Camillo Rondani (Parma,21 novembre1808 –Parma,17 settembre1879) è stato unentomologoitaliano.
Il Rondani proveniva da unafamiglia di ricchi proprietari terrieri e di antiche origini. Avviato dalla famiglia agli studi ecclesiastici in seminario, presto abbandonò questa prospettiva. All'Università di Parma seguì i corsi diGiurisprudenza ma, stimolato da alcuni suoi maestri, qualiMacedonio Melloni eGiorgio Jan, dimostrò un maggiore interesse per il naturalismo. Pur sostenendo tutti gli esami, Rondani non conseguì la laurea in Giurisprudenza, a causa dei moti rivoluzionari, che lo coinvolsero direttamente, nel1831.
Avviata con il fratello un'attività commerciale, che gli consentì di coltivare i suoi interessi naturalistici studiando gli insetti esotici che infestavano le derrate, nel1833 sposò Petronilla Musiari e nel1834 abbandonò il commercio per dedicarsi alla conduzione di una tenuta agricola della famiglia, aGuardasone. L'esperienza gli consentì di proseguire le sue ricerche in ambitoagronomico edentomologico e di scambiare le sue esperienze con altri naturalisti. In quegli anni morì Petronilla e il Rondani si risposò con Elisa Gelati.
Fra il1840 e il1848, Camillo Rondani pubblicò i suoi scritti e acquisì notorietà in campo internazionale. Dopo una breve pausa politica, in occasione deimoti del 1848, Rondani acquisì posizioni di rilievo nel panorama scientifico internazionale: divenne membro dell'Accademia dei Georgofili, dellaSociété Entomologique de France ("Società Entomologica di Francia") e dellaEntomologischer Verein zu Stettin ("Società Entomologica di Stettino"). Nel1955, alla riapertura dell'ateneo parmense, soppresso nel 1849, Camillo Rondani ricevette l'incarico di direttore e professore presso la Facoltà di Agronomia. Nel ventennio successivo continuò ad occuparsi di Entomologia, approfondendo la sua esperienza nel campo della ditterologia e dedicandosi alla classificazione degli insetti italiani, continuò ad occuparsi della tenuta agricola di famiglia, ma ricoprì anche incarichi di docenza, politici e istituzionali. In particolare va citato il suo ruolo, nel1870, nella fondazione dellaSocietà Entomologica Italiana, di cui occupò l'incarico di vicepresidente nel1871.
Morì a Parma nel1879. La sua collezione entomologica fu acquistata dal governo e donata al Museo entomologico diFirenze.
L'opera del Rondani, che si riassume in 158 pubblicazioni scientifiche[1], si colloca principalmente nel campo tematico dello studio deiDitteri (Ditterologia), al quale contribuì con la classificazione e la descrizione dispecie etaxa superiori sia dell'entomofauna italiana sia di quella esotica[2].
L'opera fondamentale è un trattato di ditterologia italiana dal titoloDipterologiae Italicae Prodomus, pubblicato in sei volumi, fra il1856 e il1877, per complessive 1450 pagine, e incompiuta a causa della sopraggiunta morte.
Gran parte del lavoro di inquadramento sistematico del Rondani è oggi superato dalle molteplici revisioni che si sono succedute, a partire daglianni quaranta, tuttavia all'Autore va riconosciuto il merito di un ampio contributo alle descrizioni entomologiche, documentato dalle frequenti attribuzioni alnome scientifico sia di specie sia ditaxa superiori, e al pionieristico tentativo di inquadrare sistematicamente i Ditteri dell'Italia.
Fra gli altri meriti, pur non ricorrendo, il suo nome, fra i più insigni contributori all'ambito tematico dellalotta biologica, vanno riconosciuti gli studi sulle relazioni di antagonismo, nei confronti degliAfidi, deiSirfidipredatori e degliImenotteriparassitoidi (Braconidae eChalcidoidea). In particolare va citata la posizione del Rondani in un dibattito in corso, neglianni settanta delXIX secolo, che sosteneva un ruolo preminente degliinsetti ausiliari, rispetto agliuccelli insettivori, nel controllo naturale degli insettifitofagi.
Ditteri:
Imenotteri:
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF(EN) 22534034 ·ISNI(EN) 0000 0003 9746 6108 ·SBNSBLV001969 ·CERLcnp01987952 ·GND(DE) 1055366113 |
---|