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Bertinoro

Coordinate:44°09′N 12°08′E44°09′N,12°08′E (Bertinoro)
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Bertinoro
comune
Bertinoro – Stemma
Bertinoro – Bandiera
Bertinoro – Veduta
Bertinoro – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoGessica Allegni (lista civica Insieme per Bertinoro) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate44°09′N 12°08′E44°09′N,12°08′E (Bertinoro)
Altitudine254 m s.l.m.
Superficie57,25km²
Abitanti11 106[1] (30-11-2024)
Densità193,99 ab./km²
FrazioniBracciano,Capocolle, Casticciano, Collinello,Fratta Terme, Dorgagnano, Il Lago, Ospedaletto, Panighina,Polenta,San Pietro in Guardiano, Santa Croce,Santa Maria Nuova Spallicci, Valmorre
Comuni confinantiCesena,Forlì,Forlimpopoli,Meldola,Ravenna (RA)
Altre informazioni
Cod. postale47032
Prefisso0543
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT040003
Cod. catastaleA809
TargaFC, FO (fino al 1999)
Cl. sismicazona 2(sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 435GG[3]
Nome abitantibertinoresi
Patronosanta Caterina
Giorno festivo25 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bertinoro
Bertinoro
Bertinoro – Mappa
Bertinoro – Mappa
Posizione del comune di Bertinoro nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Bertinoro (Bartnóra[4] o, più anticamente,Bartnu̯óra[5] inromagnolo) è uncomune italiano di 11 106 abitanti[1] dellaprovincia di Forlì-Cesena inEmilia-Romagna.

Geografia fisica

Sito sulle colline romagnole, a pochi chilometri a monte dellaVia Emilia, fraForlì eCesena, a sud diForlimpopoli, Bertinoro, tipico borgo di origine medievale, occupa la cima delmonte Cesubeo.

Adiacente all'abitato èMonte Maggio (già Monte dei Cappuccini), conservatosi ricoperto di bosco; coi suoi 328 metri rappresenta il punto più alto. Non lontano da Bertinoro nasce il torrenteBevano, che si getta in mare nei pressi diLido di Classe, dove prende il nome di Bevanella, unica foce ancora intatta delMare Adriatico settentrionale. Nel Bevano vivono gamberi americani (Orconectes limosus),lucci eanguille. Il confine del territorio comunale con quello diForlì risulta diviso in due tratti dal territorio comunale diForlimpopoli.

Origini del nome

Il toponimo deriva da un latino medievaleBrittinorum[6], spiegabile come genitivo del nome etnico deiBritti, cioè ‘bretoni’, legato forse a un convento altomedievale di monaci provenienti dallaBretagna; ma all'origine potrebbe essere anche un nome personaleBritto,Brictus oBerto.[7][8][9]

Storia

Età antica

Tracce di un pozzo e manufatti delNeolitico e dell'età del Bronzo furono rinvenuti nel 1870 a Panighina, a circa 2,5 chilometri dal centro di Bertinoro. Si tratta di resti di ciotole e altri oggetti che testimoniano culti legati alle acque curative.[10]Altri reperti indicano una frequentazione della collina di Casticciano, a pochi chilometri dall'abitato di Bertinoro, già inetà eneolitica[11]. Il luogo acquisì importanza con la costruzione di vie di comunicazione che collegavano questa parte diRomagna conForum Livii eAriminum. Si ritiene che in epoca romana il sito dell'odierna Bertinoro non fosse ancora abitato[12].

Medioevo

Nell'Alto Medioevo le cime del monte Cesubeo e di monte Maggio, che misura328 m ed è più alto del Cesubeo, furono dotate di una fortificazione difensiva; entrambe le rocche avevano merlaturaghibellina. I torrioni e le mura erano integrati sugli speroni di roccia naturali che da soli rappresentavano già un baluardo difensivo per icastra. A quel tempo l'influenza della città diRavenna giungeva fino a queste terre. Ravenna era anche il principale alleato, nel Nord Italia, della dinastia germanica erede di Carlo Magno. Fu durante il regno diOttone III (imperatore del Sacro Romano Impero dal 996 al 1002) che l'arcivescovo di Ravenna istituì la contea bertinorese[13], ricavandone il territorio dalcomitatus diForlimpopoli. Monte Maggio era il castello vicino e rivale di Bertinoro. All'inizio dell'XI secolo il conte Ugo di Bertinoro stipulò un accordo di tipo vassallatico con l'arcivescovo Giovanni di Ravenna. Ugo mise sotto l'autorità di Giovanni e quella dei suoi successori il castello insieme ai diritti che da esso dipendevano. In cambio l'arcivescovo s'impegnò a distruggere ilcastrum di monte Maggio ed a trasferire i suoi abitanti nelCastrum Cesubeum[14].Castrum Cesubeum fu rifondato comeCastrum Brittinori. Il nuovo titolo di Conte fu assegnato presumibilmente ad un casato locale, fedele all'imperatore e legato da un rapporto vassallatico almetropolita ravennate. La dinastia comitale mantenne il titolo per oltre un secolo e mezzo, esaurendosi nel1177[15]. Successivamente la contea bertinorese fu devoluta all'imperatore. Attorno a quell'anno la rocca di Bertinoro ospitò l'imperatoreFederico I di Svevia e la sua corte.

Nel 1174 la contessa Aldruda Frangipane condusse gli abitanti di Bertinoro alla liberazione diAncona, assediata dall'arcivescovo di Magonza e dalla flotta veneziana.[16]

Nel1278 il nuovo casato imperiale, gliAsburgo, cedette alla Chiesa i diritti imperiali su Bologna e la Romagna: anche Bertinoro passò sotto la sovranità delloStato della Chiesa[17].

Nel1306 per volere diPino degli Ordelaffi, fu edificato il Palazzo Comunale nell'area della piazza centrale sottostante la rocca. Da allora divenne ininterrottamente la sede del comune. Sempre in questi anni ilcastrum venne abbellito con la Colonna degli Anelli, presente tuttora in Piazza della Libertà accanto al Palazzo Comunale, e con una serie di opere architettoniche.

Conteso da Rimini, Forlì e Cesena, nel 1318 fu assegnato da papa Giovanni XXII ad Amerigo da Castel Lucio, conte di Romagna. Passò poi agli Ordelaffi e infine (1360) al cardinale Albornoz, che vi trasferì la sede vescovile e la elevò a città.[16]

Nel1361 Bertinoro fu elevata asede vescovile, titolo trasferito dalla vicinaForlimpopoli. Nei documenti ufficiali del tempo passò dall'essere indicata comecastrum acivitas[18]. Dieci anni dopo, secondo il censimento fiscale del cardinaleAnglico de Grimoard (Descriptio provinciæ Romandiolæ), Bertinoro contava 177focularia, per una popolazione complessiva di circa 700-800 abitanti[19].

Età moderna

Nel1394papa Bonifacio IX cedette la contea aiMalatesta diRimini, che divennero così i nuovi signori di Bertinoro. Dal 1449 al 1469 fu sotto il dominio deiMalatesta, per passare poi a quello degliOrdelaffi. Dopo la signoria di CesareBorgia (1500-1504), nel 1523 fu data daPapa Clemente VII infeudo a Lionello Pio dei conti Carpi; poi, agliAldobrandini.

Bertinoro nell'Itinerario diFranz Schott, 1649

A partire dalXIV secolo è attestata la presenza di una comunitàebraica a Bertinoro. In un documento del1444 si legge che gli ebrei del contado avevano la facoltà di vendere terreni[20]. A Bertinoro nacque nel1485Obadiah Yare ben Abraham, rabbino e commentatore dellaMishnah che nel 1486 si trasferì aGerusalemme. La comunità ebraica dovette trasferirsi coattivamente aLugo oppure aCento o aFerrara per effetto della bollaHebraeorum gens diPio V del 1569.

Nel1548 Bertinoro contava 930 abitanti[21]. Nel1580 la città tornò definitivamente alla Chiesa. Successivamente fu edificata la nuovacattedrale, intitolata aSanta Caterina.

Dall'Unità d'Italia in poi

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Monumenti e luoghi d'interesse

La rocca sullo sfondo sulla collina e la piazza del paese con il palazzo comunale.

Rocca di Bertinoro

Lo stesso argomento in dettaglio:Rocca di Bertinoro.

Larocca fu costruita probabilmente intorno all'anno Mille su diversi speroni di roccia. Il sistema difensivo comprendeva una robusta cerchia di mura rinforzate da quattro torrioni, un ponte levatoio ed una serie di porte fortificate. La rocca fungeva anche da prigione e da deposito di provviste alimentari ed acqua. Dopo aver ospitato Federico Barbarossa nel 1177, le sue mura accolsero personaggi legati alle famiglie Sforza e Borgia, fino a divenire sede vescovile. È sede del Museo di arte sacra[22] e del Centro universitario di Bertinoro.

Colonna dell'Ospitalità

Palazzo comunale,

Palazzo comunale, dettoPalazzo Ordelaffi, edificato nel1306 daPino I Ordelaffi, signore di Bertinoro è forse il più bel palazzo di Bertinoro e si affaccia direttamente sulla piazza della Libertà, dalle cui balaustre si gode di un vasto panorama. Il palazzo, alto 40 metri, è dotato di diverse sale visitabili. Di particolare interesse: la prima, detta "del Popolo", in quanto qui soleva riunirsi la cittadinanza per prendere le decisioni sulla cosa pubblica; la Sala Magna, decorata da preziosi quadri e la Sala del fuoco, chiamata in questo modo dato il focolare originale che ancora domina la sala.
Posto più in basso rispetto alla Rocca, strappò ad essa il rango di centro del paese, tanto che la vita comunale si sviluppò più intorno al palazzo.

Colonna degli AnelliColonna degli Anelli (o "delle Anella"[23]) è il monumento principale di Bertinoro e simbolo dell'ospitalità e volontà di pace fra i Popoli. Collocata nella centrale piazza della Libertà è, oggi, una colonna di sasso bianco dotata di 12 anelli (ricostruita e inaugurata nel 1926). Originariamente serviva da abbeveratoio per i cavalli (e gli animali in genere) dei forestieri in visita al paese, cui si legavano le briglie dei cavalli.

Duomo di Bertinoro

Lo stesso argomento in dettaglio:Duomo di Bertinoro.

Concattedrale, costruita nel 1500 sui resti del piccolo oratorio di Santa Caterina. In stile bramantesco conserva un notevole quadro di santa Caterina d'Alessandria ed un crocifisso ligneo del 500 al quale si lega un racconto.

Vecchie carceri di Bertinoro

Lo stesso argomento in dettaglio:Vecchie carceri di Bertinoro.

Pieve di San Donato in Polenta

Lo stesso argomento in dettaglio:Pieve di San Donato in Polenta.
Chiesa di Polenta cantata dal Carducci

Pieve di San Donato nella frazione diPolenta è una chiesa citata daGiosuè Carducci nel suo canto "La Chiesa di Polenta". Conserva ancora molte parti della costruzione originale (colonne, capitelli, cripta) della fine del secolo IX. Subì un forte restauro alla fine del Settecento che ne modificò l'aspetto originario. Un secondo restauro fu effettuato alla fine dell'Ottocento, conclusosi nel 1898 con la costruzione del campanile.

Altro

  • Santuario della Madonna del Lago, luogo di devozione mariana di antichissima origine. Vi è custodita un'icona mariana di scuola greco-bizantina dell'VIII secolo, considerata miracolosa[24].
  • Villa Norina, nella quale soggiornòAntonio Canova, proprietà delle famiglie Fabri Guarini, Toricelli Ciamponi, Canestri Trotti.
  • Santuario di Casticciano, edificato nel 1613 sulla sommità di un'alta collina, fu consacrato a santuario nel 1709.
  • Villa Clementina-Petrucci in località Dorgagnano.

Stabilimenti termali

Lo stesso argomento in dettaglio:Fratta Terme.

Lo stabilimento termale di Fratta Terme offre una varietà di acque termali. Dalle 11 sorgenti distribuite lungo il corso del rio Salso, sgorgano infatti 7 acque con caratteristiche particolari, ricche di sali minerali, ipotermali: salse, salsobromoiodiche, sulfuree, salso-sulfuree, ferruginose, magnesiache e arsenicali. Sorgenti di acque termali sono presenti anche alla Panighina, e per bere le acque curative la località era molto frequentata fino alla metà del Novecento.

Demografia

Abitanti censiti[25]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 815 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione

Nel1360 Bertinoro fu eretta insede vescovile dellaChiesa cattolica. Nel1986 è stata unita allaDiocesi di Forlì. IlDuomo di Bertinoro conserva tuttora questo nome, ed è intitolato aSanta Caterina d'Alessandria.

A Bertinoro è presente una Casa della Carità dellaCongregazione mariana delle Case della Carità, in cui svolgono servizio persone consacrate (le Carmelitane Minori ed i Fratelli della Carità) e persone laiche "ausiliari"[26][27][28].

Nel1895 fu fondata nella cittadina romagnola la congregazione delleSuore clarisse francescane missionarie del Santissimo Sacramento.

Cultura

Bertinoro è citato nellaDivina Commedia:

«O Bretinoro, ché non fuggi via,

poi che gita se n’è la tua famiglia
e molta gente per non esser ria?»

(Purgatorio XIV, vv. 112-114)

A Bertinoro è presente il Centro Residenziale Universitario, gestito dall'Università di Bologna, all'interno del quale si tengono, durante l'anno, numerose scuole universitarie di specializzazione. La biblioteca comunale, intitolata al letterato bertinoreseAldo Spallicci, dispone di due sedi, una nel capoluogo e una nella frazione Santa Maria Nuova.

Musei

Economia

Favorito dalla conformazione geografica e dalla qualità del terreno, il comune è un importante centro di produzione vinicola, soprattutto dialbana esangiovese, oltre che di vini più tipici e di nicchia comecagnina epagadebit. Sviluppati l'artigianato e l'industria, concentrati nella frazione Panighina, con aziende del settore degli imballi e plastici - elettrici.

Rilevante ilturismo, che può contare sulle Terme poste in località Fratta, e sul grande parco adiacente. Lo stabilimento, dopo un lungo periodo di inattività, è stato riaperto nel maggio del 2008, dopo 5 anni di lavori di ristrutturazione.

Amministrazione

Sindaci

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
24 luglio 198529 giugno 1990Edoardo SanzaniPartito Comunista ItalianoSindaco[29]
29 giugno 199024 aprile 1995Giancarlo ZeccheriniPartito Comunista Italiano, poi
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco[29]
24 aprile 199514 giugno 1999Giancarlo Zeccherinicentro-sinistraSindaco[29]
15 giugno 199921 dicembre 2000Giancarlo Zeccherinicentro-sinistraSindaco[29]
11 gennaio 200131 gennaio 2001Umberto GraniComm. pref.[29]
14 maggio 200130 maggio 2006Ariana Bocchinicentro-sinistraSindaco[29]
31 maggio 200616 maggio 2011Nevio Zaccarellicentro-sinistraSindaco[29]
16 maggio 20116 giugno 2016Nevio Zaccarellicentro-sinistraSindaco[29]
6 giugno 20164 ottobre 2021Gabriele Antonio Frattocentro-sinistraSindaco[29]
4 ottobre 2021in caricaGessica Allegnilista civica Insieme per BertinoroSindaco[29]

Storia amministrativa

Storica roccaforte delPartito Comunista Italiano nel circondario forlivese, il comune di Bertinoro è sempre stato amministrato dal dopoguerra da alleanze di sinistra.In un primo periodo, dal 1946 a metà degli anni sessanta, nonostante la forza delPRI (che a sua volta trovava in questa città uno dei suoi punti di forza) si sono succedute in maniera ininterrotta una serie di coalizioni socialcomuniste.Entrata in crisi l'alleanza di sinistra a seguito della nascita delPSIUP nel 1964, la città venne sottoposta ad alcuni anni di commissariamento, come peraltro accadde in molti comuni della zona negli stessi anni.

IlPCI e ilPSI ritrovarono l'accordo nel1970 e ripresero l'amministrazione di Bertinoro in coalizione. Questa formula politica continuò sostanzialmente fino al 1995, a parte alcune esperienze di monocolori comunisti, resi possibili dai risultati del PCI che in tutte le elezioni dal 1975 al 1985 ottenne percentuali superiori al 50% dei suffragi espressi.

Con la nuovalegge del 1993 che introduceva l'elezione diretta del sindaco, l'orientamento politico di fondo del paese non ha avuto variazioni significative: sia in quell'anno che nel2001,2006,2011,2016 e2021 liste civiche di centrosinistra si sono imposte alle elezioni comunali.

Gemellaggi

Galleria d'immagini

Panorama della Romagna visto dalla piazza principale di Bertinoro
Panorama di Bertinoro, il "Balcone di Romagna"

Note

  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 75,ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Teresa Cappello eCarlo Tagliavini,Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 51,SBN UMC0979712.
  6. ^ Antonio Polloni,Toponomastica romagnola, presentazione diCarlo Tagliavini, Firenze, Olschki, 1966, p. 39,SBN SBL0430266.
  7. ^Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 87,ISBN 88-02-07228-0.
  8. ^ Giandomenico Serra,Contributo toponomastico alla teoria della continuita nel Medioevo delle comunita rurali romane e preromane dell'Italia superiore, Cluj, Cartea românească, 1931, pp. 275, 274,SBN RMS2407149.
  9. ^ Franco Violi,I nomi locali d'Emilia-Romagna, inLe origini e i linguaggi, collanaCultura popolare nell'Emilia Romagna, Bologna, Federazione delle casse di risparmio e delle banche del monte dell'Emilia e Romagna, 1982, p. 267,SBN PAR1232518.
  10. ^Giovanna Montanari Bergmond (e altri, a cura di),Quando Forlì non c'era, Forlì, Edizioni A. B. A. C. O., 1996, pp. 153-162.
  11. ^Da Francesco Bandini,Considerazioni sul territorio di Fratta Terme alla luce di nuovi ritrovamenti e studi, pag. 84 e segg. inhttp://www.forlimpopolidocumentiestudi.it/pdf/1703.pdf
  12. ^Mascanzoni, p. 23.
  13. ^Mascanzoni, p. 3.
  14. ^Marco Sassi,Castelli in Romagna, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2005, pp. 59-60
  15. ^Mascanzoni, p. 5.
  16. ^abBertinòro | Sapere.it, susapere.it.URL consultato il 9 agosto 2021.
  17. ^Mascanzoni, p. 6.
  18. ^Mascanzoni, p. 1.
  19. ^Mascanzoni, pp. 21-22.
  20. ^Bertinoro, suwww7.tau.ac.il.URL consultato il 6 aprile 2019.
  21. ^Mascanzoni, p. 22.
  22. ^Museo interreligioso. Bertinoro, sumuseointerreligioso.it.URL consultato il 7 giugno 2022.
  23. ^Inromagnolo esiste il femminile di "anello".
  24. ^Cammilleri, p. 394.
  25. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  26. ^www.casadellacarita.it, sucasadellacarita.it.URL consultato il 20 gennaio 2019.
  27. ^ Sandro Chesi,Ed entrò in una casa ..., Nova et Vetera, distribuito da Dehoniana Libri, 1984.
  28. ^Chiesa di Bologna, suchiesadibologna.it.URL consultato il 20 gennaio 2019(archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2019).
  29. ^abcdefghijhttp://amministratori.interno.it/

Bibliografia

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  • Giovanni Alessandrini.Nel cuore della Romagna: Bertinoro e il Santuario della Madonna del Lago, a cura della Cassa Rurale e Artigiana di Forlimpopoli, s.d.
  • Paolo Amaducci.Le origini di Bertinoro e altri scritti, Amministrazione Comunale di Bertinoro, 1986.
  • Alberto Aramini.Scritti, a cura dell'Amministrazione Comunale di Forlimpopoli, 1989.
  • Vittorio Bassetti,Ambrogio Traversari e l'abbazia bertinorese di Santa Maria in Urano, «I quaderni dell'Acquacheta», 2 (1988), pp. 47–61.
  • Vittorio Bassetti,Scienza e religiosità in Bologna a cavallo dei secoli XII-XIII. L'esempio del medico e canonico Jacopo da Bertinoro,«Ravennatensia», XIX (2002), pp. 235–241.
  • Vittorio Bassetti,Documenti sui primi secoli di vita della rocca di Bertinoro,pdf, «Forlimpopoli. Documenti e Studi», XV (2004), pp. 79–111.
  • Luigi Gatti.La Madonna del Lago patrona della città e diocesi di Bertinoro, Forlì, 1942.
  • Luigi Gatti.Bertinoro nel Risorgimento. Un secolo di storia. Forlì, 1952
  • Luigi Gatti.Bertinoro. Notizie storiche, a cura della Pro loco di Bertinoro, 1971
  • Luigi Pasquini,La colonna degli anelli a Bertinoro inRomagna per lettori e veditori, Bologna, Guidicini e Rosa Editori, 1983.
  • Roberto Marchini.Profilo storico-urbanistico di Bertinoro attraverso i secoli, in «Quaderni Bertinoresi» (1986).
  • Leardo Mascanzoni,Territorio, insediamenti, popolamento e viabilità, Cesena, Società Editrice Il Ponte Vecchio, 2006.
  • Stefania Mazzotti (a cura di).Storia di Bertinoro. Società editrice Il ponte vecchio. Cesena, 1998.
  • Paolo Grillo,Le guerre del Barbarossa, Editori Laterza, Bari, 2014.
  • Rino Cammilleri,Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020,ISBN 978-88-815-59-367.

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