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Camille Chautemps

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Abbozzo politici francesi
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Abbozzo seconda guerra mondiale
Camille Chautemps

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica francese
Durata mandato21 febbraio1930 –
2 marzo1930
PresidenteGaston Doumergue
PredecessoreAndré Tardieu
SuccessoreAndré Tardieu

Durata mandato26 novembre1933 –
30 gennaio1934
PresidenteAlbert Lebrun
PredecessoreAlbert Sarraut
SuccessoreÉdouard Daladier

Durata mandato22 giugno1937 –
13 marzo1938
PresidenteAlbert Lebrun
PredecessoreLéon Blum
SuccessoreLéon Blum

Dati generali
Partito politicoPartito Radicale ePartito Repubblicano, Radicale e Radical-Socialista
FirmaFirma di Camille Chautemps

Camille Chautemps (Parigi,1º febbraio1885Washington,1º luglio1963) è stato unpoliticofrancese.

È stato il Presidente del Consiglio dei Ministri dellaFrancia per quattro volte: la prima dal 21 febbraio al 2 marzo1930, la seconda dal 26 novembre1933 al 30 gennaio1934, la terza dal 22 giugno1937 al 18 gennaio1938 e la quarta dal 18 gennaio al 13 marzo1938.

Biografia

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Deputato dal1919 al1934, poi senatore dal1934 al1940, si schierò con il partito radical - socialista.

L'affaire Stavisky

Il 9 gennaio 1934Le Canard enchaîné titolò che Stavisky s'era suicidato "con un proiettile esploso da tre metri di distanza: ecco che succede ad avere le braccia troppo lunghe". L'inchiesta - apertasi già il 29 dicembre 1933 con l'arresto di un suo complice - aveva dimostrato che le aderenze mondane del defunto gli avevano valso il rinvio per 19 volte dell'emanazione di un ordine di comparizione, ad opera del procuratore della Repubblica di Parigi, Pressard, cognato del Presidente del consiglio in carica Camille Chautemps.

L'ammontare ingente (235 milioni di franchi) dei falsi titoli emanati da Stavisky - a valere sui depositi del Credito municipale diBayonne - scatenò una grande polemica pubblica sul grado di complicità dei parlamentari che sostenevano il governo, accusati di aver impedito che i precedenti procedimenti penali a carico di Stavisky fossero conclusi. André Tardieu pubblicò una lista di parlamentari « touché » dall'accusa di aver protetto il truffatore, secondo il metodo della stampa d'inchiesta già sperimentato mezzo secolo prima nello scandalo di Panama;Léon Daudet - l'inventore del termine « stavisqueux » applicato ai complici del truffatore, o presunti tali - denunciò in Chautemps il capo di una banda di ladri e di assassini.L'Action française, i monarchici, le leghe populiste di destra ed i comunisti denunciarono nello scandalo la decadenza dellaTerza Repubblica, in un momento in cui la crisi economica iniziata nel 1929 ancora mordeva i ceti popolari: un'ondata di antiparlamentarismo travolse il paese, fino a dar luogo aimoti del6 febbraio1934 aParigi; una coloritura diantisemitismo derivò, in queste polemiche, dal fatto che alcuni evidenziassero che Stavisky era cresciuto in una famiglia ebraica di origini russe.

La stampa francese già aveva messo in dubbio la veridicità del suicidio, sospettando che l'uomo era stato vittima del desiderio di sottrarsi allo scandalo da parte delle sue innumerevoli coperture politiche: la riprova fu poi ricavata - il 16 febbraio 1934 - dalla scoperta a Digione del corpo decapitato dell'inquirente Albert Prince, il che fece emergere i dissensi investigativi del defunto con il superiore Pressard. MaÉdouard Daladier aveva già posto termine alle possibili conseguenze immediate, a livello politico, dello scandalo, rassegnando a sua volta le dimissioni: il suo gabinetto radical-socialista - entrato in funzione a fine gennaio dopo che erano diventate operative le dimissioni di Chautemps - cessò il 7 febbraio 1934.

Più volte ministro, durante il difficile periodo che attraversò laFrancia dal1932 al1940 si rese assai impopolare tra la destra, che lo attaccò in ragione del suo coinvolgimento nell'affare Stavisky.

Già il giorno dopo la scoperta del cadavere del bancarottiere, nello chalet diChamonix l'8 gennaio 1934, il ministro della giustizia si dimise; il 10 seguirono le dimissioni, nelle mani del Capo dello StatoAlbert Lebrun, dell'intero gabinetto Chautemps.

Nel1936, con l'avvento delFronte Popolare (denominazione della coalizione dei partiti di sinistra) Chautemps ebbe dalpresidente del ConsiglioLéon Blum la nomina a ministro di Stato.

Vicepresidente del Consiglio nel gabinetto diÉdouard Daladier dal1938 al1940, e successivamente in quello diPaul Reynaud (21 marzo - 16 giugno1940), durante l'invasione nazista dellaFrancia si rifugiò con il governo aBordeaux.

Massone, iniziato aTours l'8 dicembre1906 nella loggia deiDémophiles, appartenente al Grande Oriente di Francia[1], raggiunse il 33º ed ultimo grado delRito scozzese antico ed accettato e fu membro del suo Supremo consiglio; quando, il 13 agosto 1940, fu promulgata la legge che proibiva le associazioni "segrete" e obbligava i funzionari e gli impiegati dello stato a sottoscrivere una dichiarazione al proposito, Chautemps disse al MarescialloPétain : « Ah ! Signor Maresciallo, come La ringrazio per aver preso questa decisione. Da parte mia, l'aspettavo da molto tempo... »[2].

Chautemps mantenne i suoi incarichi anche durante il governo Pétain, controfirmando ilSecondo armistizio di Compiègne del 22 giugno. Fu poi incaricato di una missione ufficiosa aWashington, dove restò durante l'occupazione e laSeconda Guerra mondiale.

Dopo il conflitto dovette rinunciare ad ogni attività politica, a seguito della condanna a 5 anni per collaborazionismo da parte dell'Alta Corte di epurazione; beneficiò di amnistia nel 1954.

Morì nella capitale americana il 1º luglio1963, a 78 anni.

Note

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  1. ^Encyclopédie de la franc-maçonnerie (dir. Éric Saunier).
  2. ^Pierre Chevallier,Histoire de la Franc-maçonnerie française, t. 3, Paris, Fayard, 1975, p. 324.

Bibliografia

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  • B.P.Boschesi -Il chi è della Seconda Guerra Mondiale - Mondadori Editore, 1975, Vol. I, p. 98

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente del Consiglio dei ministri franceseSuccessore
André Tardieu1930André TardieuI
Albert Sarraut1933 -1934Édouard DaladierII
Léon Blum1937 -1938Léon BlumIII
V · D · M
Francia (bandiera)Capi di governo della Francia
Restaurazione
(1814–1830)
Presidente del Consiglio dei ministri
Charles Maurice de Talleyrand-Périgord (1815) ·Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis de Richelieu (1815-1818) ·Jean Joseph Dessolles (1818-1819) ·Élie Decazes (1819-1820) ·Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis de Richelieu (1820-1821) ·Jean-Baptiste de Villèle (1821-1828) ·Jean-Baptiste Gaye (1828-1829 ·Polignac (1829-1830)Stemma della Repubblica francese
Monarchia di luglio
(1830–1848)
Presidente del Consiglio dei ministri
Jacques Laffitte (1830-1831) ·Casimir Pierre Périer (1831-1832) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1832-1834) ·Étienne Maurice Gérard (1834) ·Hugues-Bernard Maret (1834) ·Édouard Adolphe Casimir Joseph Mortier (1834-1835) ·Victor de Broglie (1835-1836) ·Adolphe Thiers (1836) ·Louis-Mathieu Molé (1836-1839) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1839-1840) ·Adolphe Thiers (1840) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1840-1847) ·François Guizot (1847-1848) ·Louis-Mathieu Molé (1848)
Seconda Repubblica
(1848–1852)
Jacques-Charles Dupont de l'Eure (1848) ·François Arago (1848) ·Louis-Eugène Cavaignac (1848) ·Odilon Barrot (1848-1849) ·Alphonse Henri d'Hautpoul (1849-1851) ·Léon Faucher (1851)
Secondo Impero
(1852–1870)
Émile Ollivier (1870) ·Cousin-Montauban (1870)
Governo di difesa nazionale
(1870–1871)
Presidente del governo
Louis-Jules Trochu (1870-1871)
Terza Repubblica
(1871–1940)
Presidente del Consiglio dei ministri
Jules-Armand Dufaure (1871-1873) ·Albert de Broglie (1873-1874) ·Ernest Courtot de Cissey (1874-1875) ·Louis Buffet (1875-1876) ·Jules-Armand Dufaure (1876) ·Jules Simon (1876-1877) ·Albert de Broglie (1877) ·Gaëtan de Rochebouët (1877) ·Jules-Armand Dufaure (1877-1879) ·William Henry Waddington (1879) ·Charles de Freycinet (1879-1880) ·Jules Ferry (1880-1881) ·Léon Gambetta (1881-1882) ·Charles de Freycinet (1882) ·Charles Duclerc (1882-1883) ·Armand Fallières (1883) ·Jules Ferry (1883-1885) ·Henri Brisson (1885-1886) ·Charles de Freycinet (1886) ·René Goblet (1886-1887) ·Maurice Rouvier (1887) ·Pierre Tirard (1887-1888) ·Charles Floquet (1888-1889) ·Pierre Tirard (1889-1890) ·Charles de Freycinet (1890-1892) ·Émile Loubet (1892) ·Alexandre Ribot (1892-1893) ·Charles Dupuy (1893) ·Jean Casimir-Perier (1893-1894) ·Charles Dupuy (1894-1895) ·Alexandre Ribot (1895) ·Léon Bourgeois (1895-1896) ·Jules Méline (1896-1898) ·Henri Brisson (1898) ·Charles Dupuy (1898-1899) ·Pierre Waldeck-Rousseau (1899-1902) ·Émile Combes (1902-1905) ·Maurice Rouvier (1905-1906) ·Ferdinand Sarrien (1906) ·Georges Clemenceau (1906-1909) ·Aristide Briand (1909-1911) ·Ernest Monis (1911) ·Joseph Caillaux (1911-1912) ·Raymond Poincaré (1912-1913) ·Aristide Briand (1913) ·Louis Barthou (1913) ·Gaston Doumergue (1913-1914) ·Alexandre Ribot (1914) ·René Viviani (1914-1915) ·Aristide Briand (1915-1917) ·Alexandre Ribot (1917) ·Paul Painlevé (1917) ·Georges Clemenceau (1917-1920) ·Alexandre Millerand (1920) ·Georges Leygues (1920-1921) ·Aristide Briand (1921-1922) ·Raymond Poincaré (1922-1924) ·Frédéric François-Marsal (1924) ·Édouard Herriot (1924-1925) ·Paul Painlevé (1925) ·Aristide Briand (1925-1926) ·Édouard Herriot (1926) ·Raymond Poincaré (1926-1929) ·Aristide Briand (1929) ·André Tardieu (1929-1930) ·Camille Chautemps (1930) ·André Tardieu (1930) ·Théodore Steeg (1930-1931) ·Pierre Laval (1931-1932) ·André Tardieu (1932) ·Édouard Herriot (1932) ·Joseph Paul-Boncour (1932-1933) ·Édouard Daladier (1933) ·Albert Sarraut (1933) ·Camille Chautemps (1933-1934) ·Édouard Daladier (1934) ·Gaston Doumergue (1934) ·Pierre-Étienne Flandin (1934-1935) ·Fernand Bouisson (1935) ·Pierre Laval (1935-1936) ·Albert Sarraut (1936) ·Léon Blum (1936-1937) ·Camille Chautemps (1937-1938) ·Léon Blum (1938) ·Édouard Daladier (1938-1940) ·Paul Reynaud (1940) ·Philippe Pétain (1940)
Francia di Vichy
(1940-1944)
Presidente del Consiglio dei ministri
Philippe Pétain (1940-1942) ·Pierre Laval (1942-1944) ·Fernand de Brinon (1944-1945)
Governo provvisorio
(1944–1946)
Presidente del governo provvisorio
Charles de Gaulle (1945-1946) ·Félix Gouin (1946) ·Georges Bidault (1946) ·Vincent Auriol (1946) ·Léon Blum (1946-1947)
Quarta Repubblica
(1946–1958)
Presidente del Consiglio dei ministri
Paul Ramadier (1947) ·Robert Schuman (1947-1948) ·André Marie (1948) ·Robert Schuman (1948) ·Henri Queuille (1948-1949) ·Georges Bidault (1949-1950) ·Henri Queuille (1950) ·René Pleven (1950-1951) ·Henri Queuille (1951) ·René Pleven (1951-1952) ·Edgar Faure (1952) ·Antoine Pinay (1952-1953) ·René Mayer (1953) ·Joseph Laniel (1953-1954) ·Pierre Mendès France (1954-1955) ·Christian Pineau (1955) ·Edgar Faure (1955-1956) ·Guy Mollet (1956-1957) ·Maurice Bourgès-Maunoury (1957) ·Félix Gaillard (1957-1958) ·Pierre Pflimlin (1958) ·Charles de Gaulle (1958–1959)
Quinta Repubblica
(1958–)
Primo ministro
Michel Debré (1959-1962) ·Georges Pompidou (1962-1968) ·Maurice Couve de Murville (1968-1969) ·Jacques Chaban-Delmas (1969-1972) ·Pierre Messmer (1972-1974) ·Jacques Chirac (1974-1976) ·Raymond Barre (1976-1981) ·Pierre Mauroy (1981-1984) ·Laurent Fabius (1984-1986) ·Jacques Chirac (1986-1988) ·Michel Rocard (1988-1991) ·Édith Cresson (1991-1992) ·Pierre Bérégovoy (1992-1993) ·Édouard Balladur (1993-1995) ·Alain Juppé (1995-1997) ·Lionel Jospin (1997-2002) ·Jean-Pierre Raffarin (2002-2005) ·Dominique de Villepin (2005-2007) ·François Fillon (2007-2012) ·Jean-Marc Ayrault (2012-2014) ·Manuel Valls (2014-2016) ·Bernard Cazeneuve (2016-2017) ·Édouard Philippe (2017-2020) ·Jean Castex (2020-2022) ·Élisabeth Borne (2022-2024) ·Gabriel Attal (2024) ·Michel Barnier (2024) ·François Bayrou (2024-2025) ·Sébastien Lecornu (dal 2025)
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