Situata nel sud del Paese, sul fiumeDâmbovița, è il maggiore centro industriale e commerciale del paese. Il territorio della città è interamente circondato daldistretto di Ilfov, pur non facendone parte (risulta però come zonahinterland, causa vicinanza e urbanizzazione continua tra le strade e la metropolitana, e futura integrazione comunale, con2000 km quadrati di territorio e circa 2,4 milioni di abitanti circa, il che la rende anche la decima città per territorio in Europa), in quanto il municipio è l'unico della Romania a faredistretto di per sé.
Secondo i dati preliminari del censimento del 2024, 2 142 929 abitanti[1] vivono entro i limiti della città. Secondo le stime, Bucarest arriva durante il giorno a quattro milioni di persone, perché si aggiungono gli abitanti delle località intorno alla città e viandanti turistici o lavoratori, che fanno parte della futura area metropolitana, e hanno una popolazione di circa 600 000 persone[5]. L'area urbana si estende oltre Bucarest con una popolazione di 2 420 530 di persone.
La prima menzione della località appare nel1459. Nel1862 divenne la capitale deiPrincipati Uniti; da allora ha subito cambiamenti continui, diventando il centro della scena artistica, culturale e mediatica rumena. L'architettura elegante e l'atmosfera urbana le portarono durante laBelle Époque il soprannome di "Piccola Parigi"[4], anche se diversi edifici e quartieri del centro storico furono danneggiati o interamente distrutti dalla guerra, dai terremoti e dal programma di sistemazione diNicolae Ceaușescu. Negli ultimi anni, la città ha vissuto un boom economico e culturale[6].
Da un punto di vista economico, Bucarest è la città più prospera della Romania[7] ed è uno dei principali centri industriali e nodi di trasporto nell'Europa orientale. La città dispone di strutture per convegni, istituti scolastici, aree culturali, centri commerciali e aree ricreative.
La città, avente lo stesso livello amministrativo dei distretti, è suddivisa in seisettori e amministrata dal municipio di Bucarest.
Bucarest è situata nella parte sudorientale del Paese in un'area di lievissime ondulazioni al centro dellapianura Valacca, tra ilDanubio a sud e iCarpazi a nord, ed è attraversata dal fiumeDâmbovița, affluente dell'Arges, in parte canalizzato, e da un affluente del Dîmbovita, il Colentina, il cui corso meandriforme si allarga a formare piccoli laghi anche all'interno del perimetro urbano.
Nella capitale, Bucarest, l'inverno è freddo e grigio, con nevicate e gelate. L'estate è calda e soleggiata, ma nel pomeriggio possono scoppiare dei temporali.
Durante le ondate di freddo, la temperatura può scendere fino a circa−15 °C.Negli inverni più freddi, la temperatura è scesa fino a−27 °C nel gennaio 1985, a−24 °C nel gennaio 1987 e nel gennaio 2010, a−22 °C nel dicembre 2002 e nel febbraio 2012, ma in precedenza si erano toccati i−32 °C nel gennaio 1942, e i−29 °C nel febbraio 1929. In estate, nelle giornate calde la temperatura può raggiungere i35 °C; nel giugno 2007 si sono toccati i39 °C, e nel luglio 2000 addirittura i42 °C.Per quanto riguarda le precipitazioni a Bucarest ammontano a598 mm l'anno; il periodo più piovoso va da maggio ad agosto a causa dei temporali pomeridiani. Il sole si vede raramente a Bucarest da novembre a febbraio, perché nei periodi di alta pressione si formano spesso nebbie e nubi basse. L'estate invece è abbastanza soleggiata.
Si teorizza che il nome della città derivi dalla parola rumenabucurie, che significafelicità,gioia; la giusta traduzione potrebbe essere quindicittà della gioia. Altre teorie presumono che il nome sia legato a quello del suo leggendario fondatore, il pastore Bucur.
Una punta di lancia d'oro risalente all'età del bronzo, Museo Nazionale di Storia della Romania
Secondo la leggenda la città venne fondata da un pastore di nomeBucur ("felice", "gioioso" inrumeno) come tappa del suo cammino ditransumanza daiCarpazi alMar Nero. Infatti inRomania molti toponimi inești sono il plurale diescu, strettamente legato al nome di un fondatore (mercante, libero contadino,boiardo,voivoda,ospodaro), quindiBucurești potrebbe essere il plurale diBucurescu, toponimo legato a un certo Bucur.
L'area di Bucarest era popolata già da tempi remotissimi. In un'altura sul fiumeDâmbovița, l'odiernaRadu Vodă, infatti, fu abitata già dalPaleolitico (stimato fra il milione e 10 000 anni a.C.). È il sito abitato più antico dell'interaRomania.
Nella zona fra i fiumiDâmbovița eColentina appaiono alcune prove di insediamenti dellacultura neolitica risalenti intorno al 1800 a.C. nelle aree diDudești (Settore 3 di Bucarest), del lago Tei (formato dal Colentina) e diBucureștii Noi (Settore 1). Scavi archeologici mostrano che queste aree si svilupparono attraversando l'età del bronzo fino al 100 a.C. Durante questo periodo infatti le aree diHerăstrău,Radu Vodă,Pantelimon,Popești-Leordeni ePopești-Novaci vennero popolate da gentiindoeuropee, iDaci.
Nonostante i numerosi insediamenti preistorici e relativi ritrovamenti, un primo vero nucleo urbano sorse, sulle rive della Dâmbovița, solo alla fine delXIV secolo[9]. In seguito allabattaglia di Rovine del 1395, terminata con la vittoria suiTurchi,Mircea il Vecchio decise di erigere in questo luogo lafortezza di Bucarest (dove Bucur poteva esserne il governatore militare).
Il nome di Bucarest è menzionato per la prima volta in un documento in latino datato 20 settembre 1459 firmato dal celebreVlad III di Valacchia, dove rinforza delle fortificazioni. Questi viene perciò ricordato come il fondatore ufficiale della città[10].
Bucarest nei primi anni ebbe un ruolo strategico, quello di controllare la via fra la città diTârgșor e quella diGiurgiu, la quale, con la riconquista turca del 1420, divenne l'ultimo avamposto ottomano. Anche se dal 1459 Vlad III soggiornerà più volte a Bucarest, la capitale dellaValacchia fin ad alloraCurtea de Argeș, poi portata aTârgoviște nelXV secolo, restò altrove. Solo il 14 ottobre 1465, quandoRadu III il Bello la elesse a sua residenza principesca secondaria, la città vide il soggiorno alternato dei sovrani. Nel 1558-59Mircea V il Pastore fonda nellaCurtea Veche, l'antica residenza principesca, lachiesa palatina, oggi la più antica chiesa della città conservata nella sua forma originale.
Bucarest non ebbe mai unacinta muraria. In caso di guerra gli abitanti con i loro beni e bestiame, trovavano rifugio nei dintorni, nell'impenetrabileforesta di Vlăsia (Settore 5) o nellepaludi di Călugăreni, vera trappola per gli invasori.
Nel 1595 durante labattaglia di Călugăreni condotta daMichele il Coraggioso contro l'Impero ottomano, Bucarest, abbandonata in seguito alla ritirata del principe valacco, cadde sotto i turchi che la occuparono con una guarnigione di 10 000 uomini. Venne riconquistata con l'aiuto degli austriaci qualche mese dopo, ma la città, incendiata dai turchi, andò completamente distrutta.
Bucarest venne ricostruita e continuò a crescere in dimensioni e prosperità. Il suo centro era lungo laUlița mare, la "Via Grande", poi chiamata dal 1589Lipscani dalla presenza della comunità dei mercanti provenienti daLipsia. NelXVII secolo, Bucarest diviene il centro commerciale più importante dellaValacchia. Inoltre nel 1659 il voivodaGheorghe Ghica la elegge a capitale della Romania. Grazie alla sua posizione, in pianura e più vicino al Danubio, era più facile da controllare rispetto a Târgoviște.
Da allora si passa alla sua modernizzazione: nel 1661 le strade vengono lastricate con pietre di fiume, nel 1694 viene fondato il primo istituto di istruzione superiore, laAcademia Domnească (Accademia reale), nel 1698Constantin Brâncoveanu erige la sua nuova residenza, ilpalazzo di Mogoșoaia e fonda nel 1704, su iniziativa di Mihai Cantacuzino loSpitalul Colțea (Ospedale di Corte).
Nel XIX secolo la Romania è la scena delle guerre fra gli imperi vicini. In questo contesto i rumeni si rivoltano nel 1821 e nel 1848. Bucarest viene frequentemente occupata da ottomani, austriaci (1828-1833) e russi (1853-1854); poi fra il 1854 e il 1857 è sotto una guarnigione austriaca. Inoltre, il 23 marzo 1847 circa duemila edifici sono preda delle fiamme di un incendio che distrugge un terzo della città colpendo gravemente i monumenti antichi.
Nel 1859, con l'unione dellaValacchia e dellaMoldavia, Bucarest diventa la capitale del nuovoRegno di Romania e la città e la sua popolazione crescono velocemente. La particolare architettura d'ispirazione francese e l'ambiente culturale cosmopolita dell'epoca le diedero l'appellativo diPiccolaParigi[11], anche se le differenze sociali tra un crescente ceto agiato e la massa di poveri continuarono a crescere. Fu in quel periodo che nel 1884reCarlo I fece costruire unanello di fortificazioni attorno alla città.
Il 6 dicembre del1916, la città fu occupata dalle forzetedesche e la capitale fu trasferita aIași. La città fu finalmente liberata nel dicembre del1918, tornando capitale delRegno di Romania.
Bucarest ha sofferto grosse perdite e distruzioni a causa del terremoto del1940 e dei bombardamentianglo-statunitensi durante laseconda guerra mondiale. Il 30 dicembre1947, dopo che ilpartito comunista è giunto al potere con l'appoggio dell'URSS, ha abolito lamonarchia instaurando una dittatura comunista che gravitava nell'orbita sovietica.
Alla fine deglianni settanta, durante la dittatura diNicolae Ceaușescu, a seguito di unforte terremoto una rilevante parte del centro storico della città (stimabile in un terzo), incluse alcune sue antiche chiese, è stata distrutta e successivamente rimpiazzata con edifici e quartieri di tipici stilemi comunisti. Di quest'epoca è il Centrul Civic e laCasa del Popolo, divenuta poi sede delParlamento dopo la caduta di Ceaușescu, che è reputato essere il secondo edificio governativo più esteso al mondo dopo ilPentagono.
Vita notturna di Bucarest
Fino a pochi decenni addietro le zone circostanti la capitale erano principalmente rurali, però dal1989 si è iniziato a costruire nuovi quartieri intorno alla città; le zone periferiche a Nord (Pipera,Băneasa) sono più ambite dalla, per ora limitata, parte di popolazione benestante, mentre quelle a Sud ospitano maggiormente quella a basso reddito.
Cattedrale Patriarcale di Bucarest. Fa parte di un vasto complesso architettonico comprendente anche il Palazzo del Patriarcato e la residenza patriarcale. La chiesa venne costruita tra il 1654 e il 1658. Le mura interne della chiesa furono dipinte per la prima volta nel1665.
Chiesa Stavropoleos. La chiesa ortodossa del monastero omonimo rappresenta un capolavoro dell'architettura rumena secondo lostile Brâncoveanu. Venne eretta nel 1724 per volere dell'archimandrita Ioanichie Stratonikeas, poi divenuto metropolita diStavropol' nel 1726.
IlParco Tineretului si trova a breve distanza da Union Square e il centro della città. Con una superficie di circa 200 ettari è tra i parchi più grandi di Bucarest.
La popolazione è cresciuta molto rapidamente negli ultimi due secoli ma sta subendo una fase d'arresto dalla seconda metà degli anni 1990. Tuttavia dal 2002 la popolazione ha ricominciato a risalire, passando da 1,926 milioni del 2002 a 1,944 milioni di abitanti nel 2009. Il calo della popolazione del comune di Bucarest negli ultimi anni si deve anche alla ricerca di abitazioni nuove e più economiche fuori dalla città e nello specifico nei centri abitati deldistretto di Ilfov che invece stanno crescendo in modo esponenziale.
Sotto, i dati del numero di abitanti della città dal1798 al2021:Abitanti censiti (migliaia)[12]
La città è suddivisa in sei settori amministrativi (sector in rumeno), ciascuno dei quali ha un propriosindaco e un proprio consiglio, che si occupano di questioni locali (strade secondarie, parchi, scuole e servizi di pulizia). Anche i consigli dei settori sono eletti ogni quattro anni nell'ambito delle elezioni comunali. Ciascuno di essi comprende inoltre diversi quartieri informali (cartiere in rumeno), che non hanno funzioni amministrative.
Dorobanți,Băneasa,Aviației,Pipera, Aviatorilor, Primăverii, Romanǎ, Victoriei, Herǎstrǎu, Bucureștii Noi, Dǎmǎroaia, Strǎulești, Chitila, Grivița, 1 Mai, Pajura, Domenii e una piccola parte di Giulești, la zona dove sorge lostadio Rapid-Giulești
Vecchia sede della banca CEC con a fianco il Bucharest Financial Plaza (destra)
La città possiede il 21% della produzione industriale del paese. Bucarest è il più importante nodo ferroviario, stradale e aereo del paese, e circa un terzo delle entrate tributarie provengono da cittadini e aziende con sede nella capitale rumena. Il Pil pro capite medio della città è circa il doppio di quello registrato nel resto della Romania (dati Eurostat).
La città ha conosciuto un importante progresso economico in particolare a partire dal 2005, grazie a un rapido sviluppo delle costruzioni immobiliari, di uffici o centri commerciali. È presente laBorsa di Bucarest (BVB - Bursa de Valori București), la più importante del paese. Il più importante mercato cittadino è quello diObor, ospitato in un edificio rimodernato che sorge nello stesso punto dove si svolgeva tradizionalmente il mercato all'aperto; a partire dalla fine del XX secolo è avvenuto un boom degli ipermercati tra cuiCarrefour eMetro AG, mentre per quanto riguarda i centri commerciali, sono stati costruiti i seguenti: AFI Palace Cotroceni, Sun Plaza, Băneasa Shopping City, Bucharest Mall, Plaza Romania, City Mall, Jolie Ville Galleria, Liberty Center, Unirea Shopping Center e molti altri minori.
Nella città si trovano inoltre i quartier generali delle compagnie aeree Air Bucharest eBlue Air.
PonteBasarab, progettato daJavier Manterola e costruito daFCC eAstaldi. È un nodo intermodale in quanto sul piano superiore presenta una stazione della linea 1 dellarete tranviaria cittadina mentre sul piano stradale sottostante c'è la stazioneBasarab della metropolitana.
Bucarest ha la maggiore rete di trasporti dellaRomania e una delle maggiori dell'Europa centrale eorientale. Dalla capitale si diramano le principaliautostrade della nazione, leA1,A2 eA3. Intorno alla città vi è poi laCintura di Bucarest che funge da raccordo anulare.
Lametropolitana di Bucarest è lunga86,6 km ed è costituita da 78 stazioni, ha cinque linee già in funzione (M1,M2,M3,M4 eM5) e una sesta (M6) in fase di costruzione. È gestita dall'aziendaMetrorex.
L'Aeroporto Henri Coandă (codice ICAO: LROP -codice IATA: OTP) situato nel vicino paese diOtopeni poco a nord della città, smista il traffico internazionale delle grandi compagnie aeree e attualmente è l'unico aeroporto attivo;
L'Aeroporto Aurel Vlaicu (codice ICAO: LRBS -codice IATA: BBU) un tempo dedicato al traffico aereo governativo e locale, in seguito è diventato la base per i volilow-cost; dal marzo 2012 è stato chiuso anche al traffico dellelow-cost (dirottate su Otopeni), in attesa che ne sia definito il ruolo.
Gli aeroporti sono collegati alla città attraverso treni, autobus e taxi e maxi-taxi privati.Era previsto nel corso del 2011 l'inizio dei lavori per la realizzazione del collegamento dell'aeroporto Henri Coandă con la rete metropolitana della città, lavori di cui si stimava un tempo di realizzazione di circa cinque anni.
Bucarest ha una condizione amministrativa unica nell'ambito dello Stato rumeno: si tratta dell'unico comune che non appartiene a undistretto.
A capo del governo cittadino (Primăria Generală inrumeno) è ilsindaco di Bucarest (Primarul general al municipiului București in rumeno), dal2020 al2025Nicușor Dan. Le decisioni sono deliberate dal consiglio cittadino (Consiliu general), costituito da 55 consiglieri eletti ogni quattro anni.
Clubul Sportiv al Armatei Steaua București, rifondata sezione calcistica della polisportiva da cui si distaccò autonomamente il FCSB. Fra le due c'è un contenzioso sulla proprietá del palmares vinto durante il periodo in cui l'FCSB faceva parte della polisportiva. La UEFA riconosce il FCSB come legittimo prosecutore dell'allora Steaua, mentre la legge rumena ritiene essere la polisportiva a poter vantare i trofei vinti fino al distaccamento dell'FCSB.
^Regio decreto del 5 giugno 1910che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italian. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910