Gli Statuti diComo del1335 riportano il "comune de Bisarono" all'interno dei comuni facenti parte dellapieve di Uggiate, all'interno della quale rimase fino alla seconda metà del XVIII secolo[6].
Nel Trecento, le terre di Bizzarone risultano far parte del feudo dei Visconti, dopo esser passate più volte di mano: dai Rezzonico ai Luini, passando per i Somigliana.[7]
Nel XVI secolo, con il passaggio dellaPieve di Balerna aglisvizzeri, Bizzarone divenne terra di confine delDucato di Milano. Testimonianza di ciò si può ancor oggi trovare in uncippo di confine situato in località Santa Margherita e recante l'iscrizione:"Stato di Milano Comune di Bizzarone 1784". Da alcuni documenti del Ducato di Milano risalenti al1751 emerge come Bizzarone comprendesse anche i cassinaggi di Terra Nera e Terra Nova e che fosse soggetto ad un pagamento quindecennale per aver ottenuto la cosiddetta redenzione[6].
Sotto la dominazioneaustriaca, nel1791 il comune di Bizzarone venne confermato all'interno pieve di Uggiate ed entrò a far parte della neonataProvincia di Como[6].
Quando poiNapoleone Bonaparte decise di riorganizzare l'amministrazione delRegno d'Italia attraverso l'accorpamento dei comuni più piccoli, Bizzarone venne incorporato al comune diUggiate[6]. Tale aggregazione, confermata con la successiva compartimentazione del1812, venne tuttavia abrogata dagli austriaci nel momento dell'attivazione dei comuni della provincia di Como all'interno delRegno lombardo-veneto[6].
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 settembre 2011.[8]
«Troncato: nel primo, di azzurrocalzato di verde, sull'azzurro la rosa dei venti di otto punte, le punte in palo e in fascia, di argento, le punte in banda e in sbarra, più corte, di rosso; nel secondo, di rosso, alcavallo di argento, imbrigliato e someggiato dello stesso, con l'arto anteriore sinistro alzato, passante sulla pianura diminuita di argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
La rosa dei venti fa riferimento alnome medievale del paese,Bisarono, che in lingua celtica significa "luogo dove soffia la bisa", cioè il vento di tramontana. Il cavallo ricorda la posizione di Bizzarone lungo la Strada Cavallina, via di collegamento tra loStato di Milano e ilMendrisiotto, battuto nei secoli XVI e XVII da mercanti, cavallanti e contrabbandieri.[9]
Chiesa di San Rocco, risalente alla prima metà del XVIII secolo[13] e attestata nel1788[12].
Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita tra il1578 e il1581.[14] Contraddistinta da un soffitto a capriate in legno, nell'abside e nel presbiterio la chiesa conserva affreschi realizzati dal pittoreGiovanni Battista Tarilli (1584)[7][15].
Caratteristiche: il parco è caratterizzato dall'ampio territorio costituito prevalentemente dalla valle in cui scorre il torrenteLanza, che dal confine italo-svizzero si immette poi in località Folla di Malnate nel fiumeOlona e lungo il quale sorgono testimonianze storiche e di archeologia industriale qualimulini ad acqua e antichi nuclei industriali. Altre caratteristiche sonozone umide, ampie zone di interesse agricolo-forestale, sentieri e viabilità campestre, sistema idrografico di terrazzamento; elementi di architettura rurale storica, luoghi di culto e interesse culturale.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 110 persone. La nazionalità maggiormente rappresentata in base alla loro percentuale sul totale della popolazione era quellalibanese costituita da 40 soggetti pari al 2,59% dei cittadini.
Bizzarone è citato tra le località in cui sono ambientati gli sketch degli svizzeri diAldo, Giovanni e Giacomo. Inoltre è anche citato nella mini serie di sketchFrontaliers, realizzata dall'emittenteticineseRSI Rete Tre, nel posto di confine diBrusata diNovazzano.
^Per ildialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturaleFamiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
^ Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio (a cura di),Novazzano - L'Ultima Cena di Tarilli, inpannello esplicativo sito aNovazzano in Via alla Chiesa.