Il comune di Bibbiena è situato nel cuore delCasentino, la vallata nella quale scorre il primo tratto del fiumeArno che, dopo aver percorso ilValdarno (Superiore, Medio e Inferiore), sfocia nelmar Tirreno nei pressi diPisa.
Bibbiena occupa la parte settentrionale dellaprovincia di Arezzo, si trova a un'altitudine di425 m s.l.m. e dista circa30 km dal capoluogo provinciale.Firenze, capoluogo regionale, si trova60 km più a ovest.
Dal 2013, vicino al centro storico, è presente unastazione meteo professionale, con lo scopo di rilevare i dati ambientali in tempo reale e di gestire lo storico delle rilevazioni.
I primi insediamenti nel territorio bibbienese risalgono probabilmente all'epoca degliEtruschi, sebbene unlocus Biblena appare per la prima volta in un documento del 979 che cita laecclesia Sancti Ypoliti sita in quel luogo. Solo più tardi appare nei documenti la menzione di Bibbiena come abitato più strutturato, come nel caso di altri documenti del 1083 e del 1092 che citanoBiblena come castello. All'inizio del XII secolo sorge anche una cappella presso il castello, che nel corso del secolo cresce strutturalmente e dimensionalmente. Nel corso del XIII secolo comincia a formarsi, attorno al castello, anche un borgo cinto da mura provvisto di una chiesa pievana distinta dalla più antica situata a valle presso il mercatale dove insisteva anche un importante incrocio di strade.[5]
Durante la lotta traGuelfi (fiorentini) eGhibellini (aretini), Bibbiena si schierò con questi ultimi. In seguito alla sconfitta ghibellina nellabattaglia di Campaldino, Bibbiena subì una spedizione punitiva dei friorentini che devastarono e saccheggiarono il mercatale e la pieve vecchia che subì danni irreparabili. La popolazione si rifugiò nel castello, che subì un rovinoso assedio di otto giorni da parte dei Fiorentini, che conquistarono la città e la saccheggiarono. La città si riprende, crescendo notevolmente nel XIV e XV secolo. Alla fine di quest'ultimo, nel 1498, Bibbiena diviene quartier generale dei veneziani agli ordini del Duca di Urbino e rifugio degli esuli Piero e Giovanni de' Medici. A seguito di ciò, la città, riconquistata dalla Repubblica fiorentina, vedrà nel 1509 smantellate le sue mura, delle quali ancora oggi si vedono pochi avanzi.[6]
Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (761 su totale di 1570), sintomo dell'opposizione all'annessione[7].
Lo storico stemma di Bibbiena era descrittodi rosso, al leone d'argento, tenente una bandiera dello stesso, caricata d'ungiglio di Firenze del campo, e svolazzante a sinistra[8], con ilmarzocco che reggeva le insegne di Firenze.È stato ufficialmente riconosciuto, con qualche modifica, con il decreto del Capo del Governo del 20 giugno 1930[9]:
«Di rosso, al leone d'argento, lampassato del campo, rampante sull'asta di una bandiera bifida d'argento,crociata di rosso.»
Dal 2009 lo scudo reca gli ornamenti esteriori da Città.Il gonfalone, concesso con DPR del 2 marzo 1984[9], è un drappo di rosso.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2 104 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Ogni anno a Bibbiena è festeggiato ilcarnevale storico, noto anche come "Carnevale della Mea",[11] fa risalire le sue radici al1337 e si ricollega alla leggenda popolare medievale della Mea.[11][12] L'ultimo giorno di Carnevale, ilmartedì grasso, viene effettuato il rito tradizionale propiziatorio del "bello pomo", durante il quale un ginepro viene bruciato dal più anziano del paese al centro della "piazzolina" (Piazza Roma) per cogliere i buoni auspici per l'anno a venire.[13]
A Bibbiena si svolge ogni anno la "Sagra delle Sagre". Nel centro storico del paese si riuniscono per un giorno a giugno molte delle sagre della valle delCasentino (Cetica,Chiusi della Verna, Corezzo, Faltona, Partina,Pratovecchio,Premilcuore, Rimbocchi, San Piero in Frassino,Subbiano).[14]
Altre località rilevanti all'interno del territorio comunale sono quelle di Casanova, Caselle, Contra, Molino di Gressa, Moscaio, Pianacci, Pollino, Santa Maria del Sasso, Tramoggiano.
A Bibbiena, ogni anno si tiene laCasentino Bike, corsa ciclistica per mountain bike, valida come prova del campionato del mondo per amatori, come prova di Coppa Toscana e come prova del Trofeo Tour Regioni.
^Nidia Danelon Vasoli,Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche ai casi diCastiglion Fibocchi eRadda in Chianti.
^ Goffredo di Crollalanza,Enciclopedia araldico-cavalleresca, Pisa, 1876-77, p. 95.
^abBibbiena, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato l'8 settembre 2024.