Bleda (390 circa –445) fu un sovrano degliUnni, fratello diAttila. Il suo regno durò 11 anni, dal434 fino alla morte.
Nacque intorno al390 daMundjuk. Era il nipote di reRua, di cui ereditò con il fratello il regno. Durante lacampagna inTracia del442 entrò in possesso del giullareZercone, che fu il suo intrattenimento preferito mentre ad Attila non piaceva.
Fu assassinato daAttila dopo una accurata preparazione: probabilmente vennero coinvolti i due fratelliOnegesio, di fatto primo ministro di Attila, e Scotta, che si vantava di essere un amico intimo di Attila[1]. I due unni, originari delPonto, erano così ellenizzati da parlare perfettamente, oltre l'unnico, anche il greco e il latino[1]. Gli esecutori materiali dell'omicidio furono reclutati daEdecone, il comandante delle guardiescire, probabilmente prezzolato (nel449 ricevette la proposta da parte della corte di Costantinopoli di assassinare Attila).[1] Le truppe d'assalto furono guidate probabilmente daArdarico, re deiGepidi, allora stanziati a nord del fiumeMaros vicino al campo di Bleda[1].
Avvenne poi, dopo l'assassinio, la sottomissione delle tribù da lui in precedenza governate. Attila ebbe il sostegno degliOstrogoti sancito dal ripristino della monarchia, dopo quarant'anni di assenza di re, con il reValamiro[1]. I sostenitori di Bleda si diedero alla fuga[1].
Ebbe più di una moglie, di cui una accolse l'ambasciata di Massimino, di cuiPrisco faceva parte, nel suo villaggio durante una tempesta[2]. Probabilmente questa non venne eliminata assieme al marito in quanto non ebbe figli da parte di Bleda[2]. Ella offrì agli ambasciatori, oltre al cibo, di giacere con delle donne, ma l'ambasciata rifiutò[2].
Narrato nel romanzoSepolcro diClive Cussler.
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Predecessore | Re degli Unni | Successore |
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Rua | 434-445 Assieme al fratelloAttila | Attila |