Confina con ilmar Nero aest, con laGrecia e laTurchia asud, con laSerbia e laMacedonia del Nord aovest e con laRomania anord, da cui è divisa dal fiumeDanubio. Con una superficie di110994km² la Bulgaria è il 14º stato europeo per estensione. La sua posizione l'ha resa nel corso della storia un importante incrocio per varie civiltà ed è infatti il luogo di ritrovamento di alcuni dei più antichi artefatti metallurgici, religiosi e culturali al mondo.[6][7][8][9] La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2 245 km, di cui 1 181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36 720 km, la rete ferroviaria ne ha invece 4 300 .[10]
Alcune culture preistoriche iniziarono a evolversi nelle terre bulgare durante ilNeolitico. Inizialmente furono abitate daiTraci e successivamente daiGreci e daiRomani. La prima traccia di un'unificazione etnica e nazionale bulgara si data con l'avvento delPrimo Impero bulgaro, il quale dominava la maggior parte deiBalcani e divenne il fulcro culturale deipopoli slavi durante l'Alto Medioevo. Dopo un periodo di dominiobizantino lo stato bulgaro risorse. Con la caduta delSecondo Impero bulgaro nel1396 i suoi territori finirono sotto il controllo dell'Impero ottomano per quasi cinque secoli.
La popolazione, composta da 6,4 milioni di persone, è principalmente urbana e vive soprattutto nei capoluoghi delleventotto province. La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitaleSofia. I settori lavorativi predominanti sono l'agricoltura, i servizi, ilturismo, l'ingegneria energetica e l'industria leggera, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
La Bulgaria riconquistò la sua indipendenza come conseguenza dellarivolta d'aprile (1876), organizzata e guidata dagli eroi nazionali Vasil Levski eHristo Botev, la cui repressione crudele spinse l'Impero russo a dichiarare guerra all'Impero ottomano nell'aprile 1877. Grazie altrattato di Santo Stefano, che mise fine alla guerra, la Bulgaria fu proclamata un principato tributario dell'Impero ottomano il 3 marzo 1878. Esso fu rivisto il 13 luglio daltrattato di Berlino, che ridimensionò fortemente il territorio bulgaro, ma portò il consenso delle potenze occidentali alprincipato autonomo. Il terzoStato bulgaro riacquisì inoltre la provincia autonoma dellaRumelia orientale il 6 settembre 1885 (festa nazionale), raggiungendo più o meno le dimensioni odierne. La proclamazione delregno e la completa indipendenza, così come il suo riconoscimento internazionale, avvennero il 22 settembre 1908. Tra il 1912 e il 1913 fu coinvolta nelle dueguerre balcaniche, la prima in alleanza con tutti gli altri Stati balcanici contro la Turchia e la seconda da sola contro gli altri Stati della penisola balcanica, durante le quali il territorio bulgaro variò le sue dimensioni, prima in aumento – fino quasi alle dimensioni previste dal trattato di Santo Stefano – e poi in riduzione.
Durante laprima guerra mondiale e successivamente durante laseconda la Bulgaria si trovò a combattere per la parte perdente. Nel 1923 e 1934, con l'appoggio del monarcaBoris III, attraverso due colpi di Stato d'ispirazionefascista, furono messe fuori legge le forze democratiche. Una rivolta popolare organizzata dalpartito comunista nel settembre del 1923 venne soffocata nel sangue.
Alleata dellaGermania nazista, nel 1941 consentì il transito delle truppe tedesche che invasero laGrecia, dichiarando poi guerra alRegno Unito e agliStati Uniti, ma non all'Unione Sovietica. Nel 1943 il tentativo di deportare gli ebrei bulgari verso i campi di sterminio venne sventato dall'intervento del vicepresidente del ParlamentoDimităr Pešev e dal movimento popolare di opposizione. Il patriarcaStefan di Sofia si schierò contro le retate dei nazisti e, assieme al vescovo Kiril e al presidente del Santo Sinodo Neofit della città diVidin, scrisse un documento al re Boris. Il metropolita Kiril, alla testa di trecento fedeli ortodossi, riuscì a bloccare la partenza di 8 500 ebrei che i nazisti stavano caricando sui treni.
Il 9 settembre 1944 il regime monarchico, ormai allo sbando, dovette accettare un governo delle forze filo-sovietiche riunite nel fronte della patria. Questo fatto fu diretta conseguenza della dichiarazione di guerra del 5 settembre 1944 da parte dell'Unione Sovietica, le cui truppe si erano prima attestate ai confini, per poi invadere nei giorni successivi il suo territorio.
A ottobre del 1944 il generale Vörös, capo di Stato maggiore generale ungherese, si recò in visita inGermania, presso il quartier generale diHitler a Mauerwald, nella Prussia Orientale per rassicurare i tedeschi sulla sua lealtà. In quella occasione, Guderian, capo di stato maggiore generale dell'esercito tedesco, regalò al collega bulgaro unaMercedes. Qualche giorno dopo, il 15 ottobre 1944, lo stesso Vörös usò la sua nuova auto di lusso per recarsi dai sovietici che occupavano già la maggior parte del Paese.[13]
L'esercito bulgaro combatté assieme ai sovietici per la liberazione della Jugoslavia, dell'Ungheria e dell'Austria. La Bulgaria cadde infine nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica e, in seguito ad unreferendum pilotato dalle forze comuniste, divenne unarepubblica popolare nel 1946 (Repubblica Popolare di Bulgaria (RPB)), in bulgaro: Народна република България,Narodna Republika Bălgariya); tra il 1946 e il 1948 gli spazi democratici si restrinsero sempre più e ilPartito Comunista Bulgaro (PCB) acquistò un ruolo egemone, prima sottoGeorgi Dimitrov (1946-1949), poi sotto lo stalinistaVălko Červenkov (1950-1954) e infine sottoTodor Živkov (1954-1989).
Il regime comunista cadde il 10 novembre 1989, ovvero un giorno dopo la caduta del Muro di Berlino. Sotto la forma di «una transizione controllata» [...], il regime Živkov arrivava alla sua fine. La nuova direzione del PCB decideva, da un lato, la continuità organizzativa e, dall'altro, un cambiamento ideologico riflesso anche nel nuovo appellativo di Partito Socialista Bulgaro (PSB). La rottura non era tuttavia netta. Significativamente, il compito di rivitalizzazione ideologica veniva accordato ad Alessandro Livov, responsabile dall'ideologia del PCB fino alla sua caduta in disgrazia nel 1983. In parallelo, il 15 gennaio 1990, l'Assemblea nazionale aboliva l'articolo della costituzione che stipulava il monopolio del potere del PCB[14]. Nel giugno 1990 si tennero le elezioni multipartitiche e nel luglio 1991 fu adottata la nuovacostituzione. Le due principali formazioni politiche, che negli anni novanta si sono alternate al potere, furono ilPartito Socialista Bulgaro (PSB) della sinistra e l'Unione delle Forze Democratiche (UFD) della destra; successivamente ilMovimento Nazionale per la Stabilità e il Progresso. La Bulgaria entrò ufficialmente nellaNATO il 29 marzo 2004 e nell'Unione europea il 1º gennaio 2007.
La Bulgaria è situata nella parte orientale dellapenisola balcanica e confina a nord con la Romania, dalla quale (per la gran parte del confine) la separa il fiumeDanubio, a ovest con laSerbia e laMacedonia del Nord, a sud con laGrecia e laTurchia, e si affaccia sulmar Nero a est. I confini hanno una lunghezza complessiva di 1 808 km, mentre le coste si estendono per 354 km. La superficie terrestre di 110 994 km² la posiziona al 105º posto per estensione a livello mondiale.[15][16] Le coordinate geografiche della Bulgaria sono:43° N25° E.[17]
Da un punto di vista morfologico (e anche climatico) la Bulgaria presenta una varietà di ambienti.
Nella parte settentrionale si trova l'ampiapianura danubiana, che si estende da est a ovest per circa 500 km con una larghezza variabile tra i 20 e i 120 km. La pianura è interrotta da alcuni altopiani e lievi colline, fra le quali si dipanano i corsi di alcuni degli affluenti di destra del Danubio e altri (Iskăr,Vit,Osăm,Jantra,Rusenski Lom,Ogosta eLom).
Più a sud si incontra la catena deimonti Balcani (in bulgaro e serbo: Стара планина,Stara planina, "Montagna vecchia"), una propaggine deiCarpazi, che attraversano la parte centrale della Bulgaria da est a ovest per circa 600 km, con una larghezza compresa fra i 30 e i 50 km, hanno vette che superano i 2 000 ms.l.m. raggiungendo la massima elevazione con ilmonte Botev (2 376 ms.l.m.). Benché l'altitudine cali lievemente nella parte orientale della catena montuosa, i monti Balcani costituiscono lospartiacque fra il bacino del Danubio e quello del fiume Marica.
A sud della catena dei Balcani si estende una pianura percorsa nella parte orientale dalfiume Tundža e in quella occidentale dal fiumeStrjama. La vallata, dettavalle delle rose, è nota per la coltivazione dellerose e la produzione dell'olio di rose; a sud è delimitata dalla catena diSredna Gora (chiamata anche Antibalcani) che corre parallela ai Balcani per una lunghezza di circa 160 km e con un'altitudine massima di 1 600 m.
A sud dello Sredna Gora si estende la pianuraTracia, delimitata a sud daimonti Rodopi,Sakar eStrandža e percorsa dal fiumeMarica. Come la pianura danubiana anche la pianura Tracia non è perfettamente pianeggiante, presenta infatti diverse formazioni collinari.
Nella parte centro-occidentale del Paese si trova ilbacino di Sofia, in passato zona di passaggio strategica che congiungevaBelgrado aCostantinopoli. La pianura di Sofia è larga circa 24 km e lunga 96 km; vi si trova la città di Sofia. Verso occidente la pianura è delimitata dai montiVitoša a sud di Sofia, dai montiRila più a meridione e dai montiPirin nell'estremo sud-occidentale del Paese. Il punto più elevato dei monti Rila è il monteMussala (2 925 ms.l.m.), cima più elevata del Paese.
Nel Nord-est del Paese si trova la Dobrugia, un'ampia zona pianeggiante nella quale si trovano importanti città comeDobrich oVarna e dai distretti omonimi viene gran parte della coltivazione di lavanda e cereali dell'intero Stato.
Il fiume principale della Bulgaria è ilDanubio e altri fiumi importanti sono loStruma e ilMarica a sud. I fiumi della Bulgaria alimentano il Danubio (e quindi il Mar Nero) oppure ilmar Egeo. Vi sono 526 fiumi con una lunghezza superiore ai 2,3 km, ma l'unico utilizzabile per la navigazione è il Danubio.
Nei rilievi di Rila e di Pirin vi sono circa 260 laghi glaciali. La costa del Mar Nero è caratterizzata dalla presenza di numerose lagune costiere salmastre e aree umide (lago di Pomorie,lago di Beloslav,lago di Burgas,lago di Varna, laghi di Šabla) diverse delle quali sono riserve naturali e/o sitiRamsar (lago Atanasovsko). I bacini artificiali sono oltre 2 200 per una capienza totale di 7 miliardi di km³.[18]
Nella parte sud-occidentale del Paese vi sono numerosesorgenti termali.
La Bulgaria ha un clima di tipocontinentale, con estati calde e inverni molto freddi soprattutto nella pianura danubiana, che è l'area con la maggiore escursione termica e con le precipitazioni più abbondanti (circa 600 mm/anno). I monti Balcani agiscono limitatamente da barriera climatica fra la parte settentrionale e quella meridionale, influenzata dal mar Egeo (una parte delMediterraneo orientale), la zona costiera bulgara del mar Nero gode invece di un clima leggermente più mite rispetto al resto del Paese, di tipooceanico, clima che tuttavia ha un'influenza circoscritta alla zona costiera e al territorio immediatamente contiguo. Gli influssi mitigatori mediterranei si fanno sentire solo nelle basse vallate dei fiumi Strimone e Marica, mentre ancora più attenuata è l'influenza mediterranea nella parte dei monti Rodopi orientali o anche Bassi Rodopi. Le alte montagne bulgare hanno un clima decisamente alpino (dai 900 ai 1 000 m s.l.m.). Nel Nord-est del Paese è presente l'influsso steppico, in generale caratterizzato da forti escursioni termiche giornaliere e stagionali e da scarsa piovosità.
L'area con le precipitazioni minori è laDobrugia, la fascia costiera più settentrionale.
La Bulgaria fu abitata sin dalNeolitico, ma la prima popolazione storica fu quella deiTraci, di origine indoeuropea. I Traci romanizzati, dai quali discendono gli odierni romeni e gli aromeni, abitarono in pace la regione sino al tempo delle invasioni barbariche. Nel VII secolo la regione fu invasa da alcune tribù dislavi, i quali sospinsero gran parte della popolazione indigena oltre il Danubio e imposero la loro lingua e cultura ai pochi rimasti. In seguito nel678 la zona fu raggiunta anche da un'orda di 25 000 Bulgari, di origine turco-tatara, i quali sottomisero le popolazioni locali mutando il nome della regione da Tracia in Bulgaria. Dato il loro esiguo numero essi finirono per essere assorbiti dalla popolazione slava giunta nei decenni precedenti.
Secondo alcune stime, la popolazione della Bulgaria durante ilMedioevo ammontava a circa 1,1 milioni di persone nell'anno700 e a 2,6 milioni nel1365.[19]
Sviluppo della popolazione bulgara dal 1960 al 2020
Il massimo storico della popolazione bulgara fu raggiunto nel1989, l'anno in cui vennero riaperte le frontiere dopo mezzo secolo di regime totalitario, quando gli abitanti della Bulgaria erano 9 009 018. Da allora la popolazione è in costante calo, anche per via della forteemigrazione dovuta alla crisi economica del paese.
La Bulgaria è in fondo alla classifica della crescita demografica mondiale sin dal2000 (lasciando da parte imicrostati comeSaint Kitts e Nevis). La crisi demografica, secondo alcune previsioni, dovrebbe vedere un'inversione di tendenza non prima del2060.[20]
Saldo demografico naturale della Bulgaria (differenza fra nascite e morti), 1900-2015
Di seguito vengono riportate le stime sulle proiezioni demografiche effettuate dall'Istituto Nazionale di Statistica della Bulgaria.[21]
In base alcensimento del 2001 lapopolazione della Bulgaria è composta principalmente dabulgari etnici, con due importanti minoranze allogene:rom eturchi. Secondo ilConsiglio d'Europa vivono circa 750.000 personerom (il 10,3% della popolazione), formando la minoranza più numerosa.[22] Il restante consiste di diverse minoranze, comprendenti:russi,armeni,arumeni,greci,tatari edebrei. La comunità turca, che fino al secolo scorso raggiungeva percentuali più alte, è dovuta al secolaredominio ottomano. Altre storiche minoranze sono quella greca, armena, tatara ed ebraica.
Secondo i dati del censimento bulgaro del 2011 i gruppi etnici sono:
In occasione del censimento del 2001 l'83,7% della popolazione si è dichiarato di religionecristiana, la maggior parte della quale (82,6%) appartenente allaChiesa ortodossa bulgara. La popolazione rimanente è composta damusulmani, compresi ipomacchi 12,2% e da percentuali ridottissime dicattolici (0,93% divisi fra i riti romano e slavo-bizantino, secondo statistiche cattoliche[29]) e protestanti.
Il numero di ebrei è in costante calo (nel 1946 erano 43 335, nel 1992 erano 2 580 e nel 2001 erano 653) e si tratta per lo più di ebreisefarditi. In base a una stima del 2009 i cristiani erano circa 6 330 000, dei quali 75 000 circa cattolici.[30]
Il 99,8% della popolazione bulgara parla ilbulgaro, appartenente allelingue slave. Il bulgaro è l'unica lingua ufficiale della Bulgaria, ma al suo interno vengono parlate anche altre lingue che corrispondono strettamente alle varie minoranze etniche.
Ilpresidente della Bulgaria viene eletto direttamente per un mandato di cinque anni e può essere rieletto una sola volta. Il presidente è ilcapo di Stato, nonché comandante in capo delle forze armate. Il presidente è a capo del Consiglio consultivo per la sicurezza nazionale. Non ha poteri di iniziativa legislativa, ma può rinviare in parlamento una proposta di legge approvata; il parlamento può superare il veto presidenziale con un'altra deliberazione a maggioranza semplice.
Organo principale delpotere esecutivo è ilConsiglio dei ministri guidato dalPrimo ministro, scelto tra i membri del gruppo parlamentare di maggioranza e al quale viene conferito dal presidente l'incarico di formare il governo. Al Consiglio dei ministri viene accordata la fiducia dall'Assemblea nazionale, che ne controlla l'attività.
Ilpotere legislativo è affidato al parlamento unicamerale bulgaro, l'Assemblea nazionale oNarodno Săbranie (Народно събрание). È composto da 240 deputati che sono eletti con un mandato di quattro anni con suffragio universale. I voti vanno a liste di partito o di coalizioni per ognuna delle nove divisioni amministrative. Un partito o coalizione deve ottenere un minimo del 4% dei voti per entrare in parlamento che, oltre all'approvazione delle leggi e del bilancio statale, ha anche il potere di programmare le elezioni presidenziali, accordare la fiducia e la sfiducia al primo ministro e agli altri ministri, può dichiarare la guerra, dispiegare le truppe al di fuori della Bulgaria, nonché ratificare gli accordi e i trattati internazionali. Recentemente la Bulgaria sta attraversando un periodo di instabilità politica che ha portato a cinque diverse tornate elettorali in due anni.
Ilpotere giudiziario bulgaro è formato da una corte suprema di cassazione, da corti di appello regionali e da tribunali distrettuali. Quali giudici speciali (similmente al sistema italiano), esistono in Bulgaria una corte suprema amministrativa e un sistema di tribunali militari. Al fine di rendere autonomi e indipendenti i magistrati dal governo, vi è il Consiglio supremo giudiziario − non dissimile dalConsiglio superiore della magistratura italiano − quale organo di auto-governo amministrativo e organizzativo dell'ordinamento giudiziario.
Una maggioranza qualificata di due terzi degli appartenenti del consiglio supremo giudiziario elegge fra i suoi membri i presidenti della corte suprema di cassazione e della corte suprema amministrativa, così come il procuratore generale. Tali elezioni sono poi ratificate dal presidente della repubblica.
All'apice del sistema giudiziario è posta la corte costituzionale bulgara che ha il compito di giudicare sulla costituzionalità delle leggi, con ricorso diretto innanzi alla corte stessa, così come la compatibilità di tali leggi con i trattati internazionali che il governo ha firmato. I membri della corte costituzionale sono dodici, eletti dal parlamento con una maggioranza dei due terzi, per nove anni.
Da un punto di vista amministrativo la Bulgaria è divisa in due livelli:
28distretti (области,oblasti, al singolare: област,oblast) (ISO 3166-2 e NUTS1)
287 comuni (общини,obštini, al singolare: общинаobština) (NUTS2)
L'odierna suddivisione in distretti risale al 1999, mentre in precedenza dal 1987 la suddivisione era in nove province. Tutti i distretti sono retti da un governatore distrettuale nominato dal governo e prendono il nome dal loro capoluogo. L'area urbana della capitale nazionale consiste in un comune autonomo a livello distrettuale:
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Di seguito l'elenco delle prime venti città bulgare per popolazione:
In Bulgaria la scuola per i bambini è obbligatoria dai 6/7 anni (un anno quindi più tardi che in Italia) fino ai 16 anni[39][40], fine minima della scuola secondaria superiore. Sono presenti anche asili nido e scuole dell'infanzia anche se l'iscrizione a essi è facoltativa. L'istruzione, alla primaria e secondaria di primo grado, è gratuita a parte le scuole paritarie e private.
Durante il periodo comunista − e fino al 1999 − in Bulgaria tutte le prestazioni sanitarie erano gratuite. Dall'estate di quell'anno è entrata in vigore una riforma globale dell'intero sistema sanitario.
Con l'approvazione della legge sulla tutela sanitaria e sull'assicurazione sanitaria (Закон за здравното осигуряване,Zakon za zdravnoto osigurjavane, ЗЗО,ZZO) nel 1998 l'Assemblea nazionale ha introdotto l'assicurazione sanitaria obbligatoria, che garantisce agli assicurati, nell'ambito e a condizioni previste dalla stessa legge sulla tutela sanitaria, il pagamento dei servizi sanitari e comprende l'assicurazione nel caso di malattie professionali e lesioni sul posto di lavoro.
Mediante la riforma sanitaria del 1999 è stata introdotta inoltre la figura di un medico di base che, oltre al ruolo di medico generico, ha il compito di indirizzare gli utenti nelle strutture ospedaliere.
L'art. 6, c. 1 della stessa legge ha introdotto il Fondo Nazionale di Assicurazione sulla Salute (Националната Здравноосигурителна Каса,Nacionalnata Zdravnoosiguritelna Kasa, НЗОК,NZOK), operativo dal 15 marzo 1999. Il suo compito principale è la gestione dei fondi raccolti e il pagamento delle operazioni di assistenza sanitaria.
Fonti: Dipartimento di Stato degli Stati Uniti[41] eFactbook della CIA.[42]
Le forze armate della Bulgaria consistono delle Forze di Terra Bulgare, della Marina Bulgara e dell'Aviazione Bulgara. Il patrono delle forze armate bulgare èSveti Georgi (San Giorgio) e i bulgari festeggiano il giorno di questo patrono come il giorno dell'esercito e del valore.
La Bulgaria divenne per la prima volta una potenza militare in Europa sotto il regno del khanKrum e dello zarSimeone I, in una serie di guerre contro l'Impero bizantino per il controllo della penisola balcanica alla fine delIX secolo. Con l'uso della cavalleria pesante, composta da 12 000 cavalieri, negli schieramenti tattici, simili a quelli dei cavalieri feudali, le forze di Simeone I raggiunsero le mura diCostantinopoli, nell'896. Un trattato di pace formale durò fino al 911, quando entrambe le parti si impegnarono in una guerra che vide la sconfitta dei Bizantini, dopo svariate battaglie tra cui la più sanguinosa di tutto ilmedioevo adAnchialo nel 917. Un secolo dopo una grande campagna condotta dall'imperatoreBasilio II si concluse intorno al 1018 con la completa distruzione e conseguente annessione del Regno di Bulgaria da parte dell'Impero bizantino. La Bulgaria tornò a essere una potenza militare circa un secolo dopo, in conseguenza della decadenza di Bisanzio, sotto il governo della dinastia Asen nelXII secolo. Durante il regno dello zarKalojan (1197-1207) la Bulgaria divenne il primo Stato europeo a sconfiggere i cavaliericrociati.
Dopo aver ottenuto l'indipendenza dall'Impero ottomano nel 1878, la Bulgaria ha avuto un ruolo di potenza europea minoritaria, inclusa frequentemente nei piani e nelle guerre delle potenze maggiori.
In seguito a una serie di tagli a partire dal 1989, le truppe attive dell'esercito bulgaro sono composte da circa 68 450 unità (2008). Le forze di riserva ammontano a circa 300 000 soldati e ufficiali. Il "PLAN 2004", un tentativo di modernizzare le forze armate bulgare, mira a migliorare il livello militare secondo i bisogni dellaNATO e dell'Unione europea.
Il personale militare bulgaro ha partecipato alle missioni internazionali inCambogia,Bosnia ed Erzegovina,Kosovo,Afghanistan eIraq. A partire dal 2008 il governo bulgaro ha abolito completamente la leva obbligatoria, mentre le forze navali e aeree sono diventate completamente di professione nel 2006. Le forze speciali bulgare hanno condotto missioni insieme alleSAS,Delta Force,KSK e agliSpetsnaz russi.
Nell'aprile 2006 la Bulgaria e gliStati Uniti d'America hanno firmato un accordo di mutua cooperazione e difesa, che prevede lo sviluppo delle basi aree bulgare diBezmer (vicino aJambol),Graf Ignatievo (vicino aPlovdiv), il centro di addestramento di Novo Selo (vicino aSliven), e il centro logistico di Ajtos.
Lamarina bulgara è composta soprattutto di navi di tipo sovietico. Con appena 354 km di linea costiera, la Bulgaria non ritiene un pericolo reale un possibile assalto via mare. Nello svolgimento degli sforzi di modernizzazione la marina bulgara ha acquistato tre fregate usate dalBelgio dallaclasse Wielingen e nel 2007 aveva siglato un contratto con la franceseDCN per l'acquisto di quattro corvetteGowind Combat o Gowind 200; l'ordine è stato però poi cancellato nel 2009.
L'aviazione bulgara fa largo uso di equipaggiamento di tipo sovietico. Esistono dei piani per l'acquisto di elicotteri d'assalto e da trasporto, oltre che per una revisione generale del vecchio sistema d'armamento sovietico. Le spese militari ammontano al 2,6% delPIL della nazione.[43]
Dal 1996 fa parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization) e nel 1998 è divenuta membro a pieno titolo dell'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA).La Bulgaria ha inoltre stipulato accordi di libero scambio con Turchia, Macedonia del Nord, Croazia, Lituania, Estonia, Israele, Albania e Lettonia.
Fonti: Dipartimento di Stato degli Stati Uniti[41] eFactbook eThe World Bank della CIA.[45]
L'economia dellaRepubblica Popolare di Bulgaria (comunista) era un'economia pianificata. A metà degli anni '40, quando iniziò il processo dicollettivizzazione, la Bulgaria era uno stato prevalentemente agricolo, con circa l'80% della popolazione situata nelle aree rurali. La Bulgaria conobbe un rapido sviluppo industriale a partire dagli anni Cinquanta. Nel decennio successivo, l'economia del Paese apparve profondamente trasformata. Sebbene persistessero molte difficoltà, come la povertà degli alloggi e l'insufficienza delle infrastrutture urbane, la modernizzazione era reale. Il Paese si è poi rivolto all'alta tecnologia, un settore che ha rappresentato il 14% del PIL tra il 1985 e il 1990. Le sue fabbriche producevano processori, dischi rigidi, unità floppy disk e robot industriali.[46]
Dopo il 1989 l'economia della Bulgaria si è contratta drammaticamente a causa della perdita del mercato dell'Unione Sovietica e delCOMECON, ai quali era strettamente legata. Laqualità della vita è caduta del 40% e le sanzioni delleNazioni Unite controJugoslavia eIraq sono costate molto all'economia bulgara. I primi segni di ripresa emersero nel 1994, quando ilPIL crebbe e l'inflazione scese.
Durante il 1996 attraversò un nuovo periodo di crisi a causa delle riforme economiche insufficienti e di un sistema bancario instabile. Dal 1997 la nazione è sulla strada della ripresa, con un PIL in crescita a un tasso annuo del 4-5%, incremento degli investimenti stranieri, stabilità macroeconomica e l'ingresso nell'Unione europea. Tra il 2000 e il 2005 ha avuto una crescita economica annua pari a circa il 5%; ha guidato la crescita il settore privato, che comprende il 75% delle attività economiche.
La Bulgaria dispone di scarse risorse minerarie; oltre alcarbone, negli anni cinquanta sono stati scoperti giacimenti digas naturale e dipetrolio. Tra i metalli estratti vi sono ilferro, lozinco, ilrame e ilpiombo. La produzione e l'esportazione dienergia elettrica sono un'importante risorsa economica. Lacentrale nucleare diKozloduj ha una capacità complessiva di 3 760 MWe; la centrale, a causa dell'obsolescenza dei suoi impianti (quattro reattori su sei sono spenti), è stata in parte disattivata. Per compensare il calo di produzione è stato progettato aBelene un secondo impianto nucleare con una capacità di 2 000 MW; tuttavia il progetto è stato accantonato, nonostante nel 2013si sia tenuto un referendum in cui la maggioranza dei bulgari ha votato a favore della costruzione di una nuova centrale. È inoltre in progetto l'ampliamento della centrale termica diMarica Iztok.
Il settore industriale ha seguito fin dagli anni cinquanta uno sviluppo dettato dal modello sovietico, basato sull'industria pesante e in particolare sulla produzione siderurgica, chimica e metallurgica.
Il calo delle esportazioni in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e del COMECON, ai quali l'economia bulgara era strettamente legata, ha messo in luce l'obsolescenza degli impianti, inadatti per competere sul mercato internazionale; il conseguente crollo della produzione industriale ha portato con sé grossi problemi sociali.
Negli anni novanta è iniziato un ambizioso programma di riconversione industriale con incentivi alle piccole e medie imprese, per la riconversione e valorizzazione di settori tradizionali come quello tessile, in cui la Bulgaria vanta tradizioni antiche. I primi segni di ripresa, ovvero la prima crescita del PIL dal 1988 è stata nel 1994 (+1,4%) e nel 1995 (+2,5%); per contro negli stessi anni l'inflazione è passata dal 122% del 1994 al 32,9% del 1996.
I maggiori complessi industriali si trovano nel bacino di Sofia (industria meccanica), mentre la cantieristica navale è localizzata a Varna, sul mar Nero. La Bulgaria esporta prodotti dell'industria chimica, settore sul quale il crollo dell'URSS ha inciso in modo minore.
Nella città di Burgas si trova un grosso impianto di raffinazione del petrolio controllato dal colosso russoLUKoil.
La Bulgaria è un'importante zona di transito tra l'Europa centrale e il Vicino Oriente. Dispone di una discreta rete di trasporti, quattro aeroporti internazionali (Sofia,Varna,Burgas ePlovdiv), due porti sul mar Nero (Burgas, Varna) e diversi porti fluviali (Ruse e Lom sul Danubio).
Gran parte del traffico aereo è in mano allecompagnie aeree low-cost, che operano voli dai quattro aeroporti internazionali; lacompagnia aerea di bandiera bulgara,Bulgaria Air opera voli interni e a corto-medio raggio verso le principali città europee e mediorientali.
L'attività turistica è stata incentivata fin dall'epoca socialista in quanto fonte di preziose valute straniere; le località balneari sul mar Nero e le località sciistiche sui Balcani erano meta di turisti provenienti dagli altri Paesi del blocco orientale. In anni recenti l'attività di rinnovo delle infrastrutture turistiche per portarle a standard occidentali è proseguita ed è tuttora in corso. La Bulgaria offre mete per diversi tipi di attività; vi sono località balneari e sciistiche, zone termali, riserve di caccia e numerosi monumenti e parchi naturali.
Gli investimenti nel settore si sono tradotti in un aumento del numero di turisti. Nel settembre 2006 il numero di visitatori stranieri era pari a 4 267 461 persone, il 5,39% in più dell'anno precedente; di questi 3 668 312 hanno scelto la Bulgaria come meta di vacanze o per visite di piacere. Nei primi otto mesi del 2006 gli introiti del settore erano pari a 1 557 200 milioni di euro con una crescita del 5,45% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La maggior parte dei turisti proviene dallaGermania (491 897).
Oltre alle città di Sofia, Plovdiv e Veliko Tărnovo sono meta molto frequentata imonasteri, il più celebre dei quali è ilmonastero di Rila. Tra i monumenti spicca quello diBuzludža.
La Bulgaria ha tre parchi nazionali, dieci parchi naturali, novanta riserve naturali, 457 punti di interesse naturali e 175 località protette. La prima area protetta del Paese è stataSilkosia nei montiStrandža istituita nel 1931.[48] All'interno dell'Unione europea la Bulgaria occupa il secondo posto (dopo laSpagna) per numero diriserve della biosfera UNESCO.[49][50][51]
La Bulgaria ha adottato ilprotocollo di Kyoto[52] e ha raggiunto gli obiettivi stabiliti riducendo le emissioni didiossido di carbonio dal 1990 al 2009 del 30%.[53] Tuttavia l'inquinamento provocato dalle fabbriche, dai lavori metallurgici e da una fortedeforestazione continua e causa gravi problemi di salute e benessere.[54] Le aree urbane sono particolarmente afflitte dalla produzione energetica derivante dal carbone e dal traffico stradale,[55][56] mentre l'uso di pesticidi nell'agricoltura e un antiquato sistema fognario industriale producono un vasto inquinamento del suolo e delle acque per colpa di elementi chimici e detergenti.[57] La Bulgaria è l'unico Stato membro dell'Unione europea a non effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani,[58] sebbene sia stato aperto nel giugno 2010 un impianto di riciclaggio dei componenti elettronici.[59] La situazione sta però migliorando nel corso degli anni e sono stati finanziati dal governo alcuni piani in modo da ridurre i livelli d'inquinamento.[57]
Le biodiversità in Bulgaria sono conservate in tre areeparchi nazionali, undici parchi naturali[60] e diciassetteriserve della biosfera.[61] Approssimativamente il 35% delle sue terre è composto da foreste,[62] dove crescono alcuni dei più antichi alberi al mondo, come ilpino Baikushev e laquercia Granit.[63]
La Bulgaria è stata condannata dalla Corte di giustizia europea nel 2017 per "inosservanza sistematica e persistente, dal 2007 ad almeno il 2013 compreso, dei valori limite giornalieri e annuali per le concentrazioni diparticolato sospeso".[64]
La maggior parte del patrimonio floristico della Bulgaria appartiene al dominio dell'Europa Centrale ma in alcune regioni meridionali appare, sia pure misera e malata, lamacchia mediterranea che dall'Egeo avanza fino al bacino inferiore della Marica e assai faticosamente alla valle della Tundža e agli Strandža. Nelle regioni di nord-est, per la maggior aridità del clima, invece appaiono le prime piante alofite che preannunciano la vegetazione dellesteppe pontiche. Esemplari tipici della flora pontica, come irododendri, compaiono poi ad est degli Strandža e sui Rodopi fra i 700 e i1300 m. Le profonde trasformazioni dovute all'uomo, che alle spontanee ha sostituito le piante coltivate, hanno mutato profondamente il paesaggio vegetale, a spese soprattutto del manto forestale. L'80% delle foreste si estende in montagna ma il loro valore economico è scarso poiché le essenze più pregiate si trovano nelle regioni più elevate e di difficile sfruttamento. In funzione dell'altitudine si osserva pertanto la seguente ripartizione delle specie vegetali:querce,frassini,aceri,pioppi,tigli,salici nelle valli e fino a 750 m d'altezza; fino agli 850 m la foresta risulta mista di querce e difaggi; fino ai1500 m predominano i faggi; oltre i2000 m gliabeti e più in alto ancora ipini[65].
La fauna della Bulgaria offre notevole interesse soprattutto per la presenza di esemplari scomparsi nell'Europa occidentale. Numerosi sono ancora oggi glisciacalli e diffusissimi ilupi, lalince e un tipo di roditore asiatico (Spalax leucodon) che è esclusivo della penisola balcanica. Nelle zone più impervie è facile incontrare il piccoloorso bruno e nel distretto di Burgas e degli Strandža con lo sciacallo vivono lavolpe, iltasso, lalepre, ilgatto selvatico, lamartora, lapuzzola e ilcinghiale. Nei boschi vivono, numerosi, icaprioli, icervi e icamosci dei Balcani, i quali preferiscono le solitudini delmassiccio del Rila e deimonti Rodopi.
La più antica manifestazione artistica bulgara, precedente all'introduzione del cristianesimo, evidenziò tracce di tradizione orientale esasanide. La Bulgaria fu il primo Paese slavo a convertirsi al cristianesimo ortodosso; si diffuse quindi nel Paese la pittura diicone, forma espressiva tradizionale bizantina nella quale gli artisti bulgari e, in seguito all'invasione ottomana (1393) e nel tentativo di opporre una sorta di resistenza culturale all'invasore musulmano, inserirono elementi legati alle tradizioni culturali locali e alle tradizioni iconografiche greche.
Durante il periodo delRisorgimento bulgaro successivo all'occupazione turca sorsero ovunque nuove scuole d'arte. La più nota è quella diSamokov, dalla quale uscironoZaharij Zograf, uno dei pittori bulgari più noti e molti degli artisti autori degli affreschi nella chiesa delMonastero di Rila.
Tra i pittori dell'epoca moderna il più celebre èJules Pascin, nato nel 1885 aVidin con il nome di Julius Pinkas; visse per molti anni in Francia, dove morì nel 1930. L'artista contemporaneo più noto è probabilmente Hristo Javašev, noto con il nome suo e della moglie,Christo e Jeanne-Claude. Sue sono, tra le altre opere, la ricopertura delReichstag aBerlino e delPont Neuf diParigi.
Tra i maggiori pittori bulgari del XX secolo spiccaVladimir Dimitrov (1882-1960)[66].
La prima opera teatrale bulgara è ilMihail Miškoed, rappresentata per la prima volta nelčitalište (un edificio comunitario utilizzabile anche come teatro) diŠumen, città natale dell'autore e fondatore del teatro, il maestro elementareSava Dobroplodni (1820-1894). A Šumen nacquero o vissero anche altri autori teatrali comeDobri Vojnikov (1833-1878), considerato il padre del dramma storico bulgaro eVasil Drumev (1841-1902, che in seguito assunse il nome di Kliment Turnovski) autore del drammaIvanco, l'assassino di Asen I e autore dei primi racconti brevi e romanzi bulgari.
I temi delle opere di questo periodo erano quelli delle difficili relazioni fra etnie bulgara, greca e turca, oppure i temi rivoluzionari rivolti contro il dominio turco. Il dramma diLjuben Karavelov (1834-1879)Gli insorti della montagna, narra le azioni deglihajduti, guerriglieri di montagna in lotta contro i turchi; del medesimo argomento tratta anche un dramma scritto dal rivoluzionarioBačo Kiro Petrov.
Una delle figure di spicco della produzione teatrale del periodo successivo all'indipendenza (1878) è l'attore e registaStefan Popov (1816-1920). A un suo omonimo, Ivan Popov, si deve la fondazione della compagnia filodrammatica di Plovdiv; in seguito ad alcune rappresentazioni di successo nella capitale, fu costruito a Sofia un teatro (teatro Osnova, 1888) per ospitare le rappresentazioni.
In epoche più moderne uno degli autori teatrali bulgari più famosi è il già citatoIvan Vazov, autore di drammi storici che hanno come sfondo le lotte indipendentiste del popolo bulgaro. La produzione teatrale della seconda metà del XIX secolo è incentrata sui temi risorgimentali, ripresi anche nelle opere diKonstantin Veličkov (1855-1907).
Gli strumenti tipici della musica popolare bulgara sono un tipo diflauto chiamatokaval e unacornamusa chiamatagaida. Per accompagnare le danze popolari viene solitamente suonata la variante tracia della gaida, che ha una tonalità più alta ed è chiamataDjura Gaida, mentre viene preferita la variante più bassa chiamataKaba Gaida, per accompagnare canti e ballate. Strumento tradizionale a corde è rappresentato dallagadulka.
La musica strumentale nei primi decenni delNovecento si impreziosì di esperienze nelmelodrammatico e nelsinfonico, caratterizzate da elementi presi dal folklore locale. Tra i compositori più apprezzati si annoveraGeorgi Atanasov (1881-1931).
Nel campo operistico spiccano i nomi dei soprani Raina Kabaivanska e Ghena Dimitrova, nonché dei bassi Boris Hristov e Nicolai Ghiaurov. Tra le cantanti bulgare spiccanoLili Ivanova[68],Maria,Viktorija Georgieva, interprete del singoloTears Getting Sober (2020), e tra i cantanti spiccaAzis, cantante diČalga, un tipo di musica folk bulgara.
In ambito cinematografico, durante il XX secolo, spicca la figura dell'attriceNevena Kokanova (1938-2000)[69], considerata spesso lafirst lady del cinema bulgaro[70].
Viene isolato il batterioLactobacillus delbrueckii subsp. bulgaricus, tra gli organismi responsabili della fermentazione del latte, utilizzato nella produzione delloyogurt: identificato, nel 1905, dal medico e microbiologo bulgaroStamen Grigorov (1878-1945).
Nel XX secolo, per quanto riguarda il campo tecnologico, si ricorda la figura del fisico e inventore statunitense, ma di origine bulgara,John Vincent Atanasoff, considerato ilpadre del computer[72].
Bulgaro era anche un calciatore che in passato suscitò l'interesse di alcune squadre straniere – tra le quali ilBenfica –Georgi Asparuhov-Gundi (1943-1971), che morì all'apice della carriera in un incidente automobilistico.
Atleti bulgari hanno ottenuto successi anche in molti altri sport. Due ginnaste bulgare hanno vinto tre titoli mondiali nellaginnastica ritmica:Marija Gigova nel 1969, 1971 e 1973 eMarija Petrova nel 1993, 1994, 1995 e 1996; altri ginnasti di successo sono statiSimona Pejčeva (6ª ai giochi olimpici di Atene 2004),Neška Robeva (partecipazione a quattro edizioni dei mondiali e poi allenatrice della squadra nazionale di ginnastica ritmica) eJordan Jovčev che ha vinto quattro medaglie olimpiche nellaginnastica artistica.
Nel 2006 la squadra nazionale maschile di pallavolo, che occupa la quinta posizione nella classifica FIVB, ha ottenuto la medaglia di bronzo aicampionati mondiali.
Nel 2025 sempre la squadra nazionale maschile, conquista la medaglia d'argento ai campionati mondiali, raggiungendo la finale per la prima volta dal 1970.[73]
Un aspetto culturale importante è rappresentato anche dal folclore e dalla mitologia: tipica figura mitica è rappresentata daBaba Marta che porta con sé la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Altra figura leggendaria è rappresentata daBaba Jaga. Oltre che al folclore rom, appartiene anche al folclore bulgaro la figura leggendaria delDampiro, ovvero la progenie di vampiro e di una donna umana.
Lacucina bulgara è simile a quella degli altri popoli della penisola balcanica e mostra una forte influenza turca e greca.[75] Tra i cibi più rinomati si possono trovare loyogurt, lalukanka, labanitsa, lašopska salata, laljutenica e ilkozunak, ma sono presenti altri piatti di origine tipicamente balcanica o medio-orientale come lamusakà, ilgjuveč e labaklava. Il consumo di carne è inferiore alla media europea e si riscontra una notevole prevalenza per una gran quantità di piatti di insalata e verdure.[75] Larakija è un superalcolico tradizionale a base di frutta, che veniva consumato in Bulgaria già nel XIV secolo.[76] Tra i vini bulgari più noti è possibile trovare tipi ditraminer,moscati e dimavrud, dei quali vengono prodotti più di 200 000 tonnellate annue.[77][78] Fino al 1989 la Bulgaria era il secondo esportatore di vino al mondo.[79]
Noto anche come Giorno del coraggio e festa dell'esercito bulgaro, Ден на храбростта и празник на Българската армия,Den na hrabrostta i praznik na Bălgarskata armija
24 maggio
Festa dell'istruzione, della cultura bulgara e della letteratura slava
Ден на българската просвета и култура и на славянската писменост Den na bălgarskata prosveta i kultura i na slavjanskata pismenost
6 settembre
Festa dell'unificazione della Bulgaria
Ден на Съединението на България Den na Săedinenieto na Bălgarija
«Allo Stato» — Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
«In contrast, the earliest exploitation and working of gold occurs in the Balkans during the mid-fifth millennium BC, several centuries after the earliest known copper smelting. This is demonstrated most spectacularly in the various objects adorning the burials at Varna, Bulgaria (Renfrew 1986; Highamet al. 2007). In contrast, the earliest gold objects found in Southwest Asia date only to the beginning of the fourth millennium BC as at Nahal Qanah in Israel (Golden 2009), suggesting that gold exploitation may have been a Southeast European invention, albeit a short-lived one»
^Bernd Freytag von Loringhoven, "Nel bunker di Hitler", Einaudi, Gli struzzi, p. 84
^P. Grilli di Cortona e O. Lanza (a cura di),Tra vecchio e nuovo regime. Il peso del passato nella costruzione della democrazia, Bologna, Il Mulino, 2011, p. 208.
^(BG) Rumen Penin,Природна география на България, Bulvest 2000, 2007, p. 18,ISBN978-954-18-0546-6.
^Hydrology of Bulgaria, sugeografia.kabinata.com, Topics of Geography of Bulgaria.URL consultato il 5 settembre 2017.
^ D. Arkadiev,The population of Bulgaria during the Middle Ages (seventh to fourteenth centuries), inNaselenie, vol. 4, 24 gennaio 2014, pp. 3-11,PMID12280532.
^Peter John Georgeoff (con David Crowe), "National Minorities in Bulgaria, 1919–1980" in Horak, Stephen, ed., Eastern European National Minorities 1919/1980: A Handbook, (Littleton, Co: Libraries Limited, Inc.).
^abVi sono forti indizi che nei censimenti del1946 e del1956 molte persone vennero forzate ad identificarsi di etniamacedone contro il proprio volere dalgoverno comunista bulgaro in virtù di un accordo con laJugoslavia socialista; vedi anche: Joseph,The Communist Party of Bulgaria; Origins and Development, 1883–1936. Columbia University Press, pagina 126; Bernard A. Cook,Europe Since 1945: An Encyclopedia, Taylor & Francis, 2001, pagina 810,ISBN 978-0-8153-4058-4.
^La percentuale dei gruppi etnici del2011 è stata calcolata solo da coloro che hanno risposto alla domanda opzionale sull'etnicità (6.680.980 in totale) e non include circa 750.000 persone - il 10% della popolazione totale della Bulgaria - che non ha risposto alla medesima.
^Kalionski, Alexei. Communities, Identities and Migrations in Southeast Europe Collected Articles. Anamnesis.ISBN 978-619-90188-4-2, p. 48
^6.1 European population committee (CDPO) The demographic characteristics of national minorities in certain European States The demographic characteristics of the main ethnic/national minorities in Bulgaria CM(99) 138 Addendum 2 (restricted) 27 October 1999
Gran parte del materiale di questo articolo è tratto dalCIA World Factbook 2000 e dal sito del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Stefano Baldi e Alexandre Kostov (a cura di),140 anni di relazioni fra Italia e Bulgaria. Diplomazia, Economia, Cultura (1879-2019), Sofia, Tendril Publishing House, 2020,ISBN978-619-91496-0-7.Versione digitale
Anna Maria RATTI, Oscar RANDI, Carlo TAGLIAVINI, Eudossia PETEVA, Enzo PALMIERI, Giuseppe CARACI, Renato BIASUTTI, Olga Balabanova, Mario BERTI, Carlo DE ANGELIS, Cirillo KOROLEVSKIJ, Vasil N. ZLATARSKI, Enrico DAMIANI e Bogdan FILOV,BULGARIA, inEnciclopedia Italiana,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.