Bobbiate frazione | |
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Localizzazione | |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°48′38.8″N 8°47′54.6″E45°48′38.8″N,8°47′54.6″E (Bobbiate) |
Altitudine | 330 m s.l.m. |
Abitanti | Circa 3 000 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Bobbiatesi |
Patrono | San Grato |
Giorno festivo | Terza domenica di settembre |
Cartografia | |
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Bobbiate (Bubiàa indialetto varesotto) è un rione della città diVarese, comune autonomo fino al1927. Confina a nord conMasnago, ad est conCasbeno, a sud conSchiranna e a ovest conLissago.
L'esistenza di un centro agricolo risale all'epoca preromana. La presenza in epoca imperiale romana è invece confermata da scritti che attestano la scoperta intorno al1870 di due avelli di pietra contenenti scheletri e monete. In documenti risalenti alMedioevo comincia ad apparire la denominazioneBobiate oBubiate per indicare la località.
Agli inizi delXIV secolo risalgono le notizie relative ad una piccola chiesa dedicata a San Vittore, successivamente intitolata aSan Grato, secondo la tradizione santo taumaturgo e difensore dai fulmini e dalle tempeste, propizio quindi per una società prevalentemente contadina. Tuttavia nel1574 il cardinaleSan Carlo Borromeo decreta cheCasbeno sia eretta parrocchia e che lì abbia la residenza il parroco. Bobbiate, a causa dell'esigua popolazione, si trova così a dipendere da Casbeno.Agli inizi del XVIII secolo, quando l'abitato aveva 130 residenti, risale l'edificazione da parte dei nobili Martignoni di una residenza estiva, ancora esistente in piazza Bossi e sempre allo stesso periodo la costruzione della villa in localitàDeserto.Molto precedentemente alcongresso di Vienna risalgono le prime notizie del Comune di Bobbiate, che nel1805 aveva 243 abitanti, e nel1809 fu soppresso ed aggregato aVarese.[1]Restaurato il comune dagliaustriaci, al1905 risale poi l'edificazione dell'odierno campanile. Nel frattempo la popolazione è cresciuta e così il 3 gennaio1908 viene istituita la Parrocchia di Bobbiate, indipendente daCasbeno. Nell'agosto dello stesso anno comincia la costruzione dell'oratorio (ricostruito nel1956 e successivamente ristrutturato nel2000).
Il 27 dicembre1909 viene inaugurata la tramvia che collegava il paese a Varese. Al 1910 risale invece l'apertura dell'Asilo Infantile su volontà dei signori Macchi Zonda.
Nel1912 la vecchia chiesa viene ampliata e la facciata ricostruita. A memoria dei caduti dellaprima guerra mondiale è edificata intorno al1920 la cappella esistente accanto alla chiesa.
La piazza antistante la chiesa parrocchiale è intitolata all'avvocato e uomo politicoEmilio Bossi,massone eanticlericale, pubblico sostenitore della non esistenza storica diGesù Cristo.
Nel1927 il comune di Bobbiate viene soppresso ed aggregato aVarese[2], da poco eretta a capoluogo diprovincia.
Da località a carattere prettamente contadino quale era, a partire dagli anni cinquanta e sessanta inizia un processo di urbanizzazione che le fa assumere un profilo più residenziale.Nel1962 ha inizio l'edificazione della nuova chiesa su progetto dell'architetto Bruno Ravasi. Sarà inaugurata la notte diNatale1964. Al suo interno pannelli affrescati da Stefano Butera nell'1988 ripercorrono il pontificato diGiovanni Paolo II. All'esterno a destra sulla facciata invece si trova laMadonna del Lago ad opera del pittore Leo Spaventa Filippi.
In occasione della festa patronale diSan Grato, la terza domenica di settembre, si disputa la tradizionale Corsa degli Asini di Bobbiate[4], nella quale si affrontano le varie corti del rione. Ogni corte è rappresentata da un asino e da un fantino appartenente alla stessa corte. La corsa si svolge sulla piazza intitolata a Emilio Bossi, antistante la Chiesa Parrocchiale. Le corti partecipanti sono:
Fra il1909 e il1950 Bobbiate ospitò un capolinea dellarete tranviaria di Varese[5].
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