Caisole insediamento | |
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(HR) Beli | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Comune | Cherso |
Territorio | |
Coordinate | 45°06′38″N 14°21′19″E45°06′38″N,14°21′19″E (Caisole) |
Altitudine | 113 m s.l.m. |
Superficie | 5,1km² |
Abitanti | 45 (2011) |
Densità | 8,82 ab./km² |
Insediamenti confinanti | Vasmineci,San Pietro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 51557 |
Prefisso | 051 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Sant'Antonio abate |
Cartografia | |
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Caisole[1][2][3][4][5] (incroatoBeli) è un insediamento del comune diCherso, inCroazia. Il nome in italiano deriva daCaput Insulae, nome dell'insediamento altempo dei romani mentre il nome Beli sembra derivi daBéla IV,monarca ungherese del XIII secolo che fuggendo daiTartari trovò rifugio sull'isola di Cherso[6].
L'insediamento umano nei pressi dell'attuale villaggio di Caisole vanta origini molto antiche che risalgono al periodo delneolitico. Scavi archeologici hanno rinvenuto negli anni resti e testimonianze del passaggio di diverse civiltà qualicelti,greci,romani eliburni; questi ultimi a cavallo dell'età del bronzo svilupparono sull'isola la cosiddettacultura dei castellieri.
L'attuale posizione dell'insediamento corrisponde alla fondazione in epoca romana di Caput Insulae (dallatino:capo dell'isola), probabilmente ai tempi dell'imperatoreTiberio, importante punto strategico per il controllo della navigazione sulQuarnerolo. Il nome della località rimase il medesimo fino al medioevo in cui venne rinominata Cha Fisole nel 1018, Kafixuli nel 1276, Capysolum nel 1384 e solo infine Caisole, non prima tuttavia di essere stata nominata anche Cavisole, Cafisole, Cafixolo, Cauixoli o Ca Fisole.
A partire dall'XI secolo la cittadina, previa trattativa con laRepubblica di Venezia, si ritrovò a pagare un tributo annuo alla Serenissima per mantenere l'indipendenza ottenuta nel primomedioevo. Successivamente Venezia tentò di privare Caisole della propria autonomia imponendo la figura di un principe cui sarebbe spettata l'amministrazione della cittadina. Tuttavia nel 1227 gli abitanti di Caisole insorsero contro di esso assassinandolo.
Agli inizi del XX secolo il paese contava diverse centinaia di abitanti, tuttavia nelsecondo dopoguerra il numero si ridusse drasticamente a poche decine.
L'economia di Caisole si basa essenzialmente sulturismo ed in minor misura supesca,agricoltura edallevamento di bestiame. I principali monumenti di interesse turistico sono il ponte di epoca romana, la chiesa parrocchiale di Santa Maria instile romanico, lachiesa gotica di Sant'Antonio situata nel cimitero del paese e la foresta della Tramontana[7].
Nella chiesa parrocchiale di Caisole è conservata una statua dellaMadonna Nera, oggetto di venerazione da parte delle donne del paese che per tradizione offrono voti alla vergine affinché le protegga dallasterilità.
Ogni agosto si svolge il tradizionale evento musicale e culturale chiamato "Dani Tramuntane", letteralmente "giorni della Tramontana".
Dal 2011 si tiene il cosiddetto "Bejski tanac",festival di musica, cultura e danza[8].
Ilpresepe di Caisole, costruito nel XVII secolo, è uno dei presepi più antichi della Croazia e dell'Europa. Fu esposto nel 2001 nellaBasilica di Santa Maria del Popolo aRoma e nel 2003 in una mostra di presepi adArles, inFrancia[9].
Vincenzo Guarna,scrittore italiano e studioso diEugenio Montale, nacque a Caisole.
Aldo Policek de Pitor dedicò una poesia dal titoloCaisole all'omonimo villaggio[10].
Nel 1993 fu istituito il centro ecologico e di tutela della natura "Caput Insulae", nato con lo scopo di preservare il patrimonio ambientale e culturale dell'isola, in particolare igrifoni che qui trovano un habitat ideale[11].
"Abitanti censiti"[12]
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