LaBucovina (pronuncia:/bukoˈvina/[1]; in tedescoBukowina, anticamenteBuchenland; in romenoBucovina; in ucrainoБуковина?,Bukovyna; in russoБуковина?,Bukovina) è un territorio dell'Europa orientale amministrativamente diviso traRomania (Bucovina meridionale) eUcraina (Bucovina settentrionale).
Questa regione deiCarpazi assunse ufficialmente il nome di Bucovina nel1775, quando divenne un dominioasburgico. I tedeschi le conferirono questo nome partendo da quello polacco di Bukowina, che a sua volta derivava dal termine slavobuk che significa "albero di faggio".
La Bucovina, che ricopre grosso modo un'area di10422 km², non ha unità fisica. Essa comprende una parte del versante orientale deiCarpazi, il quale è formato da creste uniformi, che non giungono all'altezza di 2000 m, e hanno, presso l'antica frontiera dalla parte dellaTransilvania, alcune vette calcaree un po' più elevate (Rareu, 1887 m); comprende poi una larga zona di colline terziarie, con ripidi pendii costituiti da sabbie e calcari sarmatici, generalmente volti a ovest, mentre le valli longitudinali si sviluppano nelle argille vindoboniane; infine comprende una piccola distesa di pianure con carattere stepposo, che sono il prolungamento dell'altopiano dellaBessarabia settentrionale, limitato dal profondo canyon delDnestr, il quale forma la frontiera verso il nord-est.[2]
Il clima della Bucovina ècontinentale ed eccessivo.Černivci (248 m) presenta una media annua di 9,1 °C, di –2,7 °C in gennaio e di 20,5 °C in luglio. L'inversione della temperatura costituisce la regola nell'inverno, quando l'aria è calma. Le precipitazioni, copiose in montagna, diventano scarse in pianura.[2]
Nel1940 l'Unione Sovietica, a seguito di un ultimatum, si annetté la Bessarabia con il consenso dellaGermania nazista sulla base dei protocolli segreti firmati nelPatto Ribbentrop-Molotov del 23 agosto1939, ma si impadronì anche della Bucovina settentrionale, che in tali protocolli non era menzionata (si indicava esplicitamente la Bessarabia in un generico contesto di Europa sud-orientale, mentre la Bucovina era considerataMitteleuropa). Durante l'avanzata in territorio romeno, l'Armata Rossa non rispettò i tempi concordati tra i governi di Mosca e di Bucarest e aprì il fuoco contro le truppe romene in marcia verso il nuovo confine, causando numerose vittime. Interi reparti romeni vennero accerchiati e catturati. Anche forze partigiane, precedentemente introdotte nella regione, parteciparono a queste azioni di guerra contro l'esercito romeno. L'Armata Rossa occupò anche il territorio diHerca (con popolazione quasi totalmente romena) che non era incluso nelle rivendicazioni sovietiche e neppure nell'ultimatum di Mosca[3].
Dopo l'annessione da parte dell'URSS della Bucovina settentrionale, centinaia dicontadini furono uccisi dallapolizia sovietica mentre cercavano di fuggire inRomania. Si ricorda ilmassacro di Fântâna Albă del 1º aprile 1941. Alcune migliaia di persone arrestate non fecero più ritorno. Nel1941 la Romania si unì alla Germania nazista nell'invasione dell'Unione Sovietica (operazione Barbarossa) e si riprese, provvisoriamente, la Bessarabia e la Bucovina settentrionale, ma nel1944 l'Unione Sovietica rioccupò la Bessarabia e metà della Bucovina (Bucovina del Nord), che le vennero assegnate daltrattato di pace del1947.
In Bucovina si trovano dei pregevolissimimonasteri risalenti alXV-XVI secolo; tra i più famosi ci sono quelli diPutna,Voronet,Sucevița eHumor, pressoGura Humorului. I monasteri hanno la particolarità di essereaffrescati all'esterno ed in quelli restaurati oggi questi affreschi si mostrano in tutta la loro bellezza. Da qualche anno fanno parte delpatrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
La Bucovina è una regione montuosa, sostanzialmente una valle; solo nella zona settentrionale verso l'Ucraina il territorio è pianeggiante. Nella valle delfiumeMoldava vi sono le cittadine diCâmpulung Moldovenesc eVatra Dornei, che hanno una qualche rinomanza come stazioni climatiche. La regione della valle è comunque ricca di foreste.È possibile visitare su appuntamento la miniera di sale di Cacica, tuttora in attività, che ha vari spazi sotterranei comprendenti una chiesa, un ristorante (attualmente in attività solo per ricevimenti) ed una piscina salata.
Ci sono alcune fabbriche di scarpe, prodotti alimentari, prodotti biologici (latte, formaggio), lavorazione del legno (Fabbrica Egger) ed aCacica vi è unaminiera sotterranea disalgemma che produce all'incirca 50.000 tonnellate/anno dicloruro di sodio.