Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Bombycoidea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bombycoidea
Graellsia isabellae
(Saturniidae)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaBombycoidea
Latreille, 1802
Sinonimi

Sphingoidea
Latreille, 1802

Famiglie

IBombicoidei (BombycoideaLatreille, 1802)[1] sono unasuperfamiglia dilepidotteri, diffusa in tutti icontinenti con oltre 6 000 specie.[2][3][4]

Etimologia

[modifica |modifica wikitesto]

Il nome dellasuperfamiglia deriva da quello delgenere tipo,BombyxLinnaeus, 1758,[5] a sua volta ricavato dal terminelatinobombyx (baco da seta).[6]

Descrizione

[modifica |modifica wikitesto]
Dimorfismo sessuale inCaligula japonica (Saturniidae): si noti, oltre alla forma e alla colorazione delleali, la differente struttura delleantenne delmaschio (a sinistra) rispetto allafemmina

Si tratta difaleneeteroneure appartenenti aiDitrysia, di dimensione media o grande, con abitudini tendenzialmente notturne o crepuscolari, e solitamente robuste e dotate di buona capacità di volo. Iltorace e l'addome appaiono spesso ricoperti da una fitta peluria. Ildimorfismo sessuale può essere anche macroscopico, e interessare sia la forma e il colore delleali, sia altre strutture anatomiche, come ad esempio leantenne, che possono essere più frequentemente pettinate o bipettinate negli esemplari disesso maschile. Una caratteristica alquanto diffusa è rappresentata dalla riduzione o assenza di diverse struttureimmaginali, quali ad esempio leappendici boccali.[3][7]

Lasuperfamiglia, che rivela forti affinità con iLasiocampoidea e iMimallonoidea, risulta essere certamentemonofiletica, sulla base di quattrocaratteri autapomorfici, che si possono così riassumere: 1)procoxe fuse anteriormente tra loro nellalarva di ultima età; 2) sull'ottavosomiteaddominale, setola dorsale D1 sorretta da una protuberanza mesodorsale (di solito unoscolus); 3)ala anteriore con Rs1+Rs2 vicina e parallela a Rs3+Rs4, o addirittura fusa con essa; 4) nelgenitale maschile, posizione modificata dei "muscoli 4".[8] Va specificato che l'assenza del primo carattere negliApatelodidae e in alcuniEupterotidae,[9] così come l'assenza del secondo carattere negli Eupterotidae stessi e in pochi altri gruppi (Apatelodidae), è da considerarsi un'evoluzione secondaria.[3][7]

Adulto

[modifica |modifica wikitesto]
Antenne bipettinate inAnthela varia (Anthelidae)

Capo

[modifica |modifica wikitesto]

L'occhio composto può rivelare o meno la presenza di setoleinterommatidiali. Non sono presentiocelli funzionali né veri e proprichaetosemata.[3][7]

Leantenne possono essere bi-, tri- o quadripettinate, con la sola eccezione degliSphingidae, nei quali subiscono modificazioni secondarie; in quest'ultimafamiglia, si possono osservare antenne filiformi, con apice uncinato, ma anche antenne clavate simili a quelle deiPapilionoidea.[3][7]

Spirotromba inXanthopan morganii (Sphingidae)

Leappendici boccali sono solitamente ridotte oppure del tutto assenti, seppur con diverse eccezioni. Ipalpi mascellari sono spesso vestigiali, mentre quellilabiali possono essere da ridotti a molto sviluppati e ascendenti. Laspirotromba è di regola ridotta (ad esempio neiBombycidae e negliEupterotidae) o del tutto assente (moltiSaturniidae), ma può essere ben sviluppata e superare anche diverse volte l'intera lunghezza del corpo, come nel caso degliSphingidae appartenenti allasottofamigliaSphinginae.[3][7]

Torace

[modifica |modifica wikitesto]

Nelmesotorace, lacoxa si articola in unmeron e unepimeron, uniti da una linea di giunzione lunga o abbastanza lunga. Ilmetascuto è diviso in parte o completamente in due sezioni in senso antero-posteriore. Non sono presentiorgani timpanici toracici.[3][7]

Apice falcato nell'ala anteriore diAttacus atlas (Saturniidae)

Nell'ala anteriore,Sc è spesso unita per un tratto più o meno lungo conR1, o comunque corre parallela e molto ravvicinata a quest'ultima; i rami diRs possono essere tutti liberi oppure essere uniti parzialmente o completamente in combinazioni differenti; in alcuni casi Rs1+Rs2 può costituire il margine anteriore di un'areola;M presenta di solito tre rami che corrono separatamente dal margine esterno dellacellula discale fino altermen;CuA è presente con due rami mentre CuP è di regola assente o vestigiale;1A+2A presenta di solito una biforcazione basale più o meno allungata, mentre 3A è assente.[3][7]

L'ala posteriore ha sempre una venulazione molto differente e più semplificata rispetto all'anteriore: la regioneomerale può essere particolarmente sviluppata; Sc ed R1 sono di solito parzialmente o completamente fuse tra loro, e in alcuni casi anche con la porzione discale o postdiscale di Rs; i rami di Rs sono di regola ridotti a uno solo, che corre molto vicino e parallelo a Sc+R; sono presenti i tre rami di M e i due di CuA, mentre CuP è di norma assente o vestigiale; 1A+2A è di solito priva di biforcazione basale, mentre 3A può essere presente, ma con un percorso ridotto.[3][7]

Pretarso, conarolio,pulvilli eunghie in zampa diSphingidae

Nell'accoppiamento alare,frenulum eretinaculum possono essere ben robusti e articolati, come in alcuniSphingidae, ma di regola sono ridotti o completamente assenti, e si può avere un accoppiamento di tipo amplessiforme (ad es. negliEndromidae).[7] A differenza deiLasiocampoidea, qui non si rileva la presenza di unaspinarea. L'apice può essere falcato, come nel caso di alcuniBombycidae eSaturniidae, ma più spesso è arrotondato.[3][7][10]

Estremitàaddominale conarmatura genitale maschile inCitheronia regalis (Saturniidae)

Nellezampe, l'epifisi può essere fortemente ridotta, e talvolta assente, mentre la formula degli speronitibiali può essere 0-2-4 (ad es. negli Eupterotidae), 0-2-2 (come negli Endromidae) o anche 0-2-3 (alcuni Saturniidae); le tibie possono avere spinule omogenee oppure di grandezza differente, o ancora esserne del tutto prive; la forma, il numero e la grandezza delle spine rette daitarsomeri possono assumere valore tassonomico (vedere in proposito lachiave dicotomica proposta di seguito), così come la presenza e la struttura delle appendici rette dalpretarso, qualiarolio,empodio,pulvilli,unghie e così via.[3][7]

Addome

[modifica |modifica wikitesto]

Come neltorace, anche nell'addome non sono presentiorgani timpanici. Sulla superficie deitergiti possono essere presenti delle spinule, molto più rare suglisterniti (p. es. negliAnthelidae).[3][7]

Nell'apparato riproduttore maschile,uncus egnathos possono essere ben sviluppati e talvolta anche bilobati, oppure essere del tutto assenti, a seconda del gruppo preso in considerazione; l'edeago può essere dotato di uncoecum penis anche allungato, oltre che di uno o piùcornuti disposti lungo lavesica.[3][7]

Uova diBunaea alcinoe (Saturniidae) su unafoglia diCussonia sphaerocephala (Araliaceae)

Nel genitale femminile, ilcorpus bursae può essere ridotto e privo disignum, ad esempio neiCarthaeidae, ma anche sviluppato e provvisto di robustisigna, come nel caso di alcuniSaturniidae eSphingidae; anche la lunghezza delductus bursae può variare notevolmente, come pure quella delleapofisi anteriori e posteriori.[3][7]

Uovo

[modifica |modifica wikitesto]

L'uovo ha spesso una forma sferoidale, come in moltiSphingidae, oppure appiattita e pseudocilindrica, come negliEndromidae o neiSaturniidae, con unchorion relativamente liscio, sebbene negliEupterotidae e neiBrahmaeidae sia frequente la forma verticale. Le uova vengono talvolta deposte in gran numero e in particolari formazioni costituite da più file ordinate, che possono essere molto caratteristiche.[3][7]

Larva diAnthela varia (Anthelidae)

Larva

[modifica |modifica wikitesto]

Lalarva possiede di regola setole primarie, più raramente secondarie (ad es. neiBombycidae), ma l'aspetto macroscopico può essere riassunto in due tipologie diverse: il corpo può essere densamente rivestito di lunghi peli, come nel caso degliAnthelidae,Apatelodidae,Eupterotidae e alcuniBrahmaeidae, oppure può essere pressoché privo di peli evidenti, come neiBombycidae,Carthaeidae,Endromidae,Saturniidae,Sphingidae e nella maggior parte deiBrahmaeidae; nel secondo caso, almeno nei primi stadi larvali, è frequente la presenza di un processo dorsale sull'VIII segmentoaddominale, oltre che di un paio di altre protuberanze (cornetti,scoli e così via) su alcuni o tutti i segmenti toracici. I peli possono essere urticanti[11] e in alcunespecie gliscoli possono rilasciare sostanze più o meno tossiche, accumulate dal bruco con funzione difensiva.[12] Colorazioni sgargianti eaposematismi più o meno evidenti non sono rari, come nel caso diCarthaea saturnioides.[3][7]

Larva diCitheronia regalis (Saturniidae)

Capo

[modifica |modifica wikitesto]

Ilcapo è di solito piccolo rispetto al resto del corpo, soprattutto negli ultimi stadi di sviluppo, con unapparato boccale di tipoipognato, a indicare un tipo di alimentazione non condotta all'interno dimine, bensì all'aperto, sulla laminafogliare. Ilfrontoclipeo è talvolta alquanto allungato. Sono presenti normalmente seistemmata per lato, spesso disposti su un arco più o meno regolare.[13]

Macchie ocellate sulmetatorace e soprattutto sui primi due segmentiaddominali di una larva diDeilephila elpenor (Sphingidae)

Torace

[modifica |modifica wikitesto]

I segmentitoracici possono talvolta essere allargati e provvisti di evidenti macchie ocellate sui lati, come nel caso deiSaturniidae dellasottofamigliaOxyteninae, o di alcuniSphingidae; questa caratteristica, associata una postura "minacciosa", costituita dalcapo ritirato nelprotorace e dai segmenti toracici sollevati, può talvolta ricordare la testa di un piccoloserpente, e avere funzione di difesa quando l'animale viene dispurbato. Lo scudo protoracico può essere alquanto sviluppato e sclerificato, come nel caso di alcuni Saturniidae, ma spesso il secondo e il terzo segmento toracico appaiono notevolmente più sviluppati rispetto al primo (ad es. neiBombycidae).[3][7][13]

Addome

[modifica |modifica wikitesto]

I segmentiaddominali possono rivelare macchie ocellate in corrispondenza della linea deglispiracoli, come nel caso deiCarthaeidae.[7] Spesso sono presenti uno o due processi dorsali sull'VIII segmento addominale; nel caso degliSphingidae, il cosiddetto "cornetto caudale" può essere notevolmente sviluppato già nelle prime fasi di sviluppo, ma in alcuni casi può essere ridotto ad una semplice protuberanza, o anche mancare del tutto.[13][14]

Pupa diHyalophora cecropia (Saturniidae) con indicazione delle partianatomiche

La larva matura ha cinque coppie dipseudozampe, robuste ma non molto allungate, sui segmenti III-VI e X; l'ultimo paio di pseudopodi, quello anale, appare spesso più sviluppato dei precedenti.[3] Nellepseudozampe, gli uncini sono di regola robusti e disposti su linee ellittiche incomplete, costituite da uno o più spesso due ordini.[7][13]

Pupa diDeilephila elpenor (Sphingidae) conspirotromba chiaramente distinguibile

Pupa

[modifica |modifica wikitesto]

Lapupa èobtecta, tozza e ovoidale (Saturniidae) oppure più fusiforme (Sphingidae), con tegumento scuro e fortemente sclerificato eantenne ridotte; laspirotromba, laddove presente, è fusa col resto del corpo. L'addome è munito di due soli segmenti mobili, A5 e A6, facilmente distinguibili, e in alcuni casi può presentare una minuta dentellatura dorsale. Non sono frequenti setole secondarie e ilcremaster, quando presente, è normalmente costituito da una serie di setole uncinate, poste all'estremità caudale. Ilbozzolosericeo, di regola presente, è spesso elaborato e in talunespecie assume rilevanza commerciale (ad es. neiBombycidae).[3][7]

Biologia

[modifica |modifica wikitesto]

Ciclo biologico

[modifica |modifica wikitesto]
Bozzolo diBombyx mori (Bombycidae)

Leuova vengono deposte sullefoglie dellepiante ospiti, singolarmente, oppure in formazioni talvolta ordinate e molto caratteristiche; l'adesione al substrato è assicurata dalla presenza di una sostanza viscosa prodotta da alcuneghiandole accessorie dellafemmina durante la deposizione, come nel caso deiSaturniidae.[3][7]

Tranne poche eccezioni, sia lelarve, sia gliadulti sono principalmente attivi durante la notte.[7]

Qualora siano disturbati, alcunibruchi sono in grado di emettere suoni (una sorta di schiocchi ottenuti dalla ripetuta chiusura dellemandibole), che in parte sono percepibili anche dall'uomo, e che spesso precedono o accompagnano il rigurgito disostanze tossiche precedentemente accumulate; è possibile che tale comportamento, riscontrato ad esempio nelle larve diAntheraea polyphemus (Saturniidae), sia da considerarsi una forma di "aposematismo acustico", dal momento che si sarebbe dimostrato efficace nella difesa contro piccolipredatori, qualiformiche otopolini.[15]

In alcuni gruppi può essere presente il fenomeno delgregarismo nello stadio larvale, soprattutto nelle fasi iniziali dello sviluppo (ad es. negliEupterotidae), con un grande numero dibruchi che si alimentano insieme, protetti da una sorta di "rete" di fibre intessute attorno alla pianta nutrice.[7]

L'impupamento può aver luogo in un bozzolo fissato alla pianta nutrice, oppure nellalettiera superficiale delsottobosco, come negliSphingidae.[7][13][16]

Bozzolo diSaturnia pyri (Saturniidae)

Ilbozzolo, che negliAnthelidae è a doppio strato, è essenzialmente costituito da fibresericee estruse dalla larva e intessute grazie allafiliera; esso può anche contenere setole secondarie oppure spinule irritanti di protezione, incorporate dalla larva durante le fasi di tessitura; neiCarthaeidae si è anche notata la presenza di piccolissimi granuli disabbia tra le fibre intessute. Il bozzolo può anche non essere prodotto e l'impupamento può avvenire nel terreno, non molto in profondità (in alcuni Saturniidae), o nelle fessure tra le pietre (neiBrahmaeidae).[7][17]

Gli adulti sono solitamente forti volatori, come nel caso degliSphingidae, che possono essere in grado di spostarsi anche da uncontinente all'altro; neiCarthaeidae e in alcuni Sphingidae eSaturniidae, talvolta, quando l'animale viene disturbato, tende a muovere ritmicamente leali anteriori e a portare in evidenza le macchie ocellate presenti su quelle posteriori, nel tentativo di distogliere l'eventuale predatore dall'aggressione.[7][17]

Fase diaccoppiamento inHyalophora cecropia (Saturniidae)

La fase immaginale di solito si alimenta delnettare deifiori, benché gli adulti dei Saturniidae abbiano leparti boccali fortemente ridotte e gran parte dell'apparato digerente risulti assente. Al contrario, alcuni sphingidae riescono a raggiungere il nettare senza posarsi sul fiore e rimanendo in volo stazionario, in modo simile a quello di uncolibrì.[7][17]

Accoppiamento inMimas tiliae (Sphingidae)

Durante le fasi dell'accoppiamento, un ruolo importante è giocato dagliferomoni sessuali che guidano l'adulto nella ricerca del partner; questi possono essere rilasciati dagliandroconia, gruppi di scaglie piliformi riunite all'interno di particolari invaginazioni presenti sulle ali deimaschi degli Sphingidae.[7]

Periodo di volo

[modifica |modifica wikitesto]

Lespecie appartenenti a questotaxon possono avere un ciclounivoltino, ma anche bi- o trivoltino, come nel caso di alcuniSaturniidae. Per quanto riguarda le specie univoltine, il periodo di volo è di solito corrispondente coi mesi centrali dell'estate e lo stadio svernante può essere rappresentato dallapupa nel terreno, come in alcuniSphingidae, oppure dallalarva o ancora dall'uovo, come per alcuni Saturniidae.[13]

Alimentazione

[modifica |modifica wikitesto]

Questelarve non sonominatrici fogliari, ma al contrario si alimentano posate sulle parti vegetali (principalmente lefoglie).[3][7][17]

Considerando la vastità del gruppo e la presenza dispecie polifaghe, è pressoché impossibile fornire un elenco esaustivo dellepiante nutrici. In questa sede, ci si limiterà pertanto a una semplice lista delle principalifamiglie di appartenenza delle essenze vegetali su cui si accrescono le larve, al fine dare un'idea di quanto sia ampia la gamma di possibili piante ospiti.[18]

Parassitoidismo

[modifica |modifica wikitesto]

Considerata la rilevante quantità di dati disponibili, ci si limiterà, in questa sede, a citare esclusivamente lefamiglie diimenottei e diditteri che comprendonospecie in grado di attuare forme diparassitoidismo ai danni dellelarve o delleuova di Bombycoidea.[19][20]

Parassitoidismo da parte di larve diBraconidae suManduca quinquemaculata (Sphingidae)
Parassitoidismo da parte di larve diBraconidae suManduca sexta (Sphingidae)
Bombyx mori sulbozzolo

Rilevanza economica

[modifica |modifica wikitesto]

Bachicoltura e industria della seta

[modifica |modifica wikitesto]

LaspecieBombyx mori (Linnaeus, 1758) (baco da seta,Bombycidae), di origineasiatica, è allevata almeno da cinque millenni per la produzione diseta, e riveste attualmente una grande importanza nell'industria tessile.[21]

Nella seconda metà delXIX secolo, si tentò di importare dall'Asia alcunespecie diSaturniidaesericigene, al fine di studiare un'alternativa alla produzione di seta da parte diB. mori, che in quel momento era soggetto a gravi malattie di allevamento; tra queste, solo due specie si sono in seguito acclimatate in modo stabile (Samia cynthia eAntheraea yamamai), e sono presenti anche sul territorioitaliano.[22][23][24]

Formula di struttura delbombicolo

Farmacologia e biochimica industriale

[modifica |modifica wikitesto]

Bombyx mori è utilizzata comeorganismo modello per studifarmacologici concernenti la cinetica di assorbimento di determinatiprincipi attivi.[25][26]Va peraltro ricordato che grazie a questa specie fu scoperto nel 1959 il primoferomone sessuale noto, ilbombicolo (10-12-esadecadien-1-olo), in seguito impiegato nellalotta integrata al fine di ridurre l'utilizzo difitofarmaci.[27][28]

Alimentazione umana

[modifica |modifica wikitesto]
Larva diAgrius convolvuli (Sphingidae), impiegata inBotswana,Sudafrica eZambia per il consumo umano

Le larve di svariatespecie diSaturniidae e di alcuniSphingidae sono utilizzate per l'alimentazione umana in alcune zone dell'Africa subsahariana, nonché in alcune parti dell'America centrale e dell'Indocina.[29] A tale proposito, va ricordato che il consumo di 100g dibruchi essiccati fornisce mediamente circa il 76 % del fabbisogno individuale giornaliero diproteine e oltre il 100 % di quello disali minerali evitamine.[30]

Principali avversità delle piante coltivate

[modifica |modifica wikitesto]

Diversespecie di Bombycoidea possono avere un impatto più o meno rilevante sulla resa qualitativa e quantitativa di diversepiante da frutto, sul patrimonio dipiante ornamentali o anche su altri tipi di coltivazioni, quali iltabacco; la maggior parte di queste appartiene allefamiglieSphingidae eSaturniidae.[23]

Manduca sexta

Sphingidae

[modifica |modifica wikitesto]

Un notevole interesse è incentrato suManduca sexta (Linnaeus, 1763) (sfinge del tabacco), le cuilarve possono arrecare danno, oltre che a questa pianta, anche ad altresolanaceae quali ilCapsicum annuum (peperone/peperoncino), ilpomodoro e lapatata.[31]

Altri sfingidi degni di nota per il loro impatto sui raccolti oppure sulle piante ornamentali, sono:[23]

Daphnis nerii
Deilephila elpenor
Hyles gallii
Smerinthus ocellata
Sphinx ligustri
Aglia tau

Saturniidae

[modifica |modifica wikitesto]

Tra iSaturniidae, per quanto riguarda i possibili danni arrecati a piante da frutto oppure ornamentali, possiamo citare:[23]

Samia cynthia
Saturnia pavonia
Saturnia pyri

Altri Bombycoidea

[modifica |modifica wikitesto]

In alcuni casi, sono anche stati segnalati danni al patrimonio forestale, arrecati dalle seguentispecie:[23]

Endromis versicolora

Metodi di lotta

[modifica |modifica wikitesto]

Le tecniche di lotta contro le avversità appartenenti ai Bombycoidea sono le più varie, ma si possono ricondurre alle seguenti metodiche:[28]

Adelowalkeria tristygma (Saturniidae)

Distribuzione e habitat

[modifica |modifica wikitesto]

I Bombycoidea sono presenti in tutti i continenti (esclusa l'Antartide), anche se non con ognifamiglia. Più in dettaglio, iSaturniidae e gliSphingidae sono cosmopoliti, iBombycidae e gliEupterotidae sono presenti ovunque tranne inEuropa eNordamerica, iBrahmaeidae si trovano inEurasia eAfrica, gliEndromidae solo inEurasia, gliApatelodidae solo nelleAmeriche, iPhiditiidae solo inSudamerica, mentre gliAnthelidae e iCarthaeidae sono presenti esclusivamente inOceania. In generale, comunque, la maggiore ricchezza di specie si riscontra nelle regionitropicali esubtropicali.[3][7][13][17]

Tassonomia

[modifica |modifica wikitesto]

Chiave dicotomica per la determinazione delle famiglie

[modifica |modifica wikitesto]

Viene di seguito riportata una chiave dicotomica per il riconoscimento dellafamiglia di appartenenza, ricavata da quella proposta da Claude Lemaire &Joël Minet (1999), in cui è preso in considerazione il solo stadioadulto; va specificato che oltre alle famiglie attualmente (2017) inserite nei Bombycoidea, vengono qui riportati anche iLasiocampidae e iMimallonidae, oggi spostati nelle rispettivesuperfamiglie monotipiche, ma in passato considerati appartenenti a questo taxon o comunque in forte affinità con esso; nella chiave non sono prese in considerazione le famigliePhiditiidae eApatelodidae, qui considerate all'interno deiBombycidae.[3]

1Microtterismo (solo nellefemmine di alcunespecie)2
1'Ali completamente sviluppate4
2AustralianoAnthelidae (in parte)
2' Non australiano3
3Antenne dorsalmente ricoperte da scaglie fino all'apiceLasiocampidae (in parte)
3' Antenne prive di scaglie sull'apiceSaturniidae (in parte)
4 Nell'ala anteriore, la convergenza traRs1 ed Rs2 di solito libera dagli altri rami di Rs, e anche Rs3 libero, oppure l'apice del tratto comune Rs3+Rs4 alquanto distante da Rs1+Rs2; nel caso in cui i rami di Rs siano disposti in maniera differente, ad essi si trova associata un'areola oppure è presente un organo con funzione affine a quella deichaetosemata sul primo articolo delpalpo labiale5
4' Nell'ala anteriore, il tratto comune di Rs3+Rs4 parallelo e molto ravvicinato al tratto comune di Rs1+Rs2, oppure tutti i rami di Rs uniti assieme; areola assente; sul primo articolo del palpo labiale, assenza di un organo simile aichaetosemata (Bombycoideasensu stricto)7
5 Nell'ala anteriore: assenza di areola edM2 che parte dalla cellula discale più o meno a metà strada tra M1 ed M3. Nell'ala posteriore:Sc che diverge nettamente dal margine anteriore dellacellula discale (dopo un breve tratto in comune con la parte basale di questo margine) e termina distante dalla sezione postdiscale di Rs. Nessun organo simile aichaetosemata alla base del palpo labialeMimallonidae
5' Nell'ala anteriore: areola talvolta presente ed M2 che parte dalla cellula discale più vicino ad M3 che ad M1. Nell'ala posteriore: quando Sc è fusa solo con la base del margine anteriore della cellula discale, tende a divergere solo moderatamente da questo margine. Presenza di nervature trasversali tra Sc e la cellula discale, oppure tra Sc e la porzione postdiscale di Rs (che spesso appare ravvicinata o fusa la corrispondente sezione di Sc). Presenza frequente di un organo simile aichaetosemata alla base del palpo labiale (Lasiocampidae)6
6 Ala anteriore di solito con una lunga areola compresa tra i rami di Rs;maschio provvisto diretinaculum su Sc efrenulum ben sviluppato; ala posteriore priva di nervaturaomerale; nessun organo simile aichaetosemata alla base del palpo labialeAnthelidae (in parte)
6' Ala anteriore priva di areola;frenulum eretinaculum assenti in entrambi i sessi; da una a numerose nervature omerali solitamente presenti sull'ala posteriore; primo segmento del palpo labiale provvisto ventralmente o latero-ventralmente di un organo simile aichaetosemataLasiocampidae (in parte)
 
7  Ala posteriore con Sc+R ravvicinata alla porzione postdiscale di Rs8
7' Ala posteriore con Sc+R lontana dalla porzione postdiscale di Rs10
 
8  Antenne sempre bi- o tripettinate in entrambi i sessi; ala anteriore con tutti i rami di Rs convergenti e con la base di M2 equidistante da M1 ed M3 oppure più vicina ad M19
8' Antenne raramente pettinate ma di frequente spesse e grosso modo filiformi oppure clavate (di solito con un margine ventrale lamellato e un apice affusolato e rivolto verso l'alto); ala anteriore con Rs1+Rs2 mai convergente con Rs3+Rs4, e con la base di M2 leggermente più vicina a M3 che a M1Sphingidae
 
9  Zampa anteriore più o meno ridotta, conbasitarso provvisto (esternamente e/o ventralmente) di due spine più sviluppate, che possono essere a forma di dente e distanti una dall'altra (spine più robuste possono talvolta essere situate anche oltre il basitarso);frenulum eretinaculum sempre assenti, ed entrambi i sessi muniti di accoppiamento alare di tipo amplessiformeLemonia (Brahmaeidae)
9' Zampa anteriore mai fortemente ridotta, con basitarso provvisto di spine normalmente sviluppate; nel maschio, talvolta accoppiamento alare del tipo provvisto difrenulum eretinaculumBrahmaeidae, tranneLemonia
 
10  Ala anteriore con i tratti comuni di Rs1+Rs2 ed Rs3+Rs4 ben distinti, benché ravvicinati e paralleliCarthaeidae
10' Ala anteriore con tutti rami di Rs convergenti in un tratto unico11
 
11  Ala posteriore munita di unfrenulum o almeno della base tubulare di tale struttura12
11'Frenulum del tutto assente13
 
12  Ala anteriore con il tratto comune di Rs3 ed Rs4 lungo più o meno quanto la porzione libera di Rs4, oppure nettamente più lunga di quest'ultima; nel caso in cui Rs3 ed Rs4 siano uniti per un tratto più corto, allora presenza diocchio composto con setoleinterommatidiali oppure, nel maschio, antenne prive di rami ben sviluppati nel tratto distale delflagello; cellula discale mai molto piccolaBombycidae
12' Ala anteriore con il tratto comune di Rs3 ed Rs4 sempre più corto della porzione libera di Rs4; setole interommatidiali assenti; antenne con flagello bi- o tripettinato fino all'apice; cellula discale spesso molto piccolaEupterotidae
 
13  Sia nell'ala anteriore, sia nella posteriore, M2 ha origine più vicino a M3 che a M1Endromidae, tranneMirina
13' Sia nell'ala anteriore, sia nella posteriore, M2 ha origine a metà strada tra M1 ed M3, oppure più vicino a M114
 
14  Ala anteriore con quattro ramificazioni di Rs e un lunghissimo "anello anale"; in entrambi i sessi, antenne bipettinate fino all'apice, con rami rivolti ventralmente; zampa anteriore con il quarto tarsomero che presenta "normali" spine in entrambi i sessiMirina (Endromidae)
14' Nell'ala anteriore, Rs con al massimo tre ramificazioni e "anello anale" da ridotto a praticamente assente; antenne di varia forma, spesso quadripettinate, e con rami rivolti lateralmente o dorso-lateralmente; nella femmina, zampa anteriore con il quarto tarsomero solitamente provvisto di una coppia distale di strutture dentiformi (assenti nel maschio)Saturniidae (in parte)

Famiglie e sottofamiglie

[modifica |modifica wikitesto]

Iltaxon è cosmopolita e comprende 10famiglie, per un totale di 520generi e 6.092specie, così suddivisi:[4]

AnthelidaeTurner, 1904 -Trans. Ent. Soc. Lond.1904:470 (chiave);478 (comeLymantriadae, Anthelinae)[46] - 2sottofamiglie, 9 generi, 94 specie;Oceania
AnthelinaeTurner, 1904 -Trans. Ent. Soc. Lond.1904:470 (chiave);478 (come Lymantriadae, Anthelinae)[46] - 7 generi, 91 specie; Oceania
MunychryiinaeCommon & McFarland, 1970 -J. Aust. Ent. Soc.9:11[47] - 2 generi, 3 specie; Oceania
ApatelodidaeNeumoegen & Dyar, 1894 -J. N.Y. Ent. Soc.2(3):112 (chiave) (comeNotodontidae, Apatelodinae)[48] - 12 generi, 182 specie;Americhe
= ZanolidaeMcDunnough, 1938 -Mem. sth. Calif. Acad. Sci.1:138[49]
BombycidaeLatreille, 1802 -Hist. nat. ins.3:404 (come Bombycinae)[1] - 2 sottofam., 27 generi, 202 specie; America centrale e meridionale,Asia,Africa e Oceania
BombycinaeLatreille, 1802 -Hist. nat. ins.3:404 (come Bombycinae)[1] - 18 generi, 101 specie; America centrale e meridionale,Asia,Africa e Oceania
EpiinaeDraudt & Schauss, 1929 - In: Seitz,Gross-Schmett. Erde6:675[50] - 8 generi, 100 specie;America centrale emeridionale
incertae sedis - 1 genere, 1 specie (fossile)
BrahmaeidaeSwinhoe, 1892 -Cat. east. and Aust. Lep. Het. Colln Oxf. Univ. Mus.1:253[51] - 6 generi, 68 specie;Eurasia e Africa
= LemoniidaeHampson, 1918 -Novit. zool.25:367 (come Lemoniadae)[52]
= SabaliidaeHampson, 1901 -Trans. Ent. Soc. Lond.1901(2):187 (come Sabaliadae)[53]
CarthaeidaeCommon, 1966 -Aus. J. Ent.5:29[54] - 1 genere, 1 specie, Oceania
EndromidaeBoisduval, 1828 -Eur. Lepid. Index meth.:50 (come Endromidi)[55] - 16 generi, 70 specie; Eurasia
= MirinidaeKozlov, 1985 -Vest. Leningr. gos. Univ. (Biol.)1985(4): 3[56]
= OberthueriinaeKuznetzov & Stekolnikov, 1985 -Trudy zool. Inst.134: 3[8]
= Prismostictinae Forbes, 1955 -Tijdschr. Ent.98:120[57]
EupterotidaeSwinhoe, 1892 -Cat. east. and Aust. Lep. Het. Colln Oxf. Univ. Mus.1:271[51] - 4 s.fam. + 1 gruppo, 60 gen., 396 spp.; Asia, Africa, Oceania, Centro- e Sudam.
EupterotinaeSwinhoe, 1892 -Cat. east. and Aust. Lep. Het. Colln Oxf. Univ. Mus.1:271[51] - 11 generi, 105 specie; Asia, Africa, Oceania, Centro- e Sudamerica
= CotaninaeForbes, 1955 -Tijdschr. Ent.98:131 (come Cotanini)[57]
JaninaeAurivillius, 1902 -Bih. Svenska Akad.27(7):4 (chiave)[58] - 22 generi, 148 specie; Africa
= HibrildinaeBerger, 1958 -Lambillionea57(9-10):73[59]
= TissanginaeForbes, 1955 -Tijdschr. Ent.98:98 (come Tissangini)[57]
PanacelinaeForbes, 1955 -Tijdschr. Ent.98:120[57] - 1 genere, 3 specie; Oceania
StriphnopteryginaeWallengren, 1858 -Ofvers. K. Vetensk Akad. Förh.15:210 (come Striphnopteryges)[60] - 16 generi, 83 specie; Africa e Oceania
= PhialinaeWallengren, 1865 -Het.-fjär. saml. Kaff. Wahlberg:33 (come Phialidae)[61]
GruppoGanisa - 10 generi, 57 specie
PhiditiidaeMinet, 1994 -Ins. Syst. Evol.25(1):63 (come Bombycidae, Phiditiinae)[62] - 4 generi, 23 specie; America meridionale
SaturniidaeBoisduval, 1834 -Icones hist. Lepid. Eur.2:170 (come Saturnides)[63] - 8 sottofamiglie, 180 generi, 2.349 specie; cosmopolita
AgliinaePackard, 1893 -Ann. Mag. nat. Hist. (6)11:172[64] - 1 genere, 6 specie; Eurasia
ArsenurinaeJordan, 1922 -Novit. zool.29:250[65] - 10 generi, 137 specie; Americhe
= RhescyntinaeBouvier, 1930 -Bull. Hill Mus. Witley4:3 (come Rhescyntidae)[66]
CeratocampinaeHarris, 1841 -Rep. Insects Mass. injurious Vegn.:287 (come Ceratocampadae)[67] - 31 generi, 195 specie; Americhe
= AdelocephalinaeBoisduval, 1872 -Annls Soc. ent. Belg.15:79 (come Adélocéphalides)[68]
= CitheroniinaeNeumoegen & Dyar, 1894 -J. N.Y. ent. Soc.2:174 (come Citheroniidae)[48]
= DryocampinaeGrote & Robinson, 1866 -Ann. Lyc. nat. Hist.8:379 (come Dryocampini)[69]
= SphingicampinaePackard, 1901 -Psyche, Camb.9:280 (come Sphingicampidae)[70]
= SyssphinginaePackard, 1914 -Mem. natn. Acad. Sci.12:1 (come Syssphingina)[71]
CercophaninaeJordan, 1924 - Novit. zool.31:181 (come Cercophanidae)[72] - 4 generi, 16 specie; America meridionale
HemileucinaeGrote & Robinson, 1866 -Ann. Lyc. nat. Hist.8:376 (come Hemileucini)[69] - 51 generi, 797 specie; Americhe
= AutomerinaeGrote, 1896 -Mitt. Roemermus. Hildes.6:3; 27[73]
= DirphiinaeBurmeister, 1878 -Descr. phys. Rép. Arg.5 (Lépid. I):473 (come Dirphiadae)[74]
OxyteninaeJordan, 1924 - Novit. zool.31:135 (come Oxytenidae)[72] - 5 generi, 36 specie; Americhe
SalassinaeMichener, 1949 -Evolution, Lancaster, Pa.3(2):130[75] - 1 genere, 37 specie; Asia
SaturniinaeBoisduval, 1834 -Icones hist. Lepid. Eur.2:170 (come Saturnides)[63] - 77 generi; 1.125 specie; cosmopolita
= AttacinaeDuponchel, 1844 -Cat. méth. Lépid. Eur.:78 (come Attaccidae)[76]
= BunaeinaeCooper, 2002 - In: Cooper & Cooper,The emperor moths of KwaZulu-Natal:x[77]
= HolocerinaePackard, 1914 -Mem. natn. Acad. Sci.12:144[71]
= LudiinaeAurivillius, 1904 -Ark. Zool.2(4):21[78]
SphingidaeLatreille, 1802 -Hist. nat. ins.3:400 (come Sphingides)[1] - 4 sottofamiglie, 206 generi, 1.824 specie; cosmopolita
LangiinaeTutt, 1904 -Nat. hist. Brit. Lep.4:504 (come Langiidi)[79] - 1 genere, 1 specie; Asia
MacroglossinaeHarris, 1839 -Am. J. Sci. Arts36:287 (come Macroglossiadae)[80] - 84 generi, 1.011 specie; cosmopolita
= ChoerocampinaeGrote & Robinson, 1865 -Proc. ent. Soc. Philad.5:153 (come Chaerocampini)[81]
= DilophonotinaeBurmeister, 1878 -Descr. physique Rep. Arg.5 (Lepid. 1):314 (chiave) (come Dilophonotidae)[74]
= PhilampelinaeBurmeister, 1878 -Descr. physique Rep. Arg.5 (Lepid. 1):314 (chiave) (come Philampeliadae)[74]
= SemanophorinaeRothschild & Jordan, 1903 -Novit. zool.9 (Suppl.):cxxxv (come Semanophorae)[82]
SmerinthinaeGrote & Robinson, 1865 -Proc. ent. Soc. Philad.5:160 (come Smerinthini)[81] - 69 generi, 478 specie; cosmopolita
= AmbulicinaeButler, 1876 -Trans. zool. Soc. Lond.9:514[83]
SphinginaeLatreille, 1802 -Hist. nat. ins.3:400 (come Sphingides)[1] - 52 generi, 334 specie; cosmopolita
= AcherontiinaeButler, 1876 -Trans. zool. Soc. Lond.9:515[83]
= AsemanophorinaeRothschild & Jordan, 1903 -Novit. zool.9 (Suppl.):cxxxv (come Asemanophorae)[82]
Localizzazione dell'areale diBrahmaea europaea, nelMezzogiorno d'italia

Va peraltro aggiunto che fino agli anni novanta delXX secolo, la famigliaSphingidae veniva inserita in unasuperfamiglia distinta (Sphingoidea), sulla base di alcune differenze anatomiche (soprattuttoimmaginali) rispetto al resto dei Bombycoidea.[17]

Sinonimi

[modifica |modifica wikitesto]

È stato riportato unsinonimo:

  • SphingoideaLatreille, 1802 (incl.) -Hist. nat. ins.3:400 (come Sphingides)[1]

Endemismi italiani

[modifica |modifica wikitesto]

L'unicaspecieendemica del territorioitaliano è ilbrameideBrahmaea (Acanthobrahmaea) europaeaHartig, 1963, il cuiareale è limitato alle sole province diPotenza,Matera eAvellino.[41][42][43][44]

Filogenesi

[modifica |modifica wikitesto]

Kristensen nel 1998 propose un alberofilogenetico che collocava, all'interno deiMacrolepidoptera, il gruppoMimallonoidea/Lasiocampoidea/Bombycoidea in una posizione distinta rispetto alclade comprendenteCalliduloidea,PapilionoideaeGeometroidea, ma anche rispetto a quello deiNoctuoidea:[3]


  Macrolepidoptera  

Mimallonoidea/Lasiocampoidea/Bombycoidea

Axioidea

Calliduloidea

Hedyloidea

Hesperioidea/Papilionoidea

Drepanoidea

Geometroidea

    

Noctuoidea

L'analisigenetica svolta da Heikkilaet al. (2015)[84] ha invece portato alla luce nuove relazioni tra le superfamiglie, tanto da giungere a uncladogramma da cui è stato ricavato quello riportato qui sotto; è confermata la prossimità evolutiva dei Bombycoidea rispetto aiLasiocampoidea, ma iMimallonoidea sono spostati in posizione diversa:

Obtectomera

Alucitoidea

Epermenioidea

Carposinoidea

Gelechioidea

Heliocosma

Zygaenoidea

Cossoidea

Thyridoidea

Calliduloidea

Papilionoidea

Hyblaeoidea

Pyraloidea

Mimallonoidea

Geometroidea

Drepanoidea

Lasiocampoidea

Bombycoidea

Apatelodidae

Eupterotidae

Brahmaeidae (Dactyloceras,Lemonia eSabalia)

Bombycidae

Carthaeidae

Endromidae

Phiditiidae

Anthelidae

Brahmaeidae (Brahmaea)

Sphingidae

Saturniidae

Noctuoidea

Come si può notare dallo schema riportato qui sopra,Bombycoidea si conferma certamente come raggruppamentomonofiletico, così come lefamiglie che lo compongono. L'unica evidente incongruenza rispetto all'impostazionetassonomica riportata più sopra, riguarda la posizione deigeneri diBrahmaeidae: infatti, laddoveBrahmaea appare unsister group degliSphingidae nella loro interezza, al contrario,Dactyloceras,Lemonia eSabalia risulterebbero essere più affini alcladeApatelodidae/Eupterotidae. Heikkila e coll. hanno spiegato questo risultato con la possibile carenza di materialegenetico analizzato e con il tipo di caratteri morfologiciimmaginali presi in considerazione.[84]

Alcune specie

[modifica |modifica wikitesto]

Adulti

[modifica |modifica wikitesto]

Uova

[modifica |modifica wikitesto]

Larve

[modifica |modifica wikitesto]

Pupe

[modifica |modifica wikitesto]

Conservazione

[modifica |modifica wikitesto]

Di seguito lespecie di Bombycoidea inserite nellaLista rossa IUCN, con il relativo stato di conservazione:

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abcdef(FR)Latreille, P. A.,Histoire naturelle, générale et particulière des crustacés et des insectes: ouvrage faisant suite aux oeuvres de Leclerc de Buffon, et partie du cours complet d'histoire naturelle rédigé par C. S. Sonnini (PDF), Vol. 3, Parigi, F. Dufart, 1802[1802-1805], pp. 400;404,DOI:10.5962/bhl.title.15764, ISBN non esistente,OCLC 5050710.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  2. ^(EN) Nieukerken, E. J. van, Kaila, L., Kitching, I. J., Kristensen, N. P., Lees, D. C., Minet, J., Mitter, C., Mutanen, M., Regier, J. C., Simonsen, T. J., Wahlberg, N., Yen, S.-H., Zahiri, R., Adamski, D., Baixeras, J., Bartsch, D., Bengtsson, B. Å., Brown, J. W., Bucheli, S. R., Davis, D. R., De Prins, J., De Prins, W., Epstein, M. E., Gentili-Poole, P., Gielis, C., Hättenschwiler, P., Hausmann, A., Holloway, J. D., Kallies, A., Karsholt, O., Kawahara, A. Y., Koster, S. (J. C.), Kozlov, M. V., Lafontaine, J. D., Lamas, G., Landry, J.-F., Lee, S., Nuss, M., Park, K.-T., Penz, C., Rota, J., Schintlmeister, A., Schmidt, B. C., Sohn, J.-C., Solis, M. A., Tarmann, G. M., Warren, A. D., Weller, S., Yakovlev, R. V., Zolotuhin, V. V., Zwick, A.,Order Lepidoptera Linnaeus, 1758.In: Zhang, Z.-Q. (Ed.) Animal biodiversity: An outline of higher-level classification and survey of taxonomic richness (PDF), inZootaxa, vol. 3148, Auckland, Nuova Zelanda, Magnolia Press, 23 dicembre 2011, pp. 212-221,ISSN 1175-5334 (WC ·ACNP),OCLC 971985940.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  3. ^abcdefghijklmnopqrstuvwx(EN)Lemaire, C. & Minet, J.,The Bombycoidea and their Relatives, inKristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999[1998], pp. 321-354,ISBN 978-3-11-015704-8,OCLC 174380917.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  4. ^ab(EN) Kitching, I. J.; Rougerie, R.; Zwick, A.; Hamilton, C. A.; St. Laurent, R. A.; Naumann, S.; Ballesteros Mejia, L.; Kawahara, A. Y.,A global checklist of the Bombycoidea (Insecta: Lepidoptera) (PDF), inBiodiversity Data Journal, vol. 6, Sofia, Pensoft Publishers, 12 febbraio 2018, p. e22236,DOI:10.3897/BDJ.6.e22236,ISSN 1314-2828 (WC ·ACNP),LCCN 2014243065,OCLC 967864539.URL consultato il 14 febbraio 2018.
  5. ^(LA)Linnaeus, C.,Systema naturae per regna tria naturae: secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis (PDF), vol. 1, editio X, Holmiæ (Stoccolma), Impensis Direct. Laurentii Salvii, p. 495,DOI:10.5962/bhl.title.542,ISBN 978-0-565-00103-2,LCCN 06017147,OCLC 9402892.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  6. ^ Castiglioni, L. & Mariotti, S.,IL - Vocabolario della lingua latina, Brambilla, A. & Campagna, G., 30ª ristampa, Torino, Loescher, 1983[1966], p. 146,ISBN 978-88-201-6657-1,LCCN 76485030,OCLC 848632390.
  7. ^abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacad(EN) Scoble, M. J.,HigherDitrysia, inThe Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011[1992], pp. 328-341,ISBN 978-0-19-854952-9,LCCN 92004297,OCLC 25282932.
  8. ^ab(RU) Kuznetzov, V. I. & Stekolnikov, A. A.,Comparative and functional morphology of the male genitalia of the Bombycoid moths (Lepidoptera, Papilionomorpha: Lasiocampoidea, Sphingoidea, Bombycoidea) and their systematic position, inTrudy Zoologičeskogo instituta, vol. 134, Leningrado, Akademija nauk SSSR, 1985, pp. 3-48,ISSN 0206-0477 (WC ·ACNP),OCLC 715330709.
  9. ^(EN) Oberprieler, R. G. & Duke, N. J.,The life history and immature stages of Spiramiopsis comma Hampson, 1901 (Lepidoptera: Bombycoidea), with comments on its taxonomic position and on preimaginal characters of the Bombycoidea (PDF), inNachrichten des Entomologischen Vereins Apollo, vol. 15, n. 3, Frankfurt am Main, Entomologischer Verein Apollo, 1994, pp. 199-244,ISSN 0723-9912 (WC ·ACNP),LCCN 87642423,OCLC 263606886.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  10. ^(FR) Minet, J.,Nouvelles frontières, géographiques et taxonomiques, pour la famille des CaIlidulidae (Lepidoptera, Calliduloidea), inNouvelle Revue d'Entomologie (N. S.), vol. 6, n. 4, Fontenay-sous-Bois, Association pour le soutien de la Nouvelle Revue d'Entomologie, 1990[1989], pp. 351-368,ISSN 0374-9797 (WC ·ACNP),OCLC 637361329.
  11. ^(EN) Arocha-Piñango, C. L.; Layrisse, M.,Fibrinolysis produced by contact with a caterpillar (abstract), inLancet, vol. 293, n. 7599, Londra, J. Onwhyn, 19 aprile 1969, pp. 810-812,DOI:10.1016/S0140-6736(69)92070-4,ISSN 0140-6736 (WC ·ACNP),LCCN sf82002015,OCLC 100769950.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  12. ^(EN) Comstock, J. A. and Dammers, C. M.,Studies in the metamorphoses of six California moths, inBulletin of the Southern California Academy of Sciences, vol. 37, Los Angeles, Ca., The Academy, 1938, pp. 105-128,ISSN 0038-3872 (WC ·ACNP),LCCN 12038896,OCLC 819193693.
  13. ^abcdefg(EN) Stehr, F. W. (Ed.),Immature Insects, Vol. 1, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991[1987], pp. 509-524,ISBN 978-0-8403-3702-3,LCCN 85081922,OCLC 13784377.
  14. ^(EN) Holloway, J. D.,The moths of Borneo 3. Lasiocampidae, Eupterotidae, Bombycidae, Brahmaeidae, Saturniidae, Sphingidae, Kuala Lumpur, Malayan Nature Soc., 1987, p. 199, ISBN non esistente,LCCN 94944120,OCLC 180436569.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  15. ^(EN) Brown, S. G.; Boettner, G. H. and Yack, J. E.,Clicking caterpillars: acoustic aposematism in Antheraea polyphemus and other Bombycoidea (PDF), inJournal of Experimental Biology, vol. 210, n. 6, Londra, The Company of Biologists, marzo 2007, pp. 993-1005,DOI:10.1242/jeb.001990,ISSN 0022-0949 (WC ·ACNP),LCCN sn94091976,OCLC 207314564,PMID 17337712.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  16. ^(EN) Franclemont, J. G.,The moths of America north of Mexico, including Greenland. Fasc. 20.1, Mimallonoidea: Mimallonidae; and Bombycoidea: Apatelodidae, Bombycidae, Lasiocampidae, a cura di Richard B. Dominick, fotografie di Richard B. Dominick e Charles Edwards; disegni di Elaine R. Hodges, Londra, E.W. Classey and R.B.D. Publications, 1973, pp. 1-86 + i-viii,ISBN 978-0-900848-52-0,LCCN 86149225,OCLC 810583773.
  17. ^abcdef(EN)Common, I. F. B.,Moths of Australia, Slater, E. (fotografie), Carlton, Victoria, Melbourne University Press, 1990, pp. vi, 535, 32 con tavv. a colori,ISBN 978-0-522-84326-2,LCCN 89048654,OCLC 220444217.
  18. ^(EN) Robinson, G. S.; Ackery, P. R.; Kitching, I. J.; Beccaloni, G. W. & Hernández, L. M.,Bombycoidea, suHOSTS - A Database of the World's Lepidopteran Hostplants, Londra, NHM - Natural History Museum, 2010.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  19. ^(EN) Noyes, J. S.; Sadka, M.,Saturniidae, suUniversal Chalcidoidea Database, Londra, NHM Natural History Museum,OCLC 850942096.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  20. ^(EN) Yu, D. S.,Bombycoidea, suHome of Ichneumonoidea, 28 aprile 2012.URL consultato il 15 ottobre 2017(archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  21. ^(EN) Barber, E. J. W.,Prehistoric textiles: the development of cloth in the Neolithic and Bronze Ages with special reference to the Aegean, Princeton, N.J.; Chichester, Princeton University Press, 1992[1991], pp. xxix, 471,ISBN 978-0-691-00224-8,LCCN 89010329,OCLC 972087143.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  22. ^ab Casale, A.,Popolazione di Antheraea yamamai (Guér. Mén.) spontaneamente ambientata in peculiare autonomo biotopo italiano (Lép. Saturniidae), inAnnali della Facoltà di scienze agrarie della Università degli studi di Torino, vol. 11, Torino, Tip. V. Bona, 1973, pp. 83-106,ISSN 0082-6871 (WC ·ACNP),LCCN sn83015016,OCLC 924592380.
  23. ^abcdefghijklmnopqr Tremblay, E.,Entomologia applicata, Vol. II - Parte II, 3ª ed., Napoli, Liguori, maggio 1993[1986], pp. 357-367,ISBN 88-207-1405-1,OCLC 886670584.
  24. ^ Masutti, L.; Zangheri, S.,Entomologia generale e applicata, terza ristampa, Padova, CEDAM, 2015[2001], pp. 693-694; tavv. XXI-XXII,ISBN 978-88-13-23135-4,OCLC 50064012.
  25. ^(EN) Hamamoto, H.; Kamura, K.; Razanajatovo, I. M.; Murakami, K.; Santa, T.; Sekimizu, K.,Effects of molecular mass and hydrophobicity on transport rates through non-specific pathways of the silkworm larva midgut (abstract), inInternational Journal of Antimicrobial Agents, vol. 26, n. 1, Amsterdam, Elsevier Science, luglio 2005, pp. 38-42,DOI:10.1016/j.ijantimicag.2005.03.008,ISSN 0924-8579 (WC ·ACNP),LCCN sn91033487,OCLC 110578599,PMID 15963696.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  26. ^(EN) Sumida, M. & Ueda, H.,Dietary sucrose suppresses midgut sucrase activity in germfree, fifth instar larvae of the silkworm, Bombyx mori (PDF), inJournal of Insect Biotechnology and Sericology, vol. 76, n. 1, Ibaraki, Japanese Society of Sericultural Science, 2007, pp. 31-37,DOI:10.11416/jibs.76.1_31,ISSN 1346-8073 (WC ·ACNP),LCCN 2001220364,OCLC 5172228994.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  27. ^(DE) Butenandt, A.; Beckmann, R.; Hecker, E.,On the sexattractant of silk-moths. I. The biological test and the isolation of the pure sex-attractant bombykol (abstract), inHoppe-Seyler's Zeitschrift fur physiologische Chemie, vol. 324, Strasburgo, K.J. Trübner, 30 maggio 1961, pp. 71-83,ISSN 0018-4888 (WC ·ACNP),LCCN 92643029,OCLC 104246584,PMID 13689417.URL consultato il 15 ottobre 2017(archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2017).
  28. ^ab Tremblay, E.,Entomologia applicata, Vol. I - Generalità e mezzi di controllo, 7ª ed., Napoli, Liguori, aprile 2003[1976], pp. 46-47,ISBN 978-88-207-0681-4,OCLC 885919158.
  29. ^(EN) van Huis, A.,Insects as Food in Sub-Saharan Africa (PDF), inInsect Science and Its Application, vol. 23, n. 3, Oxford; New York, Pergamon, 2003, pp. 163-185,ISSN 0191-9040 (WC ·ACNP),LCCN 81642716,OCLC 211418477.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  30. ^(EN) Santos Oliveira, J. F. S.; Passos de Carvalho J.; Bruno de Sousa, R. F. X. and Madalena Simão, M.,The nutritional value of four species of insects consumed in Angola (PDF), inEcology of food and nutrition, vol. 5, n. 5, New York, Gordon and Breach, gennaio 1976, pp. 91-97,DOI:10.1080/03670244.1976.9990450,ISSN 0367-0244 (WC ·ACNP),LCCN 72620981,OCLC 4659924219.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  31. ^(EN) Robinson, G. S.; Ackery, P. R.; Kitching, I. J.; Beccaloni, G. W. & Hernández, L. M.,Manduca sexta, suHOSTS - A Database of the World's Lepidopteran Hostplants, Londra, NHM - Natural History Museum, 2010.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  32. ^(DE) Harbich, H.,Zur Biologie von Acherontia atropos, inEntomologische Zeitschrift, vol. 91, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 57-62,ISSN 0013-8843 (WC ·ACNP),OCLC 476153593.
  33. ^ Marini, M.,Agrius convolvuli L., inNatura e Montagna, vol. 31, n. 1, Bologna, Accademia Nazionale di agricoltura, 1984,ISSN 0028-0658 (WC ·ACNP),OCLC 859657906.
  34. ^ Vessia, R.,Contributo alla conoscenza della Celerio lineata Fabr. var. livornica Esp., inAnnali della sperimentazione agraria, vol. 12, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1958, pp. 65-96,ISSN 0365-642X (WC ·ACNP),OCLC 1481345.
  35. ^ Jannone, G.,Un lepidottero migratore sviluppatosi a danno del corbezzolo (arbutus unedo L.) nell'Appennino Ligure: Celerio lineata livornica Esp. (Sphingidae) e discussione sull'origine del fenomeno (abstract), inAnnali della sperimentazione agraria, vol. 18, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1964, pp. 279-330,ISSN 0365-642X (WC ·ACNP),LCCN 91648678,OCLC 1481345.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  36. ^(DE) Heinig, S.,Ein Beitrag zur Biologie von Macroglossum stellatarum (Lep.:Sphingidae), inEntomologische Zeitschrift, vol. 91, Frankfurt a.M., Internationaler Entomologischer Verein, 1981, pp. 177-188,ISSN 0013-8843 (WC ·ACNP),LCCN 58041251,OCLC 476153593.
  37. ^(DE) Skatulla, U.,Sphingidae, in Schwenke, W. (a cura di),Die Forstschädlinge Europas: ein Handbuch in fünf Bänden, Vol. 3 - Schmetterlinge, Amburgo, P. Parey, 1978, pp. 445-449,ISBN 978-3-490-11316-0,OCLC 925703232.
  38. ^ Vassura, G.,Comparsa in Emilia del "Baco da seta" dell'ailanto (abstract), inInformatore fitopatologico, vol. 4, Bologna, Gruppo Calderini Edagricola, 1954, pp. 5-7,ISSN 0020-0735 (WC ·ACNP),OCLC 782313306.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  39. ^ Martelli, G.,Brevi notizie sulla Saturnia pavonia (PDF), inBollettino del Laboratorio di zoologia generale e agraria della R. Scuola superiore d'agricoltura in Portici, vol. 5, Portici, E. Della Torre, 1911, pp. 209-213,LCCN sn86022807,OCLC 8367051.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  40. ^(DE) De Freina, J.,Über die Berechtigung von Unterarten Des Wiener Nachtspfaunenauges, Saturnia pyri in Kleinasien, inEntomologische Zeitschrift, vol. 91, n. 3, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 17-24,ISSN 0013-8843 (WC ·ACNP),LCCN 58041251,OCLC 476153593.
  41. ^abHartig, F.,Per la prima volta una Bramaea [sic] in Europa, inBollettino dell'Associazione Romana di Entomologia, vol. 18, n. 1, Roma, L'Associazione, 1963, pp. 5-7,ISSN 0004-6000 (WC ·ACNP),LCCN 11734986,OCLC 476589029.
  42. ^abc(FR) Rougeot, P. C.,Les Bombycoïdes (Lepidoptera-Bombycoïdea) de L’Europe et du Bassin Méditerranéen, collanaFaune de L’Europe et du Bassin Méditerranéen 5, Tome 1. Lemoniidae, Bombcidae, Brahmaeidae, Attacidae, Endromididae, Parigi, Masson et Cie, Editeurs, 1971, p. 159, ISBN non esistente,OCLC 604081162.
  43. ^ab Parenzan, P.,Contributi alla conoscenza della Lepidotterofauna dell'Italia meridionale IV. Heterocera (Bombyces et Sphinges) di Puglia e Lucania (PDF), inEntomologica, vol. 13, Bari, Istituto di entomologia agraria, 1977, pp. 183-245,ISSN 0425-1016 (WC ·ACNP),LCCN 88652450,OCLC 476912425.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  44. ^ab(EN) Mosconi, F.; Zilli, A.; Spicciarelli, R.; Maurizi, E.; Vigna Taglianti, A.; Audisio, P.,An overview on the most outstanding Italian endemic moth, Brahmaea (Acanthobrahmaea) europaea (Lepidoptera: Brahmaeidae) (PDF), inFragmenta entomologica, vol. 46, n. 1-2, Roma, Istituto nazionale di entomologia, 31 ottobre 2014, pp. 1-9,DOI:10.4081/fe.2014.70,ISSN 0429-288X (WC ·ACNP),LCCN sn86013030,OCLC 5845914182.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  45. ^ Della Beffa, G.,Gli Insetti dannosi all'agricoltura ed i moderni metodi e mezzi di lotta - corredato dagli indici dei nomi latini ed italiani dei gruppi e delle specie e da un indice delle piante e dei loro prodotti con l'elenco dei relativi parassiti, 3ª ed., Milano, Ulrico Hoepli, 1961, pp. xx, 1106, 8 tavv., ISBN non esistente,OCLC 878459264.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  46. ^ab(EN)Turner, A. J.,A Classification of the Australian Lymantriadae (PDF), inTransactions of the Entomological Society of London, vol. 1904, Londra, The Society, 1904, pp. 470 (chiave);478,DOI:10.1111/j.1365-2311.1904.tb02751.x,ISSN 2053-2520 (WC ·ACNP),LCCN sn88024445,OCLC 220279251.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  47. ^(EN) Common, I. F. B. & McFarland, N.,A new subfamily for Munychryia Walker and Gephyroneura Turner (Lepidoptera: Anthelidae) and the description of a new species from western Australia (PDF), inJournal of the Australian Entomological Society, vol. 9, n. 1, Brisbane, The Society, aprile 1970, p. 11,ISSN 0004-9050 (WC ·ACNP),LCCN 76646181,OCLC 4660271339.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  48. ^ab(EN) Neumoegen, B. & Dyar, H. G.,Preliminary Revision of the Bombyces of America North of Mexico (Continued) (PDF), inJournal of the New York Entomological Society, vol. 2, n. 3, Lawrence, Kan., Allen Press, 1º settembre 1894, pp. 112 (chiave);174,ISSN 0028-7199 (WC ·ACNP),LCCN unk82052895,OCLC 5553435221.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  49. ^(EN) McDunnough, J.,Check List of the Lepidoptera of Canada and the United States of America - Part 1. Macrolepidoptera (PDF), inMemoirs of the Southern California Academy of Sciences, vol. 1, Los Angeles, Ca, The Academy, 15 giugno 1938, p. 138,ISSN 0097-2622 (WC ·ACNP),LCCN sf89010465,OCLC 68470835.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  50. ^(DE)Draudt, M. & Schauss, W., inSeitz, A. - Die gross-schmetterlinge der erde: Eine systematische bearbeitung der bis jetzt bekannten gross-schmetterlinge. In verbindung mit namhaftesten ten fachmännern, Vol. 6, Stoccarda, 1940[1929], p. 675, ISBN non esistente,LCCN sv89027820,OCLC 833078625.
  51. ^abc(EN)Swinhoe, C.,Catalogue of eastern and Australian Lepidoptera Heterocera in the collection of the Oxford University Museum (PDF), Part I. Sphinges and Bombyces, Oxford, Clarendon Press, 1892, pp. 253;271, ISBN non esistente,OCLC 18581192.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  52. ^(EN) Hampson, G. F.,Some small families of the Lepidoptera which are not included in the key to the families in the Catalogue of Lepidoptera Phalaenae, a list of the families and subfamilies of the Lepidoptera with their types and a key to the families (PDF), inNovitates Zoologicae, vol. 25, Londra, Order of the Trustees, British museum (Natural history), 1918, p. 367,DOI:10.5962/bhl.part.29772,ISSN 0950-7655 (WC ·ACNP),LCCN 44016969,OCLC 5974844732.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  53. ^(EN) Hampson, G. F.,IX. A Classification of a new Family of the Lepidoptera (PDF), inTransactions of the Entomological Society of London, vol. 1901, n. 2, Londra, The Society, luglio 1901, p. 187,DOI:10.1111/j.1365-2311.1901.tb02384.x,ISSN 0035-8894 (WC ·ACNP),LCCN sn88024445,OCLC 5156751431.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  54. ^(EN)Common, I. F. B.,A new family of Bombycoidea (Lepidoptera) based on Carthaea Saturnioides Walker from western Australia (PDF), inAustralian Journal of Entomology, vol. 5, n. 1, Brisbane, Watson Ferguson and Co., aprile 1966, p. 29,DOI:10.1111/j.1440-6055.1966.tb00673.x,ISSN 0004-9050 (WC ·ACNP),LCCN 76646181,OCLC 5153668301.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  55. ^(LA)Boisduval, J.-B. A. D.,Europæorum Lepidopterorum index methodicus (PDF), Pars prima, Sistens genera Papilio, Sphinx, Bombyx et Noctua Lin., Parigi, Méquignon-Marvis, 1828, p. 50, ISBN non esistente,LCCN 34036664,OCLC 166313927.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  56. ^(RU) Kozlov, M. V.,The morphology, biology and systematic position of Mirina christophi Stgr. (Lepidoptera: Bombycoidea, Endromididae), inVestnik Leningradskij Gosudarstvennyj Universitet Serija 3, Biologija, vol. 1985, n. 4, Leningrado, Izd. Leningradskogo Univ., 1985, p. 3,ISSN 0321-186X (WC ·ACNP),LCCN 88656539,OCLC 263608331.
  57. ^abcd(EN) Forbes, W. T. M.,The subdivision of the Eupterotidae (Lepidoptera) (PDF), inTijdschrift voor entomologie, vol. 98, Amsterdam, Nederlandse Entomologische Vereniging, 1955, pp. 98;120,ISSN 0040-7496 (WC ·ACNP),LCCN 03016134,OCLC 636770272.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  58. ^(EN) Aurivillius, P. O. C.,On the ethiopian genera of the family Striphnopterygidae (PDF), collanaBihang till Kongl. Svenska vetenskaps-akademiens handlingar, 27(2), Stoccolma, P. A. Norstedt & Söner, 1902, p. 4 (chiave), ISBN non esistente,OCLC 250149911.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  59. ^(FR) Berger, L. A.,Clé pour la détermination des familles de Macrolépidoptères et des groupes supérieurs de Microlépidoptères, inLambillionea, vol. 57, n. 9-10, Bruxelles, Union des entomologistes belges, 1958, p. 73,ISSN 0774-2819 (WC ·ACNP),OCLC 693631565.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  60. ^(LA, SV) Wallengren, H. D. J.,Nya Fjäril-slägten (PDF), inÖfversigt af Kongl. Vetenskaps-akademiens forhandlingar, vol. 15, Stoccolma, P. A. Norstedt & Söner, 14 aprile 1858, p. 210,ISSN 1100-4622 (WC ·ACNP),LCCN 05015471,OCLC 6303212.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  61. ^(LA, SV) Wallengren, H. D. J.,Heterocer-fjärilar, samlade i Kafferlandet af J.A. Wahlberg / beskrifna af H.D.J. Wallengren (PDF), Wahlberg, J. A., Stoccolma, P.A. Norstedt & Söner, 1865, p. 33,DOI:10.5962/bhl.title.13861, ISBN non esistente,OCLC 757715374.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  62. ^(EN)Minet, J.,The Bombycoidea: Phylogeny and higher classification (Lepidoptera: Glossata) (abstract), inInsect Systematics & Evolution, vol. 25, n. 1, Stenstrup, Danimarca, Apollo Books, gennaio 1994, p. 63,DOI:10.1163/187631294X00045,ISSN 1399-560X (WC ·ACNP),LCCN 00252879,OCLC 4637513943.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  63. ^ab(FR)Boisduval, J.-B.,Icones historiques des Lépidoptères nouveaux ou peu connus. Collection, avec figures coloriées, des Papillons d'Europe nouvellement découverts; ouvrage formant le complénent de tous les Auteurs iconographes. (PDF), Tome II: Hétérocères, Parigi, Roret, 1834, p. 170, ISBN non esistente,OCLC 715038200.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  64. ^(EN) Packard, A. S.,XXIII. - Aglia tau, a connecting-link between the Ceratocampidæ and Saturniidæ, and the Type of a new Subfamily, Agliinæ (PDF), inThe Annals and magazine of natural history; zoology, botany, and geology being a continuation of the Annals combined with Loudon and Charlesworth's Magazine of Natural History, (6) 11, Londra, Taylor & Francis, Ltd., 1893, p. 172,ISSN 0374-5481 (WC ·ACNP),LCCN 68007383,OCLC 77582346.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  65. ^(EN)Jordan, H. E. K.,A monograph of the saturnian subfamily Ludiinae (PDF), inNovitates zoologicae, vol. 29, Londra, British Museum (Natural History), 1922, p. 250,ISSN 0007-1498 (WC ·ACNP),LCCN 58020574,OCLC 220753644.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  66. ^(FR) Bouvier, E. L.,Des Saturnioides du Hill Museum, inThe Bulletin of the Hill Museum; a Magazine of Lepidopterology, vol. 4, Londra, Witley, Surrey, 1930, p. 3,LCCN unk81021149,OCLC 183218609.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  67. ^(EN)Harris, T. W.,A report on the insects of Massachusetts, injurious to vegetation. Published agreeably to an order of the Legislature, by the Commissioners on the Zoological and Botanical Survey of the State (PDF), Ann Arbor, Mich., University Microfilms Int'l., 1841, p. 287,DOI:10.5962/bhl.title.6091, ISBN non esistente,OCLC 499479147.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  68. ^(FR) Boisduval, J.-B. A. D.,Note sur la tribu des Adélocépiialides (PDF), inAnnales de la Société entomologique de Belgique, vol. 15, Bruxelles, Société entomologique de Belgique, 1872, p. 79,LCCN ca07006786,OCLC 18759618.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  69. ^ab(EN)Grote, A. R. & Robinson, C. T.,Lepidopterological Contributions (PDF), inAnnals of the Lyceum of Natural History of New York, vol. 8, New York, The Lyceum, 1866, pp. 376;379,ISSN 0890-6564 (WC ·ACNP),LCCN 12020407,OCLC 806276092.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  70. ^(EN) Packard, A. S.,On the Larval Forms of Several Exotic Ceratocampid Moths (PDF), inPsyche, vol. 9, Cambridge, Mass., Cambridge Entomological Club, 1901, p. 280,DOI:10.1155/1901/249259,ISSN 0033-2615 (WC ·ACNP),LCCN sf80000609,OCLC 80777056.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  71. ^ab(EN) Packard, A. S.,The Bombycine Moths of North America, Part III (PDF), inMemoirs of the National Academy of Sciences, vol. 12, Washington, D.C., U.S. G.P.O., 1914, pp. 1;144,ISSN 0885-4637 (WC ·ACNP),LCCN sn85005194,OCLC 1759015.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  72. ^ab(EN) Jordan, H. E. K.,On the Saturnoidean families Oxytenidae and Cercophanidae (PDF), inNovitates zoologicae, vol. 31, Londra, British Museum (Natural History), 1924, pp. 135;181,ISSN 0007-1498 (WC ·ACNP),LCCN 58020574,OCLC 716818676.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  73. ^(DE) Grote, A. R.,Die Saturniiden : (Nachtpfauenaugen), collanaMittheilungen aus dem Roemer-Museum, Hildesheim, Vol. 8, Hildesheim, Lax, 1896, pp. 3; 27, ISBN non esistente,OCLC 246985314.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  74. ^abc(FR)Burmeister, C. H. C.,Description physique de la République Argentine: d'après des observations personnelles et étrangères par H. Burmeister (PDF), Maupas, E. (traduzione), T. 5 Lépidoptères Pt. 1 Les diurnes, crépusculaires et bombycoïdes, Parigi, F. Savey, 1878, pp. 314 (chiave);473,DOI:10.5962/bhl.title.2494, ISBN non esistente,OCLC 257437204.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  75. ^(EN) Michener, C. D.,Parallelisms in the evolution of saturniid moths (PDF), inEvolution (Lancaster), vol. 3, n. 2, Lancaster, PA., Society for the Study of Evolution, giugno 1949, p. 130,DOI:10.1111/j.1558-5646.1949.tb00012.x,ISSN 0014-3820 (WC ·ACNP),LCCN 51004882,OCLC 5550300998.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  76. ^(FR)Duponchel, P. A. J.,Catalogue méthodique des lépidoptères d'Europe distribués en familles, tribus et genres, avecl'exposé des caractères sur lesquels ces divisions sont fondées, et l'indication des lieux et de s époques où l'on trouve chaque espèce, pour servir de complément et de rectification à l'histoire naturelle des lépidoptères de France, devenue celle des lépidoptères d'Europe par les supplémens qu'on y a ajoutés (PDF), Parigi, Méquignon-Marvis fils, 1844, p. 78,DOI:10.5962/bhl.title.9476, ISBN non esistente,LCCN agr03000154,OCLC 469667096.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  77. ^(EN) Cooper, M. R.,Note on classification, inCooper, M. R. & Cooper, M. D., The emperor moths of KwaZulu-Natal, collanaIhlathi series, Pietermaritzburg, Sudafrica, Peroniceras Press, 2002, pp. x-xvi,ISBN 978-0-620-29623-6,OCLC 54554869.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  78. ^(DE) Aurivillius, P. O. C.,Beiträge zur Kenntnis der Insektenfauna von Kamerun. N:o 11. Lepidoptera Heterocera (PDF), inArkiv för zoologi, vol. 2, n. 4, Uppsala e Stoccolma, Almqvist-Wuksell, 1904, p. 21,ISSN 0004-2110 (WC ·ACNP),LCCN 05015471,OCLC 1514177.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  79. ^(EN) Tutt, J. W.,A natural history of the British Lepidoptera: a text-book for students and collectors (PDF), vol. 4, Londra / Berlino, Swan Sonnenschein & Company / Friedländer & Sohn, aprile 1904, p. 504,DOI:10.5962/bhl.title.59327, ISBN non esistente,LCCN tmp96006451,OCLC 928871725.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  80. ^(EN) Harris, T. W.,Descriptive Catalogue of the North American Insects belonging to the Linnæan Genus Sphinx in the Cabinet of Thaddeus William Harris, M. D., Librarian of Harvard University (PDF), inThe American journal of science and arts, vol. 36, New Haven, Conn, S. Converse, 1839, p. 287,ISSN 0002-9599 (WC ·ACNP),LCCN 86655213,OCLC 861074457.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  81. ^ab(EN) Grote, A. R. & Robinson, C. T.,A synonymical catalogue of North American Sphingidae, with notes and descriptions (PDF), inMemoir of the Entomological Society of Philadelphia, vol. 5, Philadelphia, Entomological Society, 1865, pp. 153;160,LCCN 2011250668,OCLC 60884963.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  82. ^ab(EN)Rothschild, W. &Jordan, H. E. K.,A revision of the Lepidopterous family Sphingidae (PDF), inNovitate zoologicae, 9 (Supplemento), Londra, Hazell, Watson and Viney, 1903, p. cxxxv,ISSN 0950-7655 (WC ·ACNP),LCCN 44016969,OCLC 833893262.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  83. ^ab(EN)Butler, A. G.,Revision of the Heterocerous Lepidoptera of the family Sphingidae (PDF), inTransactions of the Zoological Society of London, vol. 9, n. 19, Londra, Academic Press, 1876, pp. 514;515,ISSN 0084-5620 (WC ·ACNP),LCCN 85640142,OCLC 181154809.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  84. ^ab(EN) Heikkilä, M., Mutanen, M., Wahlberg, N., Sihvonen, P., Kaila, L.,Elusive ditrysian phylogeny: an account of combining systematized morphology with molecular data (Lepidoptera) (PDF), inBMC Evolutionary Biology, vol. 15, n. 1, Londra, BioMed Central, 21 novembre 2015, p. 260,DOI:10.1186/s12862-015-0520-0,ISSN 1471-2148 (WC ·ACNP),LCCN 2002243069,OCLC 944275977,PMID 26589618.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  85. ^(EN) World Conservation Monitoring Centre,Graellsia isabellae, suIUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996,DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T9427A12986143.en,ISSN 2307-8235 (WC ·ACNP),OCLC 943528404.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  86. ^(EN) World Conservation Monitoring Centre,Euproserpinus wiesti, suIUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996,DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T8373A12908327.en,ISSN 2307-8235 (WC ·ACNP),OCLC 943528404.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  87. ^(EN) World Conservation Monitoring Centre,Hyles hippophaes, suIUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996,DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T10542A3198676.en,ISSN 2307-8235 (WC ·ACNP),OCLC 943528404.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  88. ^(EN) World Conservation Monitoring Centre,Proserpinus proserpina, suIUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996,DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T18366A8153516.en,ISSN 2307-8235 (WC ·ACNP),OCLC 943528404.URL consultato il 15 ottobre 2017.
  89. ^(EN) Heddle, M.L.,Tinostoma smaragditis, suIUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 30 aprile 2004,DOI:10.2305/IUCN.UK.2004.RLTS.T21913A9339981.en,ISSN 2307-8235 (WC ·ACNP),OCLC 943528404.URL consultato il 15 ottobre 2017.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Pubblicazioni

[modifica |modifica wikitesto]

Testi

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Famiglie diLepidoptera
Regno:Animalia - Phylum:Arthropoda - Classe:Insecta - Sottoclasse:Pterygota - Superordine:Oligoneoptera - Sezione:Panorpoidea
Zeugloptera
MicropterigoideaMicropterigidae
Aglossata
AgathiphagoideaAgathiphagidae
Heterobathmiina
HeterobathmioideaHeterobathmiidae
G
l
o
s
s
a
t
a
Dacnonypha
EriocranioideaEriocraniidae
Acanthoctesia
AcanthopteroctetoideaAcanthopteroctetidae
Lophocoronina
LophocoronoideaLophocoronidae
Neopseustina
NeopseustoideaAenigmatineidae -Neopseustidae
Exoporia
MnesarchaeoideaMnesarchaeidae
HepialoideaPalaeosetidae -Prototheoridae -Neotheoridae -Anomosetidae -Hepialidae
H
e
t
e
r
o
n
e
u
r
a
Nepticulina
NepticuloideaNepticulidae -Opostegidae
Incurvariina
AndesianoideaAndesianidae
AdeloideaHeliozelidae -Adelidae -Incurvariidae -Cecidosidae -Prodoxidae
Etimonotrysia
PalaephatoideaPalaephatidae
TischerioideaTischeriidae
D
i
t
r
y
s
i
a
Incertae sedisMillieriidae
TineoideaEriocottidae -Psychidae -Tineidae -Dryadaulidae -Meessiidae
GracillarioideaRoeslerstammiidae -Bucculatricidae -Gracillariidae
YponomeutoideaYponomeutidae -Argyresthiidae -Plutellidae -Glyphipterigidae -Ypsolophidae -Attevidae -Praydidae -Heliodinidae -Bedelliidae -Lyonetiidae
A
p
o
d
i
t
r
y
s
i
a
DouglasioideaDouglasiidae
SimaethistoideaSimaethistidae
GelechioideaAutostichidae -Lecithoceridae -Xyloryctidae -Blastobasidae -Oecophoridae -Schistonoeidae -Lypusidae -Chimabachidae -Peleopodidae -Depressariidae -Elachistidae -Syringopaidae -Coelopoetidae -Stathmopodidae -Epimarptidae -Batrachedridae -Coleophoridae -Momphidae -Pterolonchidae -Scythrididae -Cosmopterigidae -Gelechiidae
AlucitoideaAlucitidae -Tineodidae
PterophoroideaPterophoridae
CarposinoideaCopromorphidae -Carposinidae
SchreckensteinioideaSchreckensteiniidae
EpermenioideaEpermeniidae
UrodoideaUrodidae
ImmoideaImmidae
ChoreutoideaChoreutidae
GalacticoideaGalacticidae
TortricoideaTortricidae
CossoideaBrachodidae -Cossidae -Dudgeoneidae -Metarbelidae -Retardidae -Castniidae -Sesiidae
ZygaenoideaEpipyropidae -Cyclotornidae -Heterogynidae -Lacturidae -Phaudidae -Dalceridae -Limacodidae -Megalopygidae -Aididae -Somabrachyidae -Himantopteridae -Zygaenidae
O
b
t
e
c
t
o
m
e
r
a
WhalleyanoideaWhalleyanidae
ThyridoideaThyrididae
HyblaeoideaHyblaeidae -Prodidactidae
CalliduloideaCallidulidae
PapilionoideaPapilionidae -Hedylidae -Hesperiidae -Pieridae -Riodinidae -Lycaenidae -Nymphalidae
PyraloideaPyralidae -Crambidae
MimallonoideaMimallonidae
Macro-
hetero-
cera
DrepanoideaCimeliidae -Doidae -Drepanidae
LasiocampoideaLasiocampidae
BombycoideaApatelodidae -Eupterotidae -Brahmaeidae -Phiditiidae -Anthelidae -Carthaeidae -Endromidae -Bombycidae -Saturniidae -Sphingidae
GeometroideaEpicopeiidae -Sematuridae -Uraniidae -Pseudobistonidae -Geometridae
NoctuoideaOenosandridae -Notodontidae -Erebidae -Euteliidae -Nolidae -Noctuidae
Incertae sedisArchaeolepidae -Mesokristenseniidae -Eolepidopterigidae -Undopterigidae
Tassonomia dei Lepidoptera
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bombycoidea&oldid=141136350"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp