Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Caloris Planitia

Coordinate:31°39′00″N 198°01′12″W31°39′00″N,198°01′12″W
Questa è una voce di qualità. Clicca qui per maggiori informazioni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Caloris Planitia
TipoPlanitia, planitiae
PianetaMercurio
Mosaico fotografico formato con le immagini scattate dalMariner 10 che mostra la metà della grande Caloris Planitia.
Dati topografici
Coordinate31°39′00″N 198°01′12″W31°39′00″N,198°01′12″W
MagliaH-4 Raditladi
Lunghezza1 500 km
Localizzazione
Caloris Planitia
Mappa topografica di Mercurio. Proiezione equirettangolare. Area rappresentata: 90°N-90°S; 180°W-180°E.
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaCaloris Planitia, nota anche comeBacino Caloris, è uncratere da impatto di circa 680 km diraggio,[1] presente sullasuperficie del pianeta Mercurio, a 31,65° dilatitudine nord e 198,02° dilongitudine ovest. Il bacino si presenta oggi come una grande pianura, su cui il Sole è a mezzogiorno quando Mercurio raggiunge ilperielio. Per questa ragione l'Unione Astronomica Internazionale l'ha denominataCaloris Planitia, espressionelatina che significapianura del calore. Il bacino, la più grande struttura da impatto presente suMercurio, è circondato daiCaloris Montes, che raggiungono i due chilometri d'altezza.

Aspetto

[modifica |modifica wikitesto]
La prima immagine raccolta dalla sondaMESSENGER della porzione sconosciuta della Caloris Planitia. È difficile distinguere il bordo del cratere in questa immagine perché l'illuminazione del Sole impedisce la formazione delle ombre.[2]

Il bacino Caloris è stato scoperto grazie alle immagini inviate a Terra dallasondaMariner 10 nel1974. Al momento delsorvolo di Mercurio da parte della sonda, il bacino era situato sulterminatore - la linea che separa l'emisfero diurno da quello notturno - e così solo una parte del cratere poté essere fotografato. Al momento del sorvolo, la sonda registrò in corrispondenza della Caloris Planitia le massime temperature superficiali.[3] Il bacino è stato osservato nella sua interezza grazie al sorvolo della sondaMESSENGER, il 15 gennaio2008.[2]

La prima stima del diametro del cratere, elaborata in base alle immagini del Mariner 10, fu di 1300 km. Il valore reale, invece, è di 1500 km, come è stato misurato dalle immagini del cratere nella sua interezza riprese dalla sonda MESSENGER.[1][4] Il bacino è circondato da montagne che raggiungono i 2 km di altezza e da una struttura ad anelli concentrici. Il fondo del cratere, invece, è costituito da una pianura lavica, simile aimari sullaLuna. I materiali eiettati nell'impatto che ha formato il bacino si osservano fino a 1000 km di distanza dal bordo del cratere, all'esterno di esso.

Al centro del bacino è presente un cratere di 40 km di diametro, da cui sembrano irraggiarsi numerose fratture radiali che potrebbero esserefaglie estensionali. La causa esatta di questa formazione, chiamataPantheon Fossae,[5] non è ancora nota.[1]

Nelleosservazioni radar, il bacino appare scuro, senza che possano essere identificati particolari dettagli.[6]

Formazione

[modifica |modifica wikitesto]
Immagine composta, che permette di confrontare il diametro stimato sulla base delle osservazioni del Mariner 10 (in giallo) e quello reale, misurato grazie alle nuove immagini della sonda MESSENGER (in blu).[4]

Icorpi celesti delSistema solare interno hanno sperimentato unintenso bombardamento meteoritico nel primo miliardo di anni circa del Sistema solare. L'impatto che ha prodotto il bacino Caloris dovrebbe essere avvenuto dopo che la maggior parte del bombardamento era terminata, perché il numero dei crateri da impatto presenti sul fondo del bacino è minore rispetto a regioni di dimensioni comparabili al di fuori del bacino stesso. Si ritiene che formazioni geologiche analoghe presenti sulla Luna, come ilMare Imbrium ed ilMare Orientale, si siano formate all'incirca nella stessa epoca, forse indicando che c'è stato un picco di grandi impatti verso la fine della fase di intenso bombardamento.[7] In base alle immagini della sonda MESSENGER, è stato determinato che l'età del bacino Caloris è compresa tra 3,8 e 3,9 miliardi di anni.[1]

Terreno caotico agli antipodi ed effetti globali

[modifica |modifica wikitesto]
Immagine ravvicinata del Terreno caotico

Il gigantesco impatto che si ritiene abbia formatoCaloris, potrebbe aver prodotto conseguenze globali per tutto il pianeta. Nel punto diametralmente opposto di Mercurio, rispetto allaCaloris Planitia, è presente un'area di terreno collinare e scanalato, sede di pochi crateri da impatto e noto come ilTerreno caotico (oTerreno stregato). Gli studiosi ritengono che esso sia stato generato dalla convergenza delleonde sismiche generate nell'impatto che ha prodotto il bacino Caloris.[8] In seguito all'impatto, inoltre, dovrebbe essersi scatenata una fase di attività vulcanica su Mercurio, che ha condotto alla formazione delle pianure lisce visibili sulla superficie del pianeta.[9]

Il bacino Caloris è circondato da una serie di formazioni geologiche, chiamate collettivamente ilGruppo Caloris,[10] che gli studiosi ritengono essere state prodotte dai materiali espulsi dal bacino al momento dell'impatto.

Emissione di gas

[modifica |modifica wikitesto]

Mercurio possiede un'atmosfera estremamente tenue e transitoria che contiene piccoli quantitativi diidrogeno edelio catturati dalvento solare ed elementi più pesanti, comesodio epotassio. Gli studiosi ritengono che questi ultimi provengano dall'interno del pianeta. È stato scoperto che laCaloris Planitia è una fonte significativa di sodio e potassio, suggerendo che le fratture create dall'impatto facilitino il rilascio dei gas intrappolati sotto la superficie. Ilterreno stregato è un'altra fonte di tali gas.[11]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abcd(EN) David Shiga,Bizarre spider scar found on Mercury's surface, NewScientist.com news service, 30 gennaio 2008.URL consultato il 7 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 22 maggio 2012).
  2. ^ab(EN)MESSENGER’s First Look at Mercury’s Previously Unseen Side, sumessenger.jhuapl.edu, NASA - JHU/APL, 15 gennaio 2008.URL consultato il 10 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^(EN) Paul Murdin,Caloris Basin, inEncyclopedia of Astronomy and Astrophysics, Bristol, Institute of Physics Publishing, 2001,DOI:10.1888/0333750888/4403.URL consultato il 10 maggio 2011.
  4. ^ab(EN)The Great Caloris Basin on Mercury, sumessenger.jhuapl.edu, NASA - JHU/APL, 30 gennaio 2008.URL consultato il 10 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).
  5. ^(EN)Mercury's First Fossae, suMESSENGER web site, Johns Hopkins University / Applied Physics Laboratory (JHU/APL).URL consultato il 6 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  6. ^(EN) J.K. Harmonet al.,Mercury: Radar images of the equatorial and midlatitude zones, inIcarus, vol. 187, n. 2, 2007, pp. 374-405,DOI:10.1016/j.icarus.2006.09.026.URL consultato il 10 maggio 2011.
  7. ^(EN) D. E. Gault, Cassen, P.; Burns, J. A.; Strom, R. G.,Mercury, inAnnual Review of Astronomy and Astrophysics, vol. 15, 1977, pp. 97-126,DOI:10.1146/annurev.aa.15.090177.000525.
  8. ^(EN) P. H. Schultz, Gault, D. E.,Seismic effects from major basin formations on the moon and Mercury, inThe Moon, vol. 12, 1975, pp. 159-177,DOI:10.1007/BF00577875.
  9. ^(EN) W. S. Kiefer, Murray, B. C.,The formation of Mercury's smooth plains, inIcarus, vol. 72, n. 3, 1987, pp. 477-491,DOI:10.1016/0019-1035(87)90046-7.
  10. ^(EN) C.I. Fassettet al.,Caloris impact basin: Exterior geomorphology, stratigraphy, morphometry, radial sculpture, and smooth plains deposits (PDF), inEarth and Planetary Science Letters, vol. 285, n. 3-4, 2009, pp. 297-308,DOI:10.1016/j.epsl.2009.05.022.URL consultato l'11 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).
  11. ^(EN) A. L. Sprague, Kozlowski, R. W. H.; Hunten, D. M.,Caloris Basin: An Enhanced Source for Potassium in Mercury's Atmosphere, inScience, vol. 249, n. 4973, 1990, pp. 1140-1142,DOI:10.1126/science.249.4973.1140.

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Formazioni geologiche mercuriane
Albedo ·Catenae ·Crateri ·Dorsa ·Faculae ·Fossae ·Montes ·Plana ·Planitiae ·Rupēs ·Valles
Maglie:H-1 ·H-2 ·H-3 ·H-4 ·H-5 ·H-6 ·H-7 ·H-8 ·H-9 ·H-10 ·H-11 ·H-12 ·H-13 ·H-14 ·H-15
Mercurio ·Superficie di Mercurio ·Esogeologia
Controllo di autoritàLCCN(ENsh2007010860 ·J9U(EN, HE987007556972205171
  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare
Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è unavoce di qualità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 16 maggio 2011 —vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti altrisuggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci di qualità in altre lingue

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Caloris_Planitia&oldid=143985999"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp