Fondata il 3 ottobre 1909 daEmilio Arnstein,[3] cadde in fallimento nel 1993 e si ricostituì a livello societario con l'attuale denominazione dopo aver acquisito nuovamente i diritti e il titolo sportivo del sodalizio precedente.[4] Icolori sociali sono ilrosso e ilblu e la maglia di gioco è apali verticali alternati della medesima cromia.[5] Dal 1927 la squadra disputa le proprie gare interne nelloStadio Renato Dall'Ara, nato come Stadio Littoriale e chiamato, dal dopoguerra fino al 1983, Stadio Comunale, il quale può ospitare 36 462 spettatori.[1][N 1]
Con la partecipazione a 79 campionati di Serie A a girone unico su 94, i Felsinei si posizionano al 9º posto nellaclassifica perpetua delle formazioni nella massima categoria italiana, che tiene conto delle presenze totali nel campionato; contando i 16 campionati della massima serie prima del girone unico, suddivisi traPrima Categoria,Prima Divisione eDivisione Nazionale, il Bologna vanta in totale 95 presenze nella massima divisione nazionale. Secondo laFIGC è il club con la nona migliortradizione sportiva in Italia.[6] Al 2024, si posiziona al 41º posto nelClub World Ranking, la classifica mondiale dei club stilata dall'IFFHS.[7]
Il Bologna Football Club viene fondato nel 1909 come «sezione per le esercitazioni di sport in campo aperto» del Circolo Turistico Bolognese,[3] su iniziativa diEmilio Arnstein e sotto la presidenza dello svizzeroLouis Rauch.[16][17] Il club s'iscrive ai campionati organizzati dalla FIGC dallastagione 1910-1911[18] e diviene una delle protagoniste del torneo italiano all'inizio negli anni venti, con l'ingaggio dell'allenatore professionista austriacoHermann Felsner.[19] I Felsinei vincono il loro primo campionato italiano nellastagione 1924-1925 sconfiggendo ilGenoa dopo cinque incontri nella finale di Lega Nord e l'Alba Roma nella finalissima, in quello che la stampa definisce loScudetto delle pistole.[20][21] Tra la fine degli anni venti e l'inizio degli anni trenta, secondo molti addetti ai lavori, i Rossoblù sono una delle formazioni più forti e vincenti a livello mondiale:[22] il Bologna s'impone nuovamente nel campionato italiano (1929)[23] e due volte nellaCoppa dell'Europa Centrale (1932 e 1934) — unica squadra italiana a vincere il trofeo sotto questa denominazione —[24][25] con calciatori qualiMario Gianni,Felice Gasperi,Bernardo Perin,Giuseppe Della Valle eAngelo Schiavio.[25] Nel 1934,Renato Dall'Ara assume la presidenza della squadra.[26]
Il ciclo di successi continua negli anni trenta e nei primianni quaranta con le vittorie di altri quattro scudetti (1936, 1937, 1939 e 1941)[27][28][29] e delTrofeo dell'Esposizione (1937) aParigi contro ilChelsea, battuto 4-1; con questomatch, i Felsinei diventano la prima squadra italiana a sconfiggere una compagine inglese in un torneo internazionale.[30] Quel gruppo, guidato daÁrpád Weisz prima e di nuovo da Felsner poi, divenne noto come «Lo squadrone che tremare il mondo fa».[25] Negli anni successivi, il Bologna si posiziona frequentemente dietro le squadre dell'asse Milano-Torino. Nellastagione 1945-1946 vince anche laCoppa Alta Italia.[31] Con la fine del ciclo di vittorie e l'arrivo degli anni cinquanta, gli emiliani restano inmassima divisione senza riuscire ad alzare qualche trofeo e concludendo i campionati nella parte bassa della graduatoria. Nel decennio successivo inizia a giocareGiacomo Bulgarelli, divenuto un simbolo deiRossoblù.[26]
Nel corso del campionato dellastagione 1963-1964, cinque giocatori del Bologna — Pavinato,Fogli,Tumburus,Perani ePascutti — vengono trovati positivi dopo gli esami effettuati un mese prima in occasione del match con ilTorino.[32] I calciatori, l'allenatore e il medico Poggiali sono squalificati per 18 mesi e il club penalizzato di tre punti.[33] Tuttavia, le controanalisi dimostrano l'innocenza dei tesserati: i tre punti sono restituiti e le squalifiche annullate, permettendo il riaggancio in vetta dei Rossoblù all'Inter.[33] Il campionato termina con le due squadre appaiate al primo posto: per la prima volta si rende necessario uno spareggio, da giocare a Roma.[34] Pochi giorni prima, muore per infarto il presidente Dall'Ara, mentre sono in corso le discussioni conMoratti, presidente dell'Inter, sui dettagli per lo spareggio.[35] Il Bologna vince la sfida per 2-0, conquistando il settimo scudetto e prendendo parte per la prima volta allaCoppa dei Campioni.[36]
In seguito, la società alterna allenatori e presidenti fino a quandoEdmondo Fabbri guida il Bologna al successo nellaCoppa Italia e nellaCoppa di Lega Italo-Inglese, entrambe conquistate nel 1970.[37][38] Quattro anni dopo, il club supera ilPalermo ai rigori e si aggiudica la sua seconda Coppa Italia.[39] A inizio anni ottanta, iRossoblù sono autori di una doppia retrocessione dallaSerie A allaSerie C1,[40] alternandosi tra la prima e la seconda divisione verso la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta.[41] Nel 1993, il Bologna, retrocesso nuovamente in C1,[42] fallisce ed è rifondato sotto la denominazione di "Bologna Football Club 1909", ripartendo proprio dal terzo livello calcistico.[4] Segue una rapida doppia promozione che riporta i Felsinei in Serie A e nelle competizioni europee, accogliendo i talenti diRoberto Baggio eGiuseppe Signori:[43][44] nel corso dellastagione 1998-1999 vince laCoppa Intertoto UEFA e raggiunge le semifinali di Coppa Italia e diCoppa UEFA.[9][45][46] Nellastagione 2001-2002, grazie al conseguimento di 52 punti, il Bologna sfiora il posizionamento in quarta piazza incampionato e di conseguenza la possibilità di partecipare all'edizione successiva dellaUEFA Champions League, a causa di una sconfitta all'ultima giornata;[47] tuttavia grazie al settimo posto finale godette della qualificazione inCoppa Intertoto UEFA.[47]
Tra il 2005 e il 2014, il Bologna retrocede altre due volte inSerie B,[48][49] tuttavia pochi anni dopo viene promosso in massima serie.[50][51] Nel 2014 l'imprenditorecanadeseJoey Saputo diviene il quarto presidente straniero nella storia del Bologna,[52] avviando molti rinnovamenti societari e anche strutturali riguardanti, tra l'altro, ilcentro di allenamento e lostadio, sul quale presenta in seguito un progetto di ristrutturazione completa.[53] Nelle stagioni seguenti inSerie A irossoblù concludono sempre tra la 10ª e la 15ª posizione in classifica, fino allastagione 2022-2023, terminata al nono posto.
La stagione2023-24 si rivela invece notevole: il 12 maggio 2024, in concomitanza con la sconfitta dellaRoma sul campo dell'Atalanta, i felsinei ottengono aritmeticamente la qualificazione inChampions League con due giornate d'anticipo,[54] stabilendo il record assoluto di punti in una singola stagione in massima serie (considerando però la media punti il record assoluto sarebbe l'anno dell'ultimo scudetto).[55] Il risultato ottenuto dalla squadra guidata daThiago Motta si rivela una vera e propria impresa, se consideriamo le scarse aspettative che lo stesso tecnico riponeva a inizio stagione,[56] oltre ai risultati ottenuti in campionato: irossoblù infatti tornano così a qualificarsi nelle coppe europee dopo 21 anni e, nello specifico, dopo 60 anni nellamassima competizione europea (l'ultima apparizione fu contro l'Anderlecht, il 14 ottobre 1964).
Nella stagione2024-25, il 14 maggio 2025 il Bologna vince la sua terza Coppa Italia battendo in finale il Milan con il punteggio di 1-0.[57]
Una partita d'allenamento, nellastagione 1968-1969, fra titolari e riserve bolognesi; quest'ultime indossano una seconda divisa bianca consbarra rossoblù
La prima maglia del Bologna, nel 1909, era aquartirossi eblu, riproducendo la divisa del collegiosvizzeroWiget auf Schönberg diRorschach.[N 5] Nel 1910 il club si dissociò dal circolo e le maglie da gioco furono modificate conpali verticali rossoblù. Questo tipo di disegno è rimasto praticamente immutato nel tempo, tranne che per la variazione annuale nella larghezza delle bande.[60]
Un'importante eccezione fu quella del 1925: in quell'anno il Bologna vinse il suo primo scudetto indossando un'inedita maglia verde. Tale divisa fu scelta dall'allora dirigente Enrico Sabattini, per imitazione di quella delRapid Vienna.[61] In realtà il cambio di divisa fu anche suggerito dal caldo, che in quei giorni di giugno si faceva particolarmente sentire; la nuova maglia perciò fu di cotone leggero verde scuro, con bordi e calzoncini neri.[62]
Nei decenni successivi la maglia verde fu alternata a quella bianca come seconda divisa. Il suo ultimo utilizzo risale agli anni ottanta. Nel 1934 la divisa verde fu indossata dallaSampierdarenese in uno spareggio-promozione giocato contro il Bari sul campo neutro di Bologna: i liguri giocarono infatti con una muta di maglie verdi donata dal presidente del BolognaDall'Ara, visto che entrambe le squadre si erano presentate in divisa bianca. A fineanni novanta, la prima maglia subì alcune leggere modifiche, come nelle stagioni1998-1999 e1999-2000, quando i pali rossoblù più laterali — non quindi i due centrali — si dipartivano dal colletto invece che dalle spalle. Nellastagione 2000-2001 fu adottata una prima maglia con due soli larghi pali, uno rosso e uno blu, con i bordi bianchi. Poche sono state le variazioni negli anni a seguire.[63]
Negli anni ancora seguenti è stata introdotta anche la terza maglia, destinata a essere usata soprattutto nellecoppe europee, solitamente a sfondo giallo o dorato con profili rossoblù. Nellastagione 2011-2012 per questa maglia viene scelto il colore celeste, in omaggio alla nazionale dell'Uruguay, vincitrice dellacoppa America dell'anno prima.[64]
Stemma usato dal 1993 al 2018Il logo utilizzato dal 2018 con colori aggiornati
Lo stemma, di formaovaloide, riporta in alto, in bianco su sfondo blu, lasigla BFC e l'anno di fondazione (1909). Sulla sinistra sono riportate le strisce con i colori sociali rossoblù, sulla destra è riportata una croce rossa bordata di blu su sfondo bianco che richiama labandiera cittadina; tutto questo circondato da un bordo colorplatino.[65]
Nel corso della storia del Bologna, si sono alternati vari stemmi che hanno però sempre seguito una linea stilistica comune tra loro. Il primo logo societario era caratterizzato da un abbinamento di coloriblu scuro erosso (anch'esso un poco scuro); lo stile dei caratteri nella scritta BFC presente sulla sommità, riporta alla grafica dell'Art Nouveau, tipica del primo decennio del Novecento.
Al termine dellastagione 1992-1993 il Bologna fallisce e il logo subisce una prima variazione storica: la nuovablasonatura societaria presenta un'aggiunta di carattere subito sotto la scritta BFC: la scritta 1909, che rappresenta l'anno di fondazione societario e anche la nuova denominazione adottata dopo il fallimento.[66] Nel 2018, il Bologna aggiorna lo stemma con colori alterati: i bordi da dorati diventano platinati e i colori sono più scuri.[65]
Il primo esempio di inno del Bologna risale aglianni 1930. Di questa canzone si sa molto poco, essendo stata scoperta casualmente nel 2011.[67] Solo neglianni 1970 si ritorna a parlare di canzoni del Bologna: il branoAlè Alè, Forza Bologna del quartetto Passarini fu il primo a venir suonato allo stadio, venendo poi sostituito nel 1976 con la canzone diDino SartiBologna Campione, che fu trasmessa allo stadio nelle stagioni successive ma in seguito venne abbandonata.[68]
Un inno tornò a risuonare allo stadio solamente nel 1988, con la canzoneLe Tue Ali Bologna, conosciuta all'epoca più comeTu sei forte Bologna, scritta e interpretata da quattro famosi cantanti bolognesi:Andrea Mingardi,Luca Carboni,Gianni Morandi eLucio Dalla. Con il passare degli anni, anchePaolo Mengoli con la canzoneIl sogno continua contribuì ad arricchire il repertorio di inni sul Bologna, ma fu un'altra canzone di Mingardi,Cuore rossoblù, a venir scelta dalla società come canzone ufficiale, fino al 2012 quando ritornò a suonare allo stadioLe Tue Ali Bologna, in seguito alla morte di Lucio Dalla.[67]
Nel settembre 2022 viene istituita per la prima volta nella storia petroniana unagoal song, ovvero una canzone da far risuonare per pochi secondi negli attimi successivi alla marcatura di unarete nelle gare casalinghe; attraverso un sondaggio condotto sulla piattaforma Socios, i tifosi eleggonoLevels diAvicii comegoal song per lastagione 2022-2023.[69] Da marzo 2025 la canzone viene sostituita con l'incipit di50 Special deiLùnapop.
Nei primi anni della storia della società non esisteva una mascotte associata al Bologna. In seguito i tifosi decisero di adottare la figura delDottor Balanzone, celebre maschera bolognese diCarnevale. Inizialmente però veniva raramente promossa dalla società. Nel corso deglianni 1980 venne utilizzata una mascotte chiamata "Bally", diminutivo di Balanzone, ripresa trent'anni dopo col nome di "BalanzONE".[70] A partire dal 2020, la mascotte presente nelmerchandising ufficiale della squadra e nelle intro televisive, è un leone (animale presente nello stemma cittadino) indossante una maglia rossoblù col numero 1, che prende il nome "Nettuno".[71]
Il primo stadio in cui il Bologna giocò furono iPrati di Caprara — gli omonimi giardini nella periferia della città — corrispondenti all'incirca alla zona dove sorge l'Ospedale Maggiore di Bologna. Questo luogo fu utilizzato per un anno, fino al 1910, nel quale il campo avverso costrinse a cambiarlo per poter adattarlo allaPrima Categoria.[72] Dal 1910 al 1913 la squadra disputò le sue partite sul campo della Cesoia, un campo recintato con steccati di legno e con spogliatoi per gli atleti ricavati dall'omonima osteria.[72] A causa di una irregolarità delle tribune in legno i felsinei furono sfrattati e di conseguenza furono costretti a cambiare luogo di gioco.[72]
Nel 1913 i membri dell'allora Bologna Football Club, guidati da Rodolfo Minelli, decisero di accasarsi per disputare le proprie partite nelloStadio Sterlino. Il luogo si presentava come un campo spoglio e isolato, fu proprio il club ad addobbarlo a dovere e a costruire la prima tribuna principalmente costruita in ferro e lamiera. Nel corso del 1921 — dopo la fine dellaGrande guerra — la società ristrutturò e dotò di copertura la tribuna centrale dello stadio, sostituendo la lamiera con il cemento armato; costruì anche due gradinate (curve), di cui una coperta, e una tribuna popolare, corrispondente ai futuri distinti.[72] La voglia di rinnovamento e il percepibile dislivello del campo di gioco portò nel 1927 all'abbandono dell'impianto.[73]
Il vecchioDall'Ara, ai tempi "Littoriale", e lo stadio come si presentava nel 2020
Allo stesso tempo, in previsione dell'oramai vicino abbandono dello Sterlino, nel 1925[74], iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo stadio che doveva ospitare la squadra. Nacque così nel 1927 lo Stadio Littoriale, nome scelto daLeandro Arpinati, ideatore del progetto e gerarca fascista bolognese e in quel periodo presidente dellaFIGC.[75] Lo stadio fu inaugurato daBenito Mussolini.[73] L'impianto venne considerato il "Primo vero stadio d'Italia", sia per la capienza sia per le funzioni polisportive, ma soprattutto perché fu il primo stadio al mondo dotato di un impianto d'illuminazione notturna sul campo.[73] Dopo la scomparsa del fascismo il nome dello stadio tramutò semplicemente in Stadio Comunale di Bologna, conosciuto in città ancora più semplicemente come "il Comunale", dopo che di fatto divenne proprietà delcomune di Bologna.[76] Nel 1983 l'impianto fu intitolato aRenato Dall'Ara, storico presidente rossoblù. La denominazione fu data proprio nel giorno dei venti anni dalla sua scomparsa.[72]
Il campo principale del centro tecnico Niccolò Galli
Dal 1976 il Bologna si allena aCasteldebole.[79] Dal 30 maggio 2001 ha preso la denominazione diCentro tecnico Niccolò Galli, in ricordo dell'ex giocatore rossoblù. Il centro si sviluppa su una superficie di circa 53 000m² — se compresi anche i terreni circostanti di proprietà della società — ed è dotato di otto campi da calcio regolamentari, alcuni in erba naturale altri inerba sintetica, di cui due di recente costruzione. I due campi principali non sono dotati di tribune e sono accessibili al pubblico. Dal 14 dicembre 2016 è di proprietà della stessasocietà sportiva.[80] Nel 2017 il centro si è ampliato con i due nuovi campi in erba sintetica, nuovi spogliatoi, una nuova palestra all'avanguardia ed è stato migliorato il campo principale.[79]
All'interno del centro è stata eretta unaforesteria, nella quale vengono ospitati i ragazzi che appartengono al settore giovanile e che non abitano nellaregione. Per i ragazzi di età maggiore — solitamente gli appartenenti alla Primavera — il Bologna ha a disposizione appartamenti situati nel quartiere Meridiana del vicino territorio diCasalecchio di Reno.[81]
Il club venne fondato il 3 ottobre 1909 comeassociazione con il nome "Bologna Football Club",[82] venendo assorbito nel 1927 dalla neonata polisportiva cittadina chiamata "Bologna Sportiva", nella quale la squadra di calcio era una sezione con la denominazione di "Bologna Sezione Calcio";[83] lo scioglimento della polisportiva nel 1934 face assumere al sopravvissuta associazione calcistica la nuova denominazione di "Bologna Associazione Giuoco del Calcio",[84] che rimase in vigore fino al 1945, quando ritornò al nome iniziale di Bologna Football Club; l'associazione divenne unasocietà per azioni, con la stessadenominazione sociale, neglianni sessanta[85] e fino al 18 giugno 1993, quando venne dichiarata fallita e il ramo d'azienda e titolo sportivo fu assorbito da una nuovasocietà a responsabilità limitata costituita il successivo 28 giugno e denominata "Bologna Football Club 1909"[86] che, nel 1996, trasformerà nuovamente il sodalizio ricostituito in una società per azioni.[86]
Dal 19 settembre 2015 il club è controllato dall'imprenditorecanadese di originiitalianeJoey Saputo,[88] proprietario delCF Montréal, e avente interessi nell'azienda canadese di famigliaSaputo Incorporated.[89] Questo controllo di Saputo sul Bologna è esercitato tramite lasocietàlussemburghese BFC 1909 Lux Spv SA,[90] proprietaria del club rossoblù con il 99,93% del capitale[89] e, a sua volta, riconducibile per intero alla Saputo Incorporated,[89] attraverso la societàstatunitense BFC 1909 USA SPV LLC, creata appositamente nel 2014 per l'acquisto della squadra felsinea assieme aJoe Tacopina (che ne deteneva allora la maggioranza). Il rimanente capitale azionario dello 0,07% è detenuto dall'Associazione Futuro Rossoblù, creata nell'operazione che permise il salvataggio del Bologna dal fallimento nel dicembre del 2010 e formata da quattromila persone che aderirono versando una quota di iscrizione, il cui presidente è Mirco Montebugnoli.[91]
La società rossoblù è inoltre lacapogruppo del "Gruppo Bologna F.C. 1909 S.p.A.",[90] del quale fanno parte anche lecontrollate: BFC Real Estate s.r.l. (al 100%) che si occupa della proprietà delCentro tecnico Niccolò Galli e del Centro sportivo CRB;[90] Bologna Stadio S.p.A. (al 100%) che si occupa della gestione e ristrutturazione delloStadio Renato Dall'Ara di Bologna.[90]
Il club è membro network dell'European Club Association (ECA),[92] organismo privato che rappresenta le società calcistiche a livello europeo e riconosciuto dall'UEFA.
La sede del Bologna si trova dal 1994 all'interno delCentro tecnico Niccolò Galli al civico 10 di via Casteldebole aBorgo Panigale.[93] Sono anche presenti due sedi secondarie di minore dimensione situate in via Isonzo ai civici 67 e 69, sempre nella stessa zona.[94] La prima sede ufficiale del Bologna è stata la Birreria Ronzani, situata in via Spaderie al civico 6, il luogo di fondazione del club.[93] Negli anni successivi, dal 1910 al 1994, prima di essersi stabilito nella sede attuale, il Bologna ha alternato la propria sede in dodici differenti luoghi.[95]
L'11 aprile 2018 ilBologna FC 1909 eEDU In-Forma(Zione) Renzo Cerè Bologna Asd hanno creato la prima scuola calcio dedicata a ragazzi e ragazze che presentano disabilità. Questo progetto benefico a opera della società felsinea è stato poi denominato dalla stessa societàBFC Senza Barriere.[100] Gli allenamenti si svolgono in campi situati a Bologna,Castel San Pietro Terme eImola.[101] La squadra partecipa regolarmente a varie iniziative legate soprattutto allo sport e all'inclusività.[102][103] In particolari occasioni la squadra si è anche allenata sui lati del campo delloStadio Dall'Ara prima della gara casalinga disputata dalla prima squadra.[100][104] Nella stagione 2022-23, così come ha fatto nella stagione 2021-22[102], partecipa alCampionato regionale di calcio a 5 speciale categoriaPromozione organizzato dalCSI Emilia-Romagna.[105]
Dallastagione 2019-2020 è stato dato il via al progettoBologna For Community, che attraverso la collaborazione delleONLUSPMG Italia eIo Sto Con…Il Sorriso, offre un trasporto gratuito per tutte le persone portatrici dihandicap che devono recarsi alloStadio Renato Dall'Ara in occasione delle partite casalinghe.[106] Il servizio è costituito da tre navette, rispettivamente della zonaovest,est ecentrale diBologna, partenti un'ora e mezza prima della partita, e che, al termine della stessa, riporteranno indietro le persone trasportate.[106]
Il settore giovanile veltro è composto da quindici squadre maschili, sette che partecipano a campionati nazionali (Primavera,[107]Under 18,[108]Under 17,[108]Under 16,[108]Under 15,[108] Under 14 e Under 13); sei che prendono parte a campionati regionali o provinciali (Under 14 interprovinciali — contro squadre delle province diBologna,Ferrara eModena dilettanti e di annata superiore —, Under 13 provinciali, Under 12 provinciali, Pulcini, Piccoli amici, Primi calci); altre tre per quanto riguarda la sezione dicalcio a 5 (Under 17, Under 15 e Under 13).[109] Gli impianti a disposizione della società sono il Centro Sportivo Biavati diCorticella, o il Campo Cavina aBorgo Panigale, per le categorie maggiori; mentre per allenamenti o gare di categorie di minor età si utilizza ilCentro tecnico Niccolò Galli (intitolato all'omonimo difensore, figlio diGiovanni e giovane promessa del calcio nazionale, che morì in un incidente stradale nel 2001 poco dopo aver esordito in Serie A proprio con i felsinei). Sono utilizzati a rotazione anche altri campi minori diBologna o comunque nella rispettivacittà metropolitana, più di altri quelli nei comuni diGranarolo dell'Emilia,Riale eMonte San Pietro.
La sezione viene istituita su iniziativa dell'ex giocatriceDaniela Tavalazzi, che indossò a inizio carriera la maglia delBologna femminile storico, club che non aveva alcuna attinenza con il club maschile. Dal 2010 entrata con un incarico dirigenziale,[124] Tavalazzi decide di accettare l'incarico per seguire la propria scuola calcio, trovandovi un gruppo abbastanza numeroso per poter istituire una squadraPrimavera, ottenendo dalla società la possibilità di realizzare un settore femminile affiliato. In qualche anno riesce a espandere il settore femminile arrivando nel 2015 ad allestire squadre giovanili interamente femminili in cinque diverse categorie, diventate nove all'inizio della stagione 2017-2018[124], alle quali si aggiunge una prima squadra che segue anche da allenatrice. La competitività del Bologna femminile cresce fino a conquistare la promozione allaSerie B nell'estate del 2017, partecipando così all'edizione 2017-2018 del campionato cadetto. Qui si classifica undicesimo, ma, in virtù della riforma delcampionato italiano femminile di calcio, la squadra viene retrocessa inSerie C in quanto furono retrocesse tutte le squadre classificate sotto il terzo posto. Prima dell'inizio della stagione 2018-2019 Tavalazzi lascia l'incarico di guidare la prima squadra a Eugenio Lanfranchi, per passare alla Juniores.[125]
Nella stagione 2020-2021 il Bologna F.C. 1909 diJoey Saputo acquista ufficialmente il titolo sportivo dell'ASD Bologna F.C. 1909 Femminile e prende sotto la propria ala anche la prima squadra femminile.[126]
Un frammento diComizi d'amore, documentario in cui vengono intervistati diversi giocatori del Bologna
Lo scrittoreStefano Benni, nel suo primo libroBar Sport del 1976, dedica un capitolo a una trasferta al seguito delBologna a Firenze; lo stesso episodio è citato ampiamente nell'omonimo film del 2011, trasposizione dell'opera letteraria.[130]
Nell'episodioSempre avanti della terza stagione della serie televisivaL'ispettore Coliandro, il protagonistaColiandro (interpretato daGiampaolo Morelli) è impiegato nel servizio d'ordine alloStadio Renato Dall'Ara, con immagini della tifoseria riprese durante l'incontro Bologna-Lazio dellastagione 2008-2009: quella scena venne aspramente criticata dal gruppo dei Forever Ultras, poiché dipingeva gli stessi come delinquenti e persone non raccomandabili, e tutta la tifoseria si astenne dagli eventi legati agli ultras riprodotti nella fiction.[131]
Oltre agli inni scritti espressamente per la squadra da vari cantautori bolognesi,Luca Carboni fa riferimento alla «maglia del Bologna sette giorni su sette» nel branoSilvia lo sai,[132] pur non dedicata alla squadra. Nel videoclip ufficiale della canzoneUna vita in vacanza deLo Stato Sociale pubblicato suYouTube il pianista Enrico Roberto, in corrispondenza del verso recitante «E fai l'analista, di calciomercato [...] ]», interpreta il ruolo di un tifoso indossante una sciarpa del Bologna, mentre consulta unquotidiano.[133]
Hermann Felsner è l'allenatore felsineo più vincente e longevo
In totale sono settantatré i tecnici che hanno assunto il ruolo di primoallenatore del Bologna, di cui quattro hanno costituito unacommissione tecnica e cinque hanno ricoperto il ruolo didirettore tecnico.[134]
Il primo allenatore della società, che aveva il ruolo di giocatore-allenatore, fu lo svizzeroLouis Rauch, a quel tempo anche presidente e tra i fondatori del club;[135] il primo allenatore professionista di ruolo invece è stato l'austriacoHermann Felsner, a guida della squadra dal 1920.[19] Il record della carica da tecnico del Bologna più lunga appartiene sempre aHermann Felsner, sulla panchina dei Rossoblù per quindici stagioni di cui dieci consecutive, dallastagione 1920-1921 alla1930-1931 e dalla1938-1939 alla1941-1942, per un totale di 370 panchine.[19][136] La seconda avventura più lunga è stabilita da quattro allenatori:Cesarino Cervellati,Renzo Ulivieri,Bruno Pesaola eSiniša Mihajlović, tutti sulla panchina bolognese per sei stagioni; il secondo è anche l'allenatore con più panchine dopo Felsner (215).[136]
Felsner fu anche l'allenatore più vincente della storia felsinea. Il tecnico austriaco, oltre a detenere il record di vittorie di un singolo allenatore (210),[136] portò in bacheca ben quattro scudetti, rispettivamente quello dellastagione 1924-1925, quello dellastagione 1928-1929, quello del1938-1939 e infine quello dellastagione 1940-1941.[19][135] Nessuno eguagliò questo record; lo sfiorò soltanto, con tre trofei vinti, l'unghereseÁrpád Weisz, che vinse due scudetti e inoltre ilTorneo dell'Expo di Parigi, rispettivamente nellastagione 1935-1936, nellastagione 1936-1937 e nel 1937.[137] Anche in questo caso Ulivieri risulta essere l'allenatore più vincente dopo Felsner, con 97 trionfi.[136]
Nella storia del club felsineo, alla guida del Bologna si sono avvicendati in totale trentacinque presidenti — compresi quelli onorari — e un commissario straordinario. Il primo presidente del club fuLouis Rauch,[138] parte dei tre fondatori della società. Dal giugno 2015 il presidente del Bologna èJoey Saputo, che fin da subito ha assunto il ruolo dichairman.[139]
Il presidente più vincente dellastoria del Bologna è statoRenato Dall'Ara, che ha stabilito anche il record di longevità di un presidente rossoblù con i suoi trenta anni di dirigenza, dal 1934 fino al 3 giugno 1964, giorno della sua morte. Con Dall'Ara la società rossoblù vinse quattroscudetti (più quello del 1964, conquistato dal Bologna poco dopo la sua scomparsa), unaCoppa Mitropa, laCoppa Alta Italia e ilTorneo dell'Expo Universale di Parigi 1937, per un totale di sette trofei.[140]
Dopo Dall'Ara, il presidente ad aver vinto più titoli è stato Gianni Bonaveri,[141] con unoscudetto e dueCoppe dell'Europa Centrale. L'ultimo presidente, in ordine cronologico, a vincere un trofeo è statoJoey Saputo: con lui il Bologna vinse unaCoppa Italia nel 2025.[142] Lo stesso Saputo è anche il secondo presidente più longevo dopo Dall'Ara (dieci anni).[142]
Harald Nielsen, il calciatore straniero con più reti segnate
Sono più di 950 i calciatori a essere scesi in campo con la maglia del Bologna a partire dall'anno di fondazione, in prevalenza di nazionalità italiana.[58] Più di 500 hanno invece segnato almeno un gol in rossoblù.[58]
Dall'anno di fondazione, quarantaquattro calciatori del Bologna hanno indossato stabilmente lafascia da capitano.[151] Il primo capitano della storia veltra è statoArrigo Gradi, uno dei tre fondatori del club.[151] Il periodo più lungo con la fascia di capitano della squadra rossoblù è stato quello diGiuseppe Della Valle, annoverante undici stagioni con la fascia al braccio tra il 1920 e il 1931.[144]
Angelo Schiavio è il rossoblù che ha vinto più trofei da capitano, grazie a due scudetti, una Coppa dell'Europa Centrale e il Torneo dell'Expo di Parigi.[152] Altri capitani pluripremiati sonoGiacomo Bulgarelli, con due Coppe Italia e una Coppa di Lega Italo-Inglese,[26]Mirko Pavinato, alla guida della squadra nella stagione del settimo scudetto e nella conquista della terza Coppa Mitropa, eCarlo Reguzzoni, capitano durante la vittoria di uno scudetto e della Coppa Alta Italia.[151]
Giacomo Bulgarelli è il giocatore più presente in Nazionale Italiana indossando la maglia del Bologna
Sono stati 56 i giocatori convocati innazionale maggiore, per un totale di 399 presenze e 63 reti segnate; questo posiziona il Bologna al 7º posto della classifica dei club italiani che hanno fornito più calciatori alla nazionale e al 9º posto per numero di presenze totali. Il primo giocatore felsineo con una presenza in nazionale «A» è statoEmilio Badini, sceso in campo nella partita contro laNorvegia; fu anche il primo marcatore bolognese in azzurro.[155] Il calciatore più presente in nazionale militando nel Bologna èGiacomo Bulgarelli con 29 presenze,[156] mentre i migliori marcatori sonoAmedeo Biavati edEzio Pascutti, con 8 reti ciascuno.[157]
In totale sono 25 le nazionaliUEFA — esclusa la nazionale italiana — nelle quali ha avuto minutaggio un calciatore militante nel Bologna, per un totale di 55 calciatori.[170] La nazionale che conta più giocatori felsinei con almeno una presenza ufficiale è quella dellaSvezia, con un totale di 8 calciatori; secondariamente laGrecia (6), in ultimoSvizzera eBelgio, entrambe con 5 calciatori scesi in campo.[171]
Per quanto riguarda le nazionali appartenenti ad altreconfederazioni, si contano in totale 29 calciatori, convocati in 16 selezioni calcistiche differenti. La nazionale che conta il maggior numero di calciatori petroniani convocati è quella dell'Uruguay, con 5.[170]
Il Bologna ha disputato 110 stagioni sportive a livello nazionale,[42] partecipando in ambito professionistico a 79 campionati diSerie A su 94,[172] (che le garantiscono il 9º posto nellaclassifica perpetua della Serie A), a 12 campionati diSerie B (grazie ai quali si colloca al 56º posto nellaclassifica perpetua della Serie B) e 3 diSerie C.[42] Contando anche i campionati pre-girone unico, le stagioni disputate dal Bologna nella massima divisione nazionale sono 95.[173] La squadra ha vinto per 7 volte il campionato italiano, giungendo in seconda posizione in 6 edizioni e in terza posizione in 7.[174] Grazie a questi numeri, i Rossoblù si trovano al nono posto nellaclassifica perpetua nazionale.[42] A livello di coppe nazionali, il Bologna ha partecipato a 83 tornei tra cui 78 edizioni su 79 dellaCoppa Italia,[42] con vittoria nellastagione 1969-1970, quattro stagioni dopo nellastagione 1973-1974 e 51 anni dopo nellastagione 2024-2025, disputando in totale 2 finali secche e 2 gironi finali.[42] Nell'edizione del 2025, partecipa per la prima volta allaSupercoppa italiana. Il Bologna ha anche partecipato a 3 edizioni dellaCoppa Italia Serie C, nelle rispettive stagioni nelle quali ha partecipato alla Serie C1.[42] Ha partecipato e vinto anche l'unica edizione dellaCoppa Alta Italia.[174]
La vittoria in campionato con il maggior scarto fu un 14-0 contro l'Udinese, nellastagione 1922-1923.[174] La sconfitta più pesante è stata un 10-0 subìto dalBrescia nellastagione 1928-1929. Tra le altre sconfitte più pesanti si possono ricordare un 8-2 contro la Lazio[175] nel1948 e sempre con uno scarto di 6 reti: nel 1989 contro l'Inter, nel 1991 contro ilMilan, nel 2013 ancora contro la Lazio e due volte, nel 2016 e nel 2017, contro ilNapoli.
Le vittorie nelle coppe internazionali con il maggior scarto furono un 5-0 contro loSparta Praga, un 6-1 contro ilRapid Vienna e un altro 5-0 alVenus Bucarest; le prime due furono le migliori vittorie in casa, mentre l'ultima fu quella in trasferta.[175] InCoppa UEFA invece la vittoria più alta fu contro ilBetis Siviglia il 24 novembre 1998 con il risultato di 4-1.[180] Sempre in campo internazionale, il Bologna fu la prima squadra italiana a sconfiggerne una inglese, ilChelsea nel1937 nella finale delTorneo dell'Expo di Parigi;[181] fu anche la prima squadra italiana a battere nel territorio britannico una squadra di casa, ilWest Bromwich negli ottavi di finale dellaCoppa delle Fiere 1966-1967.[182]
Il calciatore più presente in assoluto nella storia felsinea èGiacomo Bulgarelli, che detiene il record di 486 presenze, divise traSerie A (391), record anche in questo caso, coppe nazionali (56) e competizioni europee (40); il secondo con più presenze èTazio Roversi che ne annovera 459.[58] Roversi è anche il calciatore più presente nelle coppe nazionali (80) seguito daFranco Cresci (73) eGiuseppe Savoldi (57).[183] Per quanto riguarda le competizioni europee il primatista èMarino Perani (42),Francesco Janich ne ha 41.[184]
Per quanto riguarda le reti segnate il record assoluto appartiene adAngelo Schiavio (251), seguito daCarlo Reguzzoni a 168.[58] In Serie A il leader è Reguzzoni con 145, segue Pascutti a 130.[58] Nelle coppe nazionaliGiuseppe Savoldi è quello ha segnato di più (27), viene poiGino Cappello (21)[185]Harald Nielsen è il primatista di reti nelle competizioni europee con 19 reti, davanti a Reguzzoni (18).[186]
I record dei giocatori più presenti e i migliori marcatori, in tutte le competizioni ufficiali, della storia del Bologna:[58]
Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate insondaggi ericerche di mercato, la StageUp e laIpsos, al 2024 la squadra risulta essere il decimo club più tifato d'Italia, potendo contare su un seguito stimato in circa 389 000 tifosi,[187] un dato in netto aumento rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti.[188][189]
I primi agglomerati non di veri e propri tifosi, ma semplicemente di spettatori, si sono iniziati a formare già dal primo campionato disputato, tra il1910 e il1911; si potevano contare abitualmente circa 500 persone.[190] Per parlare di veri e propri gruppi organizzati bisogna aspettare i primi anni '70 con la nascita dei Commandos e delle Brigate Rossoblù che nel 1974 si uniscono dando vita ai Forever Ultras, tuttora presenti.
Per le partite casalinghe la tifoseria organizzata si riunisce nella Curva Andrea Costa, dal 2009 intitolata aGiacomo Bulgarelli.
L'unico gemellaggio riconosciuto da tutta la curva è con gli ultras delRavenna nato negli anni '80.[191] In passato, vi fu un rapporto d'amicizia con gli ex "Ultras Ghetto" dellaReggiana. Dal 2015 esiste un rapporto di amicizia con la Curva SudAvellino.[192][193]
La rivalità più sentita è quella con laFiorentina, con cui il Bologna disputa il cosiddettoderby dell'Appennino.[194] La rivalità peggiorò dopo gli incidenti del 18 giugno 1989, quando il treno coi tifosi emiliani diretti in Toscana subì un agguato nei pressi della stazione di Firenze, culminato con il lancio di unamolotov che esplose all'interno di un vagone provocando il ferimento di diversi tifosi rossoblù e lo sfiguramento di un minorenne.[191] La seconda rivalità più sentita è quella colParma, partita che viene definita come ilderby dell'Emilia.[195] Oltre ai già citati casi di Roma, Milan e Napoli[196], altre rivalità altrettanto sentite sono quelle con i corregionali delModena[195] e delCesena,[197] con laSampdoria,[198] ilVerona,[199] ilVicenza,[200][201][202][203][204] ilTorino,[205][206] l'Inter[207] e l'Olympique Marsiglia,[208][209] a seguito di gravi incidenti tra le due tifoserie accaduti durante la semifinale di andata diCoppa UEFA aMarsiglia[210] e in quella di ritorno giocata aBologna, in cui rimasero coinvolti molti tra calciatori, dirigenti e tifosi di entrambe le squadre,[211] che costò l'eliminazione dei rossoblù dalla competizione. Con laJuventus la rivalità è legata specialmente al casoCalciopoli, che penalizzò il Bologna fino a farlo retrocedere inSerie B. Negli anni recenti la rivalità è stata rafforzata da alcune dichiarazioni dell'ex presidente felsineoGiuseppe Gazzoni Frascara.[212]
^abDe facto la capienza attualmente è minore: 3 992 posti nell'anello superiore sono inibiti all'accesso mediante teloni di copertura, facendo sì che la capienza commerciale attuale sia di 32 540 posti.
^Dopo aver vinto la finale regionale contro ilModena.
^Quasi tutte le fonti, comprese quelle ufficiali come ilsito del Bologna, riportano che il collegio fosse denominato col solo appellativo diSchönberg e fosse situato a Rossbach, località però non presente inSvizzera. Tuttavia canute fonti svizzere e ricerche seriori dimostrano l'errata informazione sulla denominazione e ubicazione del collegio, anche se non vi è alcuna certezza sull'esatta trascrizione del nome. Cfr.Koller, Brändle, p. 25., Cfr.Chiesa, 2019, p. 12.
^A seguito di delibera dellaFIGC, Comunicato Ufficiale n. 51 del 16 settembre 1966, in base alla quale venne stabilito lo scioglimento delle vecchie associazioni militanti nei campionati professionistici (Serie A eSerie B), con contestuale relativa nuova costituzione in veste di società commerciali munite di personalità giuridica, individuata quale condizione imprescindibile ai fini dell'iscrizione al campionato di calcio. cfr.Dimensione economica del calcio in Italia: origine e sviluppi.
Luca Baccolini,Il Bologna dalla A alla Z. Tutto quello che devi sapere sullo squadrone che tremare il mondo fa, Newton Compton Editori, 2017,ISBN978-88-227-0805-2.
Marco Bertuzzi e Federico Monti,La maglia del Bologna. Storia delle divise rossoblù, Edizioni Minerva, 2017,ISBN978-88-7381-866-3.