Situata a 250 km a nord-ovest diTahiti, Bora Bora presenta una conformazione alquanto singolare. L'isola propriamente detta sorge infatti al centro di una laguna, circondata a nord e a est da due lunghimotu, chiamati rispettivamente Motu Mute (su cui sorge anche l'aeroporto di Bora Bora) e Motu Piti Aau. A nord-est labarriera corallina affiora con piccolimotu, separati da brevi tratti di mare di poca profondità, e con l'isolotto di Tevairoa. Infine a sud-ovest sorge un altromotu, Motu Toopua. Tra quest'ultimo e Tevairoa si trova un altro piccolo isolotto, Teavanui, in prossimità del quale è presente l'unico punto in cui la barriera corallina si interrompe e attraverso il quale la laguna può comunicare (specie a livello di collegamenti navali) con l'oceano. Per il resto la barriera corallina cinge Bora Bora come una diga, e questo anche a sud, ove non affiorano dall'acquamotu o isolotti.
La particolare forma suddetta si deve all'origine di Bora Bora, che in epoche remote (si stima durante ilPliocene superiore, precisamente tra 3,45 e 3,10 milioni di anni fa) era un gigantesco complesso vulcanico, che con il passare degli anni subì un progressivo inabissamento. Di esso oggi resta unvulcano spento, il monteOtemanu (727 m), massima cima di Bora Bora.
Il principale centro di Bora Bora èVaitape (4 927 abitanti), che è anche capoluogo comunale, nonché dell'omonimo comune associato. Altri centri rilevanti sono Faanui e Anau.
Abitata fin dalIV secolo d.C. dagli antichi polinesiani (che la chiamaronoVava'u), fu avvistata per la prima volta dagli europei nel 1722, con il navigatoreolandeseJacob Roggeveen. Nel 1769 fu nuovamente avvistata daJames Cook, che vi pose per la prima volta piede nel 1777. Circa mezzo secolo dopo, precisamente nel 1820, laLondon Missionary Society vi fondò una missione. Nel 1842, tuttavia, l'isola fu trasformata in protettorato francese pur continuando a mantenere una propria sostanziale indipendenza e a mantenere un regime monarchico locale. Durante laseconda guerra mondiale, Bora Bora ospitò una basestatunitense, comprensiva di 5 000 soldati e 9 navi. L'isola fu dotata anche di un sistema di fortificazioni, per difendersi dagli attacchi deigiapponesi.
Come gran parte delle isole polinesiane, Bora Bora basa la propria economia essenzialmente sullapesca e sulturismo. I più importanti centri turistici sorgono suimotu e sono frequentati ogni anno da migliaia di visitatori. Per la sua bellezza Bora Bora è chiamata la "perla del Pacifico"[1].