Ilcalendario somalo era tradizionalmente basato sulla suddivisione dellestagioni, sempre quattro, ma diversamente determinate rispetto alle stagioni inizialmente definite dalla cultura europea.
Nel calendario somalo preislamico, l'anno aveva la durata di 365 giorni e gli anni non venivano numerati progressivamente ma in periodi di 7, all'interno dei quali agli anni veniva dato il nome dei giorni della settimana, a seconda del giorno iniziale.[1] L'anno islamico invece durava 354 giorni.
Queste stagioni sono:
Come si nota, le stagioni non hanno uguali le durate.
I Somali consideravano per il cambio delle stagioni l'evento più meteorologicamente importante del loroclima, cioè il fenomeno delmonsone. La stagione che essi chiamanoGilal è quella del monsone di nord-est: gran caldo senza pioggia. La stagioneHagai è quella del monsone sud-ovest: fresco, con piccole piogge saltuarie. Le interposte stagioniGu eDer sono quelle del cambio del monsone: caldo e molta pioggia.
Il calendario somalo non considerava l'astronomia, né la cronologia, e normalmente non comprendeva la cronologia permillesimo dell'anno. Allorché si doveva indicare l'epoca di un avvenimento passato, il calendario viene usato per una datazione relativa:Fu in principio (o nel tempo, o alla fine) del Gilal (o del Gu...) di tre (o di 5, o di 10...) anni fa.
Poiché la popolazione dellaSomalia è principalmentemusulmana, al calendario somalo tradizionale si sovrappose l'uso delcalendario islamico.I somali danno comunque dei loro nomi ai mesi dell'anno:
Nome somalo | Nome arabo |
---|---|
asciúra | mohárrem |
sáfar | sáfar |
maulùd | rabìe el áuel |
ma madóne | rabìe et táni |
bau hóro | giumàd el áuel |
bau dámbe | giumàd el achèr |
áu Osmàn | regiàb |
áu ba Ossèn | sciaabàn |
someàt | ramadàn |
sónfor | sciauàl |
siditàl | zulchéda |
aráfa | zulchéggia |
Tutti osservano quattro solennità musulmane che sono:
Il calendario islamico è osservato daiCadì (giudici), dagliScech (sacerdoti) e dagliScerif (pretesi discendenti daMaometto), le date delle quattro solennità sono indicate, di volta in volta, nellemoschee dai sacerdoti.
È da osservare come il senso pratico di quella parte di popolazione che vive diagricoltura avesse fatto prevalere, nelle tradizioni somale, la nozione dell'anno solare tropico su quella dell'anno di lunazioni (su cui è basato il calendario islamico), che non può avere andamento parallelo a quello delle stagioni climatiche. Nel calendario musulmano, il capo d'anno (primo del mese diMoarem) può coincidere con un qualunque giorno del nostro anno tropico, sicché non può esistere coincidenza tra il calendario musulmano e gli andamenti meteorologici connessi col periodo dell'anno tropico.