Calcinaia si trova sulle rive del fiumeArno, a circa 4 km dal capoluogo si trovaFornacette; davanti al fiume Arno è situato il palazzo comunale; in viaAurelio Saffi vi è il Museo della CeramicaLodovico Coccapani
Fondata prima dell'anno1000 in epoca medioevale sulla riva destra dell'Arno. Il suo nome originale eraVicus Vitri, che da alcuni storici locali è stato fatto derivare dalla presenza nel territorio di improbabili botteghe per la lavorazione di stoviglie vetrificate o da un nome di personaromano Vitrius. È assai più credibile ravvisare in "vitri" la corruzione della voce latina "veteri" ovverosia vecchio, appellativo dato alla primitiva Calcinaia per distinguerla dall'altro Vico presente nelle vicinanze (ovverosia l'attualeVicopisano), evidentemente di fondazione più recente rispetto a Calcinaia.
In seguito la cittadella cambiò il nome con l'attualeCalcinaia (attestato per la prima volta nel1193) a causa delle numerose fornaci di calce che all'epoca furono edificate nel comune, assumendo come stemma due arselle (o telline) in attinenza con l'acqua, la sabbia e quindi il mare, forse a ricordo dei primi colonizzatori e fondatori arrivati probabilmente risalendo l'Arno. Nel 1136 nasce a Calcinaia da una umile famigliaUbaldesca Taccini divenuta suora nel convento di san Giovannino a Pisa e appartenente al sovranoordine di Malta. Considerata santa dalla chiesa cattolica è la patrona di Calcinaia e viene festeggiata il 28 maggio. Le reliquie della santa sono attualmente (2016) conservate nella Pieve.
Durante l'alto Medioevo, a Calcinaia esercitavano i diritti di Signoria iConti Cadolingi diFucecchio; successe a loro la nobile famiglia ghibellina degli Upezzinghi di Pisa; il più noto di essi fu Gualtieri di Calcinaia che divenne Potestà diSan Gimignano nel1221, e diArezzo nel1243.
In seguito la cittadina fu coinvolta nelle continue rivalità tra laRepubblica di Pisa e quella diLucca, e proprio a Calcinaia si incontrarono nel1138 ilPapa Innocenzo II e l'ImperatoreLotario II, finché nelXV secolo laRepubblica fiorentina, entrata nelle lotte con Pisa per ottenere il controllo dello scalo marittimo più importante nella regione e delle vie di comunicazioni fluviali interne, la conquistò, la inglobò nei suoi possedimenti e nel1555 il GranducaCosimo I de' Medici, su studi di mappe disegnate daLeonardo da Vinci, fece fare sul territorio fondamentali lavori idraulici per regolare le piene dell'Arno e impedire così le frequentiinondazioni che devastavano vaste zone del borgo.
l'Arno prima del taglio
Fino alla prima metà delCinquecento il fiume Arno arrivava fin sotto Montecchio per poi dirigersi versoBientina lasciando Calcinaia sulla riva sinistra, descriveva un'ampia ansa che lambiva l'antico borgo diVicopisano, e continuava il suo naturale tragitto verso Pisa.
Grazie a queste modifiche del territorio Calcinaia poté sviluppare con un grande incremento l'agricoltura comecereali,legumi, bulbi e vaste coltivazioni dicanapa e dilino e nel 1768 venne creata lafornace Coccapani per la produzione diceramica invetriata.
Il processo di industrializzazione della città è stato notevole durante glianni sessanta e si è sviluppato soprattutto nella frazione diFornacette, dove sono nate imprese di produzione e di servizi che occupano molta manodopera, mentre il capoluogo, sede degli Uffici comunali, ha invece sviluppato il settore terziario, anche se non mancano anche qui alcune aziende produttive e di servizi.
Secondo i datiISTAT al 31 dicembre 2020 la popolazione straniera residente era di 905 persone.[7]Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:
La Biblioteca "Pier Paolo Pasolini" si trova in Piazza Indipendenza 10, a Calcinaia ed è inserita nella rete di Bibliolandia.Raccoglie e conserva circa 16000 volumi di vari generi, come letteratura, saggistica, religione, scienza, arte, storia ecc.Ogni anno, dal 2001, la Biblioteca e in particolare Paolo Grigò (scultore e pittore) organizza la mostra d'arte VicoVitri Arte: nell'antica torre degli Upezzinghi che si erge nel centro storico della città. Vengono ospitate mostre di fotografia, scultura e pittura di artisti di fama internazionale ed emergenti.
Ogni maggio, precisamente nelle ultime tre domeniche del mese, si svolgono tre eventi particolarmente sentiti nella cittadina, i quali costituiscono ilMaggio calcinaiolo.
Il primo evento è la "Sagra dellaNozza", dolce locale formato da una cialda a forma di cono al sapor di anice e rosolio.
Il secondo evento è la festa diSanta Ubaldesca, con una solenne processione.
Infine nell'ultima domenica del mese i tre rioni della cittadina, ovveroMontecchio,La Nave eOltrarno si sfidano nellaRegata storica di Calcinaia, un palio nel quale gareggiano deiNavicelli (grandi imbarcazioni a remi) lungo l'Arno. Tale evento si svolge ormai dalla metà dell'Ottocento.
È situata sullaTosco-Romagnola a circa tre chilometri daPontedera. Fornacette ha avuto un enorme sviluppo demografico neldopoguerra, superando anche il capoluogo di comune in quanto ad abitanti. A Fornacette ha avuto sede fino al2007 l'importante azienda di computerCDC spa, una delle due società della provincia quotate in borsa.
Il territorio comunale è attraversato da alcune delle più importanti strade dell'intera area: è infatti collocato a Calcinaia l'inizio dellaStrada Provinciale Vicarese, mentre è situato a Fornacette l'inizio dellaStrada statale 67 Tosco Romagnola, così come quello della Statale 67-bis (dettaArnaccio). Inoltre Calcinaia è attraversata dallaStrada statale 439 Sarzanese Valdera. Il trasporto pubblico locale è assicurato su tali arterie dalle autocorse svolte da CTT Nord.
Il 28 ottobre 1928 fu inaugurata la trattaLucca-Pontedera che vedeva Calcinaia protagonista come una delle stazioni di fermata importanti di questa linea.
Linea ha funzionato in maniera molto attiva fino all'estate del 1944, quando durante ilsecondo conflitto mondiale il ponte e la stazione di Calcinaia furono pesantemente bombardate dalla forze alleate per evitare l'attraversamento dei mezzi corazzati nemici.
Il ponte disponeva di ben 6 arcate di 21,5 metri ognuna e la sua costruzione iniziò in concomitanza con i lavori di realizzazione di tutta la tratta, ovvero dopo la concessione in data 6 maggio 1922 e si conclusero il 23 aprile 1926.
Oggi rimangono intatte solo 2 delle arcate presenti in origine e della stazione di Calcinaia pochi ruderi che sono diventati monumento alla memoria.
La parte crollata del ponte è stata reintegrata da una struttura in ferro progettata con lo scopo di sostenere le tubazioni della rete idrica.