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Bonaventura da Bagnoregio

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Disambiguazione – "San Bonaventura" rimanda qui. Se stai cercando la chiesa diCampitelli, vediSan Bonaventura al Palatino.
San Bonaventura da Bagnoregio
Il santo in unatempera ad olio diVittore Crivelli, dipinta attorno al1500
 

Cardinale vescovo di Albano e dottore della Chiesa

 
Nascita1217/1221 aBagnoregio
Morte15 luglio1274 aLione
Venerato daChiesa cattolica e Chiesa anglicana
Canonizzazione14 aprile1482 dapapa Sisto IV
Ricorrenza15 luglio,14 luglio (Messa tridentina)
AttributiBastone pastorale,galero cardinalizio, libro, crocifisso e angelo
Patrono diBagnoregio (VT), facchini, fattorini, teologi e tessitori
Manuale
Bonaventura da Bagnoregio,O.F.M.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto delcardinale Bonaventura, opera diClaude François, dipinto tra il1650 e il1660
 
Incarichi ricoperti
 
Nascita1217/1221 aBagnoregio
Nomina a vescovo3 giugno1273 dapapa Gregorio X
Consacrazione a vescovo11 novembre1273 dapapa Gregorio X
Creazione a cardinale3 giugno1273 dapapa Gregorio X
Morte15 luglio1274 aLione
Manuale

Bonaventura da Bagnoregio (Bagnoregio,1217/1221Lione,15 luglio1274) è stato uncardinale,filosofo eteologoitaliano.DenominatoDoctor Seraphicus, studiò e insegnò allaSorbona diParigi e fu amico disan Tommaso d'Aquino[1] e diHughes de Saint-Cher[2] dal quale fu influenzato.[3]

Vennecanonizzato dapapa Sisto IV nel1482 e proclamatoDottore della Chiesa dapapa Sisto V nel1588. È considerato uno tra i più importantibiografi disan Francesco d'Assisi. Alla sua biografia — laLegenda Maior — si ispiròGiotto per il ciclo delle storie sul Santo nellabasilica di Assisi.

Dal1257 al 1274 fu ministro generale dell'Ordine francescano, del quale è ritenuto quasi un secondo fondatore. Sotto la sua guida furono pubblicate leCostituzioni narbonesi, su cui si basarono tutte le successivecostituzioni dell'Ordine.

La visione filosofica di Bonaventura partiva dal presupposto che ogni conoscenza inizi dai sensi: l'anima conosceDio e se stessa senza l'aiuto dei sensi esterni. Risolse il problema del rapporto tra ragione e fede in chiaveplatonico-agostiniana.

È venerato comesanto dallaChiesa cattolica, che celebra la suamemoria obbligatoria il15 luglio (il14 luglio nelcalendario tradizionale).

Biografia

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La data in cui Bonaventura venne alla luce non è certa e viene collocata tra il1217 e il1221. Nacque a Civita diBagnoregio, inTuscia, oggi provincia diViterbo. Era figlio di Giovanni di Fidanza, medico, e di Rita (o Ritella).[4] Iniziò i suoi studi giovanili nel convento di San Francesco "vecchio", situato a metà strada tra Bagnoregio e Civita[5]. Nel1235 si recò a Parigi a studiare nella facoltà delle Arti e successivamente, nel1243, nella facoltà diteologia. Probabilmente in quello stesso anno entrò tra iFrati Minori. Il suo principale maestro fuAlessandro di Hales, ma ebbe come docenti anche Giovanni de La Rochelle,Oddone Rigaldi e Guglielmo di Melitona.

Verso la fine del 1253, avendo completato gli studi necessari, Bonaventura ottenne lalicentia docendi (la "licenza di insegnare") esponendo leQuaestiones disputatae de scientia Christi. Egli divenne così maestro reggente nello Studio francescano di Parigi, incorporato all'Università da quando Alessandro di Hales si era fatto francescano e aveva portato con sé la cattedra. Il titolo, però, gli venne conferito solo nel 1257, a causa delle ostilità dei maestri secolari.

Insegnamento

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Nel1250 ilpapa aveva autorizzato il cancelliere dell'Università di Parigi a conferire la licenza di insegnamento a religiosi degliordini mendicanti, sebbene ciò contrastasse con il diritto di cooptare i nuovi maestri rivendicato dalla corporazione universitaria. Nel 1253, difatti, scoppiò uno sciopero al quale tuttavia i membri degli ordini mendicanti non si associarono. La corporazione universitaria richiese loro un giuramento di obbedienza agli statuti, ma essi rifiutarono e pertanto vennero esclusi dall'insegnamento.

Questa esclusione colpì anche Bonaventura, che fu maestro reggente fra il1253 e il1257. Nel1254 i maestri secolari denunciarono apapa Innocenzo IV il libro del francescanoGerardo di Borgo San Donnino,Introduzione al Vangelo eterno. In questo testo fra' Gerardo, rifacendosi al pensiero diGioacchino da Fiore, annunciava l'avvento di una «nuova età delloSpirito Santo» e di una «Chiesa cattolica puramente spirituale fondata sulla povertà», profezia che si doveva realizzare attorno al1260. In conseguenza di questo il Papa — poco prima di morire — annullò i privilegi concessi agli ordini mendicanti.

Il nuovo ponteficepapa Alessandro IV condannò il libro di Gerardo con una bolla nel1255, prendendo tuttavia posizione a favore degli ordini mendicanti e senza più porre limiti al numero delle cattedre che essi potevano ricoprire. I secolari rifiutarono queste decisioni, venendo così scomunicati, anche per il boicottaggio da loro operato ai danni dei corsi tenuti dai frati degli ordini mendicanti. Tutto questo nonostante che i primi avessero l'appoggio del clero e dei vescovi, mentre il re di FranciaLuigi IX si trovava a sostenere le posizioni dei mendicanti.

Ministro generale e teologo

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San Bonaventura in un dipinto diFrancisco de Zurbarán

Nel1257 Bonaventura venne riconosciutomagister. Poche settimane dopo il 2 febbraio 1257 ilcapitolo di Roma lo elesse Ministro generale dell'Ordine francescano.[6] Rinunciò così alla cattedra parigina. A partire da questa data, preso dagli impegni del nuovo servizio, accantonò gli studi e compì vari viaggi per l'Europa.

Il suo obiettivo principale fu quello di conservare l'unità dei Frati Minori, prendendo posizione sia contro la corrente spirituale (influenzata dalle idee di Gioacchino da Fiore e incline ad accentuare la povertà del francescanesimo primitivo), sia contro le tendenze mondane insorte in seno all'Ordine. Favorevole a coinvolgere l'Ordine francescano nel ministero pastorale e nella struttura organizzativa della Chiesa, nel Capitolo generale diNarbona del1260 contribuì a definire le regole che dovevano guidare la vita dei suoi membri: le Costituzioni, dette appuntoNarbonensi. A lui, in questo Capitolo, venne affidato l'incarico di redigere una nuova biografia disan Francesco d'Assisi che, intitolataLegenda Maior, diventerà la biografia ufficiale nell'Ordine.

Incipit delLegenda maior

Infatti il Capitolo generale successivo, del 1263 (Pisa), approvò l'opera composta dal Ministro generale; mentre il Capitolo del 1266, riunito aParigi, giunse a decretare la distruzione di tutte le biografie precedenti allaLegenda Maior, probabilmente per proporre all'Ordine una immagine univoca del proprio fondatore, in un momento in cui le diverse interpretazioni fomentavano contrapposizioni e conducevano verso la divisione.[7]

In modo analogo a Tommaso d'Aquino che rifiutò ripetutamente la proposta di essere nominato Arcivescovo di Napoli, nel1265 fu nominatoarcivescovo di York dal neoelettopapa Clemente IV, incarico che, dopo numerose richieste al Sommo Pontefice, gli fu consentito di lasciare l'anno seguente[8].

Ultimi anni

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Negli ultimi anni della sua vita Bonaventura intervenne nelle lotte contro l'aristotelismo e nella rinata polemica fra maestri secolari e mendicanti. A Parigi, tra il1267 e il1269, tenne una serie di conferenze sulla necessità di subordinare e finalizzare lafilosofia alla teologia. Nel1270 lasciò Parigi per farvi però ritorno nel1273, quando tenne altre conferenze nelle quali attaccava quelli che erano a suo parere gli errori dell'aristotelismo. Peraltro, negli anni tra il1269 ed il1271, fu spesso aViterbo ove si svolgeva il famoso, lunghissimoconclave, per tenere numerosi sermoni volti ad accelerare ed indirizzare la scelta dei cardinali; alla fine fu elettopapa Gregorio X, cioè quelTedaldo Visconti di cui Bonaventura era amico da molti anni[9]

Fu propriopapa Gregorio X a crearlocardinale vescovo contitolo diAlbano nel concistoro del 3 giugno1273, mentre Bonaventura soggiornava nelconvento del Bosco ai Frati presso Firenze; l'anno successivo partecipò alConcilio di Lione accompagnato dal francescanoTommaso di Pavia (in cui favorì un riavvicinamento fra la Chiesa latina e quella greca), nel corso del quale morì.

Pietro di Tarantasia, futuropapa Innocenzo V, ne celebrò le esequie e Bonaventura venne inumato nella chiesa francescana diLione. Intorno all'anno1450 la salma venne traslata in una nuova chiesa, dedicata a San Francesco d'Assisi; la tomba venne aperta e la sua lingua venne trovata in perfetto stato di conservazione: questo fatto ne facilitò la canonizzazione, che avvenne ad opera del papa francescanoSisto IV il 14 aprile1482, e la nomina adottore della Chiesa, compiuta il 14 marzo1588 da un altro francescano,papa Sisto V.

Le reliquie: il «santo braccio»

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Il 14 marzo1490, a seguito della ricognizione del corpo del santo a Lione, venne estratta una parte del braccio destro del santo e composta in un reliquiario d'argento che l'anno seguente fu portato a Bagnoregio. Oggi il «santo braccio» è la più grande delle reliquie rimaste di san Bonaventura dopo la profanazione del suo sepolcro e la dispersione dei suoi resti compiuta dagliUgonotti nel1562. Si trova custodito a Bagnoregio nella concattedrale di San Nicola. Da esso, nel corso degli anni, sono state ricavate alcune reliquie minori.

L'itinerario della mente verso Dio

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Lo stesso argomento in dettaglio:Itinerarium mentis in Deum.
Frontespizio delleMeditationes

Bonaventura è considerato uno dei pensatori maggiori della tradizionefrancescana, che anche grazie a lui si avviò a diventare una vera e propriascuola di pensiero, sia dal punto di vista teologico che da quello filosofico. Difese e ripropose la tradizionepatristica, in particolare il pensiero e l'impostazione disant'Agostino di stampoplatonico.Leone XIII lo definì il "principe della teologia mistica".[10]

Egli combatté apertamente l'aristotelismo, anche se ne acquisì alcuni concetti, fondamentali per il suo pensiero. Inoltre valorizzò alcune tesi della filosofia arabo-ebraica, in particolare quelle diAvicenna e diAvicebron, ispirate alneoplatonismo. Nelle sue opere ricorre continuamente l'idea del primato della sapienza, come alternativa ad una razionalità filosofica isolata dalle altre facoltà dell'uomo. Egli sostiene, infatti, che:

«(...) la scienza filosofica è una via verso altre scienze. Chi si ferma resta immerso nelle tenebre.»

Secondo Bonaventura è ilCristo la via a tutte le scienze, sia per la filosofia che per la teologia.

Il progetto di Bonaventura è una riconduzione dei saperi alla loro fonte (reductio artium), la luce della verità rivelata, la sola che possa orientarle verso l'obiettivo perfetto a cui tende ogni conoscenza, il vero in sé che è Dio. La distinzione delle nove arti in tre categorie,naturali (fisica,matematica,meccanica),razionali (logica,retorica,grammatica) emorali (politica, monastica, economica) riflette la distinzione dires, signa edactiones la cui verticalità non è altro che cammino iniziatico per gradi di perfezione verso l'unione mistica. La parzialità delle arti è per Bonaventura non altro che il rifrangersi della luce con la quale Dio illumina il mondo: prima del peccato originale Adamo sapeva leggere indirettamente Dio nelLiber Naturae (nel creato), ma la caduta è stata anche perdita di questa capacità.

Per aiutare l'uomo nel recupero della contemplazione della somma verità, Dio ha inviato all'uomo ilLiber Scripturae, conoscenza supplementare che unifica ed orienta la conoscenza umana, che altrimenti smarrirebbe se stessa nell'autoreferenzialità.Attraverso l'illuminazione della rivelazione, l'intelletto agente è capace di comprendere il riflesso divino delle verità terrene inviate dall'intelletto passivo, quali pallidi riflessi delle verità eterne che Dio perfettamente pensa mediante il Verbo.Ciò rappresenta l'accesso al terzo libro,Liber Vitae, leggibile solo per sintesi collaborativa tra fede e ragione: la perfetta verità, assoluta ed eterna in Dio, non è un dato acquisito, ma una forza la cui dinamica si attua storicamente nella reggenza delle verità con le quali Dio mantiene l'ordine del creato. Lo svelamento di quest'ordine è la lettura del terzo libro che per segni di dignità sempre maggior avvicina l'uomo alla fonte di ogni verità.

Laprimitas divina o "primalità di Dio" è il sostegno a tutto l'impianto teologico di Bonaventura. NelBreviloquium, egli definisce i caratteri della teologia affermando che, poiché il suo oggetto è Dio, essa ha il compito di dimostrare che la verità della sacra scrittura è da Dio, su Dio, secondo Dio ed ha come fine Dio. L'unita del suo oggetto determina come unitaria ed ordinata la teologia perché la sua struttura corrisponde ai caratteri del suo oggetto. Nella sua opera più famosa, l'Itinerarium mentis in Deum ("L'itinerario della mente verso Dio"), Bonaventura spiega che il criterio di valore e la misura della verità si acquisiscono dalla fede, e non dalla ragione (come sostenevano gliaverroisti).

Nel primo quarto del XIII secolo,Guglielmo d'Auxerre,Filippo il Cancelliere,Guglielmo d'Alvernia eAlessandro di Hales erano attivi a Parigi nella traduzione dal greco e dall'arabo delle opere diAristotele,Avicenna eAverroè. Parallelamente,Roberto Grossatesta portava avanti un'opera simile all'Università di Oxford.[11][12] Alessandro di Hales,Roberto Anglico e Bonaventura animarono la corrente agostiniana del nuovo movimento culturale europeo, accettando fra i nuovi testi di Aristotele tradotti direttamente dal greco, senza la pregressa mediazione araba, principalmente quelli le cui asserzioni risultavano compatibili con il santo di Ippona.[13]
Dalla seconda metà del Novecento, gli studi storici hanno mostrato che l'agostinismo di Parigi era comunque attento alle fonti arabe e giudaiche della scolastica; di converso, i presunti avversari dell'agostinismo francescano, come san Tommaso e i tomisti, si proclamavano eredi legittimi di Agostino.[12]Esisteva quindi una complementarità piuttosto che una contrapposizione fra francescani agostiniani e tomisti aristotelici. Il suo giovanileCommento alleSentenze diPietro Lombardo contiene una eguale proporzione di citazioni provenienti da autori cristiani come sant'Agostino e da autori non cristiani come Aristotele.

Da ciò fa conseguire che la filosofia serve a dare aiuto alla ricerca umana di Dio, e può farlo, come diceva sant'Agostino, solo riportando l'uomo alla propria dimensione interiore (cioè l'anima), e, attraverso questa, ricondurlo infine a Dio. Secondo Bonaventura, dunque, il «viaggio» spirituale verso Dio è frutto di una illuminazione divina, che proviene dalla «ragione suprema» di Dio stesso.Per giungere a Dio, quindi, l'uomo deve passare attraverso tre gradi, che, tuttavia, devono essere preceduti dall'intensa ed umilepreghiera, poiché:

«(...) nessuno può giungere alla beatitudine se non trascende sé stesso, non con il corpo, ma con lo spirito. Ma non possiamo elevarci da noi se non attraverso una virtù superiore. Qualunque siano le disposizioni interiori, queste non hanno alcun potere senza l'aiuto della Grazia divina. Ma questa è concessa solo a coloro che la chiedono (...) con fervida preghiera. È la preghiera il principio e la sorgente della nostra elevazione. (...) Così pregando, siamo illuminati nel conoscere i gradi dell'ascesa a Dio.»

La "scala" dei 3 gradi dell'ascesa a Dio è simile alla "scala" dei 4 gradi dell'amore diBernardo di Chiaravalle, anche se non uguale; tali gradi sono:

  • 1) Il grado esteriore:
«(...) è necessario che prima consideriamo gli oggetti corporei, temporali e fuori di noi, nei quali è l'orma di Dio, e questo significa incamminarsi per la via di Dio.»
  • 2) Il grado interiore:
«È necessario poi rientrare in noi stessi, perché la nostra mente è immagine di Dio, immortale, spirituale e dentro di noi, il che ci conduce nella verità di Dio.»
  • 3) Il grado eterno:
«Infine, occorre elevarci a ciò che è eterno, spiritualissimo e sopra di noi, aprendoci al primo principio, e questo dona gioia nella conoscenza di Dio e omaggio alla Sua maestà.»

Inoltre, afferma Bonaventura, in corrispondenza a tali gradi l'anima ha anche tre diverse direzioni:

«(...) L'una si riferisce alle cose esteriori, e si chiama animalità o sensibilità; l'altra ha per oggetto lo spirito, rivolto in sé e a sé; la terza ha per oggetto la mente, che si eleva spiritualmente sopra di sé. Tre indirizzi che devono disporre l'uomo a elevarsi a Dio, perché l'ami con tutta la mente, con tutto il cuore, con tutta l'anima (...).»

(San Bonaventura da Bagnoregio,Itinerarium mentis in Deum)

Dunque, per Bonaventura, l'unica conoscenza possibile è quella contemplativa, cioè la via dell'illuminazione, che porta a cogliere le essenze eterne, e ad alcuni permette persino di accostarsi a Dio misticamente. L'illuminazione guida anche l'azione umana, in quanto solo essa determina lasinderesi, cioè la disposizione pratica al bene.

L'ordine trinitario del mondo

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Bonaventura elaborò una teologia trinitaria di derivazione agostiniana, in quanto volle evidenziare l'unità del Dio-Trino, come forza, che unisce le tre persone.Ma tale unità è conciliabile con la pluralità delle persone: unità e trinità sono sempre insieme. I dati presenti nella Scrittura presentano all'uomo la verità rivelata: in Dio vi sono tre persone.Due sono le fasi dell'auto-rivelazione di Dio: la prima nella creazione, la seconda in Cristo.Il mondo, per Bonaventura, è come un libro da cui traspare laTrinità che l'ha creato. Noi possiamo ritrovare la Trinitàextra nos (cioè "fuori di noi"),intra nos ("in noi") esuper nos ("sopra di noi"). Infatti, la Trinità si rivela in 3 modi:

  • comevestigia (o impronta) di Dio, che si manifesta in ogni essere, animato o inanimato che sia;
  • comeimmagine di Dio, che si trova solo nelle creature dotate d'intelletto, in cui risplendono memoria, intelligenza e volontà;
  • comesimilitudine di Dio, che è qualità propria delle creature giuste e sante, toccate dalla Grazia e animate da fede, speranza e carità; quindi, quest'ultima è ciò che ci rende "figli di Dio".

La Creazione dunque è ordinata secondo una scala gerarchica trinitaria e la natura non ha sua consistenza, ma si rivela come segno visibile del principio divino che l'ha creata; solo in questo, quindi, trova il suo significato. Bonaventura trae questo principio anche da un passo evangelico, in cui i discepoli diGesù dissero:

««Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!» Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli.» Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre.»»

(Lc, 19,38-40)

Le creature, dunque, sono impronte, immagini, similitudini di Dio, e persino le pietre "gridano" tale loro legame col divino.

Demonologia

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Secondo san Bonaventura, i demoni possono ingannare in cinque sensi della creatura umana in tre modi:

  • facendo apparire presente un oggetto, quando invece materialmente non lo è;
  • facendolo apparire diversamente da come esso è;
  • nascondendolo, quando invece è presente al soggetto senziente.

I demoni non possono operare miracoli e creare immaginiex novo (ad esempio, far sognare a un cieco i colori, né a un sordo i suoni), ma soltanto manipolare e ricombinare tra loro immagini già presenti nella mente umana.

Il demone ostacola il progresso della conoscenza dal dato sensibile a Dio. Il tema dell'inganno dei sensi attraversò il XIV secolo fino alla figura del "genio maligno" diCartesio.[14] AncheTommaso d'Aquino concorda che i demoni non hanno il potere di creare nulla e possono ingannare le facoltà sensitive umane modificando le cose già esistenti: i demoni fanno apparire cose inesistenti oppure quelle che già esistono diversamente da come sono. L'influsso demoniaco avviene solo con la mediazione dellamateria.[14]

Importanza ed eredità

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NelXII canto del Paradiso san Bonaventura presenta aDante e Beatrice la grandezza di sanDomenico di Guzman.

Il 3 marzo 2010papa Benedetto XVI gli dedicò una catechesi, definendolo "Uomo buono, affabile, pio e misericordioso, colmo di virtù, amato da Dio e dagli uomini".[15]

Opere

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San Bonaventura dipinto diPedro Ruiz González
  • Breviloquium (Breviloquio)
  • Collationes de decem praeceptis (Conferenze sui dieci comandamenti)
  • Collationes de septem donis Spiritus Sancti (Conferenze sui sette doni delloSpirito Santo)
  • Collationes in Hexaëmeron (Conferenze sui primi sei giorni della creazione)
  • Commentaria in quattuor libros sententiarum Magistri Petri Lombardi (Commentari ai quattro libri delleSentenze di Pietro Lombardo)
  • De mysterio Trinitatis (Questioni disputate sul mistero della Trinità)
  • De perfectione vitae ad sorores (La perfezione della vita alle Sorelle)
  • De reductione artium ad theologiam (La riconduzione della arti alla teologia)
  • De Regno Dei descripto in parabolis evangelicis (IlRegno di Dio descritto nelle parabole evangeliche)
  • De scientia Christi (Questioni disputate sulla conoscenza di Cristo)
  • De sex alis Seraphin (Le sei ali delSerafino)
  • De triplici via (La triplice via)
  • Itinerarium mentis in Deum (Itinerario della mente verso Dio) (1259)
  • Legenda maior Sancti Francisci (Vita diSan Francesco)
  • Legenda minor Sancti Francisci (Vita abbreviata diSan Francesco)
  • Lignum vitae (L'albero della vita)
  • Officium de passione Domini (Ufficio della Passione del Signore)
  • De perfectione evangelica (Questioni disputate sulla perfezione evangelica)
  • Soliloquium (Soliloquio)
  • Vitis mystica (La vite mistica)

Genealogia episcopale

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Lagenealogia episcopale è:

Note

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  1. ^ Emiliano Ramacci,S. Bonaventura il Dottore Serafico, Bagnoregio, Associazione Organum, 2020.
  2. ^Taddeo di Bartolo,Tommaso presenta la liturgia del Corpus Christi a Urbano IV, 1403, MusArt Filadelfia. Ispirato al riquadro diUgolino di Prete Ilario nella Cappella del Corporale delDuomo di Orvieto (1357), asua volta derivato dalla formella nel reliquiario diUgolino di Vieri (1338). Cfr. Silvio Manglaviti,SAN TOMMASO D'AQUINO AD ORVIETO COLONNA TEOLOGICA DI PAPA URBANO IV NELL'ISTITUZIONE DEL CORPUS DOMINI.URL consultato il 1º aprile 2025.. Nel 1250 Bonaventura pronunciò in Germania ilSermo de Santissimo Corpore Christi chepapa Urbano IV gli fece predicare anche al Concistoro di Orvieto nel 1264.
  3. ^Nel Commento al Vangelo di San Luca, Bonaventura ha solo quattro citazioni scritturali in comune con Ugo di San Cher: Isaia 58:7; Giovanni 14:2; Proverbi 9:1; Matteo 21:13. Ventidistinctiones (su un totale di trentasei) sono state adattate dal commento di Hughes de Saint Cher. Cfr.(EN) Robert J. Karris,St. Bonaventure use of distinctiones: his independence of and dependence on Hugh of St. Cher, inFranciscan Studies, vol. 60, St. Bonaventure University - Franciscan Institute Publications, 2002, pp. 209-250,JSTOR 41975302,OCLC 5183714551.
  4. ^Eletto Ramacci,S. Bonaventura e il Santo Braccio, Bagnoregio, Associazione Organum, 1991.
  5. ^Oggi del convento restano solo i ruderi.
  6. ^Pietro Maranesi,Bonaventura ministro generale di fronte all’Ordine francescano e alla Chiesa, in Doctor seraphicus 55 (2008) 17-65
  7. ^Grado Giovanni Merlo,Storia di frate Francesco e dell'Ordine dei Minori, in Maria Pia Alberzoni,et al.,Francesco d'Assisi e il primo secolo di storia francescana, Torino, Einaudi, 1997. pp. 28-30.
  8. ^G. Bosco,Storia ecclesiastica ad uso della gioventù utile ad ogni grado di persone, Torino, Libreria Salesiana Editore, 1904, p. 284.URL consultato il 4 novembre 2018(archiviato il 4 novembre 2018)., con l'approvazione del card.Lorenzo Gastaldi, arcivescovo di Torino
  9. ^Cesare Pinzi,Storia della Città di Viterbo,Tip.Camera dei Deputati, Roma, 1887-89,lib.VII. Il Pinzi parla dettagliatamente degli interventi di Bonaventura a Viterbo in occasione del Conclave e dell'amicizia con Gregorio X.
  10. ^Anniversario. Chi è san Bonaventura, il teologo ispiratore della «Laudato si’», suwww.avvenire.it, 28 agosto 2024.URL consultato il 29 agosto 2024.
  11. ^ Francesco Corvino,Bonaventura da Bagnoregio: francescano e pensatore, Città Nuova, 2006, p. 363,ISBN 9788831153621,OCLC 70695123.
  12. ^ab Jean-Pierre Torrell, O.P.,Amico della verità. Vita e opere di Tommaso d'Aquino, traduzione di Giorgio Maria Carbone, Domenicani, n. 26, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 2017, p. 35,OCLC 984707751. Citazione: Lo studio di Aristotele come quello di Averroè era fiorente a Parigi intorno al 1230.
  13. ^Giovanni Gentile eCalogero Tumminelli,Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, vol. 22, Roma, 1934, p. 751,OCLC 14732083.
  14. ^ab Tiziana Suarez,I demoni e l'illusione dei sensi nel XIII° secolo: Bonaventura e Tommaso d'Aquino, inHorn Hans Jurgen, 1º gennaio 2002, pp. 3,5;11-12.URL consultato il 20 ottobre 2025.
  15. ^Udienza Generale del 3 marzo 2010: San Bonaventura | Benedetto XVI, suwww.vatican.va.URL consultato il 29 agosto 2024.

Bibliografia

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Testi
  • Bonaventura da Bagnorea (presunto),Meditationes vitae Christi, Venezia, Nicolaus Jenson, circa 1478.
  • Bonaventura da Bagnorea,Legenda maior, Milano, Ulrich Scinzenzeler, 1495.
  • Bonaventura da Bagnorea,Opera omnia, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Expositiones in Testamentum novum, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Sermones de tempore ac de sanctis, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Opuscula, vol. 1, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Opuscula, vol. 2, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Commentaria in libros sententiarum, vol. 1, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
  • Bonaventura da Bagnorea,Commentaria in libros sententiarum, vol. 2, Lyon, Borde, Philippe ; Borde, Pierre ; Arnaud, Laurent, 1668.
Studi
  • Bettoni E.,S. Bonaventura da Bagnoregio, Vita e Pensiero, Milano 1973.
  • Bougerol J.G.,Introduzione a S. Bonaventura, trad. it. di A. Calufetti, L.I.E.F., Vicenza 1988.
  • Corvino F.,Bonaventura da Bagnoregio francescano e pensatore, Città Nuova, Roma 2006.
  • Cuttini E.,Ritorno a Dio. Filosofia, teologia, etica della “mens” nel pensiero di Bonaventura da Bagnoregio, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002.
  • Di Maio A.,Piccolo glossario bonaventuriano. Prima introduzione al pensiero e al lessico di Bonaventura da Bagnoregio, Aracne, Roma 2008.
  • Barbara Faes,Bonaventura da Bagnoregio, Biblioteca Francescana, Milano 2017.
  • Mathieu V.,La Trinità creatrice secondo san Bonaventura, Biblioteca francescana, Milano 1994.
  • Moretti Costanzi T.,San Bonaventura, Armando, Roma 2003.
  • Ramacci Eletto,S. Bonaventura e il Santo Braccio, Associazione Organum, Bagnoregio, 1991.
  • Todisco O.,Le creature e le parole in sant'Agostino e san Bonaventura, Anicia, Roma 1994.
  • Vanni Rovighi S.,San Bonaventura, Vita e Pensiero, Milano 1974.
  • Raoul Manselli,BONAVENTURA da Bagnoregio, santo, inDizionario biografico degli italiani, vol. 11, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.URL consultato il 19 dicembre 2017.Modifica su Wikidata
  • Emiliano Ramacci,Un Inno per S. Bonaventura (1560), Associazione Organum, Bagnoregio, 2017.
  • Emiliano Ramacci,S. Bonaventura da Bagnoregio - Miracoli, Associazione Organum, Bagnoregio, 2020.
  • Emiliano Ramacci,S. Bonaventura e la Divina Commedia, Associazione Organum, Bagnoregio, 2020.
Riviste

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessoreMinistro generale dell'Ordine dei Frati MinoriSuccessore
Giovanni da Parma2 febbraio1257 - 15 luglio1274Girolamo Masci d'Ascoli

PredecessoreCardinale vescovo di AlbanoSuccessore
Raoul Grosparmi3 giugno1273 - 15 luglio1274Bentivegna de' Bentivegni, O.F.M.
V · D · M
Padri edottori dellaChiesa cattolica
Nozioni e testi di patristicaDidaché ·A Diogneto ·Letteratura sub-apostolica ·Omelia Pasquale di San Melitone di Sardi · Padri alessandrini ·Padri cappadoci · Padri controversisti · Padri polemisti ·Pastore di Erma ·Patristica ·Patrologia · Scrittore ecclesiastico
Lista dei padri della Chiesa
e degli scrittori ecclesiastici
(ordine cronologico)
San Clemente Romano ·Sant'Ignazio di Antiochia ·San Policarpo di Smirne ·San Papia di Ierapoli ·Erma ·Sant'Aristide Marciano ·San Giustino Martire ·Atenagora di Atene ·Taziano il Siro ·Melitone di Sardi ·San Teofilo di Antiochia ·Sant'Ireneo di Lione ·Sant'Ippolito di Roma ·Origene ·Clemente Alessandrino ·San Dionisio di Alessandria ·San Pietro di Alessandria ·San Metodio di Olimpo ·Tertulliano ·Marco Minucio Felice ·San Cipriano di Cartagine ·Lattanzio ·Sant'Eustazio di Antiochia ·Eusebio di Cesarea ·San Cirillo di Gerusalemme ·Sant'Alessandro di Alessandria ·Sant'Atanasio di Alessandria ·Didimo il Cieco ·Sant'Ilario di Poitiers ·Gaio Mario Vittorino ·San Basilio Magno ·San Gregorio Nazianzeno ·San Gregorio di Nissa ·San Giovanni Crisostomo ·Sant'Ambrogio ·Diodoro di Tarso ·Teodoro di Mopsuestia ·Teodoreto di Cirro ·San Cirillo di Alessandria ·Rufino di Aquileia ·San Girolamo ·Sant'Agostino d'Ippona ·Paolo Orosio ·San Giovanni Cassiano ·San Sulpizio Severo ·San Leone Magno ·Pseudo-Dionigi Areopagita ·San Massimo il Confessore ·San Giovanni Damasceno ·Sant'Efrem il Siro ·Sant'Eucherio di Lione ·San Severino Boezio ·San Gregorio Magno ·Sant'Isidoro di Siviglia ·San Bernardo di Chiaravalle ·San John Henry Newman
Lista dei dottori della Chiesa
(ordine di proclamazione)
San Gregorio Magno ·Sant'Ambrogio ·Sant'Agostino d'Ippona ·San Girolamo ·San Giovanni Crisostomo ·San Basilio Magno ·San Gregorio Nazianzeno ·Sant'Atanasio di Alessandria ·San Tommaso d'Aquino ·San Bonaventura da Bagnoregio ·Sant'Anselmo d'Aosta ·Sant'Isidoro di Siviglia ·San Pietro Crisologo ·San Leone Magno ·San Pier Damiani ·San Bernardo di Chiaravalle ·Sant'Ilario di Poitiers ·Sant'Alfonso Maria de' Liguori ·San Francesco di Sales ·San Cirillo di Alessandria ·San Cirillo di Gerusalemme ·San Giovanni Damasceno ·San Beda il Venerabile ·Sant'Efrem il Siro ·San Pietro Canisio ·San Giovanni della Croce ·San Roberto Bellarmino ·Sant'Alberto Magno ·Sant'Antonio di Padova ·San Lorenzo da Brindisi ·Santa Teresa d'Avila ·Santa Caterina da Siena ·Santa Teresa di Lisieux ·San Giovanni d'Avila ·Santa Ildegarda di Bingen ·San Gregorio di Narek ·Sant'Ireneo di Lione ·San John Henry Newman
V · D · M
Francescanesimo
Ordini religiosi
e movimenti
francescani
Ordine francescano (Ordine dei frati minori ·Ordine dei frati minori cappuccini ·Ordine dei frati minori conventuali) ·Monache clarisse ·Frati francescani dell'Immacolata ·Concezioniste francescane ·Fraternità francescana di Betania ·Ordine francescano secolare ·Terzo ordine regolare di San Francesco ·Gioventù Francescana ·Suore francescane elisabettine
PapiNiccolò IV ·Sisto IV ·Giulio II ·Sisto V ·Clemente XIV
Santi non teologiSanFrancesco d'Assisi ·Santa Chiara d'Assisi ·Sant'Agnese d'Assisi ·Sant'Elisabetta d'Ungheria ·Santa Margherita da Cortona · SanCorrado Confalonieri · SanNicola Tavelić · SantoStefano da Cuneo · SanGiovanni da Capestrano · SanFrancesco Solano · SanGiuseppe da Copertino ·Santa Veronica Giuliani · SanLeonardo da Porto Maurizio ·Sant'Egidio da Taranto · SanMassimiliano Maria Kolbe · SanPio da Pietrelcina
TeologiSant'Antonio di Padova ·Elia da Cortona ·Scuola francescana (Alessandro di Hales ·Roberto Grossatesta · SanBonaventura da Bagnoregio ·Beato Giovanni Duns Scoto) ·Ubertino da Casale ·Angelo Clareno · SanBernardino da Siena · SanPietro d'Alcántara · SanLorenzo da Brindisi · SanFrancesco Antonio Fasani
Custodia
di Terra Santa
Francesco Suriano ·Tommaso Obicini ·Diego Campanile ·Pier Marino Sormani ·Lorenzo Cozza ·Perpetuo Guasco ·Frediano Giannini ·Alberto Gori ·Pierbattista Pizzaballa ·Francesco Patton ·Collegio di Terra Santa
Istituzioni
accademiche
Pontificia Università Antonianum ·Pontificia facoltà teologica San Bonaventura ·Studium Biblicum Franciscanum
Storia
1181-1226
ConversioneAssisi ·Battaglia di Collestrada ·Chiesa eCrocifisso di San Damiano
OriginiEremo delle Carceri ·Tugurio di Rivotorto ·Porziuncola
Compagni dellaprima oraFrate Bernardo ·Frate Pietro ·Frate Egidio · Sabbatino · Morico ·Giovanni della Cappella ·Frate Filippo ·Frate Angelo ·Giovanni di San Costanzo · Barbaro ·Bernardo da Vigilante ·Frate Silvestro
Compagni dellaseconda oraFrate Bernardo ·Frate Leone ·Frate Rufino ·Frate Masseo ·Ginepro · Illuminato d'Arce ·Frate Elia ·Frate Pacifico · Giovanni il Semplice
OrdineSantuario di Fonte Colombo ·Regola di san Francesco ·Solet annuere diOnorio III
Ultimi anniSantuario della Verna ·Cantico delle creature ·Testamento
Dal 1226Quo elongati diGregorio IX ·Disputa sulla povertà apostolica ·Spirituali ·Fraticelli
Fonti francescane ·Tutte le voci su San Francesco ·Tutte le voci sul Francescanesimo
V · D · M
Platonici
Accademici
AntichiPlatone ·Speusippo ·Eraclide Pontico ·Menedemo di Pirra ·Eudosso di Cnido ·Filippo di Opunte ·Senocrate ·Crantore ·Polemone ·Cratete di Atene
MediArcesilao ·Lacide ·Telecle ·Evandro ·Egesino
NuoviCarneade ·Clitomaco ·Carmide ·Filone di Larissa
MedioplatoniciFilone ·Antioco ·Plutarco ·Albino ·Alcinoo ·Attico ·Celso ·Dione di Alessandria ·Massimo di Tiro ·Giuliano il Teurgo ·Numenio di Apamea ·Longino ·Origene di Alessandria
NeoplatoniciAmmonio Sacca ·Plotino ·Amelio Gentiliano ·Porfirio ·Giamblico ·Sopatro ·Sosipatra ·Edesio ·Dessippo ·Crisanzio ·Flavio Claudio Giuliano ·Flavio Sallustio ·Massimo di Efeso ·Eusebio di Mindo ·Antonino ·Ipazia ·Plutarco di Atene ·Macrobio ·Asclepigenia ·Ierocle ·Siriano di Atene ·Ermia ·Edesia ·Proclo ·Ammonio di Ermia ·Asclepiodoto ·Marino ·Hegias ·Isidoro ·Damascio ·Simplicio ·Prisciano ·Olimpiodoro ·Origene ·Agostino d'Ippona
Neoplatonici medievaliPseudo-Dionigi Areopagita ·Scoto Eriugena ·Anselmo d'Aosta ·Michele Psello ·Scuola di Chartres (Teodorico di Chartres -Bernardo Silvestre -Guglielmo di Conches -Gilberto Porretano -Alano di Lilla) ·Scuola francescana (Roberto Grossatesta -Bonaventura da Bagnoregio) ·Duns Scoto
Neoplatonici rinascimentaliGiorgio Gemisto Pletone ·Accademia neoplatonica di Firenze (Marsilio Ficino -Lorenzo de' Medici -Cusano -Giovanni Pico della Mirandola) ·Giordano Bruno
Neoplatonici moderniScuola platonica di Cambridge (Cudworth -Culverwel -More -Smith -Whichcote)
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