Bruno Snell (Hildesheim,18 giugno1896 –Amburgo,31 ottobre1986) è stato ungrecista efilologo classicotedesco.Oltre che per i suoi studi sullafilologia greca elatina, è noto per i suoi lavori sullapapirologia greca, sullametrica greca, e per i suoi contributi quale studioso e storico della grecità e delpensiero greco: importanti sono i suoi apporti allo studio dellalingua greca, e della sua formazione, e le sue ricerche sul ruolo avuto dal linguaggio dei greci, e dallesue vicende, sulla nascita e sullo sviluppo del pensiero filosofico erazionale dellaciviltà greca.
Dopo aver studiatolegge edeconomia alleuniversità di Edimburgo e diOxford, Snell iniziò a interessarsi agli studi classici dedicandosi allafilologia classica e conseguendo undottorato all'Università di Gottinga nel1922.
Dal1931 ottenne una cattedra difilologia all'Università di Amburgo, che terrà fino al1959. Nel1944 fondò il centro di ricercaThesaurus Linguae Graecae, con lo scopo, secondo il suo creatore, di "fornire un panorama della lingua greca arcaica che desse ragione di tutti queglislittamenti semantici atti a illustrare la progressiva conquista dellarazionalità nel pensiero greco"[1]. AlThesaurus si deve l'edizione di importanti opere, tra cui spiccano ilLexikon des frühgriechischen Epos, un lessico enciclopedico sull'epica greca, e l'Index Hippocraticum[1].
Oltre che allafilologia classica, algreco antico, e allapapirologia greca, i suoi interessi si sono rivolti all'intero spazio culturale dellaGrecia antica e al ruolo avuto dalla nascita delpensiero greco nella formazione dell'orizzonte del pensiero occidentale europeo. Il suomagnum opus sull'argomento, divenuto un classico, èDie Entdeckung des Geistes. Studien zur Entstehung des europäischen Denkens bei den Griechen (Amburgo, 1946), più volte tradotto in numerose lingue. Pubblicato per la prima volta in italiano nel 1951, per i tipi diEinaudi, con il titoloLa cultura greca e le origini del pensiero europeo, il saggio è stato più volte ristampato fino al 2002.
Snell pubblicò altri lavori sul sapere greco, sulle fonti greche e latine dellatradizione, sulla vita e il pensiero deiSette sapienti (Leben und Meinungen der Sieben Weisen. Griechische und lateinische Quellen, Monaco, 1938), e fu direttore del già citatoLexikon des frühgriechischen Epos. Curò inoltre "pregevolissime edizioni"[2] di autori dellaletteratura greca, come iliriciBacchilide (1934) ePindaro (1949), oltre che l'edizione diframmenti deipoeti tragici greci, con la cura del primo volume dei TrGF-Tragicorum Graecorum Fragmenta, (Didascaliae tragicae, Catalogi tragicorum et tragoediarum, testimonia et fragmenta, tragicorum minorum, 1971; seconda edizione aumentata: 1986)[2].
Snell fu il primo presidente dellaMommsen-Gesellschaft nel periodo 1950–1954. Dal 1989, in suo onore e memoria, laMommsen-Gesellschaft assegna ilBruno-Snell-Preis destinato a premiare giovani studiosi di materie classiche. Nel1970 fu la prima personalità dellescienze umane a ricevere ilPremio Hegel[3].
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