Biasca comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Cantone | ![]() |
Distretto | Riviera |
Amministrazione | |
Sindaco | Loris Galbusera (PLR) dal 10.04.2014 |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°21′36″N 8°58′15″E46°21′36″N,8°58′15″E (Biasca) |
Altitudine | 301 m s.l.m. |
Superficie | 59,1km² |
Abitanti | 6 222 (31-12-2022) |
Densità | 105,28 ab./km² |
Frazioni | Biborgo, Cava, Fontana,Loderio, Mazzorino, Pontirone, Pontironetto (S.Anna), Sciresa, Sulgone |
Comuni confinanti | Calanca (GR),Personico,Pollegio,Riviera,Rossa,Serravalle |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6710 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
CodiceOFS | 5281 |
Targa | TI |
Nome abitanti | biaschesi |
Circolo | Riviera |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Biasca (intedescoAblentschen, desueto[1], indialetto ticineseBiaschia/Bièschia/Bièsca/Biasca) è uncomune svizzero di 6 222 abitanti delCanton Ticino, neldistretto di Riviera, parte dellaRegione Tre Valli.
Il comune di Biasca è situato all'incrocio tra le valliRiviera,di Blenio eLeventina (laRegione Tre Valli)[1]. Il suo territorio occupa la parte sinistra delfiume Ticino dove questo viene raggiunto dal fiumeBrenno, parte del versante della montagna che separa Leventina e Blenio e tutto il versante sinistro della valle Riviera fino al confine con il comune diRiviera (la frazione diOsogna) a sud, a nord confina con il comune diSerravalle (le frazioni diMalvaglia eSemione) e occupa pure laval Pontirone chiusa a est da vette che sfiorano i3000 m s.l.m.
Solo8 km separano la cima di queste vette dal fondovalle: impressionante è il bastione granitico che si erge immediatamente a ridosso del paese, ora quasi completamente disabitato, ma in tempi non molto lontani tutto il fianco della montagna era ancora sfruttato dagli agricoltori per l'allevamento di capre, pecore e mucche. A prova di questo restano sentieri e insediamenti posti in luoghi che a stento oggi si pensa potessero essere occupati dall'uomo.
Il clima di Biasca è caldo e temperato. Secondo laclassificazione dei climi di Köppen e Geiger la classificazione del clima è Cfb[2], ovvero clima mite umido con temperatura media del mese più caldo inferiore a22 °C e almeno 4 mesi sopra10 °C. La temperatura media annuale di Biasca è11,3 °C. Luglio con una media di20,3 °C è il mese più caldo, gennaio con1,9 °C il mese più freddo. La regione gode di un buon soleggiamento con un numero importante di precipitazioni annue[3]. Le statistiche pluviometriche a Biasca indicano una piovosità media annua di1263 mm[4], con un massimo di precipitazioni tra la primavera e l'autunno, nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. Anche ad agosto si riscontrano importanti precipitazioni, ma le stesse sono per lo più a carattere temporalesco intenso. Il mese più secco è gennaio con una media di precipitazioni pari a64 mm.
Biasca | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 5,1 | 6,9 | 11,2 | 15,3 | 19,1 | 22,7 | 25,2 | 24,1 | 20,4 | 15,6 | 10,0 | 6,3 | 6,1 | 15,2 | 24,0 | 15,3 | 15,2 |
T. media (°C) | 1,9 | 3,4 | 6,8 | 10,4 | 14,5 | 17,9 | 20,3 | 19,5 | 16,5 | 11,6 | 6,4 | 3,0 | 2,8 | 10,6 | 19,2 | 11,5 | 11,0 |
T. min. media (°C) | −1,7 | 0,0 | 2,4 | 6,0 | 9,4 | 13,1 | 15,4 | 14,9 | 12,2 | 7,7 | 2,8 | −0,2 | −0,6 | 5,9 | 14,5 | 7,6 | 6,8 |
Precipitazioni (mm) | 64 | 65 | 79 | 114 | 129 | 152 | 119 | 140 | 118 | 110 | 104 | 69 | 198 | 322 | 411 | 332 | 1 263 |
Il più antico riferimento scritto di questa località si trova in un codice liturgico dell'abbazia di Pfäfers datato 830 in cui compare con l'antico nome diAbiasca[1]. Importante centro politico e religioso, dopo la cessione dei territori delletre valli ambrosiane da parte diAttonevescovo di Vercelli al capitolo dei canonici dellacattedrale di Milano nel 948 il comune, con le valli adiacenti, fu legato, almeno religiosamente, all'arcidiocesi di Milano[1] fino al 1888. Ecclesiasticamente Biasca, con lapieve di San Pietro, controllò le Tre Valli, con l'esclusione, almeno fino al XII secolo, dellapieve di San Martino aOlivone[1][5]. L'antica chiesa battesimale di San Pietro, diepoca carolingia, venne sostituita nell'XI secolo dall'attuale edificio che divenne poi collegiata[1].
Lafamiglia Orelli, che possedeva un castello sopra il borgo, ottenne dal capitolo del duomo di Milano la podestà sul borgo probabilmente nel XII secolo, ma la cittadinanza biaschese mitigò questo potere ottenendo il diritto di eleggibilità delpodestà. Tale diritto è iscritto nellaCarta di Biasca, redatta il 1º gennaio 1292. Politicamente gli Orelli controllarono Biasca fino alla metà del XIV secolo, quando passò sotto dominiovisconteo assieme allavalle di Blenio; in seguito venne ceduta alla famigliabolognese deiPepoli. Il comune ottenne in quel periodo il diritto di eleggere un proprioconsole che amministrasse la giustizia[1].
Nel XV secolo la regione subì a più riprese i tentativi deiconfederati di controllare le valli a sud delpasso del San Gottardo. Biasca venne occupata la prima volta nel 1403 dalle truppe deicantoni Uri eObvaldo; iVisconti la rioccuparono nel 1422 con labattaglia di Arbedo. Nuove occupazioni temporanee da parte di Uri si susseguirono nel 1439, 1449, 1466-1468 e 1478. Probabilmente venne annessa allaconfederazione assieme alla valle di Blenio a partire dal 1495. Dal 1500 entrò nelbaliaggio confederato della Riviera[1][6]. In questo periodo i biaschesi cercarono sempre di ritagliarsi uno spazio di autonomia, in particolare con ilducato di Milano, per esempio con gli statuti del 1434 dove, in particolare, si riconosceva al podestà, eletto dal popolo, il diritto di amministrare la giustizia[1].
Nel 1513 un'immensa frana staccatasi dal monteCrenone chiuse l'entrata della valle di Blenio, formando tra Biasca eMalvaglia un cumulo di detriti ancora presente oggi e chiamatoBuzza di Biasca. Questo sbarramento formò un lago a monte della frana che nel 1515 cedette provocando un'alluvione devastante per tutta la regione sottostante. Biasca e tutta la regione ne furono profondamente segnate nei secoli successivi. Vennero distrutti circa 400 edifici, tra cui anche la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (citata nel 1468) e perirono circa 600 persone. La posizione strategica di Biasca come via di comunicazione stradale fu anche causa di propagazione di epidemie: tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo vi furono tre epidemie di peste che colpirono la regione[1].
Con la nascita delCanton Ticino e la costruzione della rete viaria delpasso del Gottardo, ultimata agli inizi del XIX secolo, si verificarono sostanziali mutamenti economici e demografici per Biasca, ancor più con l'apertura nel 1882 dellagalleria ferroviaria del San Gottardo[1]. La fisionomia rurale del borgo si trasformò con lo sviluppo in particolare nella zona dellastazione FFS, dove si allineano palazzine del tardo Ottocento.
Grazie all'iniziativa di un gruppo di abitanti del Borgo, tra i quali il dr. Alfredo Emma, il 29 settembre 1895, fu inaugurata una delle prime centrali elettriche del Canton Ticino. Questa ha portato ad avere precocemente energia elettrica e illuminazione pubblica nel centro delle Tre Valli.[7]
Nel XIX secolo diversi biaschesi emigrarono inCalifornia e inAustralia[8]. Biasca ha incorporato i comuni soppressi diLoderio ePontirone.[9]
Il comune di Biasca è cresciuto progressivamente nel tempo e in maniera veloce con una media di crescita di 50 abitanti l'anno. Al censimento comunale del 1º gennaio 2014 Biasca contava 6 262 abitanti. Il comune gode di una crescita demografica vivace e circa un sesto della popolazione residente era al di sotto dei 18 anni (1164) contro circa un altro sesto di abitanti ultrasessantacinquenni (1405). A mantenere un saldo demografico positivo opera in parte un costante flusso migratorio di stranieri, la maggior parte di nazionalità italiana. L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[11]
Nel 2014 le minoranze straniere presenti a Biasca erano divise in questi cinque principali gruppi per numero:Italia 1 152,Portogallo 313,Kosovo 225,Bosnia-Erzegovina 123,Serbia 79.
Il Comune presenta la seguente evoluzione imprenditoriale e occupazionale.[12]
Biasca | 2005 | 2008 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 |
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Aziende | 476 | 495 | 497 | 511 | 531 | ||
Occupati | 2 563 | 2 686 | 2 678 | 2 808 | 2 879 | 2 976 | 3 077 |
Eq. tempo pieno | 2 142 | 2 226 | 2 148 | 2 229 | 2 291 | 2 395 | 2 502 |
Delle 531 aziende attive nel 2015, 35 operano nel settore primario, impiegando 83 persone, 94 operano nel settore secondario, impiegando 840 persone e 402 operano nel settore terziario, impiegando 2 154 persone.
A Sud dell’abitato si estende un comparto produttivo, incentrato su aziende innovative, denominato "polo di sviluppo economico Biasca" (ex zona industriale di interesse cantonale). In esso trovano sede 4 aziende, per un totale di oltre 250 impieghi qualificati. La governance di tale comparto è affidata al Comune di Biasca, al Patriziato di Biasca, al Canton Ticino e all'Ente Regionale di Sviluppo Bellinzonese e Valli (ERS-BV). Mentre la gestione operativa spetta a un manager d'area.
Nel Comune sorge lacentrale idroelettrica di Biasca gestita da Ofible SA e la centrale a biomassa di SCN SA. Di importanza cantonale è la Centrale dei Servizi Industriali dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) con la lavanderia centralizzata e il centro di sterilizzazione.A Sud della stazione ha sede il Centro di manutenzione e intervento (EIZ) per il tunnel di base del San Gottardo.
Il Comune è servito dallastazione di Biasca sulla linea dellaferrovia del Gottardo, gestita dalleFerrovie Federali Svizzere (SBB CFF FFS), con le linea IR, sulla vecchia linea del Gottardo gestita daSchweizerische Südostbahn, e le linee regionaliTiLo RE10 e S20.A partire dal 2018, lastazione di Biasca è diventata la prima fermata a sud dellagalleria di base del San Gottardo diAlpTransit.
Fino al 1973, era in funzione laferrovia Biasca-Acquarossa, aperta nel 1911 e che nel territorio del comune aveva anche le stazioni diBiasca Borgo e diLoderio.
Le linee di bus sono gestite daAutoPostale Svizzera per le tratte:
servendo le fermate:Industrie,Prada,Stazione,Centro/Borgo,Al Ponte
servendo le fermate:Stazione,Prada,Industrie,
servendo le fermate:Stazione,Parco Emma,Centro/Borgo,Monda del Turco,Quaresima
e da Autolinee Bleniesi SA per le tratte:
servendo le fermate:Stazione,Municipio, (al ritornoCentro/Borgo),Centro sportivo
servendo le fermate:Stazione,Centro/Borgo,Mulino Sciaroni,Vallone,Loderio
servendo le fermate:Stazione,Centro/Borgo,Mulino Sciaroni,Vallone,Loderio,Loderio Grotto
Dal 1957 è attiva, a Sud dell'abitato, laFunivia Biasca-Val Scura. La stazione a valle, posta a287 m s.l.m., collega con un tracciato lungo 1419 metri la stazione a monte, a quota1018 m s.l.m.
Partito: nel primo, d'argento al Biscione d'azzurro, linguato di rosso, ondeggiante in palo, rivoltato; nel secondo d'oro, all'aquila spiegata di nero, illuminata d'argento, rostrata, linguata, membrata e armata di rosso. Il tutto abbassato al capo di rosso, a due chiavi decussate, addossate, gli ingegni rivolti all'insù, le chiavi legate da un nastro, attraversante in fascia i passachiavi, il tutto d'argento.
Lo stemma fa riferimento ai soggetti che nei secoli ha esercitato un dominio sul Comune:
A seguito delle elezioni comunali del 2021, il Municipio è rappresentato da 3 esponenti PLR, 2 PPD, 1 INSIEME A SINISTRA, 1 LEGA DEI TICINESI[13]
Dicasteri:Amministrazione generale,Finanze,Relazioni intercomunali e con enti esterni,Pianificazione urbanistica
Dicasteri:Scuole,Cultura
Dicasteri:Costruzioni pubbliche,Trasporti pubblici,Stabili erariali,Servizi esterni
Dicasteri:Opere sociali,Piano mobilità comunale
Dicasteri:Ente Casa Anziani,Sport e tempo libero,Turismo, Sviluppo economico
Dicasteri:Ambiente e agricoltura,Canalizzazioni,Azienda acqua comunale
Dicasteri:Istituzioni,Edilizia privata
Lista dei Sindaci di Biasca | |||||||||
Nome | Mandato | Partito | Altre cariche | Note | |||||
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Inizio | Fine | ||||||||
Carlo Domenico Rossetti | Sindacato attorno al 1835 | ||||||||
Sebastiano Rossetti | Sindacato attorno al 1842 | ||||||||
Enrico Corti | 1920 | 1920 | Partito Socialista | Primo Sindaco socialista di Biasca Deceduto al quarto mese di mandato | |||||
Emilio Legobbe | Partito Socialista | ||||||||
Amilcare Tognola | 1932 | 1952 | Partito Socialista | ||||||
Aleardo Pini | 1952 | 1958 | Partito Liberale Radicale | 1931 - 1958: Gran Consiglio | Deceduto durante il secondo mandato | ||||
Alfredo Giovannini | 1958 | 1992 | Partito Liberale Radicale | 1951 / 1955 - 1993: | |||||
Massimo Pini | 1992 | 1996 | Partito Liberale Radicale | 1967 - 1983: Gran Consiglio | Figlio di Aleardo | ||||
Jean-François Dominé | 1996 | 10 aprile 2016 | Partito Liberale Radicale, PLR.I Liberali Radicali | 2003 - 2015: | |||||
Loris Galbusera | 10 aprile 2016 | in carica | PLR.I Liberali Radicali |
Fu riunito per la prima volta il 23 giugno 1914 sotto la presidenza del dott. Tito Strozzi.
Gli attuali 35 seggi del Consiglio Comunale sono ripartiti in questo ordine:[13]
Con il primo incontro avvenuto il 9 giugno 2017, il Comune di Biasca si è dotato di un Consiglio Comunale dei Giovani, aperto a tutti i giovani svizzeri e stranieri, aventi tra i 13 e i 25 anni, che dimostrano un legame con il Borgo. Per tale iniziativa la Repubblica e Cantone Ticino hanno conferito al comune il premio “Comune innovativo 2017”.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddettocomune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene patriziale all'interno dei confini del comune.Il Patriziato di Biasca è proprietario di 5 000 ettari di terreno, di cui 2 850 di bosco. Il patriziato attualmente conta circa 1 670 cittadini.[14]
L'ufficio patriziale è l'organo esecutivo del Patriziato.A seguito dell'elezione avvenuta il 5 maggio 2021, è così composto:
Dicastero:Amministrazione
Dicastero:Stabili patriziali
Dicastero:Finanze
Dicastero:Territorio al Piano
Dicastero:Territorio ai Monti e boschi
Il Consiglio Patriziale conta 25 membri eletti ogni 4 anni. Il Consiglio elegge l'Ufficio Patriziale ed è l'organo legislativo del Patriziato.
A nord del centro scolastico comunale è ubicata la sede della Bibliomedia della Svizzera Italiana. Oltre a essere una biblioteca, nei suoi locali vengono ospitate mostre e conferenze in collaborazione con il Circolo Cultura Biasca.
A pochi passi da Piazza Centrale, si erge uno stabile cinquecentesco, la Casa Cavalier Pellanda.Il Cavalier Giovan Battista Pellanda (1541-1615) è stato una delle figure più di risalto della Biasca di un tempo.Lo stabile di proprietà del Comune funge da museo per la cittadina. Nei suoi spazi vengono organizzate mostre, presentazioni e concerti.
Nelle vicinanze della centrale idroelettrica, si trova il Museo di Storia Militare di “Forte Mondascia”.Durante la Prima Guerra Mondiale, in difesa del possibile nemico proveniente da Sud, è stata creata una linea di sbarramento chiamata LONA (dai nomi delle due località Lodrino e Osogna) con postazioni di artiglieria in zona Mondascia.Nel Forte, costruito in una caverna, sono visibili le armi utilizzate in quel periodo, mentre negli spazi esterni sono esposti i veicoli cingolati.
Fondata nel 1920, conta un effettivo di 55 membri diretti dal maestro Paolo Cervetti, succeduto allo storico maestro Orazio Borioli.Ogni anno a dicembre si tiene il Concerto di Gala presso il Salone Olimpia. Dispone di una sede ed il locale per le prove in via Pianaccio.
Durante l'anno si svolgono nella cittadina diversi eventi, tra i principali:
rassegna di teatro dialettale.
La manifestazione, governata daRe Naregna eRegina Taitü, ha luogo secondo il rito ambrosiano.Appuntamenti importanti sono i tre cortei organizzati: al mercoledì, ilCorteo notturno, dove si fa spazio alla semplicità e goliardia; al giovedì ilCorteo dei bambini, dedicato ai più piccoli fino alla quinta elementare e al sabato ilGrande Corteo Mascherato, nel quale sfilano Guggen, Gruppi e Carri.Importanti sono anche i concerti delle Guggen in Piazza centrale.Per l'occasione viene stampato il giornale satiricoRa Froda.[15]
Torneo di hockey su ghiaccio organizzato dal 1983. Si svolge presso la Raiffeisen BiascArena e ha tre categorie (Piccolo 1,Piccolo 2 eBambino).
Manifestazione musicale presso la corte di Casa Cavalier Pellanda.
Competizione internazionale di pattinaggio sincronizzato organizzato da Club Pattinaggio Biasca.
Rassegna gastronomica in ristoranti delle Tre Valli, e del Bellinzonese.
Torneo di beach-volley organizzato dalla locale sezione scout.
Concerti nei ritrovi pubblici del centro, organizzati da bar associati. Precedentemente si chiamava BiascaLive.
Gara podistica a Pontirone
La manifestazione viene proposta ogni ultimo weekend di agosto, dando al venerdì spazio a band ticinesi di vario genere, e al sabato, con la “Notte dei Tributi”, a cover band.[16]
Percorso gastronomico alla scoperta dei luoghi biaschesi, e dei prodotti locali.
Corsa/camminata per sostenere la Società Svizzera per la Fibrosi Cistica (CFCH).
Concerti e mercatino al quartiere del Ponte.
A Biasca hanno sede l'unica squadra di hockey su pista dellaSvizzera italiana, ilRoller Club Biasca, la squadra di hockey su ghiaccioHC Biasca Ticino Rockets, in Swiss League (lega nazionale B) e la squadra di calcioGruppo Calcio Biaschesi.
Sul territorio comunale sono a disposizione le seguenti strutture sportive:
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Biasca ·Riviera |
Controllo di autorità | VIAF(EN) 132597241 ·LCCN(EN) n85279695 ·GND(DE) 4006404-9 ·J9U(EN, HE) 987007567136105171 |
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