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Bozner Stadtbuch

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Bozner Stadtbuch, fol. 64v: Le marche a fuoco deibottai di Bolzano, come fissati nel 1518
Copia del privilegio cittadino del 1363, rilasciato daRodolfo IV d'Asburgo, registrato al fol. 76v delloStadtbuch

Il cosiddettoBozner Stadtbuch (Liber iurium di Bolzano) è unregistro della città diBolzano, istituito nel 1472 dalborgomastro Konrad Lerhueber e prorogato fino al 1525. Insieme agliStatuti di Bolzano del 1437, è la più importante testimonianza scritta superstita delle pratiche amministrative e giuridiche dell'odierno capoluogoaltoatesino.

Il codice cartaceo, redatto inlingua alto-tedesca protomoderna, corrisponde con il suo carattere misto al tipo diliber iurium cittadino ed è una testimonianza impressionante del primo diritto costituzionale comunale[1]. È conservata presso l'Archivio Storico della Città di Bolzano e apre con la segnaturaHs. 140 la serie dei cartulari comunali (Kopialbücher) conservati dalla fine del XV sino alla fine del XVIII secolo. Le trascrizioni iniziano a metà gennaio 1472 sotto il borgomastro Lerhueber (Lerhuber) e, significativamente, si conclusero con un resoconto ufficiale del 1525, anno della rivolta contadina nella regionetirolese.

Lo Stadtbuch ha 211 fogli, del formato unitario 39,6×28,5 cm, ed è rilegato in pelle marrone. Preceduto da unindice alfabetico incompleto (fol. 1a-15a) e l'elenco delle tariffe doganali (fol. 17a), il volume viene introdotto da un testo programmatico:

«Hie ein vermerkcht alle hàndel, so der fursichtig vnd weyß ratt der statt hie ze Botzenn gehabt vnd jnngeschriben hat, angefangen bey Kuenradten Lerhueber die tzeyt burgermaister daselbs etc.; in der jartzal nach Christi geburd tawsend vierhundert vnd darnach in dem LXXII. jar. (Stadtbuch, fol. 18a).»

(Obermair, p. 149, n. 1132)

Ilmanoscritto contiene principalmente copie dei conti annuali dei borgomastri e di vari uffici e autorità comunali (maestri di costruzione e di ponte, registratori d'acqua, prevosti dellachiesa parrocchiale).

Vi si possono distinguere tre gruppi principali di voci:

  1. privilegi che la città ricevette dai principiasburgico-tirolesi dalla metà del XIV secolo all'inizio del XVI secolo;
  2. testi statutari e normativi, eccetto gliStatuti del 1437, registrati a parte[2];
  3. i rendiconti di singoli uffici comunali in forma abbreviata (registrazioni secondarie).

Con l'anno di crisi del 1525/26, i principi adottati con la registrazione nello Stadtbuch sono stati completamente dismessi a favore di registri separati per competenza, e il carattere troppo statico del singolo libro è stato abbandonato, anche in considerazione della crescente complessità del contesto urbano nel XVI secolo. Ciononostante, l'aspetto di una tutela giuridica complessiva ricercata dallo Stadtbuch si è rivelato duratura: la codificazione ha garantito al consiglio comunale un migliore controllo della sua sfera sovrana per un lungo periodo ed è inoltre espressione viva di autocoscienza cittadina.

Note

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  1. ^Sulla tipologia v. Martin Kintzinger,Stadtbücher, inLexikon des Mittelalters, vol. 8, LexMA-Verlag, Monaco di Baviera, 1997.ISBN 3-89659-908-9, col. 12s.
  2. ^Hannes Obermair,Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 – Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, pp. 79–83, n. 996,ISBN 978-88-901870-1-8.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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