Centro archeologico e turistico dell'Appennino Lucano, è posto alle falde orientali delgruppo montuoso dei monti Eremita - Marzano sul versante destro della bassa valle del fiume Bianco, affluente del fiumeTanagro. L'abitato si concentra su un poggio al margine di un vasto piano carsico, un tempo occupato da un lago, ora prosciugato e coltivato. Il punto più elevato del territorio di Buccino è la cima del monte Ogna con1361 m s.l.m. situato a nord del centro abitato al confine con i comuni diColliano eSan Gregorio Magno nel comprensorio dei monti Eremita-Marzano. Il punto più basso è di113 m s.l.m. situato a sud del paese al confine con il comune diSicignano degli Alburni. L'escursione altimetrica è di 1 248 metri.
Grazie alla sua posizione geografica dominante rivolta verso il golfo di Paestum, la località è stata frequentata sin dalle epoche più remote. I materiali più antichi risalgono al primoNeolitico, particolarmente nelle località di San Mauro e di Piani di Buccino. In località Sant'Antonio invece sono emerse diverse testimonianzecalcolitiche, risalenti dunque alla seconda metà delIII millennio a.C., più precisamente alcune tombe appartenenti alla vicinacultura del Gaudo, riconducibile ai primi abitanti diPaestum.[6] Le prime strutture sedentarie appartengono alla collina di Tufariello, costituenti un piccolo villaggio dell'età del bronzo (Proto-Appenninico B). Con l'età successiva (fineVIII secolo a.C.) l'abitato s'insedia nel territorio oggi occupato propriamente dalla città di Buccino; da qui sono note alcune necropoli - in località Santo Stefano - caratterizzate dalla disposizione fetale dei corpi, tipico della regione; l'uso viene meno dopo l'arrivo delle popolazioni lucane, intorno all'inizio delIV secolo a.C.[7]
La più antica testimonianza, ancora in parte esistente, della nascita diVolcei risale alIV secolo a.C., quando vengono costruite le prime mura di cinta a fortificazione della città. Con l'arrivo deiRomani venne edificato, in età repubblicana, un ponte sulfiume Bianco, che menava allaVia Rhegium-Capua; e in età imperiale un tempio dedicato al culto dei Cesari, detto appuntoCaesareum, ancora in parte visibile in Via Santo Spirito.Tito Livio ricorda che nel209 a.C. iVolceientes (inlatino "gli abitanti di Volcei") si arresero alconsoleQuinto Fulvio Flacco alla fine dellaseconda guerra punica (219-202 a.C.). Un secolo dopo, precisamente nel90 a.C., durante la cosiddetta "guerra sociale", l'abitato fu elevato amunicipium, grazie alla concessione della cittadinanza romana a tutti i popoli della penisola italiana.[8]
Dopo un certo sviluppo per tutta l'età romana, alla fine dell'epoca imperiale si osserva un lento abbandono della cittadina, terminato nelXII secolo con l'instaurazione di un castellonormanno, che ricalca in gran parte l'antico abitato. Ancora oggi lo sviluppo urbanistico è legato all'antico assetto della città romana.
La città venne fortemente colpita dalbombardamento aereo da parte dell'aviazione britannica il 16 settembre 1943; persero la vita nell'attacco numerosi cittadini ed un gruppo di bambini che giocava nei pressi di piazza San Vito. L’accaduto è testimoniato dal monumento funebre ai caduti situato in piazza Municipio.
Situata in un territorio altamente sismisco, la città venne in parte distrutta dalsisma del 23 novembre 1980. La ricostruzione lenta ed articolata ha portato alla luce gran parte delle testimonianze archeologiche dall’antica città di Volcei, ben visibili nel centro storico e nel parco archeologico urbano.
Lo stemma comunale è composto da un cerchio ovale con al centro un gallo su un prato verde. Intorno al cerchio è presente la scrittaOrdo populusque Volceianus[13].
Motto
Ordo populusque Volceianus (Le autorità amministrative e il popolo Volceiano).
Municipio (tutti gli uffici comunali insieme al museo archeologico nazionale si trovano nell'antico convento degli eremitani di Sant’Agostino, fondato nel basso medio evo; il chiostro, che fu completamente rifatto nel 1473, è stato recentemente restaurato[14])
Fossato difensivo della struttura normanno angioina
Ilparco archeologico urbano è stato inaugurato nel 2003 ed ha l'intento di collegare e di rendere fruibili, in un itinerario in parte sotterraneo, i monumenti di maggiore importanza collocati nel centro storico del paese. Tra i luoghi monumentali oggi visibili lungo i percorsi del Parco si ricordano:
Riserva naturale Foce Sele - Tanagro, sito di Interesse Comunitario IT 8050010 comprendente le fasce litoranee a destra e sinistra dei fiumi Sele e Tanagro, e parte del litorale tirrenico.
Santa Maria Assunta unitaaeque principaliter a San Giovanni Gerosolimitano;
Santa Croce in Gerusalemme;
Santa Maria Solditta in Sant'Antonio Abate.
Dal 1904 patrona della città è Maria Santissima Immacolata, venerata nel santuario di Santa Maria delle Grazie, ubicato sul costone est adiacente all'abitato. I solenni festeggiamenti, si svolgono dal giovedì al lunedì della prima settimana di luglio.Il giovedì santo apre la festività con la processione del "manto", che partendo dalla chiesa madre raggiunge il santuario ove è venerata la santa.Al venerdì avviene la vestizione ed intronizzazione della vergine, mentre al sabato sera la processione della guglia ed il canto dell'Ave Maria a mezzanotte annunciano la domenica, quando si svolge la processione del mattino per le strade della città. Le festività patronali si concludono il lunedì con la benedizione delle auto e il concerto serale.
Di particolare rilievo e pregio estetico è l'effigie dell'Immacolata, di cui non si conosce l'autore o la scuola di creazione, risultando tuttavia per analogie e confronti con altre madonne, di origine settecentesca.La statua, dall'aspetto solenne e austero, si presenta vestita con abiti finemente ricamati con intarsi di oro e perline. La Vergine indossa un lungo mantello celeste, anch'esso riccamente decorato con stelle ottenute dalla tessitura di fili in oro. Le caratteristiche della santa, richiamano diversi episodi della storia cristiana, tra cui l'episodio di "Maria che schiaccia il serpente" tratto dalLibro della Genesi.
Buccino è sede delDistretto A dell'ASL Salerno 2, comprendente i comuni di Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, Ricigliano, Romagnano al Monte, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva.
Museo archeologico nazionale di Volcei "Marcello Gigante": il museo ha sede nello storico convento degli Eremitani di S.Agostino, realizzato nella forma attuale, dall'Architetto Natale da Ragusa e passato in proprietà comunale dopo l'unità d'Italia. Il museo ospita reperti e manufatti che coprono un arco temporale che va dal periodo preistorio all'età tardo romana.
Lo statuto comunale di Buccino non menziona nessuna frazione. In base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[17], le località abitate sono:
Pianelle: 88 abitanti531 m s.l.m.;
San Giovanni: 50 abitanti215 m s.l.m.;
Teglia: 217 abitanti460 m s.l.m., situata lungo la SP 268;
Temponi: 46 abitanti327 m s.l.m.;
Tufariello: 95 abitanti425 m s.l.m.;
Buccino Scalo.
Buccino si suddivide in tre rioni: Borgo, San Vito e Centro storico. Fino al terremoto del 1980 nelCentro storico si concentrava la maggior parte della popolazione. In seguito alla ricostruzione post-sismica l'abitato si è esteso nelle zone adiacenti alla parte alta della collina e la distribuzione urbana si è fatta più estesa e disomogenea, coprendo un territorio suddiviso tra il versanteest ed il versante ovest della collina.
Il comune è dotato un'area industriale realizzata con la Legge 219/81, in cui sono presenti aziende di piccole dimensioni nel settore alimentare (produzione di vini e olii; è anche presente lo stabilimento industrialePepsi -IBG Sud Spa), in quellotessile, dell'abbigliamento e deimateriali da costruzione.
^Teobaldo Fortunato e redazione Campania Felix,La storia scritta nelle pietre,«Campania Felix», 2008, 27, 12-17
«Poco dopo la metà del secolo,Bruttia Crispina,la figlia di un senatore di origine volceiana,sposò Lucio Commodo che nell'anno 180 d.C. diventerà il nuovo imperatore di Roma.»
Giuseppe Sacco,Monografia di Buccino, Buccino, Tipografia Volceiana, 1898.
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Robert Ross Holloway,Buccino. The eneolithic necropolis of S. Antonio and other prehistoric discoveries made in 1968 and 1969 by Brown University, Roma, De Luca, 1973.
Robert Ross Holloway,Scavi e vino. Qualche ricordo di archeologia e di Buccino, prefazione di G. Arduino, Torino, Edizioni Martate, 2015
Volceiana.Scritti su Buccino antica (Giuseppe Arduino, Vittorio Bracco, Werner Johannowsky), a cura del Comune di Buccino, Salerno, Palladio, 1985.
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Giuseppe Arduino, Vici, praediae fundinell'antico territorio di Volcei. Balvano-San Gregorio Magno, Salerno, Palladio, 1997.
Giuseppe Arduino,Una statuetta di Ercole rinvenuta a Buccino, Buccino, Grafica Martino, 2014.
Giuseppe Arduino,Buccino e la rivoluzione garibaldina. Reazioni e contrasti prima e dopo l'Unità, Buccino, Grafica Martino, 2014.
Giuseppe Arduino,Iter Volceianum. Viaggio nella Buccino antica e nel suo territorio, 2ª ediz., Torino, Edizioni Martate, 2015.
Giuseppe Arduino,Volcei. Questioni storiche ed etimologiche, prefazione di Ross Holloway, Torino, Edizioni Martate, 2016.
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Salimbene Giovanni,Animali uomini e dèi in un antico borgo del Mezzogiorno, Battipaglia, Laveglia&Carlone Editore, 2013.
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Giovanni Salimbene,Ricognizione epigrafica a Buccino dall'anno 1304 all'anno 1986, Napoli, Giannini Editore, 1993.
Giuseppe Arduino,Un quartiere di Volcei consacrato a Venere, in "La Voce di Buccino", 4 (2016), pp. 20–21.
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