La sua musica è fortemente dedicata al tema della lotta contro l'oppressione politica e razziale e all'invito all'unificazione dei popoli di colore come unico modo per raggiungere la libertà e l'uguaglianza. L'aspetto politico della sua vita è stato più importante di quello artistico. Marley divenne un leader politico, spirituale e religioso e nel 1978 gli fu conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia della pace dalleNazioni Unite.
Morì nel 1981 a causa di unmelanoma al piede destro, progredito fino al cervello, all'età di 36 anni.
Robert Nesta Marley nacque nel villaggio diNine Mile, nellaParrocchia di Saint Ann, nellaGiamaica settentrionale, si presume il 6 febbraio 1945,[5] anche se la data è incerta. Suo padre, Norval Sinclair Marley, era un giamaicano bianco di ascendenzainglese, nato nel 1885 da genitori originari delSussex. Norval era uncapitano dellamarina, oltre che un sovrintendente dellepiantagioni (queste sono solo testimonianze non certificate), quando sposòCedella Booker, all'epoca diciottenne giamaicana nera.
La loro relazione provocò subito uno scandalo, e la famiglia di Marley, scoperta l'unione tra Norval e Cedella, diseredò il figlio. In un primo momento Norval provvedeva al sostentamento economico della moglie e del figlio, sebbene li vedesse raramente, essendo spesso in viaggio. Poi però prese la decisione di abbandonare la sposa, partendo definitivamente perKingston nel 1944 mentre lei era incinta. I due si sarebbero rivisti solo una volta in occasione della nascita di Bob.[5] Bob aveva appena 10 anni quando il padre morì a causa di uninfarto nel 1955, all'età di 70 anni.
Cedella nonostante tutto non colpevolizzò il marito, dichiarando:[6]
«Resterà un buon uomo, costretto ad agire male dalla sua famiglia e dalle regole della società.»
(Cedella Booker)
Bob, invece, conserverà sempre un senso di rifiuto verso il padre:[7]
«Non ho avuto padre. Mai conosciuto... Mio padre era come quelle storie che si leggono, storie di schiavi: l'uomo bianco che prende la donna nera e la mette incinta.»
(Bob Marley)
Da giovane, Robert fu vittima di pregiudizi e ingiustizie a causa delle sue origini razziali miste, e affrontò la questione della sua identità razziale durante tutta la vita. Una volta disse:
«Io non ho pregiudizi contro me stesso. Mio padre era bianco e mia madre era nera. Mi chiamano mezzosangue, o qualcosa del genere. Ma io non parteggio per nessuno, né per l'uomo bianco né per l'uomo nero. Io sto dalla parte diDio, colui che mi ha creato e che ha fatto in modo che io venissi generato sia dal nero che dal bianco.»
Agli inizi deglianni cinquanta Cedella decise di lasciareRhoden Hall per andare aKingston: all'inizio il padre Omeriah si oppose con decisione ma successivamente prese atto della forte volontà della figlia di trasferirsi. Le suggerì soltanto, per il bene di suo figlio, di far terminare a Bob la scuola a Rhoden Hall.[8] Intanto la madre si trasferiva aTrenchtown, un sobborgo diKingston, la capitale dellaGiamaica, e Bob l'avrebbe raggiunta due anni dopo, all'età di 12 anni. Degrado e disperazione caratterizzavano quella parte della città, le condizioni di Trenchtown sarebbero state descritte da Bob in questo modo:[9]
«Trenchtown non è in Giamaica, Trenchtown è ovunque, perché è il luogo da cui vengono tutti i diseredati, tutti i disperati, perché Trenchtown è il ghetto, è qualsiasi ghetto di qualsiasi città... E se sei nato a Trenchtown, non avrai la benché minima possibilità di farcela.»
(Bob Marley)
Anche qui, come neglislum di Kingston, nascevano sentimenti di rivolta verso il sistema da parte dei giovani neri che vivevano ai margini della società: irude boys, giovani afrocaraibici che manifestano il loro dissenso verso la cultura e l'ordine attraverso il rifiuto del lavoro e la conduzione di una vita fatta di espedienti, compiendo bravate provocatorie e piccoli crimini.[8] Gli ideali anti-sistema saranno caratteristici più tardi del movimentoRasta, che non assumerà, però, connotazioni così violente[8]. Marley comunque non si avvicinò a questi giovani e non mancò di tentare di allontanarli dalla violenza e dal loro atteggiamento negativo con i testi di alcune delle sue canzoni.[8]
Dopo aver sposato Rita Anderson, nel febbraio del 1966, raggiunse la madre negliUSA, dove per otto mesi trovò lavoro presso la fabbricaChrysler, nelDelaware, allacatena di montaggio. All'età di 17 o 18 anni Bob Marley scoprì di voler diventare un Rasta e circa 4 anni dopo, nel 1967, si convertì dalCristianesimo alRastafarianesimo. Fu costretto ad imparare l'autodifesa, dato che fu vittima di ripetuti episodi sgradevoli dibullismo, causati sia dalla sua origine razziale, sia dalla sua statura sotto la media (era alto 163cm). Riuscì quindi a guadagnarsi una reputazione a causa della sua forza fisica, che gli valse il soprannome di "Tuff Gong".
A 15 anni il giovane Bob lasciò la scuola e iniziò a lavorare come saldatore; strinse anche una grande amicizia conNeville O'Riley Livingston, "Bunny" per gli amici, che viveva con suo padreThaddeus Livingston e i suoi otto fratelli inSecond Street, vicino a Bob e sua madre. Bunny lo fece appassionare tanto alla musica e al canto: lo fece partecipare a canti religiosi, lo introdusse nel mondo degli strumenti a corda e gli fece ascoltare i successi del momento attraverso un'emittente diNew Orleans.[10]
La formazione musicale di Marley avvenne in questo contesto di povertà. Bunny si arrangiava, non aveva i mezzi per comprare una chitarra né una buona radio così per costruire qualcosa con le sembianze di una chitarra ricavava la cassa di risonanza da una scatola di sardine vuota, un manico di bambù per l'impugnatura e dei fili elettrici come corde.[11] Questo però non impedì ai due amici di entrare in contatto con il mondo della musica: infatti, grazie a un vecchio apparecchio radiofonico, riuscirono ad ascoltare ilRhythm & blues di gruppi come gliImpressions,Ray Charles e ancheElvis Presley. Con questo mix Bob si creava la sua cultura musicale.[10]
Nel loro tempo libero, Bob e Bunny suonavano conJoe Higgs, un cantante locale e devotoRastafariano, che viene riconosciuto da molti come mentore di Bob. Durante una jam session con Higgs e Livingston, Marley incontrò Peter McIntosh, più tardi conosciuto comePeter Tosh, il quale aveva ambizioni musicali simili. Nel 1961, all'età di 16 anni, Bob registrò i suoi primi due singoli,Judge Not eOne Cup of Coffee, con il produttore musicale del luogo,Leslie Kong. Questi dischi, che furono pubblicati dall'etichettaBeverley's sotto lo pseudonimo di Bobby Martell, attirarono poco l'attenzione del mercato.
Nel 1964 Bob Marley,Bunny Livingston,Peter Tosh,Junior Braithwaite,Beverley Kelso eCherry Smith fondarono un grupposka erocksteady chiamato "The Juveniles"; più tardi, il nome fu cambiato in "The Wailing Rudeboys", quindi in "The Wailing Wailers"; nel 1966 Braithwaite, Kelso e Smith lasciarono la band, che modificò il nome in quello di "The Wailers" (ossia I Piagnoni). Nel 1974, dopo l'uscita dalla band di Peter Tosh e di Bunny "Wailer" Livingston, per intraprendere carriere da solisti, Marley suonò assieme ad altri musicisti, tra i qualiCarlton "Carly" Barrett alla batteria,Aston "Family Man" Barrett al basso,Al Anderson eJunior Marvin alle chitarre,Alvin "Seeco" Patterson alle percussioni e le coriste "I Threes" Judy Mowatt, Marcia Griffiths e la moglie Rita Anderson sotto il nome di "Bob Marley and The Wailers". Nel corso di tali session si ebbe anche l'inserimento di altri musicisti nella sezione fiati qualiVin Gordon al trombone eGlen Da Costa al sax.
Nel 1966 l'imperatore etiope visitò la Giamaica e chiese a dei missionari della Chiesa ortodossa d'Etiopia di fermarsi. Uno di questi,Abunda Yesehaq, divenne arcivescovo e molto amico di Marley, legame che portò il noto musicista a convertirsi negli ultimi anni della sua vita. Rita, la moglie, e i figli si convertirono invece già nel 1972.
Marley divenne quindi il leader del gruppo, il cantante e chitarrista, e l'autore della maggior parte dei testi. I primi lavori del gruppo, incluso il primo singoloSimmer Down, furono prodotti in gran parte daCoxsone Dodd alloStudio One.Simmer Down raggiunse l'apice delle classifiche giamaicane nel 1964 e gli Wailers vennero proposti come miglior gruppo nazionale. Proseguirono con canzoni come "Soul Rebel" e "400 Years".
Nel 1966 Bob Marley sposòAlpharita Costancia Anderson, conosciuta da lì in poi comeRita Marley, una componente delleI Threes (Rita Marley, Marcia Griffiths e Judy Mowatt) coriste del gruppo. Da lei ha avuto tre dei suoi tredici figli (due adottati dalla precedente relazione di Rita, tre avuti con la stessa, e altri 8 con altre donne), tra i quali DavidZiggy Marley,Stephen Marley eDamian Marley che continuano la tradizione della musica del padre con la loro band, iMelody Makers. Dopo il matrimonio, Bob si trasferì per alcuni mesi nella residenza della madre aWilmington, nelDelaware.
Dopo essere tornato inGiamaica, Bob aderì al movimentorastafariano e cominciò a sfoggiare i suoi caratteristicidreadlock. Dopo un litigio con Dodd, Bob Marley e il resto del gruppo si uniscono alla band diLee "Scratch" Perry,The Upsetters. Sebbene la collaborazione sia durata meno di un anno, molti ritengono che la produzione migliore dei Wailers si concentri in questo periodo. Marley e Perry si separarono dopo una disputa sui diritti di registrazione, ma rimasero amici e lavorarono ancora insieme. Tra il 1968 e il 1972 Bob e Rita Marley, Peter McIntosh e Bunny Livingston produssero un re-cut di alcune vecchie canzoni per laJAD Records a Kingston e aLondra, nell'intento di esporre il sound dei Wailers. Più tardi, Livingston confessò:
«quelle canzoni non avrebbero mai dovuto essere pubblicate su un album... erano solo delle demo da fare ascoltare a delle case discografiche...[12]»
Il primo album dei Wailers,Catch a Fire, fu pubblicato su scala mondiale nel 1973, riscuotendo successo. Fu seguito l'anno dopo daBurnin', che conteneva le canzoni "Get Up, Stand Up" e "I Shot the Sheriff" di cuiEric Clapton produsse una cover, contribuendo ad elevare il profilo internazionale di Bob Marley. I Wailers si sciolsero nel 1974, quando ognuno dei tre componenti fondamentali provò a continuare la propria carriera come solista. Le ragioni dello scioglimento affondano tuttora nel mistero. Qualcuno asserisce che ci fosse disaccordo tra Marley, Tosh e Livingston riguardo alle performance, altri pensano semplicemente che Bunny Wailer e Peter Tosh preferissero a tal punto lavorare da solisti.
Successo solista e consacrazione internazionale (1974-1977)
Nel 1975 Bob Marley irruppe sul mercato internazionale con il suo primo storico singolo, "No Woman, No Cry", dall'albumNatty Dread. Questo fu seguito dal successo del 1976,Rastaman Vibration, che rimase per ben quattro settimane nella top 100 dellaBillboard Hot 100 negliStati Uniti. Nel dicembre 1976, tre giorni prima di "Smile Jamaica", durante un concerto organizzato dal primo ministro della Giamaica,Micheal Manley, allo scopo di alleggerire le tensioni tra i due gruppi politici in guerra, Bob, la moglie Rita e il loro manager Don Taylor subirono un attacco da parte di un gruppo armato composto da ignoti nella residenza di Bob.
Taylor e Rita riportarono ferite gravi, che però furono curate completamente. Bob riportò solo delle ferite lievi al petto e al braccio. Si ritiene che tale attacco fosse stato causato da motivi politici, essendo visto il concerto come un modo di supportare il primo ministro Manley. Nonostante tutto, il concerto si tenne e Bob Marley si esibì come in programma. Quando gli fu chiesto perché avesse cantato quella sera egli rispose: "Perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?"
Bob Marley si trasferì dalla Giamaica inInghilterra nel 1976, dove registrò gli albumExodus eKaya. Exodus rimase nelle classifiche inglesi per ben 56 settimane consecutive. Includeva singoli come la famosaJamming,One Love,Three little birds,Waiting in Vain eExodus (canzone che si basa su un solo accordo, il la minore). InInghilterra Marley fu arrestato per possesso di piccole quantità dicannabis, mentre viaggiava versoLondra.
Nel luglio 1977, Marley notò una ferita nell'alluce destro, e pensò di essersela procurata in un incidente durante una partita di calcio. Successivamente durante un'altra partita di calcio l'unghia dell'alluce si staccò. Solo a quel punto fu fatta la diagnosi corretta:melanoma acrale che cresceva sotto l'unghia dell'alluce. Da alcuni medici gli fu consigliato di amputare l'alluce, da altri solo il letto dell'unghia; Bob scelse per motivi religiosi la seconda opzione, ma il melanoma non fu curato del tutto e progredì fino al cervello.
L'anno seguente Bob Marley organizzò un nuovo concerto politico in Giamaica, dal nomeOne Love Peace Concert, sempre nel tentativo di arrestare l'ostilità tra i due partiti in guerra. Su espressa richiesta di Marley, i due leader rivali,Michael Manley edEdward Seaga si incontrarono sul palco e si strinsero la mano. Nel 1979 fu invece prodotto un album pregno di significati politici,Survival, contenente canzoni comeZimbabwe,Africa Unite,Wake Up and Live eSurvival, che riportavano l'attenzione di Marley alle sofferenze dei popoli africani. Agli inizi del 1980 fu invitato alle celebrazioni del 17 aprile per l'indipendenza delloZimbabwe.
Nel 1980 il discoUprising segna la fine della produzione di Bob Marley. Si tratta di un disco pregno di significato religioso, che contiene singoli comeRedemption Song eForever Loving Jah. Ed è proprio inRedemption Song che Marley cantò:
(inglese) «Emancipate yourselves from mental slavery, no one but ourselves can free our minds.»
(italiano) «Emancipatevi dalla schiavitù mentale, nessuno a parte noi stessi può liberare la nostra mente.»
(Redemption Song)
Ilcancro, nel frattempo, si diffondeva nel suo corpo. Dopo aver concluso una trionfale tournée estiva suonando in molte città d'Europa (famosi i concerti tenuti aDortmund il 13 giugno davanti a circa 40 000 persone e aTorino allo Stadio Comunale il 28 giugno davanti a 40 000 persone) e dove svolse il suo più grande concerto aMilano allo Stadio San Siro per la prima volta aperto per un concerto live, davanti a più di 80 000 persone il 27 giugno 1980,[13] Marley tornò negli USA e portò a termine le prime date del programma. Dopo 2 concerti alMadison Square Garden diNew York però Marley ebbe un collasso facendo jogging alCentral Park.[14] Il 23 settembre 1980 tenne il suo ultimo concerto, alloStanley Theater aPittsburgh. Tutti questi concerti fecero parte del suo ultimo tour prima della morte, l'Uprising Tour.
Ingresso della casa natale di Marley (a destra) e ilmausoleo dove fu sepolto, aNine Mile
Dopo l'evento andò aMonaco, inGermania, per un consulto dal dottorJosef Issels, un medico le cui terapie non erano sempre approvate dalla comunità scientifica, ma che era specializzato in pazienti dichiarati inguaribili. Nonostante le cure che vennero tentate per alcuni mesi, il suo cancro, diffuso al cervello, ai polmoni e al fegato, si rivelò incurabile. Inoltre, idreadlock di Marley erano troppo pesanti e i capelli erano sempre più indeboliti a causa del cancro: decise allora di tagliarseli leggendo dei passi dellaBibbia. Fu una decisione molto sofferta: idreadlock erano la sua vita.
Un ulteriore peggioramento si avvertì nel volo di ritorno dallaGermania verso la Giamaica. Il volo fu quindi deviato in direzione diMiami (Florida), dove Bob venne ricoverato presso ilCedar of Lebanon Hospital, dove morì la mattina dell'11 maggio 1981. Poco prima di morire Bob decise di parlare con tutti i suoi figli e le sue ultime parole furono rivolte al figlioZiggy Marley: "Money can't buy life" ("i soldi non possono comprare la vita"). L'artista non lasciò testamento.
Graffito diSteve Brogdon del 1992, ritraente Bob Marley
Nel 1983 viene pubblicato un album postumo dal titoloConfrontation, che contiene canzoni e materiale registrato durante la vita del cantante, che comprende la celebreBuffalo Soldier. Nel 1994 viene inserito nellaRock and Roll Hall of Fame. Nel 2001 Bob Marley è stato insignito del premioGrammy alla carriera. Sempre del 2001 è il documentarioRebel Music, che ripercorre la sua vita.
Nell'estate del 2006 la città diNew York ha nominato una porzione di Church Avenue che va da Ramsen Avenue alla novantottesima strada, nell'East Flatbush diBrooklyn, Bob Marley Boulevard. Bob Marley è considerato dal suo popolo una guida spirituale e ogni 6 febbraio inGiamaica vi è una festa nazionale in suo onore. Nel 2012Kevin Macdonald racconta la vita dell'artista giamaicano nel filmMarley.
Nel 2013 molti artisti, tra cui gli stessi Marley, hanno realizzato il remix ufficiale dell'albumLegend. Una notevole fonte di informazioni su Bob come uomo, sulla sua religione, la sua musica e il movimento a lui legato si trova nel libroCatch a Fire di Timothy White (in italiano:Bob Marley - Una vita di fuoco).
Nel 2015 la Fondazione Bob Marley ha deciso di rendere pubblico l'archivio del cantante e ha pubblicato unlive inedito,Bob Marley & The Wailers: Easy Skanking In Boston '78, che propone il concerto dell'8 giugno 1978 allaBoston Music Hall.[16]
Ziggy, uno dei figli di Bob Marley che ha seguito le orme del padre, diventando un musicista reggaeDamian, un altro figlio di Bob, anch'egli diventato musicista reggae e rastafariano
Bob Marley ha avuto sei figlie e sette figli[17]: tre con sua moglie Rita, due adottati da due precedenti relazioni di lei e gli altri otto da relazioni con donne da cui si è poi separato. Ecco l'elenco completo in ordine di nascita:
Stephanie, nata il 17 agosto 1974, da Rita,secondoCedella Booker era figlia di Rita e un altro uomo di nome Ital, ma era stata ufficialmente riconosciuta come figlia di Bob[senza fonte];