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Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

Coordinate:41°54′22.66″N 12°30′21.42″E41°54′22.66″N,12°30′21.42″E
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Biblioteca nazionale centrale di Roma
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
CittàRoma
IndirizzoViale Castro Pretorio, 105 00185
Caratteristiche
Tipo Biblioteca pubblica statale centrale, dotata di autonomia speciale e di livello dirigenziale non generale
ISILIT-RM0267
Numero opere9 000 000 libri
2 000 incunaboli
25 000 cinquecentine
8 000 manoscritti
20 000 carte geografiche
StileMovimento moderno
ArchitettoMassimo Castellazzi
Tullio Dell'Anese
Annibale Vitellozzi
Aperturagennaio 1975
DirettoreStefano Campagnolo
Sito web
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaBiblioteca nazionale centrale di Roma (BNCR) è, insieme allaBiblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF), una delle duebiblioteche nazionali italiane che hanno il compito principale di raccogliere e conservare tutte le pubblicazioni italiane. Si trova inviale Castro Pretorio, nei pressi dellaStazione Termini, aRoma. La biblioteca è anche conosciuta col nome di "Vittorio Emanuele II", dal nome del Re d'Italia cui fu intitolata al momento della sua istituzione (1875).

La BNCR è una delle più grandi biblioteche d’Italia. Al 31 dicembre 2022[1], risultano custoditi circa 9 000 000 volumi, 9 000 manoscritti, 160 000 autografi, 2 000 incunaboli, 25 000 edizioni del XVI secolo, 22 578 carte geografiche, 42 598 fra stampe, disegni e fotografie, 2 175 458 fascicoli di periodici, 42 000 tesi di dottorato, 131 568 audiovisivi e 1 070 spartiti. Inoltre, sono disponibili sulla Teca Digitale della Biblioteca circa 21 000 000 di immagini. Le scaffalature dei depositi librari coprono attualmente 112 Km lineari.

La Biblioteca romana raccoglie e conserva, alla pari diquella fiorentina, tutta la produzione editoriale italiana, in base alla legge 15 aprile 2004, n. 106 e al successivo regolamento attuativo (D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252) inerente aldeposito legale[2].

L'edificio

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La Biblioteca fu istituita a Roma nel1876 e come sede venne scelto il palazzo delCollegio Romano, nel quale era situata la riccaBibliotheca maior deiGesuiti, alla cui dotazione si aggiunsero i fondi manoscritti e a stampa provenienti dalle biblioteche conventuali appartenenti alle congregazioni religiose soppresse a seguito dell'eversione dell'asse ecclesiastico.[3]

Già nel 1926 la sede del Collegio romano era ritenuta inadatta e «urgentissimo» era il problema di sistemare adeguatamente la biblioteca. L'architettoCesare Bazzani propose di modificare il palazzo sullapiazza della Minerva, allora sede delMinistero della Pubblica istruzione, ma che sarebbe stata di lì a poco abbandonata, arretrandone e rifacendone la facciata sulla piazza del Pantheon in stile neoclassico. Dallo stesso corpo di fabbrica, sarebbero stati allontanati labiblioteca Casanatense (che tuttora l'occupa) e ilMinistero delle comunicazioni. La biblioteca nazionale si sarebbe dunque trovata a estendersi su tre grandi palazzi: il Collegio, la Minerva, eS. Macuto, uniti dal cavalcavia sulla via di S. Ignazio.[4]

Nel 1975 la biblioteca fu trasferita nel nuovo edificio, realizzato da un gruppo di architetti (Massimo Castellazzi,Tullio Dell'Anese,Annibale Vitellozzi), aderenti alla corrente delMovimento Moderno, nella zona deiCastra Praetoria, nei pressi dell'Università della Sapienza; suddivisa in quattro settori, comprendenti tra l'altro undici sale di lettura, raccoglie numerose opere rare, di valore o particolarmente significative.[3]

Aree espositive

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Nell'atrio dell’edificio, sono aperte al pubblico tre aree espositive: la prima ospita il Museo Spazi900 che nasce dalla consapevolezza di una precisa vocazione verso la cultura contemporanea: grazie a un’ingente raccolta di fondi pubblici e privati cominciata nel 1969 dall’allora direttore Emidio Cerulli, la BNCR ha accolto negli ultimi decenni sempre più materiali di autori del Novecento.

Il suo fulcro permanente èLa stanza di Elsa, dove vengono ricreate le suggestioni del laboratorio di scrittura diElsa Morante attraverso gli arredi originari che componevano il suo studio. Sono inoltre presenti mobili, ritratti, archivi e carte autografe diGabriele d'Annunzio,Umberto Saba,Grazia Deledda,Carlo Levi,Pier Paolo Pasolini e tanti altri. Il risultato è un excursus didattico capace di valorizzare la Storia del Novecento e al contempo fornire uno spazio creativo indirizzato agli scrittori dei nostri giorni per continuare la tradizione letteraria italiana.

Nella seconda è possibile visitare La grande "Biblioteca d’Italia: bibliotecari, architetti e artisti all’opera: 1975-2015", una mostra permanente nata per celebrare i quarant'anni anni dalla riapertura della biblioteca e i cinquant'anni dall'inizio dei lavori di costruzione della sede di Castro Pretorio.

La terza area accoglie mostre temporanee dedicate alla valorizzazione dei tesori custoditi dalla Biblioteca. Da luglio 2021 è visitabile su prenotazione la SalaItalo Calvino, all'interno dell’area “Biblioteca del Novecento letterario italianoEnrico Falqui" in cui sono esposti arredi, oggetti, quadri, presenti nell'abitazione di piazza di Campo Marzio 5, dove lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita.

Servizi al pubblico

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Il servizio, aperto al pubblico per tutti coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, è gratuito e a disposizione di chiunque (rispettando alcune regole, che servono a garantire la conservazione del patrimonio). Per iscriversi alla biblioteca basta seguire una semplice procedura online e in questo caso, verrà inviato il numero della tessera con il quale sarà possibile prenotare un testo e anche accedere a MLOL, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale. Oppure bisogna recarsi all'ufficio accoglienza con un documento di identità valido. L’iscrizione è gratuita. La tessera è personale e non cedibile. Per consultare o prendere in prestito (qualora possibile) un volume, bisogna cercarlo nel catalogo della biblioteca e quindi prenotarne la lettura (massimo tre per volta), o il prestito (qualora possibile e massimo due): al momento della prenotazione l’utente potrà scegliere in quale sala e in quale giorno riceverlo. Il sistema stesso fornirà o meno l'opzione di prendere il libro in prestito. Oppure è possibile recarsi in biblioteca, cercarlo nel catalogo della Biblioteca e quindi prenotarne la lettura (massimo tre per volta), o il prestito (qualora possibile e massimo due), attraverso i computer a disposizione a metà della galleria: il sistema stesso fornirà o meno l'opzione di prendere il libro in prestito. Possono essere richiesti in prestito volumi pubblicati in Italia disponibili in più copie della stessa edizione. Il prestito ha una durata di 30 giorni ed è prorogabile per ulteriori 15 giorni.

Centro nazionale per lo studio del manoscritto

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Opera dal1989, presso la BNC di Roma, il "Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto" (CNSM)[5], il quale ha censito oltre 100 000microfilm dimanoscritti posseduti da una selezione di 200 biblioteche principali italiane e non, fra pubbliche, ecclesiastiche e private (differisce tuttavia dal nuovoICCU - MANUS On Line). Fra le istituzioni che fanno parte della Rete[6]:

Di tale raccolta è disponibile per il pubblico anche l'interessante Catalogoon-line di facile fruizione[7].

Opere celebri conservate

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Collegamenti

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È raggiungibile dalla stazioneCastro Pretorio.

Note

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  1. ^Collezioni, suwww.bncrm.beniculturali.it, 28 giugno 2023.URL consultato il 12 luglio 2023.
  2. ^Il direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, ai sensi dell'articolo 42 del regolamento emanato con D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252, è componente di diritto della Commissione per ildeposito legale.
  3. ^abLa Biblioteca nazionale centrale "Vittorio Emanuele II", suunabibliotecaunlibro.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  4. ^Notizie, inLa Bibliofilia, vol. 28, n. 1/2, Olschki, aprile-maggio 1926, p. 72.
  5. ^Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto, subncrm.beniculturali.it.URL consultato il 7 gennaio 2020.
  6. ^Biblioteche presenti nel Catalogo, subncrm.librari.beniculturali.it.URL consultato il 7 gennaio 2020(archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2019).
  7. ^Catalogo microfilm CNSM - Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, subncrm.librari.beniculturali.it.URL consultato il 6 gennaio 2020(archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2019).

Bibliografia

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  • Italo Insolera,Il concorso per la Biblioteca Nazionale di Roma, inCasabella - Continuità, n. 239, Milano, Editoriale Domus, maggio 1960, pp. 35-51.
  • La Biblioteca Nazionale Centrale "Vittorio Emanuele II" di Roma: Cronistoria di un trasferimento 1953-1975, Roma, Fratelli Palombi, 1988.
  • Touring Club Italiano,Roma, collanaItalia (guide rosse), Roma 2004
  • Piero Ostilio Rossi,Roma. Guida all'architettura moderna. 1909-2000, Laterza, 2003 (3ª ed.), pp. 281–284.ISBN 88-420-6072-0.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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