Bosra (in araboبُصْرَى?,Buṣrā, nomi alternativi:Bostra,Busrana,Bozrah,Bozra,Busra Eski Sham,Busra al-Shām,Nova Trajana Bostra) è un'antica città nel sud dellaSiria, per un certo periodo capitale del regnonabateo e capitale dellaProvincia Arabica sotto i Romani, l'Arabia Petraea. Bosra (inaramaicocittadella) o Busr as-Sam (la cittadella diSam[2]) è una cittadina dal prestigioso passato, caratteristica per le sue costruzioni in pietra nera dibasalto.
Nel I secolo a.C. entrò nella sfera di influenza del regno nabateo e, tra il 70 e il 106 d.C. divenne capitale deiNabatei sotto il reRabbel II.
Dopo la sconfitta dei Nabatei da parte diCornelio Palma, un generale dell'imperatoreTraiano, nel 106, divenne capitale della Provincia Arabica, con il nome diNova Traiana Bostra e divenne sede stanziale dellaLegio VI Ferrata e poi, dal 123, dellaLegio III Cyrenaica. In quel periodo la città assunse importanza strategica e aumentò la sua importanza dal punto di vista economico.
Nel 130 la città venne visitata dall'imperatoreAdriano.
Nel periodo di suo massimo splendore, nelIII secolo, la città cambiò nome altre due volte diventando dapprimaColonia Bostra, dopo cheAlessandro Severo le diede il titolo di colonia romana, e poiColonia Metropolis, dopo cheFilippo l'Arabo la dichiarò metropoli.
Nel 260 la cerchia di mura fu rinforzata per contenere gli eventuali assalti dei resasanidi, ma, nel 269, la città venne conquistata dall'esercito diPalmira della reginaZenobia, che distrusse il tempio diGiove Ammone, nume tutelare dellaLegio III Cyrenaica.
Bosra conobbe ancora un periodo di prosperità, nelVI secolo, sotto il regno diGiustiniano I, e si arricchì di nuovi palazzi e nuove chiese, anche perché la popolazione era ormaicristianizzata.
Già nelII secolo divenne sede episcopale e tale resterà fino al 634, quando verrà conquistata daKhalid ibn al-Walid e da questa data rimase sotto il dominio arabo, rimanendo un centro commerciale di grande importanza, come tappa privilegiata per la carovane di pellegrini che si recavano aLa Mecca e aMedina.
All'inizio delXIII secolo, dopo che iCrociati, durante laseconda crociata, avevano cercato inutilmente di conquistare Damasco, gliAyyubidi trasformarono il teatro romano di Bosra in una fortezza del sistema difensivo di Damasco.
Il declino iniziò con la prima ondata diinvasioni mongole del XIII secolo, poi continuò nei secoli successivi e Bosra perse gradatamente importanza, tanto che poi, in eraottomana, non trovandosi più al centro di vie commerciali e di pellegrinaggio, si ridusse ad avere pochissimi abitanti (nel 1855, a Bosra risiedevano non più di quattordici famiglie).
Nel secolo scorso la situazione di Bosra è migliorata per la costruzione della ferrovia delloHejaz[3] e grazie al turismo che si è sviluppato per l'interesse dei suoi monumenti.
Ilteatro romano, che era stato inglobato nella cittadella costruita dagli Ayyubidi, all'inizio del XIII secolo, ed è stato restaurato, tra il 1947 e il 1970, si presenta in un buono stato di conservazione.
Il teatro, costruito nella prima metà del II secolo, si trovava fuori della cerchia muraria ed era costruito con pietre levigate di basalto nero.
Lacavea, di 102 metri di diametro, in tre sezioni orizzontali che potevano accogliere 6 000 spettatori seduti su 37 file, oltre a2-3000, in piedi, si appoggia suambulacri semicircolarivoltati.
L'orchestra è semicircolare con un diametro di 21 metri.
Lascena e il frontescena sono ben conservati, il frontescena per tutta l'altezza, mancano però i marmi policromi che lo rivestivano, e inoltre dellecolonne corinzie che lo decoravano è rimasto solo il primo ordine.
A circa duecento metri a sud della cittadella si trovano le rovine di unippodromo del II o III secolo, con una superficie di 440 per 134 metri, che aveva la possibilità di accogliere circa 30 000 spettatori.
Il teatro è collegato aldecumano massimo da una via colonnata che accede al decumano attraverso un arco monumentale, degli inizi del III secolo, eretto in onore della Legio III Cyrenaica e dedicato al primo governatore romano, Cornelio Palma, a trefornici, alto 13 metri.
Il decumano massimo, da est a ovest è lungo 900 metri, termina con l'arco nabateo è largo 13 metri ed era porticato e dava accesso a edifici pubblici, botteghe e negozi. In corrispondenza dell'incrocio con ilcardo massimo, vi era untetrapylon, di cui restano visibili i quattro basamenti quadrati.
La chiesa a tre navate delle terme sudUna strada ancora abitata
Le terme, del II secolo, costruite vicino a quelle nabatee del I secolo, furono modificate nel secolo successivo e, nel IV e V secolo trasformate e ampliate sino a raggiungere i 2 000 metri quadrati di superficie. Nel periodo bizantino furono ridotte di dimensioni per fare spazio a una chiesa. Ilfrigidarium è costituito da una sala ottagonale sormontata da una cupola, oggi parzialmente crollata.
Costruite nella metà del II secolo, a nord del decumano massimo, si sviluppavano su una superficie di circa 7 000 metri quadrati. Furono modificate nel III secolo, mentre nella prima metà del V secolo furono ridotte di dimensione per ricavare dellelatrine, le più grandi latrine scoperte nelVicino Oriente, da circa 110-130 posti.
L'abside della basilica di BahiraIngresso della basilica di Bahira
Costruzione di pianta rettangolare, con abside circolare del IV secolo. La costruzione è associata alla figura del monaco-eremita cristiano,Bahira (dall'aramaicobechira,eletto), che secondo la tradizione islamica avrebbe riconosciuto nel giovane Maometto, un futuro profeta.
Costruita con materiali di spoglio, blocchi ben levigati, presenta un corpo centrale quadro che con pilastri a elle sorreggeva una cupola di un diametro di 24 metri, confrontabile con quella diSanta Sofia aCostantinopoli.
A sud della precedente, fu edificata nel IV secolo sui resti di un tempio nabateo del I secolo, dedicato a Dushares (Giove). La chiesa aveva un corpo centrale quadrato di 45 metri di lato, in cui era inscritto un ambiente di pianta circolare. La basilica aveva una copertura lignea. In un secondo tempo alla basilica venne aggiunta una seconda chiesa a tre navate.
La struttura dell'arco a trefornici è tipicamente romana e risale al I secolo, mentre le decorazioni dell'arco sono di ispirazione nabatea: i capitelli che ricordano quelli corinzi, il fornice centrale di grandi dimensioni, le nicchie semicircolari sormontate da archi e le merlature alla sommità della struttura che richiamano quelle del tempio di Bel oBaal aPalmira.
Edificio a pianta rettangolare di 35 per 50 metri, a due piani, attorno a un cortile centrale porticato. La struttura viene collegata alla presenza romana nella città, tra il II e il VI secolo.
Vi sono diverse moschee, quasi tutte al di fuori della zona archeologica, tra cui lamoschea del matrimonio, dove si ritiene che sia passatoMaometto, venticinquenne, in compagnia della ricca vedova,Khadija, con cui era in affari e che avrebbe in seguito sposato, e la moschea al-Mibrak (la moschea delle ginocchia), sorta sul luogo dove Maometto si fermò a pregare e dove, su una lastra di pietra posta davanti almiḥrāb, si troverebbero le impronte delle ginocchia della cammella del profeta. Accanto agli edifici cristiani, è lamoschea di Fatima, eretta daimamelucchi, nel 1306, dedicata alla figlia delprofeta, questo fu l'unico edificio musulmano rimasto in uso, verso la fine del XIX secolo, al tempo dello spopolamento della città.
Nel 2013 viene riportato che il sito archeologico di Bosra, trovatosi al centro di feroci combattimenti nel corso della guerra civile in corso, è stato quasi interamente distrutto[4].
^tratto dall'articolo deLa Stampa di Torino, dell'8/11/2013, a cura della giornalista Carla Reschia,Siria, in macerie i gioielli dell'Unesco: A Bosra rimarrebbero solo poche rovine e il mozzicone di un minareto della Moschea di Omar, nel centro della città, un tempio pagano trasformato in luogo di culto musulmano nel primo periodo islamico, all'inizio dell'ottavo secolo. Usata come ospedale da campo dai ribelli, sarebbe stata presa d'assalto, conquistata e riconquistata, fino al suo annientamento. Che le parti avverse si rinfacciano a vicenda.