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LaBiblioteca nazionale di Francia (in franceseBibliothèque nationale de France), anche nota con la siglaBnF, è un'istituzione culturale pubblicafrancese: si tratta di una dellebiblioteche più importanti diFrancia e del mondo.Ha sede aParigi nelXIIIarrondissement.Le collezioni fisiche dell'istituzione sono stimate a più di quaranta milioni di pezzi, ma essa è conosciuta anche per labiblioteca digitaleGallica, formata per lo più da documenti informatizzati sotto forma di immagini.Gallica ora si sta evolvendo con il più impegnativo progettoEuropeana che fornisce i libri anche in formato testo tramiteOCR.
LaBibliothèque nationale de France (BNF) ebbe origine dallabiblioteca reale, costituita alLouvre daCarlo V. Tuttavia, solo conCarlo VIII labiblioteca reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni di fondi. Labiblioteca, dapprima trasferita aBlois e aFontainebleau, ritornò aParigi nel1568. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno diLuigi XIV, per poi venire aperta al pubblico nel1692. Dopo numerosi traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel1720 inrue Richelieu (l'attuale "sito Richelieu"). DivenutaBiblioteca Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi inFrancia a partire dal1789, nel1868 venne trasferita negli edifici costruiti daHenri Labrouste, per poi spostarsi definitivamente neglianni 1990 nel nuovo sito diTolbiac.
Lo sviluppo dell'istituzione è segnato dai numerosi spostamenti delle collezioni; l'ultimo e più importante è stato accompagnato da un ampliamento delle superfici occupate, tramite la costruzione di nuovi edifici, l'annessione di strutture preesistenti e, d'altra parte, l'immagazzinamento nel sottosuolo (sito Richelieu) o in sopraelevazione (sitoTolbiac). Nel corso dei secoli, labiblioteca ha assistito a varie evoluzioni tecniche, delle quali essa ha tenuto conto, a volte con un certo ritardo. Queste evoluzioni hanno portato all'acquisizione deidocumenti più disparati. Sono state altresì impiegate tecniche differenziate nella costituzione di cataloghi sempre più complessi (manoscritti e astampa, schede e, dal1987, cataloghi informatizzati). In egual modo si è evoluto il suo statuto, con la trasformazione dabiblioteca del sovrano a servizio dello Stato fino a diventare un'istituzione pubblica autonoma.LaBiblioteca ha inoltre diversificato la propria attività, con l'organizzazione dimostre e di altri eventi culturali qualiconvegni. Ha inoltre sviluppato iniziative di cooperazione con altrebiblioteche, prima nell'ambito della rete francese, poi all'estero.
Quella dellaBiblioteca è soprattutto una storia di accrescimenti successivi delle collezioni. Il deposito legale, esteso nel tempo a differenti tipi di documenti, è la principale fonte di accrescimento. LaBNF ha beneficiato altresì di numerosi lasciti, a volte di singole donazioni ma assai spesso di collezioni avanzate. Gli scambi di pubblicazioni rappresentano un'altra fonte di incremento del catalogo, in particolare nell'ambito delle pubblicazioni estere. A ciò si aggiungono gli acquisti (nuove opere, ma talvolta anche vendite all'asta di documenti rari). Questi accrescimenti tramite acquisto sono stati più o meno significativi a seconda delle epoche, in funzione dei crediti accordati alla Biblioteca.
LaBNF ha beneficiato occasionalmente anche dei proventi di confische, in particolare durante laRivoluzione francese. Labiblioteca ha in tal modo ricevuto interi fondi provenienti soprattutto da abbazie, collegi e università soppresse, in gran parte parigini. Donazioni sono state fatte anche da paesi vicini.
A partire dal1988 la Biblioteca nazionale entra in una fase di importanti mutamenti. Il14 luglioFrançois Mitterrand, su consiglio diJacques Attali, annuncia «la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore e modernabiblioteca del mondo... (che) dovrà coprire tutti i campi del sapere, essere a disposizione di tutti, disporre delle tecnologie più moderne di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in relazione con altrebiblioteche europee». Il luogo prescelto si trova nel nuovo quartiere Tolbiac (XIIIarrondissement diParigi), nel cuore della ZACRive-Gauche, all'epoca la principale area di rinnovo urbano della città. Viene adottato il progetto architettonico diDominique Perrault. La nuova Biblioteca nazionale di Francia apre le sue porte al pubblico il20 dicembre1996 e, dopo il trasferimento della maggior parte delle collezioni dalla rue Richelieu, accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre1998.
La sezioneHaut-de-jardin (sopra il livello del giardino) della sedeTolbiac è accessibile a tutti i maggiori di sedici anni dietro assolvimento di un diritto di entrata, che può essere per accesso singolo oppure in forma di abbonamento annuale. La sezioneRez-de-jardin (Livello del giardino) e le sale di lettura delle altre sedi sono utilizzabili solo previo accreditamento per motivi di ricerca e mediante pagamento (carta quindicinale o annuale). Alcune categorie, in particolare gli studenti, possono tuttavia essere esonerati o pagare una tariffa ridotta.
LaBNF ha una lunga tradizione di mostre incentrate sul suo patrimonio, ma spesso completate da apporti esterni. Dopo la costituzione dei nuovi locali pubblici, essa ha rafforzato l'attività di accoglimento di manifestazioni scientifiche, comeconvegni,conferenze o, più raramente, proiezioni e concerti.
LaBNF è anche unacasa editrice che pubblica principalmente cataloghi delle sue collezioni, cataloghi di mostre e documenti inediti, anche in collaborazione con editori privati.
LaBNF assicura la pubblicazione di dueperiodici:Chroniques dela Bibliothèque nationale de France (disponibile all'indirizzochroniques.bnf.fr) informa i lettori della vita della biblioteca; laRevue dela Bibliothèque nationale de France, succeduta allaRevue de la Bibliothèque nationale, comprende articoli sulla storia della biblioteca e delle sue collezioni, come anche sulla storia dellebiblioteche e dei media in generale.
LaBNF prevede fra le sue missioni lacooperazione con le altrebiblioteche francesi. Essa ha rapporti privilegiati con altrebiblioteche chiamate "poli associati" dellaBNF. Essi possono essere di due tipi:
i poli regionali di deposito legale, in ogniregionemetropolitana ed'Oltremare, ricevono i libri depositati dagli stampatori.
i poli di condivisione documentaria, 47 (25 inÎle-de-France, 22 in provincia) strutture convenzionate con laBNF. Esse s'impegnano, con l'aiuto di quest'ultima, nell'acquisizione e nella conservazione di collezioni complementari a quelle dellaBNF, riguardanti un ambito definito. Spesso, piùbiblioteche di una stessa città formano insieme un polo di condivisione documentaria; a Brest, ad esempio, labiblioteca municipale, l'SCD (Service Commun de Documentation) dell'Università della Bretagna Occidentale e il centro di documentazione dell'IFREMER (Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer) formano il polo associato per l'oceanografia.
Oltre a collaborare a questa rete, laBNF assicura la fornitura di notizie bibliografiche a varie biblioteche. In cambio, laBNF gestisce il catalogo collettivo diFrancia, che raggruppa BN-Opale Plus (vedi qui di seguito), il SUDOC (acronimo diSystème universitaire de documentation: catalogo collettivo delle biblioteche universitarie francesi) e alcuni fondi antichi o particolari di biblioteche municipali.
LaBNF svolge inoltre un ruolo diformazione professionale, che si traduce nell'accoglimento di stagisti, nell'organizzazione di giornate per professionisti e nella diffusione di norme bibliografiche.
LaBNF intrattiene relazioni con altrebiblioteche e istituzioni all'estero. La più nota è la partecipazione alla "Biblioteca europea", una biblioteca virtuale organizzata congiuntamente da variebiblioteche europee. Questo raggruppamento ha dato vita all'iniziativa per una "biblioteca elettronica europea", progetto che vede associata la maggior parte dellebiblioteche nazionali del continente, benché ilRegno Unito se ne sia dissociato.
LaBNF fornisce il suo sostegno abiblioteche di altri paesi, in particolare dell'Africafrancofona e dell'America meridionale. Partecipa infine alla Federazione internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie (IFLA), all'interno della quale laBNF partecipa ai gruppi di lavoro sulle norme di catalogazione e nello specifico è stata incaricata di coordinare il programma PAC (preservation and conservation), consacrato alla conservazione e alla salvaguardia dei documenti antichi o fragili.
LaBibliothèque nationale de France è amministrata da unconsiglio d'amministrazione di cui fanno parte rappresentanti deiministeri ditutela amministrativa, membri del mondo dellaricerca scientifica, rappresentanti del personale e due rappresentanti dell'utenza (uno per l'Haut-de-jardin e uno per le biblioteche di ricerca). Il consiglio d'amministrazione è assistito da un consiglio scientifico avente un ruolo di consultazione.
Il presidente dellaBNF, nominato perdecreto ogni tre anni con mandato rinnovabile una sola volta, dirige la struttura con l'assistenza di un direttore generale e di alcuni direttori generali aggiunti. L'attuale presidente è Gilles Pécout.
I servizi dellabiblioteca sono ripartiti in tre direzioni e quattro delegazioni.
La direzione delle collezioni (DCO) tratta le collezioni e assicura i servizi al pubblico: È divisa in dipartimenti documentari (vedi lista di seguito);
La direzione dei servizi e delle reti (DSR) è incaricata di funzioni trasversali che interessano tutti i dipartimenti documentari e altre azioni che impegnano l'insieme della biblioteca. Comprende vari dipartimenti:
Il dipartimento dellabibliotecadigitale si occupa di costituire unabiblioteca digitale partendo dai documenti dellaBNF o di istituzioni partner. La sua attività principale consiste nell'alimentareGallica.
Il dipartimento della conservazione assicura la conservazione e il restauro deidocumenti, gestendo anche i servizi tecnici le sedi distaccate diBussy-Saint-Georges eSablé-sur-Sarthe.
Il dipartimento dellacooperazione è incaricato dei rapporti con le altrebiblioteche francesi e gestisce ilCatalogue collectif de France.
Il dipartimento del deposito legale riceve gli stampati dagli editori e dalletipografie, mentre i supporti particolari sono direttamente ricevuti e trattati dai dipartimenti specializzati (ad esempio, il dipartimento di musica riceve il deposito legale delle partizioni).
Il dipartimento della riproduzione è incaricato di riprodurre i documenti dellabiblioteca, sia per trasferirli su supporti meno fragili (microforma o, più spesso, supporto digitale) sia per soddisfare la richiesta di un lettore o di un cliente esterno (servizi a pagamento)
Il dipartimento dei sistemi d'informazione si occupa dell'aspetto tecnico dei cataloghi, dell'intranet dellaBNF, delle postazioni pubbliche e dei servizi a distanza.
La direzione dell'amministrazione e del personale (DAP) raggruppa i servizi indispensabili al funzionamento quotidiano dell'insieme della struttura (risorse umane,finanze, mezzi materiali).
Le delegazioni dipendono direttamente dal direttore generale:
delegazione alla strategia
delegazione alle relazioni internazionali
delegazione alla diffusione culturale, che si occupa tra l'altro di tutte le manifestazioni (mostre, convegni, letture.)
LaBNF occupa il complesso delquadrilatero Richelieu, delimitato dalle viedes Petits-Champs (a sud),Vivienne (a est),Louvois (a nord) eRichelieu (a ovest).Gli elementi più antichi del complesso sono stati edificati perMazarino dagli architettiPierre Le Muet eFrançois Mansart, ai quali si devono le due gallerie oggi utilizzate come gallerie d'esposizione. Gli edifici hanno subito numerose ristrutturazioni a partire dal 1720 sotto la direzione diRobert de Cotte e dell'abate Bignon. Poco numerose sono state le modifiche apportate fra la seconda metà delXVIII secolo e la metà delXIX secolo. Un'altra fase di grandi lavori ha avvio conHenri Labrouste a partire dal1854: le sue principali realizzazioni sono l'attuale facciata della Corte d'onore e soprattutto l'ampia Sala Labrouste.
A Labrouste succede Jean-Louis Pascal, che prosegue nei lavori alla corte d'onore e concepisce nel1916 la Sala ovale, che sarà però inaugurata solo nel1936.
A causa della mancanza di spazio laBiblioteca nazionale ha dovuto estendersi oltre i confini del quadrilatero Richelieu, occupando una parte dellaGalerie Vivienne per installarvi i servizi del deposito legale, ma questi locali sono stati abbandonati con l'apertura del sito Mitterrand. Tuttavia, laBNF utilizza ancora oggi un edificio al numero 61 di rue Richelieu, dalla vocazione puramente amministrativa, e un edificio in rue Louvois, costruito nel1964 per il Dipartimento di musica.
Il complesso Richelieu/Louvois comprende soprattutto sale di lettura, magazzini e uffici. Vi si trovano anche tre spazi espositivi: la Galerie Mazarine, per le esposizioni tematiche, la galleria di fotografia (nota anche come Galerie Mansart) e la cripta, per esposizioni più piccole.
vari fondi di interesse storico e genealogico (collezione delle province di Francia, collezione di Carré d'Hozier, fondiColbert Fondi antichi di varie abbazie parigine Fondo massonico Manoscritti di scrittori (Hugo,Proust,Céline)
Oltre alle collezioni indicate in tabella, i dipartimenti di Richelieu contano 2 700 000 volumi a stampa (libri, periodici e raccolte), di cui 12 000incunaboli.
Dopo il trasloco degli stampati a Tolbiac, laBNF si è impegnata in un progetto di modernizzazione della sede Richelieu, che comporta varie misure:
migliore indicazione dei documenti dei siti specializzati, con l'informatizzazione degli archivi dei dipartimenti di Richelieu, il trasferimento delle catalogazioni da BN-Opaline a BN-Opale Plus, uso di nuove norme per la descrizione elettronica dei manoscritti;
vasta operazione di rinnovo e di risistemazione degli ambienti;
ridistribuzione degli spazi e delle collezioni.
Al termine è previsto che il dipartimento di Arti dello spettacolo si trasferisca nell'attuale museo del dipartimento delle Monete, medaglie e antichità, a sua volta riorganizzato. La sala Labrouste rinnovata diverrà sala di lettura dell'INHA, mentre la sala Ovale servirà come spazio di consultazione che fungerà da introduzione ai vari dipartimenti specializzati, e sarà largamente accessibile, come loHaut de jardin.
ATolbiac, laBiblioteca François Mitterrand occupa un sito di 7,5 ettari per una spianata di60000 m². L'opera diDominique Perrault corre lungo laSenna per circa380 m è caratterizzata da quattro grandi torri angolari alte79 m ciascuna che corrispondono simbolicamente a quattro libri aperti; sono formate da 7 piani di edifici protetti da persiane in legno mobili, e 11 piani di magazzini, protetti da uno schermo in legno, fisso e isolante. Ogni torre ha un nome:
Tour des temps (Torre dei tempi)
Tour des lois (Torre delle leggi)
Tour des nombres (Torre dei numeri)
Tour des lettres (Torre delle lettere)
Il centro dell'edificio è occupato da un giardino di12000 m² (non accessibile al pubblico) che si trova all'altezza del deambulatorio delRez-de-jardin.Al di sotto di questo livello ce ne sono altri due, il più basso dei quali è occupato da una strada interna destinata alla circolazione dei veicoli (in particolare, i veicoli interni e quelli che vengono a consegnare il deposito legale).La superficie totale del costruito fuori opera è di2900000 m² di pavimenti. Le strutture incemento e gli impianti tecnologici sono lasciati a vista in modo da vivacizzare le linee squadrate di stampo razionalista che compongono ogni parte dell'edificio. Gli ingressi si trovano nel basamento delle torri, e rappresentano uno spazio fondamentale per le strutture: questi spazi collegano il livello d'ingresso con le sale di lettura, che si trovano attorno al giardino alberato grazie a un corridoio, che presenta delle pareti ricoperte in maglie di tessuto metallico INOX, scale mobili, simboleggianti per il progettista il viaggio verso la conoscenza. La biblioteca è costituita da una parte pubblica, con strade, piazze (la cui pavimentazione è realizzata inlegnoìpe) e una parte riservata ai lettori. Come voleva l'architetto, ilgiardino è una sorta di vero e proprio bosco situato all'interno della struttura e lascia molto stupiti per via della sua bellezza lussureggiante; la foresta invita il visitatore ad abbandonarsi ad un'atmosfera claustrale e monastica, portando la biblioteca in una dimensione atemporale.
Si può leggere la biblioteca diPerrault in continuità con la tradizione architettonica francese inaugurata daÉtienne-Louis Boullée eClaude-Nicolas Ledoux più di due secoli prima, comearchitettura parlante. La struttura con la sua trasparenza, data dall'uso di ferro e vetro, collega l'opera con la città circostante adempiendo così alla richiesta diMitterrand.
L'inaugurazione è avvenuta il30 marzo1995, ma l'apertura della biblioteca al pubblico è del dicembre del1996.
Il sito diTolbiac ha due spazi di esposizione: una "sala grande" e una "sala piccola". Inoltre, nell'ingresso esiste una mostra permanente che propone una presentazione generale della struttura. Un grande e un piccolo auditorium permettono di organizzare riunioni professionali, convegni, conferenze, letture o concerti. Iglobi diVincenzo Coronelli sono esposti nell'ingresso ovest.
Le collezioni diTolbiac comprendono un fondo di libero accesso e collezioni patrimoniali, con una scaffalatura complessiva lunga385 km. I fondi di libero accesso, presenti sia inHaut-de-jardin (biblioteca di studio) che in Rez-de-jardin (biblioteca di ricerca), contengono circa 575 000 volumi (700 000 a termine).
Le collezioni patrimoniali si trovano nei differenti dipartimenti presenti aTolbiac, eccetto quello della ricerca bibliografica (DRB). I quattro dipartimenti originati da quello degli Stampati e quello dei Periodici conservano i fondi patrimoniali costituiti da stampati del periodo che va dalXVI secolo alXXI secolo, con circa 10 000 000 di libri e 350 000 titoli di periodici, di cui 32 000 titoli viventi francesi e stranieri. Agli stampati si aggiunge un importante fondo di microforme, con 76 000 microfilm (giornali, libri di grande formato) e 950 000 microfiche (opere, tesi).
Il dipartimento dell'Audiovisivo, erede dellaPhonothèque nationale (Fonoteca nazionale), possiede anch'esso fondi patrimoniali, ma unicamente su supporti particolari, corrispondenti a circa 900 000 documenti sonori, 90 000 videogrammi, 250 000 immagini fisse digitalizzate e 50 000 documenti multimediali.
Il dipartimento più prestigioso è la riserva di libri rari, con circa 200 000 volumi. La riserva comprende gliincunaboli, opere preziose per il loro formato (particolarmente piccole o grandi), documenti che mostrano le evoluzioni della tecnica, documenti a bassa tiratura, libri appartenuti a personaggi celebri e il cosiddetto "Enfer" (Inferno) della biblioteca, con opere giudicate "licenziose".
Sono circa 100 000 i testi digitalizzati consultabili, solo una parte dei quali è visibile anche suGallica, ovvero quelli senza più problemi didiritti.
Dipartimenti e sale di lettura del sito Mitterrand / Tolbiac
Dipartimenti
Sopra il giardino (Haut de jardin) Biblioteca di studio
Livello giardino (Rez-de-jardin) Biblioteca di ricerca
Storia, filosofia, scienze umane
Sala J: storia, filosofia, scienze umane
Sala K: filosofia, religione Sala L: storia Sala M: etnologia, sociologia, geografia
Diritto, economia, politica
Sala A: stampa Sala D: diritto, economia, politica
Sala N: economia, scienze politiche, stampa Sala O: diritto, pubblicazioni ufficiali
Scienza e tecnica
Sala C: scienza e tecnica
Sala R: storia della scienza, scienze fondamentali Sala S: scienze della vita, scienze dell'ingegneria
Letteratura e arti
Sala E: letterature orientali, patrimonio scritto, scienze dell'informazione Sala F: lingue e letterature classiche, arti Sala G: lingue e letterature straniere Sala H: lingua francese e letterature di espressione francese
Sala T: documentazione sul libro, sulla stampa e sulla lettura Sala U: lingue e letterature straniere Sala V: linguistica, lingua francese e letteratura di espressione francese Sala W: letterature classiche, letterature orientali e arti
Audiovisivi
Sala B: audiovisivi
Sala P: audiovisivi
Dipartimento della ricerca bibliografica (DRB) (*)
LaBibliothèque de l'Arsenal, vecchia biblioteca pubblica integrata nella Bibliothèque nationale nel1934, ne costituisce attualmente solo un dipartimento specializzato inletteratura e, in misura minore, instoria.
La biblioteca-museo dell'Opéra, situata all'interno dell'Opéra Garnier, fa parte del dipartimento di musica. La struttura trae la sua origine dalla biblioteca musicale e dagli archivi dell'Opéra national de Paris dalla sua creazione nel1669, di cui conserva ancora importanti fondi (partizioni, modelli e costumi). La biblioteca-museo possiede molti documenti sulla musica e sulla danza, con gliArchives internationales de la danse.
AdAvignone la BNF è proprietaria della maison Jean Vilar, facente parte del dipartimento di Arti dello spettacolo. Questa biblioteca ospita gli archivi personali del cineastaJean Vilar e quelli delFestival d'Avignone (Festival d'Avignon).
La BNF possiede aBussy-Saint-Georges un edificio condiviso colCentre technique du livre de l'enseignement supérieur. Il sito serve per restauri particolari con necessità di spazi o materiali specifici, come centro di ricerca per la conservazione dei documenti e per l'immagazzinamento degli esemplari supplementari del deposito legale, attività che tuttavia potrebbe essere presto abbandonata.
LaBibliothèque nationale ha fatto costruire aVersailles un primo edificio (1932-1934), poi un secondo (1954), in particolare per conservare periodici e collezioni doppie. All'inizio si trattava solo di luoghi di conservazione, ma si aggiunse in seguito anche una sala di lettura. Questi edifici non sono più utilizzati dal1998.
La Biblioteca nazionale di Francia ha elaborato e successivamente, o simultaneamente, arricchito svariati tipi di cataloghi. Qui di seguito se ne presentano i principali a disposizione del pubblico.
BN-Opale Plus è il catalogo informatizzato più usato. Nato come BN-Opale, in origine recensiva tutte le collezioni patrimoniali ed era stato costituito per i libri provenienti dal deposito legale e per le acquisizioni successive al1987, cui si sono aggiunte le notizie retroconvertite delcatalogo generale delle stampe e dei suoi supplementi. In seguito ha assunto il nome di BN-OpalePlus, quando vi si sono aggiunti altri dati: prima le notizie dei documenti in libero accesso del sito Tolbiac, poi le notizie del dipartimento dell'audiovisivo (compreso il multimediale), infine (lavoro attualmente in corso d'opera) le stampe dei dipartimenti specialistici delle altre sedi.
BN-Opaline, altro catalogo informatizzato, è stato ideato dopo BN-Opale ed era diffuso non via interfaccia web bensì viaTelnet (da allora si è aggiunta anche l'interfaccia web). BN-Opaline è costituito su varie basi di dati, ciascuna con propri campi, il che rappresenta un vantaggio e ha permesso di usarlo per collezioni specializzate di altre sedi, ad esempio Richelieu (manoscritti, partizioni, film, eccetera). BN-Opaline ha accolto altresì notizie di documenti extra-BNF, in particolare per la catalogazione di altri fondi musicali. Questo catalogo sarà soppresso al termine del trasferimento delle notizie in BN-Opale Plus.
L'esistenza di questi due cataloghi informatizzati non elimina l'interesse nei cataloghi in altro formato, stampati o su scheda, presenti nella BNF, benché questi ultimi siano suscettibili di sparire a breve. Cataloghi a stampa sono tuttora in uso in vari dipartimenti specialistici, ad esempio in quello dei manoscritti, quello delle stampe e quello delle monete e medaglie; avviene che se ne pubblichino addirittura di nuovi. Tuttavia, l'informatica ha fatto la sua comparsa anche in questo ambito, poiché cataloghi antichi, informatizzati, sono stati mession-line su Internet. All'Arsenal, all'Opéra e a Richelieu sussistono anche cataloghi su scheda, che dovrebbero essere retroconvertiti per apparire entro breve tempo in BN-Opale Plus. A Tolbiac i cataloghi su scheda sono in numero limitato; se ne trovano nella sala Y per la Riserva dei libri rari (schedari delle opere di consultazione, schedari per editore o per provenienza), nella sala W per i documenti in caratteri non latini (alcuni di questi schedari sono presenti anche in forma digitale su Internet), e nella sala X per gli schedari per soggetto fino al1980.
La struttura dà lavoro, complessivamente, a circa 3 000 persone, ma di questi appena 2 500 sono impiegati a tempo indeterminato. I due terzi del personale godono dello statuto di funzionario dell'amministrazione pubblica, di cui la metà dipendenti dal "settore biblioteche" del ministero dell'Educazione nazionale. I non-funzionari si suddividono in parti più o meno uguali in dipendenti sotto contratto e dipendenti con stipendio orario. Questi ultimi, per la maggior parte studenti, non raggiungono spesso una quota lavorativa pari a metà tempo. È questa la causa principale della grande disparità tra dipendenti effettivi e totale dei posti di lavoro.Si noti che questi dati non comprendono né le persone che lavorano per conto di imprese private, in virtù di una concessione o di una delega (personale della sicurezza, personale della caffetteria), né la sezione di vigili del fuoco distaccata in permanenza alla BNF.
La sala di lettura del dipartimento dei manoscritti, divisione occidentale
Il pubblico della BNF è in gran parte costituito dastudenti: tra i lettori accreditati per gli spazi di ricerca, quasi il 60% dichiara di venirci per studio, mentre inHaut-de-jardin la loro percentuale è stimata, secondo le ultime indagini, nell'84%. L'Haut-de-jardin è dunque utilizzato soprattutto dagli studenti con diploma dilicence (laurea) mentre idottorandi si incontrano in maggioranza nelle sale di ricerca, e gli allievi di master si ripartiscono tra i vari livelli. Gli insegnanti e i ricercatori rappresentano la categoria più presente dopo gli studenti. Un po' di più del 30% dei lettori accreditati per la ricerca dichiarano di venirci "per motivi professionali", e un buon numero di essi è probabilmente costituito da insegnanti-ricercatori. A parte queste due categorie, la BNF fatica ad attirare il grande pubblico colto (appena il 10% del pubblico degli spazi di ricerca vi viene "a titolo personale"), pur essendo questo uno dei suoi obiettivi. InHaut-de-jardin, la proporzione è probabilmente vicina, poiché all'84% di studenti occorre aggiungere il 6% di liceali.
Del pubblico accreditato per ricerca, più dell'85% è di nazionalità francese, mentre gli stranieri più numerosi vengono dagliStati Uniti e dall'Italia.
Il pubblico è ripartito circa a metà tra uomini e donne, sia negli spazi di ricerca che nell'Haut-de-jardin.
Le variazioni stagionali nell'attività della BNF si spiegano ampiamente con la composizione del pubblico, con differenze sensibili traHaut-de-jardin e spazi di ricerca. L'Haut-de-jardin conosce un calendario simile a quello di una biblioteca universitaria: attività importante durante l'anno accademico, frequentazione accresciuta in prossimità degli esami, attrattiva debolissima in luglio e agosto. La frequenza debolissima d'agosto ha d'altronde portato le autorità della BNF a istituire a titolo sperimentale la gratuità degli accessi occasionali.Al contrario, ilRez-de-jardin conosce un successo più importante in estate, unico periodo in cui certi ricercatori, abitando in provincia o all'estero, possono recarsi a Parigi: non è raro vedere ilRez-de-jardin saturo in questi periodi dell'anno. Al di fuori di questo picco, la frequentazione degli spazi di ricerca è più regolare.L'Haut-de-jardin conosce inoltre una variazione di frequentazione nel corso della settimana: I periodi più pieni sono il week-end nonché il martedì giorno di chiusura della BPI (Bibliothèque publique d'information).
Il budget della BNF ammonta a 145 milioni diEuro (al 2004). La parte principale delle risorse (116 M€) proviene da sovvenzioni delloStato, attribuiti essenzialmente dal ministero della cultura. Le altre risorse sono relativamente limitate: i diritti d'ingresso apportano non più di due M€ l'anno. Tra le spese, il budget di funzionamento rappresenta 104 M€ contro i 58 M€ per l'investimento. Tra i 104 M€ del funzionamento, 41 sono destinati alle spese per il personale (la BNF paga solo i dipendenti con «contratto su crediti»: gli altri impiegati vengono pagati direttamente dallo Stato). Tra le spese d'investimento, 18 M€ sono riservati alle strutture e 15 M€ all'arricchimento delle collezioni. Si noti che la BNF conta gli acquisti di documenti tra gli investimenti perché questi devono essere per lo più conservati, mentre la maggior parte delle biblioteche li detraggono in sezione di funzionamento.
Spesso, laBibliothèque nationale de France suscita critiche. Queste, all'inizio, hanno avuto ampio risalto suimedia. La forza mediatica si è un po' affievolita, ma alcune di queste critiche sussistono ancora. Esse possono essere raggruppate in tre grandi categorie.
L'istituzione è messa in discussione daisindacati. LaBibliothèque ha, d'altronde, conosciuto svariati conflitti sociali, dei quali quello avvenuto dopo i primi giorni di apertura delRez-de-jardin si tradusse in un lungosciopero che segnò gli animi. La lamentela principale verte sulle condizioni di lavoro: il personale di magazzino si lamenta in particolare del rumore, ma anche dell'obbligo di lavorare spesso con la luce artificiale. Inoltre, in particolare all'inizio del funzionamento delRez-de-jardin, il personale si trova nell'obbligo di assumersi, a diretto contatto degli utenti, le disfunzioni delle quali non sempre si sente responsabile. LaBibliothèque nationale de France è inoltre criticata per il ricorso, considerato eccessivo, a impieghi di tipo precario, in particolare a lavoratori pagati a ora (vedi sopra).
Anche i lettori avanzano un certo numero di lamentele nei confronti della BNF, soprattutto riguardanti la sede François-Mitterrand. L'accesso a questa sede è disagevole, giacché la spianata e le discese sono rese scivolose dal tempo umido; questa situazione viene risolta solo parzialmente dalle corsie antiscivolo e dalla rinuncia ai nastri trasportatori per la discesa. I lettori si lamentano anche delle "condizioni di lavoro" all'interno della biblioteca: rumore eccessivo nelle sale di lettura, ritardo nella consegna dei documenti ritenuto inaccettabile (ovvero documenti impossibili da ottenere), temperatura bassa difficile da sopportare nelle sale di lettura, perfino in estate, cattivo orientamento delle postazioni informatiche i cui schermi sono quasi invisibili a causa del sole. I rappresentanti dei lettori auspicano inoltre un'estensione degli orari di apertura, reclamando l'apertura delRez-de-jardin sin dal lunedì mattina e l'instaurazione di una "notturna" almeno una volta a settimana (attualmente le sale di lettura chiudono alle 20). Più sporadicamente, vengono messe in causa le tariffe degli spazi di ristorazione (caffetteria.) I rappresentanti dei lettori tendono a pensare che la biblioteca dedichi più risorse a Gallica o alle mostre a scapito dei lettori che consultano i documenti sul posto.
La BNF ha inoltre fatto parlare di sé negativamente al di là di coloro che vi lavorano o che la utilizzano. Alcune di queste critiche sono politiche, in quanto non riguardano la sola BNF, ma la politica di grandi opere di F. Mitterrand nel suo insieme. Viene anche criticato il fatto che la scelta del progetto sia stata la decisione politica di un solo uomo, risolta in modo rapido senza considerare gli aspetti pratici. Anche il partito architettonico diDominique Perrault ha i suoi detrattori, in particolare per la sua decisione di stoccare i documenti nelle torri. La stampa ha inoltre dato eco a un certo numero di episodi, dei quali alcuni sono stati esagerati, ma che sono tali da suscitare il ridicolo e l'indignazione. Tra i più notevoli vi sono alcuni malfunzionamenti del sistema d'allarme che hanno provocato l'inondazione di alcuni settori delle riviste nel 1997. I media hanno anche parlato di furti alla BNF, dopo la messa in causa di un conservatore della biblioteca nel2004: Michel Garel è stato condannato il 10 marzo2006 a due anni di reclusione con la condizionale e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, più400000 € di danni e interessi; l'interessato ha presentato ricorso contro questa decisione. Infine, più di recente, è stata rilevata la presenza diamianto nelle collezioni (2005).
Se la "Grande biblioteca" è oggetto di numerose critiche, riguardanti soprattutto la sede François-Mitterrand, occorre riconoscere che l'istituzione e la sua tutela hanno consentito importanti sforzi, in particolare finanziari. Ciò si traduce soprattutto in un grande arricchimento dei cataloghi e in una buona visibilità dell'istituzione, in particolare nella frequentazione di Gallica.
Bibliothèque nationale de France,Au Seuil du vingt-et-unième siècle, Bibliothèque nationale de France, Parigi, 1998, 69 p.ISBN 2717720618
Bruno Blasselle,Bibliothèque nationale de France: l'esprit du lieu, Scala, Parigi, 2001, 59 p.ISBN 286656281X
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