Laborraccia è un contenitore infrangibile e leggero per liquidi caldi e freddi.
Di capacità di circa un litro (da 3/4 a 10,5 l.), dotata di chiusura ermetica a scatto,a filetto o a soffietto, con possibilità di venire agganciata conmoschettone o appesa con tracolla. Realizzata tradizionalmente inalluminio, raramente in plastica, può avere un rivestimento interno per evitare l'ossidazione dell'alluminio e un rivestimento esterno inpanno, che opportunamente bagnato, permette di mantenere il contenuto fresco grazie all'evaporazione. Può essere dotata di un coperchio infilato sull'imboccatura, a vite o incastro, che serve per bere comebicchiere ogavettino. Viene usata per gli sport all'aperto, inalpinismo, alcampeggio o dagliscout, fa parte della dotazione militare. Oggi meno usata poiché viene soppiantata dalle bottiglie inplastica.
L'antenata della borraccia è l'otre, praticamente l'unico contenitore economico, leggero, di poco ingombro e soprattutto infrangibile, a disposizione di tutti dall'antichità fino alXIX secolo. Pietro Guglielminetti, possessore di una piccola industria di materiali in legno e fornitore del Regio Esercito, fu l'inventore, intorno al1860, della borraccia, allora fabbricata in legno.[1]Le borracce saranno costruite in alluminio a partire dal1912.
Durante una durissima salita, in una tappa delTour de France1952, il fotografo dellaOmega FotocronacheCarlo Martini scattò una fotografia sulpasso del Galibier in cui si vedeva il passaggio di una borraccia traFausto Coppi eGino Bartali, eterni rivali. La foto divenne rapidamente un simbolo della rivalità sportiva cavalleresca, della sfida tra galantuomini e della correttezza che ha caratterizzato negli anni il rapporto tra i due campionissimi, ma la verità sullo scatto è sempre stata in discussione: non è infatti noto chi dei due stesse passando la borraccia al rivale.
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