Bologna è uno dei principali nodi di comunicazioni stradali e ferroviarie delNord Italia, in un'area in cui risiedono numerose industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 fu tra lecapitali europee della cultura.
Bologna è situata nelle propaggini meridionali dellapianura Padana, a ridosso dei primi rilievi collinari dell'Appennino tosco-emiliano, fra lo sbocco delle valli del fiumeReno e deltorrenteSavena, che la bagnano longitudinalmente, rispettivamente a ovest e a est. L'altimetria del territorio comunale spazia dai29 m s.l.m. del quartiere diCorticella ai 54 del centro del capoluogo, fino ai circa 280 delColle della Guardia che domina sull'area urbana e ai circa 390 delMonte Sabbiuno ai confini meridionali del territorio comunale[12].
Clima di Bologna secondo le principali classificazioni
La temperatura minima assoluta, registrata all'aeroporto Guglielmo Marconi nel 1966, è pari a−18,8 °C, mentre la massima assoluta è pari a+40,1 °C registrata il 4 agosto 2017. Estati più lunghe e calde del normale si sono avute nel 2003, nel 2012, nel 2015, nel 2017 e nel 2021, anni nei quali si sono avuti anche lunghi periodi di siccità. Le precipitazioni medie in città oscillano, a seconda degli anni, da 600 a900 mm e si concentrano solitamente in primavera e autunno.
Ininverno si possono verificarenevicate, talvolta anche molto abbondanti, e frequenti gelate notturne: è rimasta nella memoria di molti bolognesi quella del febbraio1929 e più recentemente quella del febbraio2012 (quando caddero119 cm di neve fresca in città)[15].
La ventosità modesta contribuisce alla formazione dinebbie e foschie e alla permanenza di un elevato inquinamento atmosferico conseguente sia al traffico locale che a quello di transito. Occasionalmente, tuttavia, si sono avute giornate con raffiche anche a120 km/h (ad esempio il 26 dicembre1996) per effetto di venti di tramontana; durante l'estate, si possono registrare forti raffiche, anche superiori a100 km/h in occasione di nubifragi e altri eventi temporaleschi a carattere locale.
Di seguito le medie climatiche relative alla città di Bologna, sia per il periodo climatico di riferimento (1961-1990) che per quello recente (1991-2020); rispetto ai valori registrati presso l’aeroporto appena fuori città si nota una notevolissima influenza dell’isola di calore, secondo alcuni studi la più intensa e rilevante tra tutte le città italiane. Particolarmente evidente è stato anche l’aumento drastico delle temperature degli ultimi trent’anni rispetto al periodo climatico di riferimento; totalmente invariate invece le precipitazioni medie annue, seppur con una diminuzione in estate e un aumento in autunno.
Successivamente (V-IV secolo a.C.), con la discesa deiGalli nella penisola, gli Etruschi persero il controllo dell'area. Il dominio gallico sulla zona durò fino al196 a.C., anno in cui iGalli Boi furono soggiogati daiRomani. Nel189 a.C. questi ultimi fondarono sul sito unacolonia di diritto latino a cui diedero ilnome diBononia.
Al1088 è convenzionalmente fatta risalire la fondazione di quella che è riconosciuta come la primauniversità del mondo occidentale (loStudium). Tra i primi maestri vi furono i giuristiPepone,Accursio eIrnerio, che resero famosa in tutta Europa la scuola di giurisprudenza bolognese.
Il comune partecipò alla lotta contro ilBarbarossa, conclusasi con lapace di Costanza nel1183, dopo la quale conobbe una forte espansione, anche edilizia (periodo dellecase-torri): fu uno dei principali centri discambio commerciale grazie a un avanzatosistema di canali che permettevano il transito di grandi quantità di merci e fornivano l'energia necessaria ad alimentare numerosi mulini industriali. Alla fine delXIII secolo contava 50 000, forse 60 000 abitanti.
Nel1257, per la prima volta in Italia e forse nel mondo, ilpodestàBonaccorso da Soresina promulgò ilLiber Paradisus che aboliva la schiavitù e riscattava i servi della gleba, pagando gli ex proprietari con soldi pubblici e a prezzo di mercato.
Fra la fine del XIII e l'inizio delXIV secolo le lotte interne indebolirono le istituzioni comunali e la città andò progressivamente assoggettandosi all'autorità papale. Nel1327 illegato pontificioBertrando del Poggetto prese la città, per poi essere cacciato a furor di popolo nel1334. Nel1337 ebbe inizio lasignoria deiPepoli[21]. Alla morte diTaddeo Pepoli il governo della città passò aiVisconti di Milano, poi nuovamente alla Chiesa. Dopo un effimero periodo comunale, nel1401 la signoria della città passò aiBentivoglio, che la mantennero (fra alterne vicende) fino alla cacciata ad opera dipapa Giulio II nel1506.
Clemente VII eCarlo V a Bologna per l'incoronazione di quest'ultimo nel 1530.
Partigiani sfilano a Bologna durante i festeggiamenti per laLiberazione il 21 aprile1945
La città di Bologna fu esposta a numerose azioni dibombardamento durante laseconda guerra mondiale. Le incursioni aeree ebbero sulla città effetti devastanti, tra i quali la perdita di oltre 3 000 vite, la distruzione di monumenti, lo sconvolgimento della fisionomia di quartieri del centro storico e danni ingenti al principalescalo ferroviario.
Bologna pagò con un forte tributo di sangue la propria opposizione allaRepubblica di Salò e alle truppe naziste d'invasione. L'episodio più celebre dellaResistenza bolognese fu labattaglia di Porta Lame, combattuta il 7 novembre1944.
Dal1945 al1999 la città ha avuto ininterrottamentesindaci disinistra, il più famoso dei quali è statoGiuseppe Dozza. Il grande movimento alternativo espresso da Bologna neglianni settanta eottanta fece della città il punto di riferimento in Italia per diversi settori dell'arte.[22]
Durante l'amministrazione diRenato Zangheri, il 2 agosto1980 una bomba esplose alla stazione centrale di Bologna causando ottantacinque morti e oltre duecento feriti: questo avvenimento è passato alla storia come lastrage di Bologna. I processi successivi appurarono la matrice delterrorismo nero.
Fra il1987 e il1994 imperversò in Emilia-Romagna, e in particolare nel territorio bolognese, labanda della Uno bianca. L'azione più sanguinosa della banda, nota come lastrage del Pilastro, avvenne il 4 gennaio1991, quando vennero uccisi in un agguato tre carabinieri.[23]
Nel1999 la tradizione dei sindaci di sinistra si interruppe con l'affermazione elettorale diGiorgio Guazzaloca,candidato civico dicentro-destra, che rimane tuttora l'unico esponente di tale coalizione ad essersi insediato a Palazzo d'Accursio. Durante il suo mandato, il 19 marzo2002, venne ucciso dalleNuove Brigate Rosse il giuslavorista e consulente del lavoroMarco Biagi. L'esperienza del centro-destra terminò nel2004 quando l'ex sindacalistaSergio Cofferati venne eletto primo cittadino. Il sindaco successivo,Flavio Delbono, eletto nel2009 sempre in quotacentro-sinistra, si dimise nel gennaio2010 in seguito a indagini giudiziarie. Nel2011 venne elettoVirginio Merola, delPartito Democratico, riconfermato nel2016 per un secondo mandato. Nel2021 viene eletto sindaco l'esponente del Partito DemocraticoMatteo Lepore, già assessore delle giunte Merola.
La bandiera cittadina è una croce rossa in campo bianco, derivata dall'arma del comune, cioè dal primo e quarto quadrante dello stemma cittadino. La bandiera sventola insieme a quella europea e a quella italiana in tutte le sedi istituzionali dell'amministrazione comunale.
«In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell'episodio militare dell'8 agosto 1848. Nell'estate del 1848, gli austriaci invadono il territorio emiliano ed entrano in Bologna il 4 agosto. Provocati dai soldati, i bolognesi insorgono quattro giorni dopo, espugnano la Montagnola, prospiciente la Piazza d'Armi, e costringono il nemico a lasciare la città. Il 7 maggio 1849, gli austriaci assediano nuovamente Bologna, bombardandola e privandola del rifornimento idrico sino alla capitolazione, il 15 dello stesso mese» — 13 novembre1898[26]
«Città partigiana, fedele alle antiche tradizioni, non volle soggiacere alla prepotenza del tedesco invasore, e col sangue purissimo di migliaia dei suoi figli migliori, con le sue case distrutte e in epici, diuturni combattimenti sostenuti con le armi strappate al nemico, fu all'avanguardia nell'impari lotta e nell'insurrezione che, nell'alba radiosa, dell'aprile 1945, portò la Patria alla riconquista della sua libertà. Settembre1943 - aprile1945» — 2 novembre1946[28]
«A seguito del criminale attentato terroristico che sconvolse duramente la Città, l'intera popolazione, pur emotivamente coinvolta, dava eccezionale prova di democratica fermezza e di civile coraggio. In una gara spontanea di solidarietà collaborava attivamente con gli Organi dello Stato, prodigandosi con esemplare slancio nelle operazioni di soccorso. Contribuiva così per la tempestività e l'efficienza a salvare dalla morte numerose vite umane, suscitando il plauso e l'incondizionata ammirazione della Nazione tutta. Agosto 1980.» — 13 luglio 1981[29]
Il disciolto Corpo dei pompieri civici di Bologna era insignito di:
«Amo Bologna; per i falli, gli errori, gli spropositi della gioventù che qui lietamente commisi e dei quali non so pentirmi. L'amo per gli amori e i dolori, dei quali essa, la nobile città, mi serba i ricordi nelle sue contrade, mi serba la religione nella sua Certosa. Ma più l'amo perché è bella.»
Bologna è la città deiportici: oltre38 km nel solo centro storico[33]. Li si trova in quasi tutte le vie del centro e la loro origine è in parte da attribuirsi alla forte espansione che Bologna ebbe nel tardoMedioevo. Di qui la necessità di sfruttare al massimo gli spazi e aumentare la cubatura delle case espandendo i piani superiori, dapprima con la creazione disporti in legno sorretti da travature, e successivamente da portici sorretti dacolonne. Come anche in altre città vicinanti, i portici consentono di percorrere buona parte delle strade cittadine al riparo da pioggia e neve. In quanto area di incontro fra spazio pubblico e privato, furono anche un mezzo per l'espansione di attività commerciali e artigiane, nonché di socializzazione.
Piazza Maggiore; da sinistra a destra: Palazzo dei Banchi, Basilica di San Petronio, Palazzo dei Notai, Palazzo d'Accursio.
La Basilica di San Petronio vista dalla Torre degli Asinelli.Santuario Madonna di San LucaIl complesso di Santo Stefano.
Inpiazza Maggiore si trova la gotica e imponentebasilica di San Petronio costruita per volere del Comune fra il1390 e il1659. Presenta un portale decorato da bassorilievi diJacopo della Quercia, mentre all'interno si trovano alcune cappelle notevolmente decorate. Nella navata sinistra, sul pavimento, è visibile la meridiana più grande del mondo, progettata dal matematicoGiovanni Domenico Cassini e realizzata nel 1655.
Inpiazza Santo Stefano spicca ilcomplesso di Santo Stefano, noto anche come "le Sette Chiese" a causa della sua articolazione in numerose chiese e cappelle collegate da un cortile e da un chiostro. Il nucleo originale fu edificato nell'VIII secolo su un tempio pagano delII secolo dedicato alla dea egiziaIside, del quale resta un architrave con dedica alla dea, murato all'esterno, e alcune colonne di granito africano. L'impianto architettonico principale è marcatamente romanico, nonostante alcune modifiche successive.
Sul Colle della Guardia, a sud-ovest del centro storico, si trova il caratteristicosantuario della Madonna di San Luca (1765), raggiungibile per una lunghissima e suggestiva via porticata delXVII eXVIII secolo (la più lunga al mondo, ben3,796 km).
In via De' Gombruti n. 7 è presente unasinagoga del1954 su progetto di Guido Muggia. Vi è inoltre un Centro di culturaislamica e alcune piccolemoschee.
Alle porte di Bologna, al confine conSan Lazzaro di Savena, si trova un complesso militare della seconda guerra mondiale. Il cimitero maggiore è ilcimitero polacco, il più grande dei quattrocimiteri militari dei polacchi caduti in Italia durante la seconda guerra mondiale.
Ledue torri sono i monumenti simbolo della città: la Torre degli Asinelli (97,20 metri, la torre pendente più alta d'Italia) e la Torre della Garisenda (in origine alta 60 metri, ora 48) edificate per volere di nobilighibellini nelXII secolo. La più pendente delle due, la Garisenda, fu citata più volte daDante Alighieri, nellaDivina Commedia (Inferno, XXXI, 136-140) e nelleRime, a riprova del suo soggiorno a Bologna.
«Qual pare a riguardar la Garisenda 'sotto 'l chinato, quando un nuvol vada sovr'essa sì, che ella incontro penda tal parve Anteo a me che stava a bada di vederlo chinare …»
La maggior parte dei palazzi di Bologna risale principalmente all'epoca in cui la città era inglobata nello Stato della Chiesa tra ilXVI e ilXVIII secolo e appartenevano allefamiglie senatorie che governavano Bologna a quei tempi. Alcuni furono costruiti altri, già presenti, solo ammodernati. IBentivoglio precedentemente furono tra le prime famiglie a costruirsi un loropalazzo che però fu distrutto e le macerie si trovano aiGiardini del Guasto dei Bentivoglio, dietro ilTeatro Comunale.
L'Archiginnasio di Bologna è uno dei palazzi più significativi della città: fu sede dell'antica Università, dal1563 al1803. Il palazzo fu costruito nel1562 su progetto diAntonio Morandi (detto il Terribilia), ed è ricchissimo di storia e opere d'arte. Citiamo il complesso araldico murale (che si compone di più di 6 000 stemmi studenteschi), e ilteatro anatomico (che risale al1637, sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue di illustri medici del passato e di modelli anatomici dell'artista Lelli). Dal1838 è sede della Biblioteca Comunale.
Per quanto riguarda le ville, in alcuni casi si tratta di antichi conventi o luoghi di culto che, in età napoleonica, vennero venduti a privati e in qualche occasione trasformati appunto in ville. Queste sono state e sono ancora dimore appartenenti alle famiglie più agiate della città. Alcuni notevoli esempi di questi edifici si possono trovare nei dintorni della città, sui colli circostanti oppure verso San Lazzaro.
L'altra fontana cittadina degna di nota è la cosiddettaFontana Vecchia, addossata al palazzo Comunale (oggiSala Borsa) invia Ugo Bassi, opera dello stesso Tommaso Laureti che progettò la più famosa fontana del Nettuno nel XVI secolo.
Ai piedi delle Due Torri si innalza la statua con piedistallo di San Petronio,[38] mentre nei pressi della stazione ferroviaria centrale si trova ilMemoriale della Shoah di Bologna.
Altre statue sono dislocate nei varî parchi cittadini ed, in particolare, presso i Giardini Margherita vi è quella equestre di Vittorio Emanuele II che già era posizionata in piazza Maggiore prima dellaSeconda Guerra Mondiale.
Porta Saragozza, una delle 12 porte della terza cerchia di mura.
In epoca storica Bologna ebbe almeno trecerchie di mura: la più antica di cui resta traccia fu costruita in blocchi diselenite in epocatardo-antica. La seconda cerchia, detta "dei Torresotti" o "del Mille" è tradizionalmente attribuita alla metà delXII secolo, anche se ora gli storici hanno preso in considerazione una retrodatazione di circa un secolo.
La terza e ultima più grande cerchia di mura risale alXIII eXIV secolo, e non ebbe mai un'efficacia difensiva. Di essa, dopo il discutibile abbattimento avvenuto all'inizio delXX secolo, sono rimaste dieci delle dodici porte e alcuni piccoli tratti murari.
Entro il tracciato di queste mura il tessuto urbano della città è rimasto in gran parte intatto: questo lo rende uno dei centri storici più estesi d'Italia.
Una linea difensiva ancora più esterna all'ultima cerchia di mura fu costituita da strutture militari non connesse tra di loro. Si trattava di diciassettelunette e noveforti, dislocati perifericamente nella porzione pianeggiante della città. La costruzione di questa linea difensiva ebbe inizio nel 1860 per volontà dal generaleManfredo Fanti, ministro della guerra delRegno di Sardegna a cui Bologna, con tutta lalegazione delle Romagne, era appena stata annessa. Ne rimangono esempi esigui, talvolta solo nellatoponomastica, come ad esempio nel parco pubblico noto comegiardino della Lunetta Gamberini.[39]
Il principale parco pubblico di Bologna venne inaugurato nel 1879, grande circa 26ettari, contiene unlago artificiale e varie specie faunistiche e floreali. Al suo interno vi è una palazzina liberty, una statua equestre diVittorio Emanuele II, una riproduzione di unacapanna villanoviana, uno stagno didattico per i bambini, un bar e un locale da ballo, diversi campi da tennis, pallacanestro, pallavolo, calcetto, una pista di go kart, un coworking e spazio polifunzionale nato al posto delle vecchie serre dei giardini. In passato vi era un piccolozoo, di cui rimane, riutilizzata per altri usi, la gabbia del leone.
Un piccolo giardino nella zona universitaria, costruito sulle macerie di un importante palazzo nobiliare,Palazzo Bentivoglio, distrutto nel 1507. Il giardino attuale, inaugurato nel 1975 su progetto dell'architetto Gennaro Filippini, risulta rialzato rispetto al livello stradale e si estende su una superficie di circa tremila metri quadri, di cui gran parte ricoperti di calcestruzzo.
Residenti nel comune di Bologna per luogo di nascita[41]
Bologna, anche per via della sua collocazione geografica, è da sempre un crocevia dicorrenti migratorie. In tempi moderni, un'esplosione demografica si è registrata a cavallo fra la fine dell'Ottocento e i primi anni Settanta, passando da circa 100 000 a quasi 500 000 abitanti.[42] Il massiccio aumento demografico è stato in larga parte dovuto all'immigrazione, dapprima da parte delle aree rurali e montane circostanti, e poi - soprattutto nel secondo dopoguerra - da altre zone d'Italia, in particolare dalMezzogiorno. Il rapido aumento della popolazione immigrata ha influito enormemente sulle trasformazioni demografiche cittadine, arrivando a superare ampiamente in numero la popolazione nativa (già neglianni Ottanta, 2 residenti su 3 erano immigrati da altre parti d'Italia).[42] L'esplosione demografica è stata anche la principale causa dell’intensa urbanizzazione delle periferie, verificatasi nella prima metà del '900 e proseguita negli anni '60 e '70.
Dopo una diminuzione di residenti avvenuta negli anni Ottanta - in genere a beneficio dei comuni della cosiddettaarea metropolitana, alcuni dei quali hanno anche raddoppiato la loro popolazione - dalla fine deglianni Novanta si è assistito a una ripresa dei flussi migratori, questa volta con l'inclusione di flussi dall'estero. Questo, assieme a una ripresa delle nascite, ha fatto sì che nei primi anni duemila il saldo demografico tornasse positivo.[42] Dal 2008 si assiste a un rinnovato e costante slancio demografico, trainato da un saldo migratorio positivo (a fronte di un saldo naturale negativo) così da portare la popolazione stabilmente sopra le 380 000 unità. Al tempo stesso, l'agglomerato urbano, comprendente per convenzione la prima cinta di comuni confinanti, raggiunge 600 000 abitanti, mentre l'area metropolitana estesa (comprendente anche altri comuni non confinanti con il comune di Bologna comeBudrio eCastel San Pietro Terme) supera il milione di abitanti[43].
Nel 2017 Bologna risultava la città in Italia ad aver ricevuto il numero più alto di immigrati interni (ovvero nuovi residenti trasferiti da altre zone d'Italia, principalmente dal Sud).[44] Oggi gli immigrati da altre parti d'Italia costituiscono la maggioranza della popolazione residente (55% nel 2021), provenienti in buona parte dalla città metropolitana (22% ma in costante diminuzione) e dal meridione e le isole (15% e in costante aumento), in particolare da Puglia, Campania e Sicilia.[45] In costante diminuzione la popolazione residente dalla nascita (33%) mentre l'immigrazione dall'estero, anch'essa in aumento, si attesta all'11%.[46]
L'età media, in leggero ribasso dal 2008, si attesta sui 46,8 anni (2021).[47]
Secondo i dati dell'ISTAT aggiornati al 31 dicembre 2019 e riguardanti la cosiddetta "popolazione insistente per studio e lavoro" (cioè residenti certificati, lavoratori non residenti e studenti fuori sede con base stabile in città), a Bologna abitano 507 596 persone.[48]
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 58 963, ovvero il 15,11% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[52]
A Bologna è nata una delle primechinatown italiane,[53] con i primiinsediamenti di cittadini cinesi risalenti agli anni trenta, ampliatisi negli anni cinquanta e ottanta. L'area dove si concentrarono fin dall'inizio le comunità cinesi comprende la zona diCasaralta, attorno a Via Ferrarese. LaBolognina eSan Donato sono statisticamente i quartieri ove si concentra maggiormente la popolazione straniera di Bologna.
In ambito cittadino, la parlata vernacolare tipica è ildialetto bolognese, varietà linguistica dellalingua emiliana. Esso si distingue indialetto bolognese cittadino (originario della zona intramuraria) e varianti cosiddette "ariose" della provincia. Come già notava Dante Alighieri nel suoDe Vulgari Eloquentia, esistevano un tempo differenze di parlata persino fra gli abitanti del centro, ovvero fra il borgo San Felice (corrispondente alla zona delPratello) e quelli diStrada Maggiore (zona dove nell’VIII secolo si erano insediati i Longobardi).[54]
A partire daglianni 1960 e1970, con la stigmatizzazione dell'uso del dialetto[55] e la progressiva messa in minoranza della popolazione nativa a causa dell'aumento dell'immigrazione da altre regioni italiane, l'uso del bolognese è andato via via scomparendo, sopravvivendo quasi esclusivamente nelle sue versioni ariose nei comuni della provincia. Un rinnovato interesse si ebbe negli anni Ottanta, con l'organizzazione, supportata dal Comune e da artisti qualiAndrea Mingardi, di festival della canzone bolognese.[56] Nonostante ciò non abbia invertito la tendenza verso una marginalizzazione del dialetto bolognese, ne è aumentato l'interesse - soprattutto accademico - con la pubblicazione di dizionari, grammatiche, studi, e l'istituzione di corsi di dialetto bolognese da parte di associazioni locali.[56] Per quanto riguarda l'uso nel quotidiano del bolognese, sebbene associazioni locali si adoperino a promuoverlo attraverso l'organizzazione di spettacoli teatrali, letture e concerti, il generale disinteresse delle istituzioni e di buona parte della popolazione, in maggioranza non nativa, lasciano presagire la prossima estinzione del bolognese,[55] tanto da essere classificato dall'UNESCO come "seriamente in pericolo" (seriously endangered).[57][58]
Bologna è fra le città italiane con più alto tasso di cittadinanza attiva, con più di 570 associazioni registrate nel comune,[59] una forte diffusione di istituzioni non profit, pari a 58,3 ogni 10.000 abitanti (seconda città metropolitana in Italia dopo Firenze) e di cittadini impegnati nel volontariato, pari al 11,4% (terza dopo Firenze e Genova).[60]
Bologna è la città italiana pioniera del movimento per i dirittiLGBT. Il primo movimento gay, il "Circolo di cultura omosessuale 28 giugno", si è attivato in città già nel 1978 e nel 1982 ottenne spazi aggregativi dal Comune. L'Arcigay, la più grande associazione nazionale per la tutela deidiritti LGBT in Italia, si è costituita a Bologna nel 1985 con sede presso ilCassero di Porta Saragozza.[61]
Oltre alPride, che si svolge ogni anno in città, vi sono manifestazioni legate a tematiche LGBT, quali per esempio: ilGender Bender, un festival internazionale che propone eventi diarte e cultura contemporanea sull'identità di genere e l'orientamento sessuale.
Nella cultura popolare Bologna è nota come "la grassa" (per la cucina), "la dotta" (per l'università), "la rossa" (per il colore dei mattoni degli edifici del centro storico) e "la turrita" (per l'elevato numero di torri costruite nel periodo medievale, anche se ad oggi solo ventiquattro ne sono sopravvissute).
Nel2000 Bologna è stataCapitale europea della cultura e partecipa attivamente a due "reti" proposte dall'UNESCO: la "Rete delle città creative" e la "Rete delle città europee contro il razzismo e la xenofobia"[63]. Nel2008 loZecchino d'Oro dell'Antoniano di Bologna è diventato "Patrimonio UNESCO per una cultura di pace", prima trasmissione televisiva al mondo a ricevere un riconoscimento di questo tipo.
Molte istituzioni culturali e universitarie hanno sede allaManifattura delle Arti, un'area recuperata negli spazi dell'ex Manifattura Tabacchi e dell'ex macello.
L'Università di Bologna è considerata la più anticauniversità del mondo occidentale.[65] La data della sua fondazione è stata fissata convenzionalmente nell'anno1088 da una commissione presieduta daGiosuè Carducci.[66] La vita della città e quella dell'università sono intimamente connesse fin dal medioevo, facendo meritare a Bologna l'appellativo dila dotta. Nell'anno accademico 2019/20 ha ospitato più di 87 000 studenti.[67] Secondo laclassifica mondiale delle università stilata da Quacquarelli Symonds, l'Università di Bologna è la seconda università italiana e la 160ª nel mondo.[68] L'alto numero di studenti, provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo, ha un notevole impatto sulla vita della città. Se da una parte questo afflusso contribuisce a vivacizzare in maniera significativa il centro storico (in cui l'età media dei residenti sarebbe altrimenti molto alta) e l'offerta culturale, d'altro canto le amministrazioni locali devono spesso confrontarsi con problemi di ordine pubblico e di sporcizia legati all'animata vita notturna della zona universitaria.
Bologna è una delle sedi dell'università americanaJohns Hopkins University - The Paul H. Nitze School of Advanced International Studies (SAIS), che conta nel centro scolastico emiliano più di 6 000 alunni di oltre cento nazionalità diverse.[69] In città vi è anche una sede del Dickinson College, con un programma attivo fin dal1964, dove studiano circa un migliaio di ragazzi prevalentemente statunitensi.[70]
Il Tecnopolo di Bologna è divenuto dal 2025 sede di duecalcolatori quantistici e di un supercomputer avanzato istallati nel nuovo centro denominato "DA.MA"[72][73] (acronimo contenente le paroledata emanifattura) nella zona della ex manifattura tabacchi di via Stalingrado e ispirato alla "Dama con l'ermellino" che diverrà il Data Valley dell'Emilia Romagna. Diretto da Francesco Ubertini vice-presidente Icsc e presidente Cineca, HPVCBig Data Quantum computing assicura il rispetto per tutto l'ecosistema.
Nel periodo 2025/26 sarà istallata una seconda piattaforma di calcoloquantistico con la partecipazione dell'accademia di ricerchesloveno, il centroricerche tedesco Jülich con il coinvolgimento per il finanziamento del Ministero della Ricerca. Sarà creato un centro di calcolo quantistico per utenti europei peralgoritmi quantistici e lavoratori di sviluppo e simulazioni avanzate. Ilsupercomputer Leonardo sarà integrato; questo sarà l'asse portante di Icsc il cui scopo è di garantire, grazie anche ai finanziamenti dei centri ricerca, l'indipendenza italiana spesso carente nel settore quantistico. Anche aPortici per il meridione esiste il centro ricerche dell'ENEA ospitante un Super-Computer in un centro di 250 mq. Questo centro è destinato alle risorse avanzate HPC (High Performance Computing) per studiare l'azione delplasma nella reazione dellafusione nucleare.
Antonio Zoccoli, presidente Icsc, Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum computing. Bologna sarà quindi sede di un supercomputer perIA in calcolo avanzato. Il progetto è denominato "IT4LIA AI Factory"[74] che è co-finanziato da diversi enti:
Nel Cinquecento-Seicento Bologna fu sede di numerose accademie, come quella letteraria degliOziosi, quella artistica degliIncamminati fondata daiCarracci nel 1582, e quella musicale deiFloridi.
IlConservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna è uno dei più antichi conservatori statali italiani. La fondazione del conservatorio (Liceo musicale di Bologna, che raccolse l'eredità dell'Accademia Filarmonica di Bologna) risale al 1804 ed è considerata la prima scuola musicale pubblica in Italia. Fra i suoi studenti di rilievo, si annoveraGioachino Rossini.
A Bologna si trovano più di cento biblioteche, fra cui 4 comunali, 11 di quartiere e più di 70 universitarie, dislocate in diverse zone della città. Fra le più note e frequentate vi sono laBiblioteca Comunale dell'Archiginnasio (ex sede dell'Università) e laBiblioteca Sala Borsa (inaugurata nel2001). La più fornita, con oltre 1 300 000 volumi, è laBiblioteca universitaria di Bologna. Di notevole interesse, e di capitale importanza in ambito nazionale ed europeo, è anche laCineteca di Bologna, istituzione comunale dedicata al cinema e alla filmografia. Vi sono inoltre diverse biblioteche tematiche come quella sulla storia del Novecento dell'Istituto storico Parri Emilia-Romagna, quella dell'Istituto Gramsci, la Biblioteca Italiana delle Donne, labiblioteca del Museo internazionale della musica, la biblioteca emeroteca delMAMbo e numerose altre.
Nel luglio 2020 Bologna ha ottenuto il riconoscimento di "Città che legge" 2020-2021.[78]
Anche l'Università ha propri musei, spesso legati ai singoli dipartimenti, tutti riuniti nel Sistema Museale d'Ateneo. Il principale dei musei universitari è ilMuseo di Palazzo Poggi che comprende numerose collezioni di storia naturale, anatomia e ostetricia, fisica e chimica, architettura militare, geografia e nautica, arte orientale.
Invia del Pratello a Bologna è nata nel1976Radio Alice, una delle prime radio libere italiane, chiusa dai Carabinieri durante le contestazioni del1977,[79] seguita poco dopo da Radio Ricerca Aperta.[80] Fino al2021 ha operatoRadio Città del Capo, storica emittente nata da una costola di Radiocittà nel 1987.[81]
Nel bolognese occupano stazioni radiofoniche le principali emittenti italiane. Inoltre, alcune radio esyndication, anche a diffusione nazionale, hanno sede in quest'area. Le principali emittenti di Bologna e hinterland sono:
Hanno sede a Bologna molte tv locali, nonché alcune reti esyndication nazionali, oltre alle sedi regionaliRai eMediaset. Nel 2002 è nataOrfeo TV, il primo esperimento di televisione di strada, aderente al network Telestreet.
Storicamente Bologna è stata sede di importanti aziende grafiche e tipografiche. Ai tempi diAldo Manuzio, il tipografo bologneseFrancesco Griffo inventò, proprio per il primo editore italiano, ilcorsivo (all'estero denominato ancheitalic).[83] Nel1958, il tipografo Francesco Simoncini realizzò una variante delcarattereGaramond che divenne lo standard per le case editrici italiane, ilSimoncini Garamond appunto; ma creò anche ilDelia, utilizzato per glielenchi telefonici.[84][85]
Dal 1974 si tiene presso laFiera di Bologna annualmente nel mese di gennaioArte Fiera, una fiera d'arte moderna e contemporanea. Dal 1977 al 1982 si è svolta annualmente laSettimana Internazionale della Performance curata daRenato Barilli,Francesca Alinovi eRoberto Daolio, un evento di alto valore culturale, coinvolgendo lo spazio pubblico della città[86].Dal 1986 per commemorare la tragica scomparsa di Francesca Alinovi, è stato istituito il Premio a lei intitolato, a cui dal 2013 è stata aggiunta la dedica al critico d'arte Roberto Daolio, anch'egli prematuramente scomparso. Ogni anno ilPremio Alinovi Daolio viene conferito ad un artista contemporaneo[87].
Bologna ha una lunga e radicata tradizione nelfumetto. Fin dal dopoguerra il fumetto ha preso piede in città, anche grazie ai numerosi disegnatori, sceneggiatori ed editori che vi hanno operato e si sono affermati come alcuni dei più importanti esponenti del fumetto italiano, comeMagnus,Bonvi,Silver eVittorio Giardino, considerati i pionieri dei fumettisti bolognesi.[94]
L'Accademia di belle arti di Bologna ha aperto nel2004 la scuola sperimentale difumetto eillustrazione, la prima in Italia, che ha fra gli insegnanti alcuni dei migliori disegnatori della scena italiana.[95] Dal 2007 si svolge il festival di fumettoBilBolbul, che propone artisti italiani e stranieri con mostre, incontri, dibattiti e laboratori.
Museo internazionale e biblioteca della musicaRitratto conosciuto con il nome di «Mozart di Bologna», commissionato nel 1777 daLeopold Mozart a un artista diSalisburgo per farne dono a padre MartiniI cantautoriGianni Morandi,Andrea Mingardi,Lucio Dalla eLuca Carboni, parte dellascena bolognese inerente alla musica leggera contemporanea.
«Reverisco devotamente tutti i Sgri. Filarmonici: mi raccomando sia sempre nelle grazie di lei e non cesso d'affliggermi nel vedermi lontano dalla persona del mondo che maggiormente amo, venero e stimo, e di cui inviolabilmente mi protesto di Vostra Paternità molto Reverenda umilissimo e devotissimo servitore»
Bologna è stata fra le prime città italiane a diffondere la cultura deljazz, anche grazie a festival di grande richiamo come ilBologna Jazz Festival e il più recente Alma Jazz, e a musicisti di calibro internazionale che qui sono nati o vi si sono stabiliti o formati, comePaolo Fresu,Jimmy Villotti, laDoctor Dixie Jazz Band, Moris Fabbri, il collettivo Bassesfere ecc. Spesso ha suonato in città il grande trombettistaChet Baker, come testimonia una sua incisione del1985 intitolataChet Baker in Bologna, e molti altri grandi nomi internazionali comeMiles Davis,Dexter Gordon,Sarah Vaughan,Ella Fitzgerald,Charles Mingus,Gato Barbieri ecc. Numerosi locali continuano a proporre con successo questo genere, fra cui alcuni specializzati. Il 17 settembre2011 è stata inaugurata a Bologna laStrada del jazz, costituita da via Caprarie e via degli Orefici, con una manifestazione pubblica che ha ospitato numerosi concerti. La prima stella dei miti del jazz è dedicata aChet Baker ed è posta sul marciapiede di fronte al portone dove un tempo sorgeva ilMusiclub diAlberto Alberti[100].
Nei primianni ottanta Bologna è stata anche uno dei centri nevralgici dell'hardcore punk, grazie a band comeRAF Punk,Nabat,Irha, Stalag 17, Anna Falkss, Bacteria, Sottocultura e Rip Off e ad etichette come laAttack Punk Records diJumpy Velena. Celebre fu la contestazione organizzata dai punk bolognesi durante il concerto deiClash inPiazza Maggiore nel1980, evento identificato da molti come l'atto di nascita dell'intero movimento hardcore in Italia.[104][105]
Durante glianni novanta emerse a Bologna un punto di aggregazione devoto allamusica elettronica, il Link, al cui interno nascerannoDistorsonie, il primo festival di musica dance elettronica organizzato in Italia, eNetmage, uno dei maggiori festival italiani di live media ora confluito nelLive Arts Week.
Ilteatro è stata una forma di intrattenimento molto diffusa a Bologna fino dalCinquecento. Il primo teatro pubblico fu il Teatro della Sala, attivo a partire dal1547 nelPalazzo del Podestà.
Una figura molto importante del teatro bolognese e italiano fuAlfredo Testoni, il commediografo autore deIl cardinale Lambertini, grande successo teatrale sin dal1905, riproposto poi sullo schermo dall'attore bologneseGino Cervi.
Nel1998 il Comune di Bologna ha dato vita al progetto "Bologna dei Teatri", un'associazione che riunisce le principali strutture teatrali della città. Si tratta di un circuito di teatri dall'offerta culturale variegata, che spazia dallacommedia dialettale bolognese alladanza contemporanea, ma con una strategia di comunicazione e promozione unitaria. In concreto, gli spettacoli in cartellone nei vari teatri aderenti al progetto vengono pubblicizzati settimanalmente attraverso una locandina unica.
Il Cinema Lumière e la biblioteca della Cineteca di Bologna.
A Bologna ha sede la prestigiosaCineteca, già presieduta dal registaGiuseppe Bertolucci, e successivamente daCarlo Mazzacurati e poi daMarco Bellocchio. Grazie all'apporto fornito dagli studenti delDAMS sono attive in città parecchie produzioni cinematografiche indipendenti.
In Italia, Bologna è la seconda città con maggior numero di posti in sale cinematografiche per abitanti (superata solo daCampobasso, che però ha una popolazione molto più esigua), e la diciannovesima in Europa.[106]
Numerosi sono i festival dedicati al cinema che si tengono in città, fra cui:Future Film Festival,Biografilm Festival,Il cinema ritrovato,Immaginaria. Ogni estate in piazza Maggiore viene allestito un cinema all'aperto, con uno degli schermi cinematografici più grandi d'Europa[107], in cui si proiettano tutte le sere alcuni dei migliori restauri della Cineteca e altre pellicole fra le novità della stagione, in un cartellone di oltre cinquanta appuntamenti denominatoSotto le stelle del cinema.[108]
La fama internazionale della cucina bolognese risale al Medioevo, quando le potenti famiglie signorili impiegavano presso le loro corti i cuochi più celebrati del tempo, mentre numerose erano già nelTrecento le osterie cittadine. La tradizione gastronomica di Bologna è strettamente legata all'Università: la mescolanza di numerosi studenti e professori di nazionalità diverse arricchì la culturagastronomica, e rese necessaria una buona organizzazione dell'approvvigionamento alimentare.
La cucina bolognese, così come quella di tutta l'Emilia, si distingue per l'abbondanza nell'uso di carne, in particolare maiale, e pasta all'uovo, tanto da far meritare alla città l'appellativo diBologna la grassa.[110] Abbonda anche l'uso di latticini, quali il burro, il formaggio molle e ilParmigiano Reggiano. Le numerose ricette di origine bolognese, diffuse in tutto il mondo come eccellenze della cucina italiana, e la proliferazione in città di attività commerciali legate al cibo, hanno spesso condotto la stampa italiana e straniera ad attribuire a Bologna l'appellativo diCittà del cibo (City of food).[111]
Oltre alle numerose fiere di respiro internazionale nell'area della Fiera di Bologna, la città ospita frequentemente importanti eventi, festival e rassegne. Nel 1911 si tenne a Bologna il IVCongresso internazionale di filosofia; vi parteciparono filosofi italiani e provenienti da ogni parte del mondo. Nel 1988 si tenne laBiennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
Alma Jazz Festival (si svolge in autunno): è il primo festival italiano dedicato alle orchestre jazz universitarie, provenienti da tutta Europa.[112]
AngelicA - festival internazionale di musica (si svolge a maggio/giugno): si svolge da oltre vent'anni e si propone di rappresentare ogni forma di ricerca musicale che si muova in ambiti non convenzionali e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali.
Biografilm Festival - International Celebration of Lives (si svolge a giugno): è l'unico evento mondiale dedicato alle biografie e ai racconti di vita.
Future Film Festival - Festival Internazionale di Cinema, Animazione e Nuove Tecnologie[113] (si svolge ad aprile): il primo e più importante festival italiano dedicato al cinema d'animazione e alle nuove tecnologie.
Human Rights Nights International Film Festival (si svolge a ottobre): festival sulle espressioni cinematografiche in tema di diritti umani.
Il cinema ritrovato (si svolge a giugno/luglio): festival cinematografico dedicato alla riscoperta di film muti e sonori riemersi e classici restaurati; è diretto daPeter von Bagh e ospita anche la Fiera dell'Editoria Cinematografica.
Art City Bologna (si svolge a gennaio-febbraio): È un insieme di iniziative culturali, mostre ed eventi che propongono una contaminazione fra l'arte contemporanea e i luoghi e il patrimonio artistico presenti sul territorio, che si svolge in occasione diArteFiera
BilBOlBul - Festival Internazionale del Fumetto (si svolge a marzo): rassegna dedicata al fumetto, presenta opere di grandi artisti e di giovani sulla scena nazionale e internazionale, con uno sguardo sulla produzione più innovativa, mettendo anche in relazione il fumetto con gli altri linguaggi della cultura contemporanea.
Cheap Festival - Festival di Street Poster Art che si svolge annualmente in maggio
Frontier (si svolge a giugno-luglio) - festival di street art.
Danza Urbana - Festival internazionale di danza nei paesaggi urbani (si svolge a settembre): primo festival italiano di danza nei paesaggi urbani, offre spettacoli e laboratori di danza nelle piazze cittadine.[119]
Live Arts Week - Appuntamento multidisciplinare dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, nato nel 2012 dalla fusione delNetmage e delF.I.S.Co..
PerAspera - festival di arti performative contemporanee.
Smell - Festival dell'Olfatto (si svolge a maggio): incontri, eventi, laboratori, presentazioni, workshop interamente dedicati al mondo dei profumi.[121]
Il logo "Bologna-Shanghai" creato per la partecipazione all'Expo 2010.
La città di Bologna, insieme ad altre 45 città del mondo, ha partecipato, previa selezione e invito, all'Esposizione Universale di Shanghai 2010 intitolataBetter city, better life (Città migliore, Vita migliore), tenutasi dal 1º maggio al 31 ottobre2010 nellametropoli cinese.[63]La giuria internazionale dell'Expo ha inserito la città felsinea nell'areaLiveable city (Città vivibile), giudicandola esempio di eccellenza nelle categorie: Cultura e creatività; Innovazione tecnologica; Inclusione sociale; Trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali[122]. Le altre due città italiane invitate a questa edizione dell'Esposizione Universale sono stateVenezia (areaProtection and Utilization of Historical Heritages) eMilano (areaSustainable Urbanisation).
«Quella che lei chiama Bologna, è una cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica... dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini [...] è una strana metropoli [...] che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini»
L'area metropolitana di Bologna costituisce una delle prime dieciaree metropolitane italiane e conta una popolazione di oltre 1 milione di abitanti,[123] con una rilevante influenza economica e culturale sulle città e regioni limitrofe.
Secondo la classificazione dettaFURs (perimetrazione basata sui flussi pendolari)[124] il nucleo urbano della città di Bologna ha una popolazione di 991.385 abitanti (al gennaio2013).
La città e la sua area metropolitana, parametrate anche su scalaeconomica,culturale,commerciale,industriale,congressuale,fieristica,finanziaria e sociale, rivestono quindi un'importanza, in ambito nazionale ed europeo, assai superiore a quanto espresso dal semplice parametro demografico (men che meno a quello della popolazione ufficialmente residente nel ristretto ambito comunale). La conferma di questo arriva da uno studio condotto nel1989 dal gruppo Reclus di Montpellier e commissionato della DATAR (Délégation à l'Amenagement du Territoire et à l'Action Régionale), nel quale si formula una classificazione per grado d'importanza delle città con più di duecentomila abitanti di quattordici Stati dell'Europa Occidentale e mediterranea: Bologna, con Firenze e Venezia, si situava in posizione più avanzata di città più popolose, quali Dublino, Leeds, Liverpool, Lilla, Norimberga, Essen, Dortmund, Brema, Hannover, Saragozza, Malaga, Bilbao, Salonicco, Palermo, ecc.[125]
Nonostante l'esigua popolazione comunale Bologna è stata anche inserita, dal gruppo di studio GaWC, tra le centocittà globali (o Città del Mondo), in virtù della sua importanzaculturale edeconomica (invero in categoria D, cioè città globali in formazione, con bassa evidenza)[126].
Ilcentro storico di Bologna è uno dei più antichi e vasti d'Europa.[127] In virtù di un'attenta politica di restauro e conservazione avviata dalla fine deglianni sessanta del secolo scorso, esso ha conservato gran parte della città medievale, a dispetto dei gravi danni causati dagli sventramenti urbanistici della fine delXIX secolo, tra cui quello del centraleMercato di Mezzo, e dalle distruzioni belliche della seconda guerra mondiale. In alcune case si trovano ancora le fondazioni della città romana risalente alII secolo a.C., e in altre abitazioni pare addirittura che vi siano tracce datate all'età del ferro[128]. La struttura del centro storico composta dalla sovrapposizione di due modelli planimetrici, quello romano ortogonale e quello medievale a raggiera, conpiazza Maggiore posta in mezzo e i "raggi", a partire dalle due strade centrali dellavia Emilia -via Rizzoli evia Ugo Bassi - che si sviluppano fino alle varie porte che si aprono lungo i resti dellemura.
Caratteristica principale delle abitazioni, ereditata dall'architettura del passato e riproposta anche in chiave moderna in quasi tutta la città, è quella di avere all'esterno iportici. La città ha infatti la più alta concentrazione di portici al mondo[129], circa 42 km.
FabbricatiIACP in costruzione a Casteldebole nel 1980
L'espansione demografica dovuta alla forte immigrazione dalla provincia e dalle regioni del sud Italia[130] ha portato, soprattutto negli anni sessanta e settanta del Novecento, a un’intensa urbanizzazione delle aree un tempo rurali all'esterno delle mura cittadine. Nacquero così popolosi quartieri periferici come laBarca (1962), ilPilastro (1966) o il Fossolo (1968), e si realizzarono grandi progetti di edilizia popolare, come ad esempio ilgrattacielo di San Vitale (1958-60), l'insediamento "Levante Emilia" in via Napoli (1961)[131], il Treno (1957-62)[132] e lo Steccone (1968) alla Barca, il Virgolone (1976) al Pilastro, le Torri (1979) a Casteldebole.
In un'area destinata allo sviluppo della città, fra via Stalingrado e ilquartiere San Donato, nel 1967 l'amministrazione comunale commissionò al noto architetto giapponeseKenzō Tange la progettazione del Centro direzionale nell'area della fiera, la cui costruzione iniziò nel 1975. Nacque così ilFiera District, destinato a diventare la sede dellaRegione Emilia-Romagna, del Palazzo degli Affari, dellaFiera di Bologna e di altre importanti istituzioni economiche. Al centro del Fiera District fu progettata una zona pedonale, piazza della Costituzione, la cui costruzione fu affidata aIsamu Noguchi.[133]
Fra gli ultimi esempi di architettura contemporanea e interventi urbanistici (spesso oggetto di accese discussioni)[134][135] troviamo la Porta Europa dell'architetto Ettore Masi in via Stalingrado, il complesso del nuovo palazzo comunale nella zona dellaBolognina (Palazzo Bonaccorso epiazza Liber Paradisus) e laTorre Unipol, ungrattacielo alto 127 metri sito nella periferia est della città[136].
Bologna ospita un'importante rete di industrie meccaniche, elettroniche e alimentari e un gran numero di imprese di artigianato. La città metropolitana ospita, in proporzione, il maggior numero di imprese per abitanti in Italia. La CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), registra all'inizio del 2007, un numero di 16.500 imprese associate[137], quantità inferiore solo a quelle diMilano eRoma.
L'industria meccanica fiorì a Bologna già a partire dalXV secolo, principalmente l'industria serica, grazie ai numerosi mulini da seta meccanici alimentati daicanali cittadini, i quali rappresentavano una tecnologia fortemente avanzata per l'epoca. Il numero delle macchine da seta raggiunse le 100 unità nel momento di massima espansione, secoli prima dellarivoluzione industriale.[142]
Oggi Bologna si trova al centro di un importantissimo distretto industriale meccanico ed elettromeccanico (e più recentemente meccatronico), affermatosi in particolare in ambito motoristico e delpackaging.[143] Nell'ambito dei motori vi hanno sede aziende quali laDucati, l'Industria Italiana Autobus e la sede italiana dellaVolvo. Nell'area metropolitana, inoltre, si trovano laLamborghini (aSant'Agata Bolognese) e la sede italiana dellaSaab (aCasalecchio di Reno). A Bologna vennero fondate laMaserati, laMalaguti e laMoto Morini.
Banco del pesce nel tradizionale Mercato delle Erbe
L'area di Bologna è un polo commerciale di primaria importanza (con ilCentergross nell'area metropolitana, che per un lungo periodo è stato dalla fondazione nel1977 la più grande cittadella commerciale all'ingrosso d'Europa, e l'Interporto).
È un importante centro fieristico che con laFiera di Bologna ospita numerose fiere di caratura internazionale (Arte Fiera,Saie,EIMA,Cersaie,Cosmoprof,Sana,Fiera del Libro per Ragazzi,Music Italy Show, ecc.). In Italia, BolognaFiere è per fatturato il secondo grande nucleo fieristico dopo Milano[145].
Grazie alla grande tradizione culinaria, a Bologna sono molto diffusi i negozi di prodotti alimentari. Separato dapiazza Maggiore dalPalazzo dei Banchi, si trova ciò che resta dell'anticoMercato di Mezzo, dove le strade portano ancora i nomi degli artigiani che qui, nel Medioevo, avevano ubicato le loro botteghe: via degli Orefici, via Drapperie (sarti), via Pescherie Vecchie, via Clavature (fabbri), via Caprarie (macellai)[146]. Un altro storico mercato cittadino è ilMercato delle Erbe.
Sono presenti, inoltre, moltissime attività di abbigliamento, gioielli, artigianato, bistrot, oltre a numeroseboutique di alta moda, concentrate in particolar modo fraGalleria Cavour,via Farini, ilPavaglione e via D'Azeglio[147]. Ad esse si aggiungeCorte Isolani, una galleria medievale che collegapiazza Santo Stefano aStrada Maggiore, sede di piccole boutique, caffè, ristoranti e un laboratorio dimarionette. Altre strade dedicate alloshopping, ma di carattere piùmainstream, sono le tre vie che formano la cosiddetta "T": via dell'Indipendenza,via Rizzoli e via Ugo Bassi.
È in notevole crescita il commercio dell'usato. Lacittà metropolitana di Bologna è la provincia in Italia che registra il maggiore aumento di negozi di questo tipo, cresciuto dell'8,3% rispetto al2009[148].
Nel settore dei servizi ambientali, l'azienda leader nel territorio èHera. Nel settore immobiliare l'IGD con la sede operativa; nel settore grafico e stampa laPoligrafici Editoriale; nell'e-commerce laYoox Net-A-Porter Group.
Negli ultimi anni nel capoluogo emiliano sono nate numerosestart-up nell'ambito delletecnologie dell'informazione e della comunicazione. Qui ha aperto nel2013Working Capital, uno degli acceleratori per imprese diTelecom Italia. Questo proliferare di attività legate al settore informatico ha portato alcuni media a definire Bologna come laSilicon Valley italiana[151][152].
Il turismo a Bologna ha visto una forte impennata a partire dal 2015, raggiungendo nel 2019 il record di 2,4 milioni di arrivi, con una crescita pari al 118% rispetto al 2014.[153][154] Nel 2019 i turisti stranieri, principalmente europei, hanno rappresentato il 47% degli arrivi, mentre il rimanente 53% erano turisti italiani.[155]
Un tale incremento di presenze turistiche si è verificato a seguito della firma di convenzioni commerciali con lacompagnia aerea low-costRyanair,[156][157] l'istituzione nel 2014 su iniziativa della Camera di Commercio della società di promozione turistica "Bologna Welcomesrl", a cui hanno fatto seguito numerose campagne di marketing incentrate su "cibo, musica e motori".
Il rapido e massiccio aumento di presenze turistiche ha tuttavia anche portato con sé le tipiche ricadute negative del turismo di massa, come il congestionamento del centro, la proliferazione di ristoranti turistici di dubbia qualità e minimarket[158][159][160] (anche a danno di botteghe storiche),[161] l'istituzione di biglietti d'ingresso per diversi monumenti, nonché uno spiccato aumento dei costi degli immobili.[162]
La città e la sua area metropolitana sono poste al centro dei traffici dell'Italia produttiva. In linea generale si può affermare che questa funzione di crocevia è resa possibile dalla particolare posizione geografica che, pur collocandola al margine meridionale dellaPianura Padana, la pone, quasi come punto di passaggio obbligato, al centro delle vie di comunicazione che collegano il Nord dell'Italia col Mezzogiorno, sia attraverso la direttrice "adriatica" daTorino,Milano, ilVeneto fino allaPuglia, assai più rilevante per traffico di quella "tirrenica" daGenova aRoma, sia attraverso la cosiddetta "dorsale appenninica" perFirenze eRoma (che sfrutta, almeno nel primo tratto, la storica ed importante via di penetrazione appenninica rappresentata dalla valle del fiumeReno): infatti proprio queste due direttrici s'incontrano a Bologna.
Nel nodo autostradale di Bologna confluiscono laA1 (Autostrada del SoleMilano-Firenze-Roma-Napoli), laA14 (Autostrada Adriatica Bologna-Ancona-Taranto) e laA13 (Bologna-Padova). Il raccordo autostradale che circonda la città a ovest, nord ed est è affiancato per circa 22 km dallatangenziale di Bologna.
La densità di traffico è una delle più elevate d'Italia e anche l'ambiente e la qualità dell'aria ne risentono fortemente: all'inquinamento proprio del traffico di una città metropolitana di un milione di abitanti si aggiunge quello prodotto dal traffico di transito.
Al fine di decongestionare il traffico e potenziare il raccordo autostradale e della tangenziale, è stata realizzata una terza corsiadinamica sulla A14 e i semafori all'innesto degli svincoli della tangenziale con strade urbane sono stati sostituiti con rotatorie. Al2024 è in costruzione, inoltre, il cosiddettoPassante di Bologna, che consiste in un ampliamento in sede dell'attuale infrastruttura costituita da autostrada e tangenziale.
Stazione di Bologna CentraleStazione sotterranea di Bologna centrale AV
Bologna costituisce un nodo ferroviario di rilevanza nazionale, attraverso il quale si stima che transiti oltre l'85%[senza fonte] del traffico nazionale fra Nord e Sud, escludendo i traffici viaLa Spezia (per Milano e laFrancia) e quelli via Ravenna - Ferrara.
La principale stazione ferroviaria è lastazione di Bologna Centrale, fra le più grandi stazioni italiane per traffico passeggeri (circa 58 milioni all'anno) e per numero di treni giornalieri in transito. Le ferrovie offrono servizi su scala metropolitana, regionale, nazionale e internazionale, con collegamenti diretti perZurigo[164],Monaco di Baviera[165][166] eVienna[167].
Le linee ferroviarie di rilevanza nazionale che si attestano aBologna Centrale sono:
laBologna-Ancona-Bari (che collega le città capoluogo romagnole, con l'eccezione diRavenna, per poi seguire l'intera lunghezza della costa adriatica verso sud fino inPuglia);
Le altre linee di importanza regionale che si attestano a Bologna Centrale sono:
la Bologna-Porretta Terme-Pistoia (detta "Porrettana"), realizzata nel 1864. Fino alla costruzione nel 1934 della"Direttissima", era la linea principale di collegamento fra Nord e Sud Italia;
IlServizio ferroviario metropolitano di Bologna è unservizio ferroviario suburbano a elevata frequenza, che utilizza linee ferroviarie convergenti nella città di Bologna. È identificato dall'acronimoSFM o anche solo con la lettera "S". Questo servizio dispone attualmente di 12 fermate nel comune di Bologna e oltre 80 all'interno dell'area urbana di Bologna e della città metropolitana, con una rete di circa 350 km ed un flusso giornaliero stimato in 83.000-85.000 passeggeri (rilevazione anno 2019), ed è quindi utile anche per spostamenti all'interno della città.[168]
L'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna nel 2023 era il sesto aeroporto italiano per numero di passeggeri.[169] L'importanza dell'aeroporto (il cui bacino d'utenza è stimato in almeno dieci milioni di persone[170]) è dovuto prevalentemente alla posizione nel "baricentro produttivo" d'Italia. Oltre alla sua funzione al servizio dell'intera zona produttiva emiliana e marchigiana, l'aumento delle rotte da parte di compagnie aeree low cost e la realizzazione dellalinea ad Alta Velocità per Firenze hanno portato ad un massiccio aumento dell'utenza turistica.[171] L'aeroporto è collegato allastazione di Bologna Centrale tramite ilMarconi Express, unpeople mover sopraelevato che impiega 7 minuti per compiere il tragitto.
È attualmente in costruzione larete tranviaria di Bologna. I lavori sono stati avviati ad aprile 2023[172], con entrata in funzione prevista nel 2026.[173]
A Bologna sono attivi servizi dicar sharing (Io Guido eEnjoy, con auto a benzina, eCorrente, con auto e scooter elettrici) e due servizi dibike sharing (gestiti rispettivamente daMobike eTPER). Dalla primavera2010 è in funzione in centro un servizio gratuito di taxi su bici, chiamatoBi-Bo.[174]
Bologna dispone di una fitta rete dipiste ciclabili. A giugno 2022, la rete ciclabile urbana misura circa 200 km, di cui 120 km in sede protetta, 50 km di percorsi ciclabili in carreggiata e 30 km di percorsi verdi (in aree verdi o fluviali). Entro il 2024 è già prevista e finanziata la realizzazione di 50 ulteriori km di piste ciclabili.[175]
La rete ciclabile portante è identificata dai percorsi dellaBicipolitana, la rete ciclabile dellacittà metropolitana di Bologna. Dei 32 percorsi identificati dalla Bicipolitana, 10 sono percorsi radiali che partono dal centro di Bologna e altri 2 sono percorsi tangenziali che circondano la città di Bologna,[176] tra cui laTangenziale delle biciclette, inaugurata nel2015, che segue il percorso dei viali di circonvallazione intorno al centro storico.[177]
La linea 2 della Bicipolitana comprende il tratto bolognese dellaCiclovia del Sole, parte del corridoio ciclabile europeoEuroVelo 7, che percorre l'Europa da nord a sud.
Per tutta la sua storia democratica, l'amministrazione cittadina si è distinta per il suo orientamento politico di sinistra. Nel1914 ilPartito Socialista vinse a larga maggioranza leprime elezioni amministrative a suffragio universale maschile con il motto elettorale "Pane e alfabeto", portando alla prima giunta socialista diFrancesco Zanardi.[179] L'avvento delregime fascista portò all'abolizione degli organi democratici comunali, reistituiti solo dopo la Liberazione con l'introduzione del suffragio universale. Il primo sindaco del dopoguerra fuGiuseppe Dozza, nominato nel1945 dal Comitato regionale di liberazione nazionale Emilia e Romagna e confermato alleprime elezioni amministrative a suffragio universale del 1946. Da allora, con la sola parentesi del 1999-2004 (che vide a capo della giunta di centro-destraGiorgio Guazzaloca), i cittadini hanno eletto amministrazioni di sinistra o centro-sinistra, tanto da far assumere all'appellativo "Bologna la rossa" un significato politico.
Bologna è stata caratterizzata da un'alta partecipazione politica dei cittadini, riscontrabile nell'alta affluenza elettorale, storicamente oscillante fra l'80% e il 70%. Una forte battuta d'arresto si ebbe alleelezioni comunali del 2016, alle quali si registrò un'affluenza inferiore al 60%,[180] ulteriormente abbassatosi allasuccessiva tornata elettorale nel 2021, fermandosi al minimo storico di 51%.[181] Bologna si colloca assai sopra la media nazionale anche per partecipazione delle donne nell'amministrazione, con ben 60% di elette nel Consiglio Comunale nel 2016.[182]
A Bologna lapallacanestro è uno sport molto radicato. Neglianni novanta la città si è guadagnata l'appellativo diBasket City ("la città della pallacanestro") grazie alla contemporanea militanza ai vertici dell'Europa delle due squadre bolognesi: laVirtus, vincitrice di 17Scudetti e 2Eurolega-Coppa Campioni, e laFortitudo, che ha vinto per due volte il campionato italiano.
Il basket femminile è stato rappresentato ad alti livelli dalla selezione femminile dellaVirtus che ha militato nella massima serie negli anni 2020, e dallaLibertas Basket Bologna, inSerie A2 dal 1993 al 2015.
LaZinella Volley ha vinto il campionato italiano nel 1984/85, la Coppa Italia nel 1983/84, la Coppa delle Coppe nel 1986/87 e una Coppa di Lega nel 1985/86. In seguito viene acquisita dalla società Pallavolo San Lazzaro, che a sua volta, a inizio2019, confluisce nella nuova Geetit Pallavolo Bologna insieme ad altre 6 società del territorio[191]. Nel campionato 2021-2022 milita inserie A3.
Bologna vanta una notevole tradizione nelbaseball, con diverse squadre che militano o hanno militato nella massima serie italiana, tra cui spicca laFortitudo Baseball Bologna, vincitrice di 14 scudetti e 6 coppe dei campioni.
^Questo curioso soprannome, col quale Bologna è nota in tutta Italia, si deve a tre caratteristiche della città:la dotta, in quanto sede dell'università da quasi mille anni, e più in generale per la sua ricca vita culturale;la grassa, per le sue tradizioni culinarie; ela rossa, perché il rosso è il colore prevalente dei suoi edifici, antichi e anche recenti. Nel Novecento, l'ultimo epiteto ("la rossa") può essere stato inteso, più o meno scherzosamente, con riferimento alla prevalenza elettorale delPartito comunista italiano.
^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di),Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354,ISBN978-88-8342-594-3.
^Giovanni Colonna,I caratteri originali della civiltà Etrusca, in Mario Torelli (a cura di),Gi Etruschi, Milano, Bompiani, 2000, pp. 25-41.
^Dominique Briquel,Le origini degli Etruschi: una questione dibattuta fin dall'antichità, in Mario Torelli (a cura di),Gi Etruschi, Milano, Bompiani, 2000, pp. 43-51.
^Gilda Bartoloni,Le origini e la diffusione della cultura villanoviana, in Mario Torelli (a cura di),Gi Etruschi, Milano, Bompiani, 2000, pp. 53-71.
^Il Diploma di Enrico V, suNono centenario del Comune di Bologna.URL consultato il 1º maggio 2023.
^Definita da alcuni studiosi una "cripto-signoria" in quanto la famiglia cercò di governare ponendosi come "primi tra pari" piuttosto che come veri e propri signori della città. Vedi: Guido Antonioli,Conservator pacis et iustitie: la Signoria di Taddeo Pepoli a Bologna (1337-1347), Bologna, Clueb, 2004.
^Regio decreto del 5 giugno 1910che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italian. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910
^Regio decreto del 5 giugno 1910che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italian. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910
^Sulla storia del cimitero della Certosa di Bologna. Si veda tra altri, Gian Marco Vidor Biografia di un cimitero italiano. La Certosa di Bologna. Il Mulino, 2012.
^ Autori vari,Il posizionamento di Bologna (PDF), Bologna, Città Metropolitana di Bologna, aprile 2016, pp. 56-57.URL consultato il 25 novembre 2019(archiviato il 24 novembre 2020).
^Girolamo Arnaldi,Il discorso di Giosuè Carducci per l'ottavo (virtuale) centenario dello Studio di Bologna, inLa Cultura, anno XLVI, n. 3, dicembre 2008, pp. 405-424, doi: 10.1403/28351.
Le torri di Bologna: Quando, come e perché. Banca Popolare di Milano, 1989.
Matteo Marchesini,Perdersi a Bologna, Edizioni Interculturali, 2006, Roma.
Renato Zangheri,Bologna, Laterza, 1986.
Paola Bonora e Pier Luigi Cervellati (a cura di),Per una nuova urbanità. Dopo l'alluvione immobiliarista (brossura), 1ª ed., Reggio Emilia, Diabasis, novembre 2009, p. 216,ISBN978-88-8103-655-4.
Valentina Ridolfi,Bologna 2000 Città europea della cultura: esperienza positiva e riferimento utile per un sistema culturale dell'Emilia-Romagna (Firenze: Alinea, 2006), Quaderni del Circolo Rosselli: 95 n.s., 4, 2006.
In neretto icapoluoghi di regione, in corsivo lecittà metropolitane. (1): lo statuto dell'Emilia-Romagna indica lacittà metropolitana di Bologna come capoluogo della regione.