Rappresenta il centro economico, politico, scientifico e culturale della Slovacchia, e risulta essere in continua trasformazione in seguito allacrescita economica del Paese e al suo ingresso nell'area euro. È sede delConsiglio nazionale e dellaPresidenza della Repubblica, oltre ad ospitare un grande numero di università, centri di cultura, musei, teatri e gallerie d'arte. Vi hanno sede le principali attività economiche e finanziarie della Slovacchia.
La città, posta nel sud-ovest della Slovacchia, si trova ai confini conAustria,Ungheria eRepubblica Ceca. È l'unica capitale del mondo a confinare direttamente con due Stati, Austria e Ungheria. Bratislava eVienna sono anche le due capitali più vicine d'Europa, essendo distanti tra loro circa60 km (eccetto il caso diRoma, che ingloba al suo interno laCittà del Vaticano). Si estende su uncolle deiPiccoli Carpazi (presso ilCastello di Bratislava), lungo i fiumiDanubio eMorava.
La città prese il nome di Bratislava il 6 marzo1919, in seguito ad un concorso pubblico indetto per scegliere un nome, slovacco, alternativo aPrešporok oPrešporek, derivati daPreßburg[ˈpʁɛsbʊɐ̯k]ascoltaⓘ (grafiasuccessiva al 1996:Pressburg), nometedesco della città, ancora oggi in uso soprattutto in Austria e Germania. Il nomePressburg fu anche utilizzato nelle pubblicazioni inlingua inglese fino al 1919 ed è talvolta utilizzato anche oggi.
Nel corso della storia Bratislava ebbe nomi diversi; il primo, riportato negliAnnales Iuvavenses delX secolo, fuBrezalauspurc, "Castello di Braslav", dal duca diPannonia delIX secoloBraslav. Il nome tutt'oggi utilizzato inungherese èPozsony[ˈpoʒoɲ]ascoltaⓘ. Altri nomi sono o sono stati: ingrecoIstropolis, che significa 'città sul Danubio', utilizzato anche inlatino; in cecoPrešpurk (desueto, dalla fondazione della Cecoslovacchia è comunemente utilizzatoBratislava, anche in virtù del bilinguismo dello stato cecoslovacco fino alla sua dissoluzione); in francesePresbourg; in italianoPresburgo oPosonio; in latinoPosonium; in croatoPožun. Per alcuni mesi dopo la caduta dell'Austria-Ungheria la città portò il nome di "città di Wilson" (Wilsonovo mesto), in onore dell'allora presidente USAWoodrow Wilson, principale fautore della Cecoslovacchia.
Il primo insediamento nel territorio di Bratislava è datato al 5000 a.C., nell'eraneolitica, con la Civiltà della Ceramica Lineare. Intorno al200 a.C. la tribù celtica deiBoi fondò il primo insediamento significativo, una fortificazione, e stabilì anche una zecca che coniò monete d'argento conosciute comebiatec. La regione cadde sotto l'influenza deiRomani dalI alIV secolo e fu parte delLimes Romanus, sistema difensivo di confine. Dal I alV secolo il confine dell'Impero romano coincise con il fiumeDanubio. Una città romana chiamataGerulata, con uncastellum, era posizionata dove ora c'èRusovce, nella zona sud di Bratislava. Qui stazionò sottoDomiziano l'Ala I Cannanefatium civium romanorum. ADevín fu costruita unafortezza; varie costruzioni di origine romana sono state scoperte in diverse parti della città. I Romani introdussero la coltivazione della vite e con essa la tradizione della viticoltura, giunta sino ai giorni nostri e tuttora presente. Alla città romana, che sorgeva presso l'attuale Bratislava, è dedicata la Gerulata, relazione ferroviaria traLökösháza e Bratislava.
Particolare dell'Arco di Trionfo del Carrousel, alLouvre diParigi, con la raffigurazione simbolica di Presburgo (o dell'Ungheria stessa), capitale dell'Ungheria, il cui scudo nazionale (bande degliArpadiani) la personificazione tiene in mano. Si tratta di una celebrazione dellaPace di Presburgo del1805.
GliSlavi arrivarono dopo gliAvari, tra il V ed ilVI secolo nel periodo della migrazione. La locale tribù slava si ribellò e stabilì l'Impero di Samo (623-658), la prima entità politica slava conosciuta. NelIX secolo i castelli di Bratislava (Brezalauspurc) e di Devín (Dowina) furono importanti centri degli stati slavi dei principati diNitra e dellaGrande Moravia. Il primo riscontro documentale della città risale al907 e descrive una battaglia, durante la quale un'armatabavarese fu sconfitta dagli ungheresi. Essa è connessa alla caduta della Grande Moravia a seguito degli attacchi degli Ungheresi.
Posonium nel XV secolo
NelX secolo Presburgo, più tardi Contea di Pozsony, divenne parte dell'Ungheria (chiamata Regno d'Ungheria dall'anno1000) e divenne un centro chiave sulla frontiera del Regno dal punto di vista economico ed amministrativo. Per la posizione strategica la città fu oggetto di frequenti attacchi e fu teatro di battaglie, ma portò anche al suo sviluppo economico e a un importantestatus politico, dovuto ai privilegi concessi alla città nel1291 dal reAndrea III. Bratislava fu dichiarata 'libera città regale' nel1405 dal reSigismondo di Lussemburgo, che nel1436 le consentì di usare il suo stemma.
Il Regno d'Ungheria fu sconfitto dall'Impero ottomano nellabattaglia di Mohács nel 1526. Poi i Turchi assediarono e danneggiarono Presburgo, senza conquistarla. A causa dell'avanzata turca nel territorio ungherese la città fu designata capitale dell'Ungheria nel1536, diventando parte dellamonarchia asburgica e dando inizio a una nuova era. La città divenne sede del re, dell'arcivescovo di Strigonio (1543), della nobiltà, delle principali organizzazioni e degli uffici. Dal 1536 al1830 undici re e regine furono incoronati nellacattedrale di San Martino. IlXVII secolo fu segnato da disordini antiasburgici, lotte contro i Turchi, inondazioni e pestilenze.
Pressburgo in un disegno del XVIII secolo
A Presburgo fiorì nelXVIII secolo il regno diMaria Teresa d'Austria, che la trasformò nella più grande e importante città del territorio corrispondente all'unione dei territori dell'attuale Slovacchia e Ungheria. La popolazione triplicò; furono costruiti nuovi palazzi, monasteri e strade e la città fu centro socio-culturale della regione. La città iniziò a perdere la sua importanza con il regno del figlio di Maria TeresaGiuseppe II, specie quando i gioielli della corona furono trasferiti aVienna, nel1783, nel tentativo di rafforzare l'unione tra Austria e Ungheria. Molti uffici centrali furono trasferiti aBuda, seguiti da gran parte della nobiltà. Qui furono pubblicati i primi giornali in ungherese,Magyar hírmondó nel1780, e in slovacco,Presspurske Nowiny nel1783. Nel XVIII secolo la città divenne centro del movimento nazionale slovacco.
Bratislava sotto i bombardamenti alleati nel settembre del1944
Dopo la caduta dell'Austria-Ungheria le autorità della città la proclamaronocittà libera con il nome di "città di Wilson" (Wilsonovo mesto in slovacco), in onore del presidente statunitenseWoodrow Wilson, con l'intento di difendere la propria identità multietnica[3] (sul modello di analoghi progetti, come quello diTrieste,Fiume eDanzica). Fallito tale progetto con l'occupazione cecoslovacca della città (il 1º gennaio1919 i quartieri della riva sinistra delDanubio, il 14 agosto quelli sulla destra), dal1919 la città divenne parte dellaCecoslovacchia. Il 14 marzo1939 venne poi dichiarata laRepubblica slovacca con Bratislava come capitale. Nel1945 la Cecoslovacchia venne ricostituita, gli abitanti tedeschi di Bratislava furono espulsi e pressoché tutti gli ungheresi furono evacuati in Ungheria, mentre gli ebrei erano scomparsi nellaShoah: la città, che ora includeva oltre al centro storico anche quartieri periferici che erano già abitati in prevalenza da slovacchi, divenne slovacca quasi per intero.[4] Nel1968 la Cecoslovacchia divenne unafederazione e Bratislava divenne la capitale dellaRepubblica Socialista Slovacca.
Dopo la scissione della Cecoslovacchia, il 1º gennaio1993 Bratislava divenne la capitale della Repubblica Slovacca.
Recentemente Bratislava è divenuta meta di una forte immigrazione dalle aree rurali della Slovacchia, con una perdita del tessuto sociale tipico slovacco a vantaggio di modelli più individualistici. Grazie al poderoso boom economico, si respira in città aria di cambiamento e Bratislava è divenuta una città elegante e anche una meta turistica importante.
IlCastello di Bratislava (Bratislavský hrad) è l'edificio più noto e parte integrante delloskyline della città.È una costruzione massiccia, a pianta rettangolare, con quattro torri angolari; sito alla sommità di una collina, a205 m s.l.m., domina laCittà Vecchia e ilDanubio. Il sito su cui sorge il castello era abitato già nel periodo di transizione dall'Età della pietra all'Età del bronzo[5] e nel tempo è stato l'acropoli di una cittàceltica, una parte dellimes romano, un importante insediamento fortificato slavo e un centro politico-religioso-militare dellaGrande Moravia.[6] Un castello in pietra non fu costruito prima delX secolo, quando l'area apparteneva alRegno d'Ungheria. Il castello fu trasformato in fortezzagotica in funzione anti-hussita sottoSigismondo di Lussemburgo nel1430, divenendo un castellorinascimentale nel1562,[7] e fu ricostruito nel1649 in stilebarocco. Sotto la reginaMaria Teresa d'Austria, il castello divenne dimora reale. Nel1811 fu distrutto da un incendio; rimase un cumulo di rovine sino agli anni1950[8] quando fu riedificato nel suo originario stile teresiano.
IlCastello di Devín (inslovacco:hrad Devín oDevínsky hrad, inungherese:Dévény) sorge nell'omonimo quartiere, sulla cima di una roccia in cui il fiumeMorava, che segna il confine tra Austria e Slovacchia, affluisce al Danubio. È uno dei siti archeologici slovacchi più importanti e ospita un museo dedicato alla sua storia.[9] Per la sua posizione strategica il castello di Devín fu un importante baluardo di frontiera della Grande Moravia e dell'antico stato ungherese. Fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel1809. È un simbolo importante nella storia slovacca ed in quella slava.[10] È situato in un'area rurale distinta dalla città, tanto che il villaggio adiacente, una volta indipendente, oggi costituisce un quartiere periferico, sia pur isolato, di Bratislava.
Anticamente Bratislava era cinta da solide mura, oggi visibili in alcuni luoghi, come il duomo.
LaCattedrale di San Martino (Katedrála svätého Martina) è la chiesa più importante di Bratislava. Venne costruita nelXV secolo sui resti di una precedente chiesaromanica e pur avendo subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti conserva l'originale impiantogotico. Al suo interno sono sepolti personaggi illustri ed esponenti delle famiglie più in vista della città. Merita una particolare menzione il monumento equestre in piombo diSan Martino di G.R. Donner conservato nella navata di sinistra. La cattedrale è nota per essere stata per tre secoli la sede dove venivano incoronati i re di Ungheria; a ricordo di questo fatto sul campanile è posta una copia dorata dellaCorona di Santo Stefano,Re di Ungheria. Ilcampanile, alto 85 metri, un tempo era parte integrante dellefortificazioni della città.
Molto amata dagli abitanti e famosa tra i turisti quasi quanto San Martino più per le sue particolarità architettoniche che per una certa importanza storica è laChiesa di Santa Elisabetta (Kostol svätej Alžbety), più conosciuta in città e non solo come "Chiesa Blu" (Modrý Kostolík) per il suo particolare colore. In evidente stileSezession, come del resto altri edifici circostanti e contemporanei, è una piccola chiesa dalle forme morbide e dall'evidente uso cromatico improntato sulturchese e sul blu, con qualche decorazione bianca. Ulteriore caratteristica è la sua posizione, più decentrata rispetto alla quasi totalità dei monumenti e luoghi d'interesse di Bratislava inseriti nel vecchio centro storico chiuso al traffico. La chiesa, dedicata aSanta Elisabetta d'Ungheria, non ha connotati storici, essendo stata eretta all'inizio del secolo scorso.
La Chiesa dei Trinitari vista da piazza Župné námestie
La chiesa deiTrinitari o della Trinità (inslovacco:Kostol trinitárov, Trinitársky kostol, oTrojičný kostol, oKostol svätého Jána z Mathy a svätého Felixa z Valois) è una chiesa barocca del quartiereStaré Mesto (Città Vecchia) di Bratislava. Sorge sulle rovine di una più antica chiesa di San Michele, demolita nel1529 per esigenze tattiche legate alleguerre ottomane.[11] Settecentesca, è ritenuta un'opera che prende a modello laPeterskirche viennese. Vanta un affrescotrompe-l'œil del pittore barocco italianoAntonio Galli da Bibbiena.
La chiesa dei Francescani, forse la più antica della città, è una chiesa gotica a tre navate. Costruita dal1280 al1297, fu consacrata daAndrea III d'Ungheria. Fu trasformata in chiesa rinascimentale nelXVII secolo e poi in chiesa barocca nel Settecento. Fu sede d'incoronazione di diversi sovrani d'Ungheria.
Degne di menzione infine sono la chiesa e convento delle Clarisse e la chiesa dei Gesuiti.
Forse meno importante per storia e funzione, ma decisamente più imponente è laMagione di Rusovce, con il suogiardino all'inglese,[12] situata nell'omonimo quartiere. La casa fu originariamente costruita nelXVI secolo e fu convertita in villa inglese di gustoneogotico soltanto tra il1841 ed il1844.[13] Il quartiere è anche noto per i resti delcastrum romano di Gerulata[14] inserito nellimes romano, un sistema di difesa confinario. Gerulata fu costruita ad usata tra il I ed il IV secolo d.C.[15]
IlPalazzo Pálffy (in slovacco:Pálfiho palác) è un palazzo che più per i suoi pregi architettonici desta curiosità per il fatto che a sei anniMozart vi tenne un concerto. Eretto nel1747, oggi è sede dell'ambasciata austriaca.
Al contrario è sia pregevole sia importantissimo ilPalazzo Primaziale, fatto costruire, su disegno dell'architetto Melchiorre Hefele, daJózsef Batthyány,arcivescovo di Esztergom eprimate di Ungheria nel1778. È un palazzo in stileneoclassico che ha ospitato, nella famosa Sala degli Specchi, la firma della Pace di Presburgo tra l'Impero Asburgico e la Francia dopo labattaglia di Austerlitz vinta daNapoleone. Il palazzo, dipinto di rosa, conserva un'interessante collezione diarazzi inglesi scoperti casualmente nel corso di lavori di ristrutturazione all'inizio del secolo scorso. Gli arazzi, in tutto sei, illustrano il mito diEro e Leandro e il loro sfortunato amore. Il Palazzo Primaziale è oggi municipio cittadino.
Altro palazzo molto apprezzato è la cosiddettaCasa del Buon Pastore, edificio in stilerococò situato ad angolo tra le strade che portano a castello, così stretto che ad ogni piano c'è solo una stanza. Ospita un museo di orologi antichi. Meritano menzione infine, tra gli altri, il Palazzo Keglevich, il Palazzo dell'Accademia Istropolitana e il Palazzo Erdödy.
La Piazza Principale (Hlavné námestie) è il cuore del centro antico. Completamente ristrutturata secondo lo stile originario, ospita le ambasciatefrancese,greca egiapponese, nonché caffè storici come il Kafé Mayer. È il salotto buono della città, ove vengono spesso tenuti concerti, manifestazioni pubbliche e mostre d'arte. Di particolare interesse, nel periodo natalizio, sono i tradizionali mercatini, che richiamano l'attenzione di molti turisti stranieri, e "Partyslava", la festa della notte di San Silvestro, che viene celebrata solitamente con concerti ed esibizioni dal vivo in attesa del nuovo anno.
Panoramica dellaHlavné námestie di notteArchitetture della Hlavné námestie
La piazza per eccellenza, ampia e monumentale, èpiazza Hviezdoslav (Hviezdoslavovo námestie), una delle piazze più importanti della città situata in pieno centro storico, nella zona pedonale che parte dalla Porta di San Michele e attraversa la Piazza Centrale. Ospita ilTeatro dell'Opera (Slovenské národné divadlo), il Palazzo della Filarmonica di Bratislava, l'Ambasciata degliStati Uniti d'America e l'Hotel Savoy, oggi Carlton, uno dei più prestigiosi della città, presso il quale hanno soggiornato personaggi storici comeMozart eFrancesco Giuseppe. Questo luogo è stato restaurato di recente, introducendo un'ampia area pedonale molto curata, fontane e opere d'arte moderna. È dedicata, come il nome suggerisce, al drammaturgo slovaccoPavol Országh Hviezdoslav, celebrato con un'imponente statua.
Porta di San Michele.
LaPorta di San Michele (Michalská brána), forse uno degli edifici più conosciuti di Bratislava, è l'unica rimasta delle quattro porte medioevali della città. Costruita nel1300, nel1758 subì una serie di modifiche che hanno conferito alla costruzione l'attuale aspetto barocco; in quella occasione vennero issate le statue di San Michele e del Drago sulla sommità della torre che sovrasta la porta. Questa particolare costruzione è inserita in una cornice molto suggestiva, dato che per accedere alla città vecchia dalla strada esterna bisogna passare un vecchiobarbacane, che si affaccia su case antiche, per poi successivamente varcare l'arco della porta e accedere al centro antico che si apre in maniera molto suggestiva allo spettatore. Nella torre c'è un piccolo museo di armi antiche, ai suoi piedi una rosa dei venti bronzea con le distanze dalle maggiori città europee.
Bratislava è attraversata dal Danubio, sulle cui sponde sono stati costruiti alcuni ponti cittadini.
Il più famoso è ilNový Most, costruzione moderna che collega il quartiere residenziale di Petržalka con laCittà Vecchia (Staré Mesto). È un imponente ponte strallato dall'accattivante struttura poggiata su un solo lato delDanubio, all'apice del quale si trova una costruzione a forma di disco chiamata dagli abitantiUFO; la costruzione ospita un ristorante di lusso, unoskybar e, sulla sommità, c'è una piattaforma dalla quale si può godere di una vista della città. Il ponte, per la sua imponenza ed iconicità, è visibile da gran parte di Bratislava ed è divenuto uno dei suoi simboli. Il ponte è membro della World Federation of Great Towers ed è l'unico ponte al mondo ad essere annoverato in questa categoria. Il Nový Most è stato realizzato durante il comunismo; la sua realizzazione è controversa, perché la strada sorretta dal ponte passa a soli tre metri dalla cattedrale di San Martino e perché per permettere la sua costruzione è stato abbattuto il Quartiere Ebraico di Bratislava, già devastato in epoca nazista.
Di recente costruzione (2005) è l'Apollo Bridge, uno fra i simboli della Bratislava degli anni 2000. Vanta il primato di essere l'unico progetto Europeo arrivato fra i primi cinque finalisti dell'OPAL Award dellaAmerican Society of Civil Engineers.
IlTeatro nazionale slovacco, consta di due edifici: il più antico è nel centro storico ed è un palazzo neorinascimentale; l'altro, inaugurato nel 2007, è ora vicino al nuovissimo complesso dellaGalleria Eurovea.
LoSlavín è un monumento che ricorda i caduti dell'Armata Rossa entrati nel1945 in città per liberarla dal giogo nazista. Vi è annesso un cimitero.
Il cimitero più importante della città è quello diSlávičie údolie.
Oggi Bratislava è sede di importanti università: l'Università Comenio (Komenského Univerzita), che conta circa 30 000 studenti, l'Università tecnica slovacca di Bratislava, con circa 20 000 studenti, l'Università di Economia[18], l'Università Medica con circa 2 500 studenti e laCity University of Seattle, il primo college privato in Slovacchia. In totale circa 60 000 studenti frequentano le università di Bratislava.
A Bratislava ci sono 84 scuole primarie: 65 pubbliche, 9 private, 10 religiose. Esse hanno nel complesso oltre 25 000 studenti.Il sistema di istruzione secondaria, scuole medie e superiori, conta 39 ginnasi con circa 16 000 studenti, 37 scuole superiori con circa 10 000 studenti e 27 scuole vocazionali con circa 9 000 studenti.
IlMuseo nazionale slovacco (Slovenské národné múzeum), fondato nel 1961, ha la sua direzione a Bratislava sul lungofiume della città vecchia nel palazzo del Museo di Storia Naturale, che è una delle sue suddivisioni. Si tratta di un'istituzione che gestisce sedici musei specializzati a Bratislava e fuori[19].
Apollo Bridge
IlMuseo civico di Bratislava (Múzeum mesta Bratislavy), fondato nel 1868, è il più antico museo slovacco[20]. È un museo della storia cittadina costituito da collezioni storiche e archeologiche articolate in otto musei specializzati.
LaGalleria nazionale slovacca, fondata nel 1948, è la più estesa rete di musei d'arte della Slovacchia. Due sezioni a Bratislava sono una di fianco all'altra lungo il Danubio nelPalazzo Esterházy (Esterházyho palác,Eszterházy palota) e nella caserma dell'acqua (Vodné kasárne,Vizikaszárnya). LaGalleria civica di Bratislava, fondata nel 1961, è la seconda maggiore istituzione di questo tipo. Ha le esposizioni permanenti aPalazzo Pálffy (Pálffyho palác,Pálffy palota) ePalazzo Mirbach (Mirbachov palác,Mirbach palota), nella città vecchia[21].
A Bratislava ha sede ilTeatro Nazionale Slovacco, articolato in due sale[22]: quella storica nella città vecchia e quella nuova, inaugurata nel 2007, sulla riva del Danubio[22][23]. Il teatro comprende tre compagnie: opera, balletto e teatro[22].
LaRegione di Bratislava è oggi la più ricca ed economicamente prospera della Slovacchia, pur essendo anche la più piccola per estensione e la penultima per popolazione tra le otto regioni del paese. Essa produce infatti il 26% circa delPIL slovacco. Il PIL pro capite, valutato a 33 124 € nel 2005, equivale al 147,9% della media UE ed è il secondo più elevato (dopoPraga) tra le regioni appartenenti aistati entrati nell'Unione europea nel 2004. Il salario medio lordo a Bratislava nei primi quattro mesi del 2008 è stato di 29 722 corone slovacche (€ 986,6).
Nel dicembre 2007 il tasso didisoccupazione nella città era dell'1,83%. Molte istituzioni governative e società private hanno i loro quartier generali a Bratislava. Più del 75% degli abitanti lavora nei servizi: commercio, attività bancarie, tecnologie informatiche, telecomunicazioni e turismo. LaBorsa di Bratislava (BSSE), che regola il mercato pubblico dei titoli, fu fondata il 15 marzo 1991.
LaVolkswagen ha aperto nel 1991 uno stabilimento a Bratislava che si è poi esteso. Attualmente, la sua attività riguarda principalmente iSUV, che rappresentano il 68% della produzione. LaVW Touareg e in parte laPorsche Cayenne e l'Audi Q7 sono costruite qui. Qui si costruiscono le citycarVolkswagen up!,Seat Mii,Škoda Citigo.
Porsche Cayenne, una delle auto di lusso in produzione nelle industrie di Bratislava
Negli ultimi anni, le imprese rivolte ai servizi e all'alta tecnologia sono aumentate a Bratislava. Molte compagnie globali, tra cuiIBM,Dell,Lenovo,AT&T,SAP eAccenture, hanno aperto sedi delocalizzate e centri di servizi qui o progettano di farlo presto. Le ragioni dell'afflusso di compagnie multinazionali sono la vicinanza all'Europa occidentale, una forza lavoro qualificata e l'alta densità di università e strutture di ricerca.
Altre importanti società con quartieri generali a Bratislava sono Telekom Slovacchia (settore delle telecomunicazioni), Orange Slovensko (telecomunicazioni), Slovenská sporiteľňa (banca), Tatra banka (banca), Doprastav (edilizia e trasporti),Hewlett-Packard Slovacchia (elettronico), Slovnaft (petrolifero), Henkel Slovensko (chimico), Slovenský plynárenský priemysel (gas), Kraft Foods Slovacchia (alimentare),Whirlpool Slovacchia (elettronico),Železnice Slovenskej republiky (ferroviario), e la catena di negoziTesco (grande distribuzione).
Vista aerea del Business CenterLa sede della Banca Nazionale Slovacca
La forte crescita dell'economia slovacca negli anni 2000 ha portato ad un boom nell'industria edilizia e diversi importanti progetti sono stati completati o pianificati a Bratislava. Le aree che attirano più interessi comprendono il lungofiume sul Danubio, dove sono stati realizzati due grandi progetti: il parco fluviale a ridosso della Città Vecchia (Staré Mesto) e ilcomplesso Eurovea vicino al ponte Apollo. Altri siti in fase di sviluppo comprendono le aree attorno alla principale stazione ferroviaria e degli autobus, quelle dell'ex-zona industriale nei pressi della Città Vecchia e i quartieri di Petržalka, Nové Mesto e Ružinov. La città ha un bilancio stabile di quasi sei miliardi di corone slovacche (182 milioni di € al 2007), un quinto dei quali utilizzato per nuovi investimenti. L'amministrazione di Bratislava possiede direttamente azioni in 17 società, ad esempio nella Compagnia deitrasporti pubblici (Dopravný podnik Bratislava), nell'Azienda per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e nei servizi idrici. La città controlla anche enti municipali come la Polizia urbana (Mestská polícia), il Museo civico di Bratislava e lo Zoo di Bratislava.
Negli ultimi anni Bratislava ha accentuato la sua forte vocazione turistica. Il centro storico, ormai quasi interamente pedonalizzato, attrae molti turisti per la presenza di numerosissimi locali, anche all'aperto, nonché di musei, teatri, cinema e gallerie d'arte.
Ricco è il cartellone degli eventi in città, in particolare mostre, esposizioni e convegni culturali, soprattutto in ambito musicale. Le produzioni del Teatro dell'Opera e della Filarmonica attraggono un numero sempre crescente di visitatori. La Expo Incheba Arena è invece il tempio del pop e del rock in città: tra gli artisti che vi si sono esibiti di recente iDepeche Mode,Bob Dylan, iKiss, gliAC/DC,Alicia Keys,Rihanna e molti altri, facendo di Bratislava una delle città più vivaci sulla scena musicale europea. È di Bratislava, inoltre, il gruppothrash metalMajster Kat.
L'espansione dell'aeroporto cittadino, collegato con le più importanti capitali europee ed anche con città extraeuropee, ha favorito ulteriormente la presenza turistica in città.
Alcune navi ancorate sul DanubioL'aeroporto di Bratislava
Bratislava è servita da una potente rete di mezzi pubblici, costituiti da autobus, filobus e tram che collegano il centro storico alle periferie ed all'Aeroporto M. R. Štefánik, che dista solo9 km dal centro storico. I tram sono gli unici mezzi autorizzati ad attraversare il centro storico, riservato al transito pedonale.
L'aeroporto Milan Rastislav Štefánik ha visto negli anni una crescita per numero di passeggeri. Per la vicinanza con Vienna, anche l'aeroporto viennese di Schwechat viene solitamente utilizzato per raggiungere Bratislava, e lo stesso accade nell'altro senso. In particolare l'aeroporto Štefánik ha incrementato in maniera enorme il proprio traffico grazie alla scelta della compagnia aerea low-costRyanair di utilizzare la struttura come scalo per i propri voli in città e per la vicina Vienna.
Essendo bagnata dal Danubio, a Bratislava è importante anche la comunicazione fluviale. Dal 1º giugno2006 è collegata, durante i mesi estivi, con la città diVienna tramite un servizio dicatamarani veloci, i ben notiTwin City Liner, che coprono la tratta viaDanubio in soli 75 minuti, in una cornice molto suggestiva.
La città è collegata con Vienna a mezzo di treni e autobus frequenti.
Inserita nei tracciati 4, 5 e 7 dei corridoi paneuropei dell'alta velocità, sarà un importante snodo per i trasporti continentali.
Vi è un progetto per la costruzione di unametropolitana, che dovrebbe avere inizialmente due linee e servire i principali quartieri della città. La crescita economica degli ultimi anni potrebbe accelerare i tempi di realizzazione.
Nella città di Bratislava gli sport più praticati sono i seguenti:hockey su ghiaccio,pattinaggio,ginnastica,calcio ebasket. La squadra di calcio più prestigiosa della città è loSlovan Bratislava, per sette volte campione nazionale e per otto di quello cecoslovacco. La più recente squadra a passare le ribalte europee è invece l'alloraFC Artmedia Bratislava (oggi MFK Petržalka), squadra del quartiere di Petržalka, partecipante alla fase a gironi dellaUEFA Champions League 2005-2006 e non lontana dall'impresa di raggiungere gli ottavi di finale, salvo poi crollare in anni recenti nella seconda serie slovacca. Altra squadra è l'Inter Bratislava, anch'essa due volte campione nazionale e una volta cecoslovacca.
Lo stadio più importante è ilTehelné pole, inaugurato nel 2019 con una capienza di circa 22 500 spettatori: ospita le gare interne dello Slovan Bratislava, nonché quelle della nazionale slovacca.
Altri campi calcio sono ilPasienky, campo interno dell'Inter Bratislava, e quello che ospita le partite dell'Artmedia Bratislava.
^Secondo il censimento del 1910 vivevano in città 78 223 abitanti, di cui il 14,9% slovacco, il 40,5% ungherese e il 41,9% tedesco. Tuttavia nel distretto di Bratislava vivevano 36 190 abitanti, di cui 22905 slovacchi, 6294 tedeschi e 4919 ungheresi. Cfr. Peter Salner,Ethnic polarisation in an ethnically homogeneous town (PDF), inCzech Sociological Review, vol. 9, n. 2, 2001, pp. 235-246(archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2008). e Mojmír Benža et al.,Národnostný atlas Slovenska, Bratislava, 2015, p. 17, 46
^Secondo il censimento del 1950 nel distretto di Bratislava Città vivevano 192 896 abitanti, di cui 173898 slovacchi, 9296 cechi, 504 tedeschi e 135 ungheresi. Cfr. Mojmír Benža et al.,Národnostný atlas Slovenska, Bratislava, 2015, p. 50