
IlBlackbird è unviolino indiabase nero a grandezza naturale, costruito nel 1992 dall'artista svedeseLars Widenfalk sulla base di disegni diAntonio Stradivari ma con modifiche tecniche che ne consentono la suonabilità. Deve il suo nome a quello inglese delmerlo comune, per il colore che ne ricorda il manto.
Widenfalk concepì l'idea di uno strumento musicale di pietra mentre lavorava a due grossi blocchi di diabase per decorare la sede della televisione norvegese aOslo.[1] inNorvegia. Nel 1990 acquistò un piccolo blocco di alta qualità e intensa scurezza, proveniente probabilmente dalle cave dellaScania settentrionale,[2] ed esso gli parve delle giuste dimensioni per ricavarne un violino. La roccia proveniva dalla lapide funeraria di suo nonno materno, abbandonata dopo la costruzione di una tomba di famiglia.[1]
Il diabase è unaroccia ignea nera dalla struttura densa e finemente cristallina. Quella usata per latavola e il manico del violino ha circa 1,6 miliardi di anni. In realtà la lapide non era sufficiente per tutto il violino, e così per il fondo fu usato unporfido di circa 1,9 miliardi di anni proveniente dalla provincia diHärjedalen.[1][2] Il violino, basato sui disegni di Stradivari e appositamente modificato, pesa2 kg; la sua realizzazione ha richiesto due anni.

Lacassa armonica ha uno spessore di2,5 mm. Per le fasce Widenfalk ha ritagliato una lastra di30 mm di spessore conferendole la forma esterna del violino, per poi rimuovere l'interno con ungetto d'acqua e utensili manuali fino a creare una fascia di massimo2 mm.[1] L'interno della cassa èdorato, la tastiera è inebano. L'incollatura delle varie parti della cassa armonica ha richiesto una colla bicomponente; il manico è stato fissato al corpo dello strumento con due perni d'acciaio argentato. Ilponticello è stato ricavato da un pezzo d'avorio dimammutsiberiano, giallo, a simboleggiare il becco del merlo.[1][2]
Il compositore svedese Sven-David Sandström ha scritto musica appositamente per il Blackbird, che ne diede la prima pubblica dimostrazione al padiglione svedese dell'Expo di Siviglia nel 1992.[3] Lo stesso anno il violino fu benedetto daGiovanni Paolo II aRoma.[4] In seguito il violino ha suonato in molte località tra le qualiDubai,[5]Lussemburgo,Monza,Milano,Norimberga,Oslo,[6]Praga,Stoccolma eWashington.
Lo scultore ceco Jan Řeřicha ha costruito violini dimarmo,[7] di peso variabile dai 3,6 ai6,5 kg.[8]