Ilcampionato europeo di calcio 1968, noto anche comeItalia '68, è stata la terza edizione dell'omonimo torneo, organizzato dall'UEFA ogni quattro anni.[1] L'UEFA assegnò all'Italia l'organizzazione della fase finale, che si svolse da mercoledì 5 a sabato 8 giugno1968: il torneo terminò, tuttavia, due giorni più tardi a causa dellaripetizione dellafinale.
Anche per via del cambio diformat delle qualificazioni, da questa edizione avvenne il cambio di denominazione della manifestazione: daCoppa delle nazioni europee si passò acampionato europeo UEFA.[2] Per questa edizione del torneo venne adottato come pallone ufficialeTelstar Elast, la prima versione della classica palla con dodici pentagoni neri e venti esagoni bianchi, poiché il disegno e i colori ne facilitavano la visibilità nelle televisioni inbianco e nero.[3]
A partire da questa edizione, furono introdotti igironi eliminatori: le qualificazioni per i tornei del1960 e1964, infatti, erano interamente strutturate sull'eliminazione diretta. Le vincitrici degli otto gironi, uno dei quali composto di tre nazionali e gli altri sette da quattro ciascuno, si sarebbero scontrate nei play-off, che avrebbero funto da quarti di finale, per designare le quattro semifinaliste.
L'accoppiamento delle semifinali mise i padroni di casa dell'Italia di fronte all'Unione Sovietica: le due nazionali si erano affrontate anche nelle eliminatorie dell'edizione precedente, con la vittoria andata ai sovietici. A Napoli, dopo lo 0-0 deitempi supplementari, come da regolamento dell'epoca si ricorse al lancio della moneta – per la prima e unica volta nella storia delcampionato europeo –: la scelta del capitano azzurro,Giacinto Facchetti, si rivelò vincente[4] qualificando l'Italia alla finale. Nell'altro incontro di semifinale, a Firenze andò in scena una partita ugualmente tirata, con la Jugoslavia che riuscì a sconfiggere di misura l'Inghilterra,detentrice del titolo mondiale, solo a pochi minuti dal 90'.
Nelle finali di Roma, quella per il terzo posto vide gli inglesi prevalere sui sovietici con un gol per tempo. Quindi nella finale per l'assegnazione del titolo, al vantaggio slavo arrivato sul finire della prima frazione di gioco, replicò il pareggio italiano a dieci minuti dal termine del tempo regolamentare: il punteggio di 1-1 permase anche al 120' sicché, come da regolamento, il verdetto venne rimandato allaripetizione da giocarsi a 48 ore di distanza.[4]
Per la gara decisiva il commissario tecnico italiano,Ferruccio Valcareggi, inserì forze fresche, sostituendo ben cinque calciatori rispetto all'undici sceso in campo due giorni prima; il selezionatore jugoslavoRajko Mitić non riuscì a fare altrettanto, con la sua squadra dimezzata da infortuni e altre assenze.[4] In questo scenario gli azzurri ebbero vita facile con un 2-0 maturato già nella prima mezz'ora di gioco, che valse loro il primo titolo continentale.[4]