Il territorio di Brugnera è interamente pianeggiante, con un dislivello complessivo di appena 9 m tra l'altezza massima (Tamai, 21ms.l.m.) e quella minima (San Cassiano, 12ms.l.m.).
Dal punto di vistaidrografico il comune è attraversato dal fiumeLivenza.
Il paese è citato per la prima volta nel1219 come «Brugnara». Deriva dallatino *prunea "prugna" con l'aggiunta del suffisso-āria, il che può indicare sia ilprugno, sia un luogo dove abbonda questa pianta[6].
La storia documentata ufficialmente di Brugnera comincia nelmedioevo, anche se alcune tracce rimaste nei nomi dei luoghi suggeriscono delle origini più antiche, come perMaron, derivante dal celticoMarra, "palude".Attorno al1000 si può collocare la costruzione di un primo castello in prossimità delLivenza, importante via di comunicazione e confine tra iltrevigiano e ilFriuli Occidentale. Proprietari di queste terre erano i signori diPrata ePorcia, membri delParlamento della Patria del Friuli, tra le famiglie più importanti dell'epoca. Nel1214 il feudo viene smembrato in due amministrazioni autonome, una guidata daPrata e l'altra daPorcia; Brugnera finisce con la seconda. Nel1220 il castello viene distrutto dall'esercito trevigiano, per potersi meglio difendere da allora l'abitato si trova sulla riva destra delLivenza (mentre prima si trovava dalla parte opposta). Nei secoli seguenti la sorte di questo territorio fu la stessa del resto delFriuli, fino alXV secolo, quando venne sottomesso allaSerenissima. I signori di Porcia per evitare la guerra si sottomisero pacificamente nel1418, ottenendo il permesso di mantenere il controllo del feudo. Il dominio veneziano si concluse nel1797 con la conquista e successiva cessione dei territori da parte diNapoleone agliaustriaci. Brugnera entra inItalia solo dal1866, al termine dellaTerza Guerra d'Indipendenza.
Palazzo dei conti di Porcia, nato nel XVII secolo sui ruderi di un maniero tra i più antichi dellaprovincia di Pordenone, è di proprietà di Ente pubblico territoriale e non visitabile.
Nel cimitero della frazione di Tamai vi è la tomba del generaleFederico Morozzo della Rocca, medaglia d'oro ed "eroe del monte Cengio" nella prima guerra mondiale[9].
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 1 070, ovvero l'11,49% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:
A Brugnera si parla un dialettoveneto. Si tratta di un trevigiano "rustico", dettoliventino, comune a tutta la zona che si estende daConegliano alPiave e fin oltre laLivenza[4].
Frazione meno popolosa del comune (798 abitanti, 12ms.l.m.) con caratteristiche storicamente agricole. La tradizione è oggi conservata anche dalla locale associazioneFesta del Vino che organizza dal1947 la sagra del suo prodotto agricolo per eccellenza. La manifestazione si tiene ogni anno nel weekend dipasqua ed in quello successivo. L'associazione organizza inoltre una rassegna teatrale amatoriale in autunno e un torneo di splashball e beach volley in giugno.
In questa frazione ha sede una grande area naturale attraversata dalLivenza, con alberi secolari e percorsi pedonali: si tratta del parco diVilla Varda, antica casa padronale.
^ab Carla Marcato,Morfologia verbale nelle parlate alto-italiane: una nota sul liventino, inItalia settentrionale: crocevia di idiomi romanzi. Atti del convegno internazionale di studi. Trento, 21-23 ottobre 1993, Max Niemeyer Verlag, 18 maggio 1995,ISBN978-3-484-50304-5.
^ Carla Marcato,Brugnera, inDizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 103,ISBN88-11-30500-4.
^Brugnera, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 1º luglio 2023.