla partenza seguito daJochen Mass,Vittorio Brambilla eJames Hunt. Si ritrovarono presto nelle retrovie, a causa di una poco felice partenza, siaWatson cheJacques Laffite. Brambilla passò poi nel corso del secondo giro Mass.
Anche Hunt, nuovamente partito dallapole, passò il compagno Mass nel corso del secondo giro, per poi essere in una dura battaglia conVittorio Brambilla. DietroRonnie Peterson passòPatrick Depailler, cogliendo il quinto posto. Dopo tre giri Hunt sfruttò un errore di Brambilla, conquistando il secondo posto. All'ottavo giro anche Mass passò Brambilla, nuovamente autore di una sbavatura.
In testa, nel frattempo,James Hunt stava tentando di ridurre il distacco da Lauda. Al giro 43 Pryce fu costretto a un cambio gomme, ciò che lo fece precipitare in classifica. Regazzoni scalò così in quarta posizione, ma, dopo essere stato passato daJody Scheckter, dovette ritirarsi per un guasto al propulsore. Ora la classifica, dietro al duo Lauda-Hunt, vedeva Mass, Scheckter, Brambilla e Watson.
Negli ultimi giri Hunt si avvicinò a Lauda, che soffriva per un detrito conficcatosi in uno pneumatico, mentre Brambilla fu costretto a una sosta aibox per una foratura, uscendo così dalla zona punti.Niki Lauda fu capace di mantenere la testa della gara, facendo ottenere la 60ª vittoria alla Ferrari nel mondiale, con poco più di un secondo di margine.
Alla partenzaClay Regazzoni partì bene e prese la testa, davanti aJames Hunt che era riuscito a passarePatrick Depailler dopo una bella lotta al via; quarto era il compagno di scuderia di Regazzoni,Niki Lauda. Uscendo dalla prima curva,Vittorio Brambilla chiuseCarlos Reutemann contro il muro; entrambi furono costretti al ritiro. Poi sul rettilineo del PortoGunnar Nilsson dellaLotus ruppe la sospensione, finì a muro a 250 km/h, ma per fortuna uscì incolume dall'abitacolo. Sempre nel corso del primo giro Depailler sfruttò un errore nel cambio della marcia di Hunt, riuscendo a ripassarlo. Al terzo giroJohn Watson, decimo, tamponò laLigier di Laffite, rompendo il musetto della suaPenske. Laffite fu mandato in testacoda dalla collisione e scese dalla nona alla quattordicesima posizione.
Nel frattempo Lauda superò Depailler prendendosi la seconda posizione, sette secondi dietro a Regazzoni, che sembrava oramai irraggiungibile. La classifica vedeva ora, dietro al duo di Maranello, Depailler,Tom Pryce,Ronnie Peterson,Jody Scheckter eJean-Pierre Jarier.Patrick Depailler fu autre di un testacoda, che gli costò diverse posizioni, fino a retrocedere al settimo posto.
Al giro 20 Depailler superòJean-Pierre Jarier e, sei giri dopo, ancheRonnie Peterson. Grazie alla rottura della trasmissione di Pryce e il problema al mozzo anteriore del suo compagno allaTyrrell Scheckter, il francese recuperò al 34º giro la terza posizione. Conduceva sempre Regazzoni, davanti a Lauda, Depailler, Peterson, Jarier e Mass. Peterson, penalizzato da un impianto frenante ormai fuori uso, è costretto a una sosta aibox che lo fece cadere in decima posizione.
A 20 giri dal termine, Lauda scontò problemi al cambio e decise che era meglio non forzare per attaccare Regazzoni. Jarier scese al sesto posto dietro Mass, il francese scontava problemi al cambio. Al penultimo giro Jarier, con ormai solo prima e quinta marcia, fu superato anche da Fittipaldi.
Regazzoni colse la quarta vittoria iridata, completando unhat-trick con pole e gpv. Lauda fu secondo (a 42 secondi) con Depailler che completò il podio. A punti per la prima volta laLigier con Laffite eEmerson Fittipaldi con la suavettura.
La gara vide l'applicazione del nuovo regolamento tecnico, introdotto per ragioni di sicurezza. La grande novità però fu rappresentata dall'esordio dellaTyrrell P34, affidata al soloPatrick Depailler, la prima vettura di Formula 1 a sei ruote, quattro davanti, messe in linea, e due dietro. Anche la Ferrari presentò un nuovo modello: la312 T2, evoluzione della vincente312 T.
Prima della partenza leMcLaren vengono considerate illegali per dei tubi dell'olio che sporgevano oltre il consentito, 65 cm contro 60, e per la posizione dei radiatori. Sul secondo punto si decise di rinviare la questione a giugno, mentre sul primo punto i commissari deciso di ammettere al via le vetture in quanto tale violazione non incideva sulla prestazione delle stesse. Questa decisione provocò la reazione diDaniele Audetto, direttore sportivo della Ferrari, che minacciò di non far partire le sue vetture qualora fossero state ammesse al via leMcLaren.
La testa della gara venne presa daNiki Lauda che bruciò cosìJames Hunt; in terza piazza si pose, grazie a un'ottima partenza,Vittorio Brambilla, che precedevaPatrick Depailler,Jochen Mass eJacques Laffite. Il monzese dellaMarch venne però passato nei primi giri sia da Depailler che da Mass. Nella parte centrale della gara vi fu il problema al cambio per Laffite, che perse così due giri aibox, e quello ai freni perPatrick Depailler, che venne passato da Mass, prima di essere autore di un'uscita di pista.
Ora la classifica al giro 26 vedeva sempre in testa Lauda, seguito daJames Hunt,Jochen Mass,Gunnar Nilsson,Mario Andretti eClay Regazzoni. Al 32º giro Hunt passò Lauda che, a causa di una manovra di difesa non perfetta che gli provocò dolore alla costola fratturata pochi giorni prima della gara in un incidente domestico, fu passato anche dall'altro pilota dellaMcLaren,Jochen Mass. Al 35º giro fu il ritiro perMario Andretti, dovuto a un problema al cambio. Stessa sorte al 54º giro per Scheckter, a causa di un guasto alla pompa dell'olio.
Ora, dietro al duo dellaMcLaren, si trovavano Lauda, Nilsson, Regazzoni,Jean-Pierre Jarier eCarlos Reutemann. Al giro 66 ci fu ritiro per Mass, con un grande fumo che usciva dai radiatori. Lauda scalò in seconda posizione, sempre seguito da Nilsson, poi Reutemann,Chris Amon eCarlos Pace. Questi ultimi vissero gli ultimi giri in grande lotta fra loro.
Hunt vinse con relativa facilità, mentre Lauda dovette soffrire molto per raggiungere il traguardo viste le sue condizioni fisiche non ottimali.Gunnar Nilsson, terzo, conquistò il suo primo podio mondiale (e i suoi primi punti). Grazie aCarlos Reutemann eCarlos Pace l'Alfa Romeo conquistò i suoi primi arrivo tra i primi 6, dai tempi dellacorsa iberica del 1951. Il quinto posto diChris Amon fu l'ultimo arrivo a punti per il pilota neozelandese.[50]
James Hunt venne inizialmente squalificato in quanto sulla suaMcLaren la misura presa sulle gomme posteriori era di 18 mm superiore a quanto consentito dal regolamento. Il 5 luglio il Tribunale dell'appello dellaFIA decise di riammettere in classifica Hunt, convertendo la squalifica in una multa di 3.000$: ciò in quanto le violazioni erano considerate minime rispetto al regolamento; la stessa decisione venne presa anche perJacques Laffite.
Niki Lauda prese la testa della gara al via, seguito daJames Hunt,Clay Regazzoni poiJacques Laffite,Vittorio Brambilla,Patrick Depailler eChris Amon. Al 4º giro Brambilla fu autore di un errore che gli costò diverse posizioni in classifica. Per evitare il monzese dellaMarchChris Amon fu costretto a bloccare la vettura, facendosi così passare daJody Scheckter. Al settimo giro Regazzoni passò Hunt, che dovette difendersi anche da Laffite. Due giri dopo però il pilota dellaLigier-Matra venne passato da Depailler. Il pilota dellaTyrrell mise sotto pressione Hunt, ma proprio dopo un tentativo andato a vuoto venne ripassato da Laffite al giro 15.
La resistenza del pilota britannico durò anche pochi giri: tra il 17º e 18º giro venne passato sia da Laffite che da Depailler. Hunt si trovò poi a dover duellare lungamente conJody Scheckter: Dopo una serie di manovre al limite del regolamento e vari situazioni con le vetture vicinissime il sudafricano ebbe la meglio al 27º giro. Due giri dopo Depailler fu costretto al ritiro per un guasto del motore. Ora la classifica vedeva in testa sempre il duo dellaFerrari Lauda-Regazzoni, con ampio margine su Laffite, Scheckter, Hunt, Amon,Carlos Pace eAlan Jones. Al 35º giro si ritirò Hunt per un problema al cambio.
Nei giri seguenti Amon si avvicinò molto a Scheckter, cercando spesso di passarlo. Ciò fino al giro 52 quando, durante un altro tentativo, si verificò la rottura del mozzo sull'Ensign del neozelandese, che portò alla perdita della ruota posteriore sinistra. La gara non vide altri cambiamenti nelle posizioni di vertice. Lauda vinse per la decima volta nel mondiale, davanti a Regazzoni e Laffite. Sul podio non si registrò la presenza di nessuna vettura motorizzataFordCosworth, cosa che non capitava dalGran Premio d'Olanda 1971. Per la Ligier fu il primo podio in F1, mentre la Matra tornava sul podio dopo ilGran Premio di Francia 1972.
Niki Lauda mantenne il comando della gara alla partenza, seguito daRonnie Peterson che aveva scavalcato l'altro ferraristaClay Regazzoni. Seguivano poiPatrick Depailler,Jody Scheckter,Emerson Fittipaldi eHans-Joachim Stuck. Lauda riuscì a seguire un ritmo velocissimo già nelle prime tornate, che gli consentì di distanziare lo svedese dellaMarch. Al quindicesimo giro Scheckter passò il compagno di scuderia allaTyrrell Depailler, che scontava dei problemi tecnici sulla sua monoposto.
Al giro 24 Stuck attaccò Fittipaldi, senza trovare però lo spazio sufficiente. Ciò agevolòJacques Laffite che passò il tedesco. Al 26º giro Regazzoni andò lungo allachicane dopo il tunnel per la presenza di olio sul tracciato: ciò costò al ticinese due posizioni, perse ai danni del duo della Tyrrell. Al giro 28 Laffite fu capace di passareEmerson Fittipaldi allaSanta Devota, con una bella manovra all'esterno, che gli consentì di agguantare la quinta piazza.
Qualche giro dopo il brasiliano venne passato anche da Stuck e, successivamente da Mass. Ora, dopo 40 tornate, la classifica recitava Lauda, davanti a Scheckter, Depailler, Regazzoni, Laffite, Stuck, Mass e Fittipaldi. Al giro 52Hans-Joachim Stuck passò Laffite per il quinto posto. Il francese dellaLigier era penalizzato da un problema al cambio. Sul circuito iniziò anche a scendere una fine pioggia che però non incise sull'andamento delle prestazioni delle vetture.
Nella parte finale della gara Regazzoni si avvicinò a Depailler, tentando spesso di passarlo. Al 64º giro il ferrarista fu infine capace di prendersi la terza piazza, passando il francese. Regazzoni negli ultimi giri cercò di passare anche Scheckter, ma un errore allaRascasse al 74º giro lo costrinse al ritiro. Alla fine vinse Lauda per l'undicesima volta nel mondiale, davanti al duo della Tyrrell Scheckter-Depailler, Stuck, Mass e Fittipaldi.
Lapole andò allaTyrrell P34, la vettura con sei ruote.Mario Andretti suLotus scattò in testa, grazie a una partenza anticipata. Dietro si trovarono il duo della TyrrellJody Scheckter-Patrick Depailler,Chris Amon,Gunnar Nilsson eNiki Lauda. Al terzo giro lo svedese, pressato da Lauda, fu autore di un testacoda, con successivo incidente, che lo costrinse al ritiro.
Andretti cercò di porre un certo margine rispetto agli inseguitori, proprio nel tentativo di colmare la possibile penalizzazione, in termini di tempo, per la partenza anticipata. Solo al quinto giro venne comunicata la sanzione di un minuto di penalità da aggiungersi al tempo del pilota dellaLotus, che continuava a comandare il plotone anche se, di fatto, primo era Scheckter, distanziato di una manciata di secondi da Andretti.
La classifica vedeva sempre al comando Andretti (penalizzato però di un minuto, quindi fuori dalla zona dei punti), seguito dal leader virtuale Scheckter, Depailler, Lauda, Laffite e Hunt. Andretti condusse fino al 46º giro, quando venne tradito dal propulsore. Scheckter, oltre che primo virtuale, divenne anche leader effettivo della gara.
La situazione rimase pressoché immutata fino al termine della gara, tranne che perClay Regazzoni che, passandoRonnie Peterson a quattro giri dalla conclusione, giunse in zona punti.
La vittoria diJody Scheckter fu l'unica in F1 per una vettura a sei ruote e fu la ventesima per laTyrrell come costruttore. La casa inglese completò il trionfo con il secondo posto diPatrick Depailler, ottenendo così la settima doppietta nella sua storia (l'ultima risaliva alGran Premio di Germania 1973 conJackie Stewart eFrançois Cevert). Terzo chiuseNiki Lauda: per l'austriaco fu il nono podio consecutivo, record all'epoca, condiviso con un'analoga striscia di podi ottenuti daJim Clark tra ilGran Premio del Belgio 1963 e quello delSudafrica dello stesso anno. Il record sarà poi battuto daMichael Schumacher nel 2002.
Al viaNiki Lauda bruciòJames Hunt, ponendosi alla testa della gara. SeguivanoClay Regazzoni,Patrick Depailler,Ronnie Peterson,John Watson eJacques Laffite. Nel corso del primo giro Peterson passò Depailler al termine del lungo rettifilo delMistral, così come feceJody Scheckter con Laffite. Il giro seguente il sudafricano passò anche Watson, mentre Laffite perse un'ulteriore posizione, a vantaggio di Pace.
Al giro 9 si chiuse la gara,Niki Lauda, che fu costretto al ritiro con un motore fuori uso. La testa del gran premio fu presa da Hunt, seguito da Regazzoni, Peterson e Depailler. Nel corso dell'undicesimo giro Depailler si riprese la terza posizione a danno dello svedese dellaMarch. Peterson, pochi giri dopo, verrà passato anche dall'altro pilota dellaTyrrell,Jody Scheckter.
Al 18º giro anche l'altro pilota dellaScuderia Ferrari,Clay Regazzoni, venne tradito dal motore, mentre stava duellando, a distanza, con Hunt per la prima posizione.
Le posizioni di testa rimasero congelate fino al giro 29 quando Watson passòRonnie Peterson, autore di un attacco non felice nei confronti di Scheckter. Perse così diverse posizioni. Pochi giri dopo Peterson, sfruttando a sua volta un tentativo di sorpasso non riuscito, ripassò Watson per la quarta piazza. Al 35º giro lo svedese passò finalmente ancheJody Scheckter, conquistando il terzo posto dietro a Hunt e Depailler.
Al giro 49 siaJohn Watson che Pace superaronoJody Scheckter, penalizzato da un problema tecnico. Tre giri i due passeranno anche Peterson, anche lui rallentato da un guasto tecnico, in questo caso all'alimentazione, che di fatto lo costringe al ritiro a soli tre giri dal termine. Sempre nello stesso giroMario Andretti passò Scheckter per la quinta piazza.
VinseJames Hunt, per la terza volta nel mondiale, davanti aPatrick Depailler eJohn Watson, che colse così il primo podio per lui e laPenske. Al termine della gara vennero effettuati dei controlli tecnici sulle vetture. Venne così squalificato John Watson, giunto terzo, in quanto sulla sua Penske l'alettone era più alto di quanto consentito di circa 1,5 cm. Il 22 luglio la Federazione Francese dell'Automobilismo riammise Watson in classifica.
Furono due le donne iscritte al gran premio (per la prima e unica volta nella storia del mondiale): l'italianaLella Lombardi, che venne ingaggiata dallaRAM, e la britannicaDivina Galica, ex campionessa di sci, all'esordio nel mondiale, con unaSurtees del teamShellsport. L'inglese venne iscritta col numero 13, numero considerato poco fortunato e per questo tuttora non presente nella numerazione fissa d'inizio del mondiale.
Alla partenza i due piloti dellaScuderia Ferrari furono protagonisti di un incidente: Regazzoni, che aveva passatoJames Hunt, colpì la vettura diNiki Lauda alla prima curva. Successivamente la sua Ferrari, in testacoda, collise anche con la vettura di Hunt, e venne colpita da quella del sopraggiungenteJacques Laffite. La pista, piena di detriti e olio, venne giudicata impraticabile, tanto che venne esposta la bandiera rossa che fermò il gran premio.
Il regolamento prevedeva che solo i piloti che avessero terminato il giro ove fosse stata esposta la bandiera rossa potessero riprendere la gara. Sia Hunt che Laffite, invece, erano stati costretti al ritiro per l'incidente della partenza, mentre Regazzoni era stato capace di riguadagnare ibox, pur con la vettura incidentata. Hunt era riuscito a riportarsi sulla griglia, per la seconda partenza, utilizzando non la vettura titolare, ma il muletto.
Per evitare le proteste del pubblico per l'esclusione diJames Hunt, venne deciso di riammettere alla gara l'inglese dellaMcLaren (con la macchina titolare nel frattempo riparata) e, come compromesso, si permise aJacques Laffite eClay Regazzoni di riprendere la gara col muletto, anche sesub judice, visto che loro vetture titolari non erano ancora state riparate. Si decise così di ripartire, annullando di fatto la prima partenza, e di compiere tutti i 76 giri originali.
Anche la seconda partenza venne caratterizzata da un problema: laLotus diMario Andretti, che partiva terzo, rimase ferma sulla griglia per un problema tecnico, ma venne schivata da tutte le monoposto sopraggiungenti. La gara veniva condotta daNiki Lauda, seguito daJames Hunt,Clay Regazzoni,Chris Amon,Ronnie Peterson,Jody Scheckter,Patrick Depailler eHans-Joachim Stuck.
Al giro 26 la direzione comunicò la decisione di squalificare Regazzoni (in quel momento terzo) e Laffite (nono) in quanto ripartiti col muletto. Al 32º giro il francese fu però costretto al ritiro per la rottura di una sospensione; quattro giri dopo fu il turno anche di Regazzoni, tradito da un problema alla pressione dell'olio. Dopo il ritiro del ticinese, dietro alla coppia Lauda-Hunt, si trovavanoJody Scheckter,Arturo Merzario,Gunnar Nilsson,Tom Pryce eAlan Jones.
Al giro 45James Hunt prese il comando, dopo aver passato Lauda, che scontava dei problemi al cambio. La gara venne così vinta dall'inglese davanti aNiki Lauda eJody Scheckter. Subito dopo la gara vennero inviati diversi reclami in merito alla decisione di riammettere al via Hunt.[51] Inizialmente tali reclami vennero rigettati dalla direzione di corsa, che confermò invece la squalifica di Regazzoni e Laffite.[52]
Solo il 24 settembre laFIA decise per la squalifica di Hunt, reo di aver utilizzato il muletto al fine di riallinearsi sulla griglia di partenza.

La pioggia fece la sua apparizione sul tracciato pochi minuti prima della partenza, che era stata posticipata per la necessità di riparare delle protezioni lungo il tracciato, danneggiate nel corso di una gara di contorno.
Tutti i piloti scelsero così gomme da bagnato; l'unica eccezione fuJochen Mass dellaMcLaren che, consigliato da un amico, scelse gomme da asciutto, immaginando che il tempo potesse migliorare rapidamente. Alla partenza il comando della gara venne preso daClay Regazzoni, che precedevaJacques Laffite,James Hunt,Jochen Mass eCarlos Pace. Partì male Lauda che si trovò ottavo, passato quasi subito daJody Scheckter eRonnie Peterson, mentre Stuck fu costretto a partire ultimo per un problema alla frizione. Hunt passò Laffite già alla prima curva; il francese venne poi passato da Mass, Pace eRonnie Peterson, poco dopo.
Nel corso del primo giro il protagonista fuRonnie Peterson che scalò diverse posizioni, fino a ritrovarsi in testa dopo un testacoda diClay Regazzoni. Lo svedese dellaMarch comandava davanti a Hunt, Mass, Pace, Regazzoni eMario Andretti, altro protagonista di diversi sorpassi.
Al termine della prima tornata molti piloti decisero di cambiare gli pneumatici per passare a quelli da asciutto: non il battistradaRonnie Peterson néClay Regazzoni. Ora dietro allo svedese si trovavaJochen Mass, seguito da Regazzoni, Andretti, Nilsson e Hunt. Nel corso del secondo giro Mass, sfruttando le gommeslick, passò Peterson.
Ma nel secondo giroNiki Lauda sbandò su una curva a sinistra alBergwerk, il punto più lontano del circuito daibox, perdendo il controllo della suaFerrari. La vettura partì verso destra, colpì la roccia a lato del circuito e terminò in mezzo alla pista. La monoposto, in fiamme, venne evitata daGuy Edwards, ma venne colpita sia dalla vettura diHarald Ertl che da quella diBrett Lunger. I tre piloti, prontamente, scesero dalle loro vetture e riuscirono a estrarre Lauda dalla vettura a fuoco, aiutati anche dal sopraggiuntoArturo Merzario, che si era fermato appena visto l'incidente.[53]
Lauda, con brutte ferite e ustioni, venne portato, con l'elicottero, all'ospedale militare diCoblenza; da lì venne condotto prima alTrauma Clinic diLudwigshafen, poi alStädliche Krankenanstalten diMannheim, dove ricevette l'estrema unzione e lottò tra la vita e la morte nei giorni seguenti.[54]
La gara venne interrotta: al momento dello stop Mass stava conducendo suGunnar Nilsson eJames Hunt. La nuova partenza venne fissata alle 16, per una lunghezza pari quella inizialmente stabilita, di 14 giri. Al secondo via i piloti ripartirono dalla posizione ottenuta nelle qualifiche, senza che venissero occupati gli stalli di partenza dei piloti ritiratisi.
James Hunt prese la testa della gara davanti aClay Regazzoni,Patrick Depailler,Jody Scheckter, Pace e Peterson. AlFlugplatz Peterson perse il controllo della sua March ed ebbe un incidente, mentre Scheckter, nel tentativo di passare Depailler mise parte della vettura fuori dal tracciato, perdendo così diverse posizioni.Clay Regazzoni ebbe un altro testacoda, con Depailler che uscì di pista, ritirandosi, per evitare la Ferrari. Pace superò inoltre Scheckter e così terminò il giro in seconda posizione, dietro a Hunt. La classifica vedeva, dopo i primi tre, Regazzoni, Nilsson, Brambilla e Andretti.
Nel secondo giroJody Scheckter ripassò Pace, mentre Mass entrò in zona punti passando Andretti. Regazzoni il giro seguente sorpassò Pace, entrando sul podio virtuale. Al quinto giro Mass passò anche Nilsson.
Al settimo giro un errore diGunnar Nilsson permise ad Andretti di passare in zona punti. Tre giri dopo Andretti fu costretto a una sosta aibox per sostituire la batteria, mentre Mass passò anche Pace, installandosi al quarto posto. Al giro 12 Regazzoni fu autore di una sortita di pista alKarrousel che distrusse il musetto della sua vettura. Tornato aibox perse diverse posizioni. Entrò in zona punti cosìRolf Stommelen.
Vinse Hunt, per la quarta volta in carriera. La F1 abbandonò definitivamente la Nordschleife.
L'assenza della Ferrari penalizzò fortemente l'interesse degli spettatori. Si calcolò che vi fossero circa 50.000 persone, contro le abituali 130.000.[55] La pioggia iniziò a cadere sul circuito circa mezz'ora prima delle 14, orario previsto della partenza. Per tale ragione la direzione di corsa decise di posticipare la partenza alle 14:30. La prima curva, la riprofilataHella-Licht, era però ancora umida: ne approfittòJohn Watson che passò a condurre davanti aJames Hunt,Ronnie Peterson,Gunnar Nilsson,Tom Pryce eJacques Laffite. Poche curve dopo anche Peterson prese una posizione a Hunt.
Nel corso del secondo giroJody Scheckter entrò in zona punti passando prima Pace e poi Pryce, che era stato già passato da Laffite. Davanti, intanto, si infiammò il duello per il primo posto, con Peterson che fu capace di passare Watson all'inizio del terzo giro. Il giro seguente Laffite fu protagonista di un'escursione di pista, che gli fece perdere due posizioni, a favore di Mass eJody Scheckter. Il sudafricano poi passò nuovamente Mass. Ora, dopo 5 giri, Peterson comandava suJohn Watson, Hunt, Nilsson, Scheckter, Mass, Laffite e Andretti.
La lotta per le prime posizioni fu estremamente serrata per diversi giri, con i primi sei piloti molto vicini. Scheckter passò Nilsson, poi Hunt e Watson, fino, al termine del decimo giro riuscire a passare sul traguardo ancheRonnie Peterson. I due però, già nella salita alla prima curva ripresero le prime due posizioni. Nello stesso giro Laffite prese una posizione aJochen Mass. Al dodicesimo giro, allaTexaco, Watson prese il comando, passando lo svedese dellaLotus. Due giri dopo Scheckter subì la rottura della sospensione della sua vettura, sempre sulla salita della prima curva. La vettura si distrusse contro ilguard-rail, ma senza conseguenze per il pilota.
Al giro 19Gunnar Nilsson conquistò il secondo posto, dopo un sorpasso sul connazionaleRonnie Peterson. La lotta tra Nilsson, Peterson e Hunt durò per parecchi giri. Sette tornate dopo però,Jacques Laffite, sfruttando un doppiaggio, passò Hunt. Ora la classifica vedeva sempre in testa Watson, seguito da Nilsson, Peterson, Laffite, Hunt e Mass. Quest'ultimo però era penalizzato da un assetto misto, che con la pista asciutta era poco competitivo. Al giro 33, dopo una bella lotta durata più tornate, Laffite fu capace di passare Peterson, che, per non finire fuori pista, fu costretto a cedere una posizione anche a Hunt.
Le posizioni di testa rimase congelate fino al giro 45, quando Laffite passòGunnar Nilsson.John Watson vinse il suo primo gran premio, che fu anche il primo e unico per laPenske in Formula 1, esattamente un anno dopo, e sulla stessa pista, in cui era deceduto il suo pilotaMark Donohue. Per la prima volta dal primo posto dellaEagle alGran Premio del Belgio 1967, una vettura statunitense vinceva un gran premio di F1 valido per il mondiale. A completare il podio vi furonoJacques Laffite eGunnar Nilsson. Il nordirlandese, per festeggiare la vittoria, decise di tagliarsi la folta barba.[56]
Ronnie Peterson scattò al comando seguito daJohn Watson,James Hunt,Mario Andretti eTom Pryce. Regazzoni, l'unico ferrarista in gara, passò, tra primo e secondo giro, siaJody Scheckter cheTom Pryce, entrando così in zona punti.

Peterson veniva pressato da Watson per la prima posizione; il duello fra i due finì per far avvicinare ancheJames Hunt. Dopo un ennesimo attacco andato a vuoto alla curvaTarzan, Watson commise un errore, che consentì al pilota dellaMcLaren di portarsi in seconda posizione. Nello stesso giro ancheClay Regazzoni migliorò di una piazza, superando Andretti.
Al dodicesimo giro siaJames Hunt cheJohn Watson passarono Peterson, che così scalò in terza posizione, davanti aClay Regazzoni, Andretti, Pryce e Scheckter. Al giro 15, sempre alla prima curva Scheckter passò Pryce e, tre giri dopo, anche Regazzoni ebbe la meglio suRonnie Peterson, entrando sul podio virtuale del gran premio.
Il duello per il primo posto, tra Hunt, in crisi di gomme, e Watson, durò per molti giri, col il pilota dellaPenske che tentò per diverse volte, alla prima staccata, di passare Hunt. Al quarantesimo giro vi fu anche un contatto tra Hunt e Watson, che danneggiò la monoposto di quest'ultimo che dovette, di fatto, ridurre la pressione sul battistrada.
Al giro 48 ci fu il ritiro di Watson, col cambio fuori uso, danneggiato nella toccata con Hunt. Regazzoni scalò così in seconda posizione, e Scheckter tornò in zona punti. Entrò in zona punti un rimontanteJacky Ickx che si avvicinò pericolosamente a Scheckter. Al giro 66 però anche l'Ensign del belga fu costretta al ritiro per un guasto elettrico.
Hunt conservò il vantaggio su Regazzoni fino alla bandiera a scacchi, anche se con una vettura ormai inguidabile per l'usura degli pneumatici. Chiuse in zona punti ancheVittorio Brambilla, sesto. L'inglese dellaMcLaren si portò a soli due punti in classifica dal convalescenteNiki Lauda, anche se poi, il 24 settembre, sarà squalificato dal Gran Premio di Gran Bretagna.[57]
Niki Lauda annunciò il suo desiderio di tornare a correre al Gran Premio d'Italia, dopo solo 42 giorni dal terrificante incidente delNürburgring. Il martedì prima della gara l'austriaco testò la vettura sulCircuito di Fiorano. Al termine delle prove dei tecnici della Snam-Agip prelevarono dei campioni benzina per controllare che rispondessero ai criteri del regolamento.
Secondo il regolamento sportivo in vigore inItalia la benzina non poteva superare i 101 ottani: vennero trovati irregolari proprio i carburanti di Penske (109 ottani) e McLaren (101,75). I responsabili di questiteam si difesero affermando che la benzina era regolare, essendo stata acquistata nelRegno Unito e sottolineando come a effettuare i controlli fossero dei tecnici dell'Agip, fornitrice della Ferrari.[58][59] Si decise perciò di cancellare i tempi della seconda sessione, al termine della quale erano stati effettuati i riscontri. Watson, Hunt e Mass si ritrovarono perciò in graduatoria con i tempi, molto alti, della sessione piovosa del venerdì e perciò non qualificati. Vennero così recuperatiBrett Lunger,Arturo Merzario eOtto Stuppacher. Stuppacher aveva però già abbandonato il circuito convinto di non essersi qualificato, Merzario non prese parte alla gara così comeGuy Edwards, per un problema sulla suaHesketh. Ciò fece riammettere, anche se in fondo allo schieramento, Watson e il duo della McLaren.[60]
Alla partenzaJody Scheckter fu capace di prendere la testa già alla prima variante, seguito dalpolemanJacques Laffite,Carlos Pace,Patrick Depailler,Carlos Reutemann,Hans-Joachim Stuck eRonnie Peterson. Nel corso del primo giro Depailler passò Pace, poi ci fu il recupero di Peterson che chiuse quarto, scavalcando Stuck Reutemann e lo stesso Pace.Niki Lauda rimase invece imbottigliato nelle retrovie. Al terzo giro, sfruttando l'attacco di Depailler a Laffite, Peterson si avvicinò alla coppia di piloti francese, riuscendo a scavalcarli entrambi. Dalle retrovie stava anche rinvenendoClay Regazzoni, che era quinto, dopo aver passato Reutemann. La classifica vedeva in testa Scheckter, seguito da Peterson, Depailler, Laffite, Regazzoni, Brambilla, Lauda e Reutemann.
Al giro 11Ronnie Peterson prese il comando della gara, passando Scheckter alla prima variante. Nel corso dello stesso giro Regazzoni recuperò una posizione su Laffite, eJames Hunt, diretto rivale di Lauda per il titolo, dopo un incidente conTom Pryce, mentre era in lotta per la dodicesima posizione, fu costretto al ritiro. Il giro seguente Scheckter perse un'altra posizione, questa volta passato dal compagno di scuderiaPatrick Depailler. Al 14º giroNiki Lauda entrò in zona punti, passandoVittorio Brambilla allavariante della Roggia. Al giro 23Clay Regazzoni entrò sul podio virtuale passando Scheckter, mentre continuava la serrata lotta tra Peterson e Depailler per la prima piazza.
Il sudafricano dellaTyrrell perse un'ulteriore posizione il giro seguente, questa volta passato daJacques Laffite. Poco dopo sul circuito iniziò a cadere una fine pioggerellina. Il direttore di corsa decise così di esporre la bandiera nera accompagnata da un cartello con una croce bianca, cioè per ordinare ai piloti di rientrare ai box a velocità ridotta in quanto vi era stata la sospensione della corsa. In realtà solo pochi piloti decisero di fermarsi aibox, prima di essere fatti ripartire. Prima che la situazione poté essere chiarita la pioggia terminò e, di fatto, la gara proseguì senza nessuna conseguenza per coloro che non si erano fermati. Laffite, che aveva deciso di rallentare per fermarsi aibox, venne così ripassato da Scheckter.
La pista si asciugò rapidamente tanto che proseguì la dura battaglia tra Peterson e Depailler, con Regazzoni pronto ad avvicinarsi al duo di testa. Al giro 38Jacques Laffite passò nuovamente Scheckter, sfruttando un doppiaggio, tornando quarto. Tre giri dopo anche Lauda passò il sudafricano. La classifica vedeva così Peterson davanti aPatrick Depailler,Clay Regazzoni,Jacques Laffite,Niki Lauda eJody Scheckter.
Al giro 46,Patrick Depailler, penalizzato da un problema elettrico che lo aveva ormai allontanato da Peterson, venne prima passato da Regazzoni alla prima variante, poi da Laffite allaParabolica. Il francese venne passato anche da Lauda, il giro seguente. Peterson vinse per la terza volta a Monza, dopo i trionfi del1973 e1974, resistendo agli ultimi assalti di Regazzoni e Laffite. Per laMarch fu la terza e ultima vittoria nel mondiale di F1. Lauda, ancora menomato per i postumi dell'incidente nel Gran Premio di Germania, giunse quarto.
Ronnie Peterson suMarch scattò bene al via prendendo la testa della gara, seguito daJames Hunt,Patrick Depailler,Mario Andretti,Vittorio Brambilla,Jody Scheckter,Niki Lauda eJochen Mass. Lo svedese era penalizzato da problemi ai freni che non gli consentirono di prendere vantaggio sugli inseguitori.
Al nono passaggio Hunt sorpassò Peterson, mentre Lauda prese una posizione a vantaggio di Brambilla, passando sesto. Tre giri dopo Peterson venne passato anche da Depailler, e altri tre giri dopo lo svedese dovette dare strada anche ad Andretti e a Scheckter. Al giro 18 fu il turno diNiki Lauda nel passare il pilota della March. Ora la classifica vedeva in testa Hunt, seguito da Depailler, Andretti, Scheckter, Lauda, Peterson e Brambilla.
Depailler si avvicinò a Hunt, ma l'inglese, sfruttando i doppiaggi, era capace di mantenere un certo vantaggio sul francese dellaTyrrell. Più dietro Lauda venne limitato nella rincorsa alle posizioni di testa da un problema meccanico sulla sua vettura. Tra il 59º e il 60º giro l'austriaco dovette cedere ben tre posizioni, uscendo così dalla zona punti.
Negli ultimi giri anche Depailler subì una rottura nel sistema del carburante, che ne impediva di proseguire negli attacchi alla prima posizione di Hunt. Infatti la benzina era entrata nell'abitacolo e i suoi gas stavano stordendo Depailler. Hunt conquistò la vittoria, con Depailler che giunto secondo venne estratto dall'abitacolo subito dopo il traguardo, quasi incosciente. Terzo fu Andretti. Lauda chiuse fuori dai punti, posizione di classifica che non gli permise di vincere matematicamente il mondiale.
Jody Scheckter balzò davanti a Hunt e guidò la corsa per il primo giro. I due erano seguiti daVittorio Brambilla,Ronnie Peterson,Niki Lauda,Patrick Depailler,John Watson sullaPenske,Mario Andretti eJacques Laffite. Scheckter e Hunt presero il largo, con laTyrrell mentre Lauda venne penalizzato dal duo dellaMarch.
Al quarto giro l'austriaco passò comunque Peterson e al quinto Brambilla. Nel frattempo una vera battaglia venne ingaggiata per il quarto posto tra Brambilla, Peterson,Patrick Depailler, Laffite,Carlos Pace, Watson,Clay Regazzoni, Andretti eJochen Mass.Hans-Joachim Stuck, che partiva sesto ma che era stato penalizzato al via da un problema alla frizione tanto da finire 24º, recuperò molto terreno e si accodò alla bagarre. Al giro 11 Peterson attaccò con successo il compagno di scuderia Brambilla; il monzese perse una posizione anche a favore diJacques Laffite.
Un giro dopo lo svedese fu costretto al ritiro per una sospensione danneggiata nel sorpasso su Brambilla. Dopo 20 giri la classifica vedeva in testa sempre in trio composto da Scheckter, Hunt e Lauda, che godeva di un certo margine su Laffite, Brambilla, Pace, Regazzoni eJochen Mass. Un giro dopo Regazzoni venne passato dal tedesco dellaMcLaren. In testa, mentre Lauda perdeva competitività, si accese la lotta tra Hunt e Scheckter per la prima posizione.
Al 37º giro, Hunt si buttò all'interno alla fine del rettilineo di ritorno e passò in testa. Guadagnò due secondi nei due giri seguenti, al giro 41, mancò una marcia allachicane nel tentativo di doppiare alcuni piloti, e Scheckter fu di nuovo davanti. Il sudafricano mantenne la testa fino al 46º giro, quando venne passato nuovamente da Hunt al termine del rettilineo di ritorno e prese la testa della corsa, fino a vincere per la sesta volta in stagione.
Nel frattempo, nelle retrovie,Jacques Laffite fu costretto al ritiro per lo scoppio di uno pneumatico al giro 36, mentre stava avvicinandosi a Lauda, per la terza posizione. Poco dopo anche Brambilla fu costretto al ritiro, con uno pneumatico danneggiato dai detriti lasciati dal pilota dellaLigier. Si trovò così quartoJochen Mass, davanti aHans-Joachim Stuck che era riuscito a infilareClay Regazzoni che aveva rallentato per le bandiere gialle.
Lauda, sofferente per il sovrasterzo prodotto dalle gomme dure e dal tempo caldo, a malapena batté il compagno di scuderia di Hunt,Jochen Mass, terminando terzo, dietro aJames Hunt eJody Scheckter. LaScuderia Ferrari fu comunque certa di aver vinto il quarto titolo costruttori (bissando il successo della stagione 1975).
La domenica una forte pioggia colpì il circuito; le nuvole basse provocavano diversi problemi anche con la visibilità. Vennero effettuati inoltre dei lavori sulla pista per migliorare il drenaggio. Venne prospettata l'ipotesi che la gara non venisse considerata valida per il mondiale, così come di posticiparla al giorno seguente o di annullarla e chiudere il campionato mondiale con una gara da disputarsi nel1977.[61] Si decise alla fine, di far disputare la gara, con partenza alle 15:09,[61] circa un'ora e mezza dopo quanto prefissato, sulla metà dei giri inizialmente previsti, a meno che le condizioni del tempo non fossero migliorate durante la gara.
James Hunt partì in testa seguito daJohn Watson,Mario Andretti,Jody Scheckter,Vittorio Brambilla eClay Regazzoni;Kazuyoshi Hoshino su unaTyrrell del team locale Heroes Racing, che montava gomme Bridgestone era ottavo, mentre l'altro contendente al titolo,Niki Lauda era decimo. Al secondo giro Lauda rientrò ai box per ritirarsi: le condizioni della pista, per il pilota austriaco, erano troppo pericolose per gareggiare.[59]Mauro Forghieri, tecnico dellaScuderia Ferrari gli propose di dare la colpa ad un problema elettrico, ma Lauda preferì prendersi la responsabilità del ritiro.[62] A Hunt, a quel punto, bastava arrivare quarto (sempre che la gara non fosse stata fermata troppo presto attribuendo così solo la metà dei punti previsti): avrebbe avuto gli stessi punti di Lauda ma avrebbe vinto per un numero maggiore di vittorie (6 per l'inglese, 5 per Lauda).
Nei primi giriVittorio Brambilla conquistò diverse posizioni. Era già secondo al terzo giro, dopo aver superato Scheckter e Andretti. Successivamente l'italiano dellaMarch fu costretto da una foratura a fermarsi ai box, ripartendo ottavo. Anche il giapponese Hoshino risalì terzo posto superando Scheckter al giro 10, favorito dagli pneumatici. Brambilla recuperò rapidamente diverse posizioni, superando Mass,Patrick Depailler e Regazzoni poi Scheckter e Hoshino e al 14º giro fu di nuovo terzo. Il monzese superò poiMario Andretti, tanto da attaccareJames Hunt per il primo posto. Brambilla riuscì a passarlo ma subito dopo perse la testa della gara per un testacoda.
Jochen Mass e Patrick Depailler rinvennero dall retrovie, superando prima Andretti e poi Brambilla. Smise di piovere così venne deciso di completare tutti i giri previsti (73). GuidavaJames Hunt, davanti aPatrick Depailler, terzoMario Andretti, poi Mass, Alan Jones con la Surtees e Nilsson. Hunt, in crisi con le coperture, decise di rallentare, venendo superato da Depailler e Andretti, tanto che il quarto posto era sufficiente per guadagnare il titolo 1976. Depailler forò, passò così in testa Andretti. Anche Hunt forò e fu costretto ad un cambio gomme a soli 4 giri dal termine.
Hunt ripartì solo quinto ora, ma nel corso degli ultimi giri l'inglese superò prima Jones, poi Regazzoni (che proprio prima della gara giapponese, era venuto a sapere del mancato rinnovo del suo contratto in Ferrari). Primo fuMario Andretti, 5 anni dopo la vittoria diKyalami nel1971, la Lotus fu di nuovo sul primo gradino del podio dopo 2 anni e ben 31 gran premi. Hunt fu terzo e, così, campione del mondo.[59]
Al primo andavano 9 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e 1 al sesto classificato. Non erano assegnati punti a chi compiva ilgiro più veloce od otteneva lapole position. Per laregola degli scarti, all'assegnazione del Campionato erano validi i migliori sette risultati delle prime 8 corse e i migliori sette delle ultime 8; tuttavia in questa stagione nessuno si trovò nella condizione di dover scartare punti.
| Pos. | Pilota | Punti | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Rit | 2 | Rit | 1 | Rit | Rit | 5 | 1 | SQ | 1 | 4 | 1 | Rit | 1 | 1 | 3 | 69 | |
| 2 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | 1 | 3 | Rit | 1 | Rit | INF | INF | 4 | 8 | 3 | Rit | 68 | |
| 3 | 5 | 4 | Rit | Rit | 4 | 2 | 1 | 6 | 2 | 2 | Rit | 5 | 5 | 4 | 2 | Rit | 49 | |
| 4 | 2 | 9 | 3 | Rit | Rit | 3 | 2 | 2 | Rit | Rit | Rit | 7 | 6 | 2 | Rit | 2 | 39 | |
| 5 | 7 | Rit | 1 | 11 | 2 | 14* | 6 | Rit | SQ | 9 | WD | 2 | 2 | 6 | 7 | 5 | 31 | |
| 6 | Rit | 6 | Rit | Rit | Rit | Rit | 5 | Rit | 12 | 5 | 3 | Rit | 3 | Rit | 1 | 22 | ||
| 7 | Rit | 5 | NC | Rit | 7 | 10 | Rit | 3 | 3 | 7 | 1 | Rit | 11 | 10 | 6 | Rit | 20 | |
| 8 | Rit | Rit | 4 | 12 | 3 | 12* | 4 | 14 | SQ | Rit | 2 | Rit | 3 | Rit | Rit | 7 | 20 | |
| 9 | 6 | 3 | 5 | Rit | 6 | 5 | 11 | 15 | Rit | 3 | 7 | 9 | Rit | 5 | 4 | Rit | 19 | |
| 10 | Rit | Rit | 3 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 5 | 3 | Rit | 13 | 12 | Rit | 6 | 11 | ||
| 11 | Rit | Rit | 10 | Rit | Rit | Rit | 7 | 19* | Rit | Rit | 6 | Rit | 1 | 9 | Rit | Rit | 10 | |
| 12 | 3 | 7 | Rit | 8 | 10 | 7 | 9 | 8 | 4 | 8 | Rit | 4 | 8 | 11 | Rit | Rit | 10 | |
| 13 | 4 | 12 | Rit | Rit | Rit | 4 | Rit | 7 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 5 | Rit | 8 | |
| 14 | 10 | Rit | 9 | 6 | Rit | 9 | 8 | 4 | 8 | 4 | Rit | Rit | Rit | 7 | Rit | Rit | 7 | |
| 15 | NC | 9 | 5 | Rit | 13 | Rit | 5 | 10 | Rit | 8 | 12 | 16 | 8 | 4 | 7 | |||
| 16 | 12* | Rit | Rit | 4 | Rit | Rit | Rit | 11 | Rit | Rit | Rit | Rit | 9 | 3 | ||||
| 17 | 13 | 17* | 6 | Rit | NQ | 6 | Rit | Rit | 6 | 13 | Rit | Rit | 15 | Rit | 9 | Rit | 3 | |
| 18 | 14 | 8 | 5 | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | NA | NP | 2 | |||||||
| 19 | Rit | 8 | Rit | Rit | Rit | Rit | 10 | Rit | Rit | Rit | Rit | 6 | 7 | 14 | Rit | Rit | 1 | |
| 20 | 6 | 12 | Rit | 1 | ||||||||||||||
| - | 15 | NQ | NQ | Rit | NQ | Rit | Rit | 7 | Rit | 8 | Rit | 16* | NP | 13 | 8 | 0 | ||
| - | Rit | Rit | 7 | Rit | 9 | 8 | 12 | 12 | 9 | 11 | Rit | 10 | 19 | 18 | 10 | 10 | 0 | |
| - | 8 | 16 | NQ | 7 | NQ | NQ | 10 | NQ | Rit | 10 | 13 | Rit | 0 | |||||
| - | 13 | 8 | NQ | Rit | NA | Rit | Rit | 17 | Rit | Rit | 0 | |||||||
| - | NQ | Rit | Rit | NQ | 9 | 11 | 17 | 19 | NC | 0 | ||||||||
| - | NQ | Rit | Rit | NQ | 14* | 9 | Rit | Rit | Rit | Rit | NP | Rit | Rit | Rit | 0 | |||
| - | 9 | 0 | ||||||||||||||||
| - | 9 | 0 | ||||||||||||||||
| - | 13 | NQ | 10 | 11 | 11 | Rit | 13 | 0 | ||||||||||
| - | 11 | NQ | NQ | Rit | 15 | 16 | Rit | Rit | 10* | 14 | 15 | 11 | 0 | |||||
| - | 10 | NQ | 0 | |||||||||||||||
| - | 14 | 11 | NQ | 18 | 0 | |||||||||||||
| - | 11 | NQ | NQ | NA | NQ | NA | 0 | |||||||||||
| - | 11 | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 12 | Rit | NQ | NC | WD | 0 | |||||||||||
| - | 14 | NQ | NQ | 12 | NA | 0 | ||||||||||||
| - | 12 | 0 | ||||||||||||||||
| - | 14 | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 17 | Rit | 15 | INF | NP | 20 | 0 | ||||||||||
| - | Rit | 18 | 0 | |||||||||||||||
| - | Rit | Rit | 0 | |||||||||||||||
| - | Rit | NA | 0 | |||||||||||||||
| - | Rit | 0 | ||||||||||||||||
| - | Rit | 0 | ||||||||||||||||
| - | Rit | 0 | ||||||||||||||||
| - | Rit | 0 | ||||||||||||||||
| - | ES | NP | NQ | NQ | 0 | |||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | NQ | 0 | ||||||||||||||||
| - | ES | 0 | ||||||||||||||||
| - | NA | 0 | ||||||||||||||||
| Pos. | Pilota | Punti |
| Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
| Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
Solo la prima vettura di ogni costruttore marca punti. Contano i 7 migliori risultati dei primi 8 gp, e 7 degli ultimi 8. Solo laMcLaren-FordCosworth è costretta a scartare un punto. La classifica indica il miglior piazzamento ottenuto da una delle vetture dello stesso costruttore. Il grassetto indica che una vettura di quel costruttore ha ottenuto lapole, il corsivo indica il giro veloce, anche se non ottenuti dalla vettura che ha marcato la posizione migliore.
(Legenda) (risultati ingrassetto indicano la pole position, risultati incorsivo indicano il giro veloce)
|
|
* Indica quelle vetture che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificate avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
Nella stagione vennero disputate anche due gare non valide per il campionato del mondo. Per sostituire ilGran Premio d'Argentina venne prospettata la possibilità di tenere una gara non valida per il campionato in Brasile, in aggiunta al gran premio nazionale.[71]
| Gara | Gran Premio | Data | Circuito | Pole Position | GPV | Vincitore | Costruttore | Resoconto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | 14 marzo | Brands Hatch | Resoconto | |||||
| 2 | 11 aprile | Silverstone | Resoconto |
Dal 1976 non si disputò più ilCampionato sudafricano di Formula 1; in compenso nacque, inRegno Unito, laFormula Shellsport G8 International, che sostituì il campionato britannico diFormula 5000. A questo nuovo campionato vennero ammesse non solo vetture di F5000, ma anche di F1.
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